Come scritto nel titolo, mi son presentato in concessionaria di Alessandria e mi è stata data l'occasione di provare la Sprint GT per qualche giorno... Mi han detto di tenerla qualche giorno... Si può rifiutare un tale invito?
Sperando di fare cosa gradita a tutti voi, ho deciso di scrivere questo resoconto. Ci tengo a precisare che non sono un professionista, ma un semplice appassionato con la "mania" delle 2 ruote.
Partendo dal presupposto che non esistono moto brutte, ma solo moto che non piacciono e moto che piacciono considero questa Sprint GT una moto che stilisticamente non mi dispiace, forse non ricca di innovazioni stilistiche ma sicuramente un bel mezzo, concreto e adatto a fare quello per cui è stata creata, ovvero tanto turismo e un po di sport.
Il frontale lo trovo molto sportivo...
Andando nello specifico: quadro strumentazione, un misto di classicità e modernità; tre elementi rotondi, due analogici e uno digitale
abbastanza semplici da leggere. I numeri del tachimetro sono piccolini e bisogna farci l'occhio. Contagiri ben leggibile e computer di bordo completo di tutte le info necessarie. I tasti per cambiare le modalità però sono sotto il quadro e per raggiungerli bisogna staccare la mano dal manubrio (in questo caso “semi”).
Leva frizione e freno regolabili su 4 posizioni. Specchietti belli larghi che non inquadrano le braccia.
Facendo un giretto attorno trovo un attacco 12v
posizionato sul lato sinistro. Mentre sul lato destro c'è il comodissimo pomello del precarico:
e il vano portaoggetti (apribile con la chiave). Tale vano non è impermeabilizzato e in movimento la plastica vibra un pochino.
Dopo averla provata a lungo, traggo alcune conclusioni.
POSIZIONE DI GUIDA:
La sella è molto ben imbottita ed è comoda. Anche dopo svariate ore seduto non ho avuto nessun problema di indolenzimento. I semi-manubri danno una posizione di guida avanzata, discretamente caricata sull'avantreno, ma assolutamente non scomoda. Polsi e avambracci non sono in sofferenza.
PROTEZIONE AREODINAMICA:
La moto in prova era fornita di cupolino maggiorato, il che garantisce (anche al sottoscritto, sono alto 1,95) un'ottima protezione al casco. Aria ne arriva, ma non è mai turbolenta. A velocità da codice mi è stato possibile anche tenere il casco leggermente aperto. La pressione aumenta, senza essere fastidiosa oltre i 160km/h. Un poco più scoperte le braccia all'altezza dei bicipiti. Le gambe invece sono completamente coperte.
SOSPENSIONI:
Sono il reparto che mi ha colpito di più. Soffici ma non cedevoli. Copiano alla perfezione le sconnessioni e danno un gran feeling alla guida. Non ho avuto modo di mettere la moto alla frusta, date le condizioni penose delle strade, ma posso affermare che mi hanno colpito positivamente.
Il pomello del precarico posteriore non è solo di figura e anche solo un clic fa notare la differenza.
CICLISTICA:
La moto è ben equilibrata. Puoi entrare in curva bello cattivo. L'avantreno è li e lo si sente bene. Mentre il forcellone più lungo garantisce un bell'appoggio in uscita evitando di farti staccare la ruota davanti da terra. Nei cambi di direzione veloci non è un fulmine, ma viste le dimensioni e peso pensavo fosse molto meno reattiva.
FRENI:
Freno anteriore potente e modulabile, come pure il posteriore. L'ABS interviene nel momento giusto, non è assolutamente invasivo, e consente spazi di frenata veramente ridotti.
MOTORE:
Che dire: su questo ultra-collaudato 1050cc Triumph (lo stesso della Speed/Tiger) c'è poco da aggiungere. Quello che posso dire è che è docile come un gattino se si accarezza l'acceleratore, e ti accompagna nella tua guida turistica facendoti apprezzare il paesaggio. Ma se il gas viene utilizzato con meno parsimonia, la spinta che ne deriva è vigorosa, ma mai cattiva, prende velocità e non te ne accorgi. Un godimento!
Purtroppo le norme anti-inquinamento obbligano a tenere tappato lo scarico, e il suono risulta un po ovattato, anche se piacevole e inconfondibile.
CAMBIO:
Forse l'unica nota dolente dell'intero pacchetto. A freddo gli innesti sono molto duri e abbastanza rumorosi. A caldo la situazione migliora, soprattutto se lo si utilizza per una guida turistica. Se si va sullo sportivo la cambiata deve essere decisa. Leggermente migliore a salire e peggiore in scalata. Esperienza insegna che però dopo 5/6 mila km la situazione migliora nettamente.
Ultime considerazioni riguardano la frizione, che si è rivelata morbida, precisa e per niente affaticante e i bauletti, di serie, che sono comodi e molto capienti. Agevolo una foto con il mio casco taglia XL che trova alloggiamento perfetto all'interno.
Alcune foto fatte in giro durante la prova:
Spero di aver fatto cosa gradita e rimango in attesa di vostri commenti ed eventuali critiche.
Chiedo inoltre ai moderatori di contattarmi nel caso avessi trasgredito inconsapevolmente a qualche regola del forum.
Alessio
Invincibile è colui che non si arrende mai alla sconfitta...