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Prove o pubblicità? Giornalismo o marketing? Opzioni · Visualizza
Wormbike
Inviato: lunedì 22 novembre 2010 19:30:29



Iscritto: 13/06/2008
Locazione: RC
Rientro su un'argomento fastidioso ma di interesse generale.
La credibilità delle prove giornalistiche.
L'argomento, che riguarda la testata di questo forum quanto tutti i siti generalisti gestiti da editori, così come, ovviamente, le riviste, è basata sul dilemma di base: si può criticare un prodotto per il quale si è pagati per pubblicizzarlo? E' un fatto, questo, che riguarda, del resto, tutto il rapporto tra giornalismo ed editoria.
Quindi, ci si deve basare proprio sulla professionalità di un soggetto, il giornalista, che ha obblighi morali ed anche legali (previsti, cioè, dall'Albo) nel suo ruolo di espressione della terzietà dell'informazione.
Sappiamo, però, che questo ruolo è stretto tra il costruirsi o solidificare una credibilità nei confronti dei lettori, e le esigenze dell'editore e dei suoi clienti, che direttamente ed indirettamente gli pagano lo stipendio.
Costruirsi una credibilità è dura, ma riuscire a raccontare bene una moto, la sua guida, le sue caratteristiche, i suoi punti di forza ed i suoi punti deboli è una dote che, se ben indirizzata, riesce a far nascere un legame con il lettore, come se fosse lui a guidare ad a giudicare la moto in questione.
Pur ammettendo che le moto contemporanee sono tutte dei gioielli, tutte vicine alla perfezione, tutte adeguate alla guida della maggioranza degli utenti, se i commenti e le valutazioni sono eccessivamente lodevoli, e, come spesso accade, ricalcanti le cartelle stampa della casa costruttrice, diventa difficile confermare la credibilità.
Ed è anche evidente che, così facendo, non si fa un servizio alla testata; se i giornalisti non risultano credibili, la testata perde di autorevolezza. E quando si fa uno scivolone in tal senso, è difficile risalire la china.
Specie quando si ha a che fare con lettori appassionati, "maniaci" e, spesso, competenti come possono essere i motociclisti.

Faccio un esempio.
Ho guardato, con un occhio alla tv ed uno agli spaghetti alle vongole, l'ultima puntata di "Easy Driver", programma motoristico di RAI2. La mia curiosità era legata al fatto che era ambientata sulle strade che percorro giornalmente.
Immagini da cartolina, posti lindi e ordinati, neanche un'obbrobrio di casa semicostruita che, invece, sono lo sfondo costante del luogo.
E sìa. Un pò di incentivo al turismo...
La bionda prova una piccola Skoda pompatissima, con assetto ribassato e gomme di 3 mm di spalla sulla strada che faccio più di frequente quando voglio fare due curve senza farmi centinaia di chilometri. Le immagini propongono un'asfalto perfetto e pulito. Infatti è un breve tratto riasfaltato di un paio di chilometri, che hanno utilizzato per le immagini andando avanti e indietro.
E sìa. Anch'io, nel mio piccolo, pratico "l'arte del montaggio, come si vede nel mio cortometraggio" (citaz. EELST).
Però, come si fa a dire che "si guida nel confort senza reazioni", se per arrivare lì ha percorso tratti con buche ed asfalto irregolare? Con quell'assetto lì è impossibile!
Eppure risultava perfetta per quelle strade, così come la macchinona del collega, una Volvo che da sola prendeva 3/4 della carreggiata...
Non una critica, non un difetto. Ok, sono macchine perfette.
Poi, in un servizio all'interno del programma, nel decantare le lodi della sportiva elettrica Tesla (da poco importata in Italia), si sente un commento su di un sedicente scooter elettrico (visto che c'è solo il Vectrix...) che aveva frequenti malfunzionamenti al sistema di ricarica e di gestione delle batterie, facendo sì che il possessore rimanesse spesso a piedi.
Insomma, se c'è da esaltare un marchio è tutto perfetto, ma se il marchio non si cita (ed è comunque un marchio ininfluente dal punto di vista commerciale) si suonano le Trombe del Giudizio.

Allora io vi chiedo: può questo programma, trasmesso sul principale servizio d'informazione pubblica, essere considerato autorevole?
E più in generale, si può considerare autorevole un giornalista che riscrive le cartelle stampa, fornite dal costruttore del veicolo (a volte senza cambiare neanche le frasi...), nel commentarne la prova?

P.S.
Vista la lunghezza, se volete rispondere non quotate interamente il post cool

"Io cerco le curve anche nei rettilinei" Tonino Guerra
Il Moderatore
Inviato: lunedì 22 novembre 2010 19:41:44



Iscritto: 16/05/2008
Locazione: Milano
Originariamente inviato da Wormbike

P.S.
Vista la lunghezza, se volete rispondere non quotate interamente il post cool



bravo brindisi

mi è rimasto del gas nel sangue e non so come smaltirlo... e adesso mi sta tornando la scimmia
reka
Inviato: lunedì 22 novembre 2010 19:59:51



Iscritto: 18/10/2002
Locazione: MB
a me capita di vederlo e diciamo che bene o male il "non ci ha convinto" "non ci è piaciuto" "potrebbe essere migliorato" ce lo buttano dentro... chiaramente siamo lontani anni luce da roba tipo "topgear" capito?

ps: la volvona sarebbe una volvetta Whistle

firmato il reka
il franz
Inviato: lunedì 22 novembre 2010 20:22:05



Iscritto: 24/10/2000
Locazione: Sesto San Giovanni
Adesso non so ma ai tempi 1990 :-) motociclismo quando provò l'SP02 della Gilera evidenziò un problema al freno anteriore che effettivamente ci fu.
Come il grippaggio del cilindro dell'Aprilia Futura.
Credo che erano abbastanza "vere" anche le prove di Motosprint soprattutto quelle "incredibili" come quantità di scritto dei primi anni 80 Kawasaki 1300 o honda CBX 1000 per esempio.
Molto valide anche quelle di SuperWeels quando c'era Braglia.
Adesso è tutto più semplice e meno dettagliato tranne che su mototecnica.
Gran parte delle prove sembrano cartelle stampa.


R1250RT - 70.000 km
sola
Inviato: martedì 23 novembre 2010 02:58:45


Iscritto: 02/01/2005
Locazione: MI - PC
vero, quel che scrive Franz l'ho notato anch'io in campo automobilistico.
Leggo da non meno di 43 anni QUATTRORUOTE, un appuntamento mensile che attendo sempre con piacere.
Cogli anni, ed in tempi sempre più progreassivamente ravvicinati, sono aumentate prove ed impressioni a netto sfavore di una descrizione più dettagliata del mezzo e di cosa si prova a guidarlo.
Lo preferivo prima, ora lo sfoglio come qualunque altra rivista.
Rolling-Stoner xxx
Inviato: martedì 23 novembre 2010 08:55:46



Iscritto: 16/06/2007
Locazione: BN
Top gear è il top....se una cosa non piace lo dicono chiaramente!!! e jeremy è un fenomeno!!

Anche i mensili di auto e moto sono colmi di elogi pure x macchine e scooter coreani....oh non che siano tutti da buttare ma ne avessi trovato uno che ne parla male inoltre finiscono tutti allo stesso modo "Considerato il prezzo d'acquisto è una valida alternativa ai marchi piu blasonati"

Personalmente è da un pò che ho smesso di acquistare riviste di moto, mi rendo conto che il 70% riguarda scooter o moto che non mi interessano, in questo senso penso che mi indirezzerò su superbike xke dicono che no abbia peli sulla lingua.capito?



Italians do it BETTER!!!
quasar1968
Inviato: martedì 23 novembre 2010 09:02:41



Iscritto: 21/01/2009
Locazione: Prato
Originariamente inviato da reka
ps: la volvona sarebbe una volvetta Whistle


Magari sarebbe stato meglio se fosse stata una "vulvetta"...

banana banana banana

X Otto: dai, ti prego, non punirmi per questa volta... La tentazione è stata forte e la mia carne (pur abbondante) di toscanaccio è debolissima e non ho saputo resistere...

Per rientrare in topic, purtroppo gli stessi problemi si sono (diciamo così...) "evoluti" nel tempo anche in altri ambiti. Nell'ambito che mi sta più a cuore, rimpiango le prove "serie" fatte da Strumenti Musicali o Fare Musica a cavallo fra anni '80 e '90, in cui uno strumento era "sviscerato" anche al costo di non piacere troppo al produttore, oggi "tutto è buono" se porta sghei...

Ritengo che sia un male dei nostri tempi, arginabile perlomeno parzialmente usando filtri analoghi a quelli che ogni persona di buon senso dovrebbe usare anche per la stampa quotidiana nei riguardi delle notizie di politica o società...

LAMPS!!!

Why black OR white? Black AND white, that's right!!!

Suzuki RF600R
Robi38
Inviato: martedì 23 novembre 2010 10:22:49



Iscritto: 20/08/2005
Locazione: VI
Ha un senso di esistere l' album dei giornalisti in italia?
Il giornalismo in italia esiste ancora?
Ci sono Giornalisti in italia?

Da anni mi faccio queste domande, la risposta è sempre NO!

Esistono solo, editori e clienti. Angel

Tra lucidità e follia, c'è una sottile striscia rossa.
Rolling-Stoner xxx
Inviato: martedì 23 novembre 2010 10:45:42



Iscritto: 16/06/2007
Locazione: BN
Originariamente inviato da Robi38
A un senso di esistere l' album dei giornalisti in italia?
Il giornalismo in italia esiste ancora?
Ci sono Giornalisti in italia?

Da anni mi faccio queste domande, la risposta è sempre NO!

Esistono solo, editori e clienti. Angel


C'è il mitico Giampiero Mughini!!!! MA DAIIIII!!!! SUVVIAAAA!!!capellone



Italians do it BETTER!!!
quasar1968
Inviato: martedì 23 novembre 2010 12:23:15



Iscritto: 21/01/2009
Locazione: Prato
Originariamente inviato da Robi38
A un senso di esistere l' album dei giornalisti in italia?
Il giornalismo in italia esiste ancora?
Ci sono Giornalisti in italia?

Da anni mi faccio queste domande, la risposta è sempre NO!

Esistono solo, editori e clienti. Angel


Qui indirettamente scopri un altro nervo dell'ItaGlia: gli albi professionali!!!

Siamo uno dei pochi (per certe qualifiche l'UNICO) Paese al mondo dove dopo un diploma tecnico e/o una laurea, per poter esercitare la propria professione, si deve sostenere un ULTERIORE esame (detto volgarmente ancora oggi "Esame di Stato"), dopodichè fare un numero di anni di TIROCINIO (se va bene sovrasfruttati e sottopagati, se va male pure gratis!!!) per poi ambire a iscriversi in un Albo (non importa quale... periti piuttosto che ingegneri piuttosto che commercialisti... tanto dal punto di vista della burocrazia sono tutti uguali) al quale però è necessario appartenere per poter svolgere il lavoro che in teoria dovremmo già sapere fare da anni (in certi casi sicuramente meglio di chi è lì da 30 anni e non si è mai aggiornato se non con il "minimale" obbligatorio che vi posso garantire almeno per quanto riguarda l'elettronica sono enormi KAZ.ZA.TE!!!).

Da oltre 20 anni si parla di abolire tutti gli Ordini, rendendo giustamente merito (e peso) al "pezzo di carta" in sè per sè, poi per vari motivi ciò non viene fatto (ufficialmente per tutelare i cittadini - ma se così fosse perchè all'estero fanno diversamente e si trovano benissimo??? - ufficiosamente per arginare eventuali fenomeni da "laurea facile" ma anche e soprattutto per tutelare le lobbies che altrimenti sarebbero spodestate), e questo indipendentemente dal governo di SX o di DX...

Arriveremo mai a una società MERITOCRATICA e LIBERA DA LACCIOLI?!?!?

LAMPS inkazzati...

Why black OR white? Black AND white, that's right!!!

Suzuki RF600R
Bonalex-Jabba
Inviato: martedì 23 novembre 2010 12:47:44


Iscritto: 22/11/2001
Locazione: MI
Originariamente inviato da quasar1968
Originariamente inviato da Robi38
A un senso di esistere l' album dei giornalisti in italia?
Il giornalismo in italia esiste ancora?
Ci sono Giornalisti in italia?

Da anni mi faccio queste domande, la risposta è sempre NO!

Esistono solo, editori e clienti. Angel


Qui indirettamente scopri un altro nervo dell'ItaGlia: gli albi professionali!!!

Siamo uno dei pochi (per certe qualifiche l'UNICO) Paese al mondo dove dopo un diploma tecnico e/o una laurea, per poter esercitare la propria professione, si deve sostenere un ULTERIORE esame (detto volgarmente ancora oggi "Esame di Stato"), dopodichè fare un numero di anni di TIROCINIO (se va bene sovrasfruttati e sottopagati, se va male pure gratis!!!) per poi ambire a iscriversi in un Albo (non importa quale... periti piuttosto che ingegneri piuttosto che commercialisti... tanto dal punto di vista della burocrazia sono tutti uguali) al quale però è necessario appartenere per poter svolgere il lavoro che in teoria dovremmo già sapere fare da anni (in certi casi sicuramente meglio di chi è lì da 30 anni e non si è mai aggiornato se non con il "minimale" obbligatorio che vi posso garantire almeno per quanto riguarda l'elettronica sono enormi KAZ.ZA.TE!!!).

Da oltre 20 anni si parla di abolire tutti gli Ordini, rendendo giustamente merito (e peso) al "pezzo di carta" in sè per sè, poi per vari motivi ciò non viene fatto (ufficialmente per tutelare i cittadini - ma se così fosse perchè all'estero fanno diversamente e si trovano benissimo??? - ufficiosamente per arginare eventuali fenomeni da "laurea facile" ma anche e soprattutto per tutelare le lobbies che altrimenti sarebbero spodestate), e questo indipendentemente dal governo di SX o di DX...

Arriveremo mai a una società MERITOCRATICA e LIBERA DA LACCIOLI?!?!?

LAMPS inkazzati...

Mi dispiace correggerti ma devo farti notare che anche altri Stati, che prima non avevano esami di Stato per l'iscrizione agli albi professionali, hanno cominciato ad inserire nel loro ordinamento tale esame.
Vedi la Spagna, dove fino allo scorso anno per diventare avvocato non era necessario alcun esame e da quest'anno è stato inserito l'esame di stato per la professione.
Così finisce anche il bruttissimo andazzo, tutto italiano, di andare in Spagna, far convalidare la laurea, iscriversi all'albo degli Abogados e tornare in Italia facendosi riconoscere il titolo.


Neapolitan power - Anima terrona
quasar1968
Inviato: martedì 23 novembre 2010 15:47:15



Iscritto: 21/01/2009
Locazione: Prato
Originariamente inviato da bonalex/Jabba

Mi dispiace correggerti ma devo farti notare che anche altri Stati, che prima non avevano esami di Stato per l'iscrizione agli albi professionali, hanno cominciato ad inserire nel loro ordinamento tale esame.
Vedi la Spagna, dove fino allo scorso anno per diventare avvocato non era necessario alcun esame e da quest'anno è stato inserito l'esame di stato per la professione.
Così finisce anche il bruttissimo andazzo, tutto italiano, di andare in Spagna, far convalidare la laurea, iscriversi all'albo degli Abogados e tornare in Italia facendosi riconoscere il titolo.


Ah, benissimo... ti ringrazio di avrmelo fatto presente... anzichè evolversi noi alla fine siamo riusciti ad esportare i nostri malefici!!!

A mio giudizio gli Albi vanno soppressi TUTTI (tecnici, commerciali e giuridici), questo ovviamente solo dopo aver reso la laurea (o il diploma) una cosa SERIA... L'esame di abilitazione DEVE coincidere con quello di diploma, perchè un pessimo perito o un pessimo ingegnere NON DEVE ESISTERE NEL SISTEMA, punto e basta!!! E' logico che un neodiplomato o un neolaureato dovrà in quelche modo "farsi le ossa" ma questo in un regime di libertà assoluta e di serietà deontologica, troppo spesso i neolaureati stagisti o dottorandi fanno il lavoro quasi in completa autonomia salvo poi vedere il frutto del proprio ingegno "firmato" dal capo di turno senza la minima citazione, e questo per anni e anni...

D'altra parte da troppi anni stiamo valutando un sistema (scolastico o universitario) in base al NUMERO di persone che riesce a sfornare, non tanto in base alla QUALITA' di tali persone, la quale per forza di cose purtroppo al momento va a diminuire (se diamo la stessa torta a un numero crescente di persone, è ovvio che le fette vengano più piccole, poi potremo sempre cercare un pasticcere più abile ma se poi dovesse essere anche il Sig.Sacher in persona più di tanto non lo si farà, ho reso l'idea?!?!), e purtroppo troppo spesso tale qualità viene ulteriormente ridotta da logiche di mercato o peggio ancora da baronie e sudditanze. Se non si stronca questo fenomeno continueremo a dare tante lauree a una schiera composta sia da persone meritevoli che da cretini (questi ultimi per giunta spesso paraculati), invece in un mondo ideale se ne devono dare tante o poche ma eslusivamente a gente meritevole!!! Questo non è classismo, è logica!!!

E sapere che anche nel resto del mondo in certi casi succede lo stesso non mi fa stare per niente bene, chissà perchè...

ciao

Why black OR white? Black AND white, that's right!!!

Suzuki RF600R
Robi38
Inviato: martedì 23 novembre 2010 16:04:22



Iscritto: 20/08/2005
Locazione: VI
Originariamente inviato da quasar1968
Ah, benissimo... ti ringrazio di avrmelo fatto presente... anzichè evolversi noi alla fine siamo riusciti ad esportare i nostri malefici!!!
A mio giudizio gli Albi vanno soppressi TUTTI
E sapere che anche nel resto del mondo in certi casi succede lo stesso non mi fa stare per niente bene, chissà perchè...

ciao [/size][/i]


Quoto!



Tra lucidità e follia, c'è una sottile striscia rossa.
Bonalex-Jabba
Inviato: martedì 23 novembre 2010 18:16:49


Iscritto: 22/11/2001
Locazione: MI
Originariamente inviato da quasar1968
Originariamente inviato da bonalex/Jabba

Mi dispiace correggerti ma devo farti notare che anche altri Stati, che prima non avevano esami di Stato per l'iscrizione agli albi professionali, hanno cominciato ad inserire nel loro ordinamento tale esame.
Vedi la Spagna, dove fino allo scorso anno per diventare avvocato non era necessario alcun esame e da quest'anno è stato inserito l'esame di stato per la professione.
Così finisce anche il bruttissimo andazzo, tutto italiano, di andare in Spagna, far convalidare la laurea, iscriversi all'albo degli Abogados e tornare in Italia facendosi riconoscere il titolo.


Ah, benissimo... ti ringrazio di avrmelo fatto presente... anzichè evolversi noi alla fine siamo riusciti ad esportare i nostri malefici!!!

A mio giudizio gli Albi vanno soppressi TUTTI (tecnici, commerciali e giuridici), questo ovviamente solo dopo aver reso la laurea (o il diploma) una cosa SERIA... L'esame di abilitazione DEVE coincidere con quello di diploma, perchè un pessimo perito o un pessimo ingegnere NON DEVE ESISTERE NEL SISTEMA, punto e basta!!! E' logico che un neodiplomato o un neolaureato dovrà in quelche modo "farsi le ossa" ma questo in un regime di libertà assoluta e di serietà deontologica, troppo spesso i neolaureati stagisti o dottorandi fanno il lavoro quasi in completa autonomia salvo poi vedere il frutto del proprio ingegno "firmato" dal capo di turno senza la minima citazione, e questo per anni e anni...

D'altra parte da troppi anni stiamo valutando un sistema (scolastico o universitario) in base al NUMERO di persone che riesce a sfornare, non tanto in base alla QUALITA' di tali persone, la quale per forza di cose purtroppo al momento va a diminuire (se diamo la stessa torta a un numero crescente di persone, è ovvio che le fette vengano più piccole, poi potremo sempre cercare un pasticcere più abile ma se poi dovesse essere anche il Sig.Sacher in persona più di tanto non lo si farà, ho reso l'idea?!?!), e purtroppo troppo spesso tale qualità viene ulteriormente ridotta da logiche di mercato o peggio ancora da baronie e sudditanze. Se non si stronca questo fenomeno continueremo a dare tante lauree a una schiera composta sia da persone meritevoli che da cretini (questi ultimi per giunta spesso paraculati), invece in un mondo ideale se ne devono dare tante o poche ma eslusivamente a gente meritevole!!! Questo non è classismo, è logica!!!

E sapere che anche nel resto del mondo in certi casi succede lo stesso non mi fa stare per niente bene, chissà perchè...

ciao

Il problema è a monte. Tutto ciò che ti insegnano all'università è pura teoria. Secondo te prima di essermi fatto le ossa in studio e in tribunale facendo tutto, dalle fotocopie allo studio degli atti, avevo una minima idea di come funzionasse realmente un processo? Vedi, per esperienza mi rendo conto che io ho avuto[beep]:[beep] a trovare un avvocato che mi prendesse nel suo studio senza essere raccomandato da nessuno,[beep] a trovare una persona che mi spiegasse la logica del processo e le logiche del Tribunale etc. etc. etc.
E questa mia fortuna è costata sacrifici: lavorare gratis per due anni non è piacevole, ma alla fine mi è servito.
Se faccio decentemente il mio mestiere lo devo anche a quegli anni di pratica, di fatica e di sudore.
E se penso che ci sono persone che , con una passeggiata in altre nazioni ottengono in una settimana quello che io ho ottenuto in due anni mi girano le scatole.
Che poi ora come ora le qualità siano sempre minori è un dato di fatto, ma le qualità cominciano a perdersi dalla scuola dell'obbligo a seguire...
Tu ti faresti operare da un medico appena uscito dall'Università?

Neapolitan power - Anima terrona
marco749
Inviato: mercoledì 24 novembre 2010 18:35:00



Iscritto: 02/11/2009
Originariamente inviato da quasar1968
Originariamente inviato da bonalex/Jabba

Mi dispiace correggerti ma devo farti notare che anche altri Stati, che prima non avevano esami di Stato per l'iscrizione agli albi professionali, hanno cominciato ad inserire nel loro ordinamento tale esame.
Vedi la Spagna, dove fino allo scorso anno per diventare avvocato non era necessario alcun esame e da quest'anno è stato inserito l'esame di stato per la professione.
Così finisce anche il bruttissimo andazzo, tutto italiano, di andare in Spagna, far convalidare la laurea, iscriversi all'albo degli Abogados e tornare in Italia facendosi riconoscere il titolo.


Ah, benissimo... ti ringrazio di avrmelo fatto presente... anzichè evolversi noi alla fine siamo riusciti ad esportare i nostri malefici!!!


è il principio dell'ultimo libro di Beppe Grillo che ho letto....lo consiglio
Wormbike
Inviato: giovedì 25 novembre 2010 02:24:12



Iscritto: 13/06/2008
Locazione: RC
Voglio ritornare sull'argomento di partenza per rendere chiaro il concetto.
Cosa intendo per autorevolezza?
Personalmente, la considero un'attestato di fiducia a chi mi sta informando. Se un soggetto, che ritengo autorevole, mi dice che X è Y+1, gli credo come se fossi stato io a fare il calcolo.
Ancora più importante, però, è che questo avvenga anche per chi non è in grado di calcolare X=Y+1, e che è, quindi, costretto ad affidarsi ciecamente.

Esempio:

Partiamo dalla nuova Honda CBR 600 F.
Ne abbiamo parlato, in questo forum.
Pur non vedendola dal vivo all'EICMA, basta guardare le gallerie di foto disponibili, confrontarle con quelle della nuova Honda Hornet 600 e rendersi facilmente conto che si tratta della stessa, identica, moto.
E' stata semplicemente aggiunta una (bella) carena integrale, modificata la strumentazione e (a differenza delle proposte analoghe di altre case, quali la Suzuki GSX 650 F, Yamaha Diversion F e Kawasaki ER 6F) hanno montato, in luogo del manubrio, due semimanubri alti sopra una piastra di sterzo modificata.
Per il resto, identico telaio; identico motore; identiche sospensioni; identico serbatoio; identica parte posteriore.
Le schede tecniche di motore, telaio e ciclistica sono perfettamente sovrapponibili.
Conclusione: la Honda CBR 600F 2011 altro non è che una Honda Hornet 600 2011 carenata. Stop.

Andiamo ora a leggere quello che hanno scritto alcuni inviati all'EICMA:
partiamo da qui.
moto.it con l'articolo intitolato "Un grande ritorno al Salone di Milano: Honda CBR 600F"
Dopo un excursus sul significato della sigla CBR 600F per l'Honda (!), la nuova moto viene così descritta: "Ha uno splendido design, che piacerà a chi ama il look racing della CBR600RR ma la trova estrema nelle prestazioni, ed è facile da usare e versatile, grazie alla ciclistica e al motore derivati dalla Hornet, per trasferimenti veloci e un confortevole piacere di guida. E per soddisfare anche i più esigenti, affidabilità e bassi consumi sono a livello di eccellenza, come tradizione Honda" Sia chiaro che si parla solo di una carena, perchè la moto è una Hornet (non "derivata")...
Poi: "Il propulsore a 4 cilindri in linea DOHC della CBR600F deriva da quello sviluppato originariamente per la CBR600RR creata nel 2007, e utilizzato con l’opportuna messa a punto anche per la Hornet." Cioè, è lo stesso motore che la Hornet monta da qualche anno. Ed essendo una Hornet, ha il motore della Hornet, non della CBR600 RR. La frase è assolutamente fuorviante. Andiamo oltre: " La CBR600F eroga 75 kW (102 CV) a 12.000 giri e si caratterizza per una curva di erogazione estremamente fluida e priva di strappi. [...] Il motore della CBR600F è del tutto integrato alla ciclistica, com'è naturale per un elemento tanto essenziale in una moto equilibrata.[...] Al tempo stesso, le dimensioni compatte del motore hanno fornito ampia libertà di scelta ai progettisti Honda per il suo posizionamento all'interno del telaio, e ciò ha consentito un'ottima distribuzione dei pesi fra anteriore e posteriore, a tutto vantaggio della maneggevolezza.[...] Per creare una moto leggera, snella e compatta, è stato adottato un telaio monotrave superiore in alluminio. La configurazione romboidale incorpora il motore come parte integrante, per creare una struttura rigida e leggera. Si tratta di un elemento in alluminio realizzato in tre sezioni con l'avanzato sistema di fusione gravitazionale Honda, che consente di creare una struttura perfetta per ottimizzare la combinazione tra rigidità e leggerezza..."
E' evidente che chi scrive vuole far intendere che la moto è un nuovo progetto, autonomo, esclusivo.
Eppure, è sempre e solo una Hornet con la carena.
moto.it è il solo a proporre questa visione delle cose? Non direi.
motonline.it (ed anche la rivista "Due Ruote")
L'articolo è nel resoconto EICMA dal titolo "Honda: lo stand"
L'articolo, molto più stringato, comincia sempre con l'immancabile introduzione sul ritorno della storica sigla CBR 600F. Poi, sinteticamente: " ... si ripresenta opportunamente aggiornata (quindi la Hornet è un'evoluzione della CBR 600F? Io direi il contrario...) e spinta dal motore a 4 cilindri in linea da 599 cc derivato dalla CBR600RR del 2007, utilizzato anche sulla Hornet, in questa release capace di 102 cv a 12.000 giri (anche loro non si sono accorti che la Hornet è uscita da un bel pò?) Il motore è incastonato ad irrigidire un telaio monotrave in alluminio; la ciclistica prevede una forcella rovesciata da 41 mm e un forcellone in alluminio pressofuso (particolarmente lungo per garantire trazione, nonostante l'agilità assicurata dall'interasse contenuto in 1.437 mm) con monoammortizzatore regolabile, freno anteriore con dischi flottanti e pinze a due pistoncini.
La posizione di guida combina sella abbastanza bassa (soli 800 mm da terra) a semimanubri più alti rispetto alle supersportive tradizionali. Il comfort del passeggero è assicurato da una sella più ampia e più imbottita rispetto alle supersportive estreme, con due appigli nella parte inferiore del codone
(tutti dati caratteritici della Hornet. Niente di più, niente di meno)" Anche qui, l'intento è evidente: si tratterebbe di una moto nuova, inedita. Eppure, anche cambiando testata giornalistica, la moto rimane sempre la stessa: la povera, bistrattata Hornet, con una carena in più.
Andiamo a vedere cosa scrivono su
motoblog.it Articolo: "Video ufficiale Honda CBR600F 2011"
Qui il commento è stringato ma sempre più fuorviante: "Certo che ne è passato di tempo dalle prime CBR600… da quel lontanissimo 1987. Come non ricordare quella rossa e viola con cerchi rossi del 1993 (che rimane la mia preferita come colorazioni) e quella nera e fucsia, modelli che trovate ancora usate e perfettamente funzionanti così come i modelli degli anni successivi. Quella di oggi, del 2011, è l’evoluzione della “seicento” più amata, venduta ed affidabile della categoria. (della serie: la Hornet è nientedimeno che l'evoluzione della CBR600 RR!) Ora attendiamo la “R” più pistaiola. (Una CBR 600 RRR di derivazione Hornet? Alleluiah!!)" In tal caso, l'impressione è che chi ha scritto il breve articolo non abbia visto neanche il video del titolo...
Infine, chiudo con motosprint.it (e la rivista Motosprint).
Il titolo è "Ecco la nuova Honda CBR600F"
Nel preambolo accenna al ritorno, per merito di Honda, di una sport touring di piccola cilindrata come lo fu la CBR 600F negli anni '90, per un segmento ingiustamente bistrattato dagli utenti, ed anche del coraggio di riproporre qualcosa del genere. Poi: "...all’Eicma ha svelato la nuova CBR600F, moto realizzata completamente in Italia e derivata dalla Hornet. Si, proprio dalla nuda giapponese. La nuova CBR600F, tecnicamente, non differisce infatti molto dalla celebre naked di Tokio. La nuova CBR600F è sportiva ma caratterizzata da sovrastrutture essenziali, plasmate attorno alla meccanica della Hornet 600. (finalmente qualcuno se n'è accorto!) La carena è di tipo a doppio strato, caratterizzata da ampie feritoie per l’estrazione dell’aria calda (soluzione ripresa dalla VFR1200) (un particolare effettivamente inedito ed innovativo, su questo genere di moto), dalla parte posteriore del codino particolarmente appuntita che si ispira alla CB1000R e dal serbatoio che ricorda quello della Hornet 600, pur essendo molto più snello ed alto, più adatto ad essere montato su una supersportiva (ovvero, proprio le modifiche che caratterizzano la nuova Hornet 600 m.y. 2011. Probabilmente, non l'aveva ancora vista, ed era troppo tardi per correggersi)". QUi, davvero poco da aggiungere. L'errore, anche se veniale, c'è anche qui, ma è stato, comunque, corretto nella rivista.
Eppure, anche Motosprint cade malamente. Questa volta sulla Honda Crossrunner. Sulla rivista, infatti, si scrive che al V4 800 della VFR è stato tolto il sistema di fasatura variabile V-TEC; cosa che, invece, sostengono moto.it e motonline.it (e "Due Ruote"). Questa volta, per avere una sicurezza, bisogna andare sul sito di Honda Italia dove, invece, si conferma la presenza del V-TEC pur tarato per le caratteristiche della nuova moto.

A meno che anche loro...

"Io cerco le curve anche nei rettilinei" Tonino Guerra
bymaxx
Inviato: giovedì 25 novembre 2010 10:07:17



Iscritto: 24/02/2009
Locazione: vigevano e pavia
Ma negli ultimi anni, 5-10 quali sono state le vere novità e quante moto possono essere considerate pietre miliari? 3-4? Gira e rigira sono sempre le stesse che tengono banco e per i giornalisti riesce sempre più difficile scrivere articoli tecnici, quando da un anno all'altro spacciano per novità il diverso disegno delle decal o dei colori. O no?
A meno che non si parli dell'elettrico e qui ci si che sono novità.
quasar1968
Inviato: martedì 30 novembre 2010 08:25:59



Iscritto: 21/01/2009
Locazione: Prato
Originariamente inviato da bonalex/Jabba

Il problema è a monte. Tutto ciò che ti insegnano all'università è pura teoria. Secondo te prima di essermi fatto le ossa in studio e in tribunale facendo tutto, dalle fotocopie allo studio degli atti, avevo una minima idea di come funzionasse realmente un processo? Vedi, per esperienza mi rendo conto che io ho avuto[beep]:[beep] a trovare un avvocato che mi prendesse nel suo studio senza essere raccomandato da nessuno,[beep] a trovare una persona che mi spiegasse la logica del processo e le logiche del Tribunale etc. etc. etc.
E questa mia fortuna è costata sacrifici: lavorare gratis per due anni non è piacevole, ma alla fine mi è servito.
Se faccio decentemente il mio mestiere lo devo anche a quegli anni di pratica, di fatica e di sudore.
E se penso che ci sono persone che , con una passeggiata in altre nazioni ottengono in una settimana quello che io ho ottenuto in due anni mi girano le scatole.
Che poi ora come ora le qualità siano sempre minori è un dato di fatto, ma le qualità cominciano a perdersi dalla scuola dell'obbligo a seguire...
Tu ti faresti operare da un medico appena uscito dall'Università?


Se da una parte posso essere d'accordo con te per l'esperienza che fortifica le ossa durante il tirocinio, dall'altra spiegami 2 cose brevemente:
- cosa c'entra IL TIROCINIO (che può essere anzi DEVE essere svolto INDIPENDENTEMENTE all'appartenenza o meno a un albo, così come avviene ad esempio per la Legge 46/90 per gli impianti tecnici) con L'ALBO? Anzi, ben vengano 5 anni (anzichè 2 o 3) di tirocinio (specie per certe specializzazioni), ma PAGATO e soprattutto CONTROLLATO COSTANTEMENTE DA UNA COMMISSIONE PROVINCIALE, non facendo una sorta di "esame-farsa" come succede per tanti Albi Professionali (non conosco la situazione degli Avvocati, ma ti garantisco che quella dei Periti Industriali è così...);
- di fatto, il medico appena uscito dall'Università spesso E' PROPRIO LUI che ti opera nei casi più comuni, perchè il PRIMARIO lo ritiene necessario per fargli fare le ossa (sulla tua pelle, of course...) o semplicemente perchè non aveva voglia di operarti lui... Al di là di quelle che sono le teorie, la pratica (almeno dalle mie parti...) funziona così... Ho vari amici Avvocati, qualcuno più giovane (come l'avvocatessa che ha seguito le pratice dei miei ultimi 2 incidenti o come un'altra avvocatessa moglie di un medico, entrambe amici di famiglia) qualcuno più vecchio, e ti garantisco che almeno nel loro caso il lavoro "sporco" spesso lo fanno SOLO i giovani, limitando l'intervento del "barone" di turno alla SOLA apposizione della firma (mi dirai: è questo ciò che conta, il barone di turno mette la sua faccia, si va bè, rispondo io, ma di fatto chi si è sporcato le mani - e ha sudato duro - è comunque il pivello, che con la scusa di "farsi le ossa" di fatto le osse se le è già fatte da mò e sta solo aspettando il momento di diventare a sua volta "barone" nel giro di quelche anno)

A me sinceramente NON PIACE una situazione così (come ad esempio non piace il fatto che io debba pagare con i MIEI contributi la pensione di chi ci è andato 20 anni fa, in attesa che qualcuno fra 20 anni - FORSE!!! - paghi la mia, anche se di ciò non ne sarò mai certo...), grazie a queste prerogative la nostra società è (da un bel pò...) un posto dove ognuno di noi non aspetta altro che sostituirsi a chi ci ha preceduto (il che di per sè non sarebbe nulla di scandaloso) se non fosse che ciò equivale ad "ereditare e peggiorare" una situazione generale sempre più incerta e qualitativamente inferiore.

Poi de gustibus...

ciao

Why black OR white? Black AND white, that's right!!!

Suzuki RF600R
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