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Turchia Orientale 2014 Opzioni · Visualizza
Perla Nera
Inviato: lunedì 27 gennaio 2014 17:06:05



Iscritto: 14/06/2004
Locazione: VR
Ciao a tutti,
quest'estate (2014) ho pianificato un viaggio nella Turchia Orientale . Siamo già stati nella Turchia Occidentale e negli scorsi 19 anni ho fatto molti altri viaggi in moto quindi non mi ritengo nè un esploratore ma neanche un neofita.

Sto cercando uno o due equipaggi (meglio se nelle vicinanze di Verona ma non per forza) che si uniscano a noi per affrontare questo viaggio. Vi allego i due file della programmazione:



TABELLARE:
https://docs.google.com/spreadsheet/ccc?key=0AvMTYwMPt-gBdGZFSHdRNmlkQWJfZjJMTERsSFItSHc&usp=sharing

ITINERARIO:
https://drive.google.com/file/d/0B_MTYwMPt-gBVl8tLW0tZDY0d3c/edit?usp=sharing

Se qualcuno fosse interessato mi contatti pure.

ciao
Perla Nera
Inviato: lunedì 27 gennaio 2014 21:25:14



Iscritto: 14/06/2004
Locazione: VR
Vi allego qualche foto dei posti che si andranno a toccare.





































paoktm
Inviato: lunedì 27 gennaio 2014 21:32:08



Iscritto: 19/10/2012
Locazione: veneto - fvg e a volte altrove
che bello.... magari potere andarci


la grandezza non è mai vana

Molti nemici molto onore - Giulio Cesare
Perla Nera
Inviato: martedì 28 gennaio 2014 18:47:12



Iscritto: 14/06/2004
Locazione: VR
Credo di postare alcune informazioni di viaggio sui luoghi che saranno visitati. Ho preferito dare lungo spazio ad ANI perché per me è relativamente sconosciuta a molti ma la sua storia è imponente ma una fine atroce che è una macchia nefasta...

Safranbolu
La Città vecchia comprende ancora molti vecchi edifici, con 1008 artefatti registrati. Ci sono un museo privato, venticinque moschee, cinque tombe, otto fontane storiche, cinque bagni turchi, tre caravanserragli, un orologio della torre, una meridiana e centinaia di case e magioni. Esistono anche colline con vecchi insediamenti, tombe di roccia e ponti storici. La Città Vecchia si trova sul fondo di un burrone, in un'area secca ed all'ombra delle montagne circostanti. La Città Nuova, al contrario, è situata su un pianoro due chilometri ad ovest della Città vecchia.
Il nome della città deriva dallo zafferano, ed è dovuto al fatto che Safranbolu fu un centro importante per la coltivazione ed il commercio dello zafferano.
Safranbolu venne aggiunto nel 1994 alla lista dei Patrimoni dell'umanità dell'UNESCO a causa della perfetta conservazione di case e architetture dell'Impero Ottomano.




Monastero di Sumela
La tradizione lo vuole fondato nel 386 sotto il regno di Teodosio I da due eremiti Barnabas e Sophronius che scoprirono nelle grotte della montagna una icona della Vergine Maria e decisero di costruirvi un monastero a lei dedicato. Il nome Sumela sarebbe derivato da melas che indica in greco scuro o nero, che potrebbe riferirsi al colore della rupe, per altri invece sarebbe da far risalire all'immagine della Vergine venerata nella grotta che avrebbe potuto essere di carnagione scura o nera. Il monastero nella sua lunga vita è più volte caduto in rovina e ricostruito, la prima ricostruzione viene attribuita al generale Belisario su richiesta dell'imperatore Giustiniano. Il sue apogeo lo raggiunse sotto i monarchi di Trebisonda, Alessio e suo figlio Manuele. Anche dopo l'occupazione ottomana del 1461 il monastero continuò a essere protetto per ordine del sultano Maometto II e dai suoi successori. La comunità monastica continuò a occupare il monastero e pellegrini e visitatori continuarono a farne una popolare meta di viaggi fino a XIX secolo. Dopo una breve occupazione russa dal 1916 al 1918, venne abbandonato con lo scambio di popolazioni tra Turchia e Grecia pattuita nel Trattato di Losanna del 1923. La comunità monastica fondò un nuovo monastero a Veria in Grecia.



Gole Georgiane
La storia della regione risale al 3000 a.C., vale a dire all'età del bronzo, con la cultura di Kura-Araxes. Nel I millennio a.C., la regione era prevalentemente abitata in modo vario da georgiani divisa nei regni di Diaokhi, Colchide e Iberia.
Nel 302 a.C. ca., questi territori vennero inclusi nel Regno di Iberia sotto il re di Pharnavaz I e d'allora venne occupata e annessa a varie regioni.
Contesa tra Iberia e Armenia nel corso dei secoli successivi, la regione venne invasa e completamente distrutta dagli arabi nel VII secolo.



ANI
Ani (in armeno: Անի, in latino: Abnicum) è una città medievale in rovina situata nella provincia turca di Kars, vicino al confine con l'Armenia. Nel medioevo fu la capitale del regno armeno, che comprendeva la maggior parte dell'attuale Armenia e della Turchia orientale.
La città è collocata tra le gole del fiume Akhurian ad est e la Tzaghkotzadzor valley ad ovest. Il fiume Akhurian è un affluente del fiume Aras e forma parte del confine tra la Turchia e l'Armenia.
Chiamata la "Città delle 1001 chiese", la città era al crocevia di diverse strade commerciali e i suoi edifici religiosi, palazzi e fortificazioni erano tra i più avanzati, sia a livello tecnico che artistico, del mondo.
Nel suo periodo di massimo sviluppo, all'interno delle mura di Ani vivevano tra i 100.000 ed i 200.000 abitanti e la città, nota in tutta la regione per lo splendore e la ricchezza, fu rivale di Costantinopoli, Il Cairo e Baghdad; successivamente fu, però, abbandonata e dimenticata per secoli.
Gli storici armeni menzionano Ani per la prima volta nel V secolo, descrivendola come una fortezza posta sulla cima di una collina e appartenente alla dinastia armena dei Kamsarakan.
All'inizio del IX secolo i territori dell'Arsharunik e dello Shirak (inclusa Ani) appartenenti ai Kamsarakan furono incorporati nei possedimenti della dinastia armena dei Bagratuni, il cui capo, Ashot Msaker (detto il "Mangiacarne") (806-827), fu insignito dal Califfato nell'804 del titolo di ishkhan (principe) di Armenia.
La prima capitale dei Bagratidi fu Bagaran, a 40 km a sud di Ani, poi la capitale fu trasferita a Shirakavan, a 25 km a nord-est di Ani, e quindi, nel 929, a Kars. Nel 961 il re Ashot III (953-977) trasferì la capitale ad Ani. La città si espanse rapidamente durante il regno di Smbat II (977-989).
Nel 992 il Catolicosato armeno fu trasferito ad Ani. All'inizio dell'XI secolo la popolazione di Ani oltrepassava i 100.000 abitanti e la sua fama era tale da essere conosciuta come "la città dalle quaranta porte" e "la città dalle centouno chiese". L'aumento di potere e di ricchezza ne fecero un importante snodo commerciale.
Ani raggiunse il massimo splendore durante il lungo regno di Gagik I (989-1020). Dopo la sua morte il regno fu diviso tra i due figli: il figlio maggiore, Hovhannes-Smbat (1020-1041), prese possesso di Ani, mentre il figlio minore, Ashot (1020-1040), dominava sulla restante parte del regno Bagratide. Hovhannes Smbat, temendo che l'impero bizantino potesse attaccare il regno ora indebolito, designò suo erede l'imperatore Basilio II. Alla morte di Hovhannes, nel 1041, il successore di Basilio, Michele IV, reclamò la sovranità su Ani. Il nuovo re di Ani, Gagik II (1042-1045) vi si oppose e l'imperatore bizantino mandò il suo esercito a prendere possesso della città. Vi riuscì nel 1045, dopo la cattura di Ashot, e nella città venne insediato un governatore greco.
Nel 1064 l'esercito turco, guidato dal sultano Alp Arslan, attaccò Ani e dopo un assedio durato 25 giorni prese possesso della città. Nel 1072 la città fu venduta ai Shaddadidi, una dinastia curdo-musulmana, che perseguì una politica di riconciliazione tra la popolazione armena e cristiana. Molti Shaddadidi sposarono appartenenti alla nobiltà Bagratide. Quando il governo dei Shaddadidi divenne troppo intollerante, la popolazione chiamò in aiuto il regno cristiano della Georgia. I georgiani presero possesos di Ani nel 1124, nel 1161 e nel 1174, ma ogni volta la città ritornò ai Shaddadidi.
Nel 1199 l'esercito della regina Tamara prese possesso della città. Il governatorato fu dato a Zakare e Ivane Mkhargrdzeli, due generali del suo esercito, da cui discese la dinastia dei Zakaridi, che si consideravano gli eredi dei Bagratidi. Presto la prosperità ritornò nella città: furono rafforzati i sistemi difensivi e vennero costruite molte nuove chiese. Il successore di Zakare fu il figlio Shahanshah.
I Mongoli strinsero d'assedio Ani nel 1226. Nel 1236, mentre Shahanshah era assente, saccheggiarono la città uccidendo gran parte della popolazione. Al suo ritorno gli Zakaridi continuarono a governare la città come vassalli dei Mongoli invece che dei georgiani.
Durante la dominazione mongola Ani conobbe un periodo di graduale ma irrefrenabile declino. Fino al XIV secolo la città fu dominata da una successione di dinastie turche, come i Jalayridi e i Kara Koyunlu, che ne fecero la loro capitale. Tamerlano prese possesso della città intorno al 1380, ma alla sua morte i Kara Koyunlu ne ripresero il controllo e trasferirono la capitale a Yerevan. I Persiani Safavidi governarono Ani finché essa diventò parte dell'impero Turco-Ottomano nel 1579.
Fino alla metà del XVII secolo Ani fu una piccola città cinta da mura; poi venne abbandonata del tutto verso la metà del XVIII secolo. Allo spopolamento della città seguì lo spopolamento delle aree rurali circostanti dovuto alla crescente presenza delle tribù nomadi curde.
Nella prima metà del XIX secolo, i viaggiatori europei scoprirono Ani e pubblicarono descrizioni della città nei giornali accademici e nei racconti di viaggio. Nel 1878 la regione di Kars, inclusa Ani, venne incorporata nel territorio dell'Impero Russo. Nel 1892 iniziarono i primi scavi archeologici sponsorizzati dall'Accademia delle Scienze di San Pietroburgo e supervisionati dall'archeologo e orientalista Nikolai Marr (1864-1934). Gli scavi di Marr ripresero nel 1904 e continuarono fino al 1917. estesi settori della città furono scoperti, portando alla luce edifici, e i ritrovamenti furono studiati e pubblicati sui giornali accademici. Vennero scritte guide turistiche sui monumenti e sui musei, e l'intero sito venne per la prima volta ispezionato. Gli edifici maggiormente a rischio di crollo furono sottoposti a restauri di emergenza. Venne fondato un museo per raccogliere le decine di migliaia di reperti trovati durante gli scavi. Il museo fu ospitato in due edifici: nella moschea Minuchihr e in un altro edificio in pietra appositamente costruito a tale scopo.
Nel 1918, durante gli ultimi episodi della prima guerra mondiale, l'esercito dell'impero ottomano si fece strada attraverso il territorio dell'appena dichiarata Repubblica Armena conquistando Kars nell'aprile del 1918. Ad Ani vennero compiuti dei tentativi di evacuare i reperti contenuti nel museo mentre i soldati turchi si avvicinavano. Circa 6.000 oggetti, tra i più trasportabili, vennero rimossi dall'archeologo Ashkharbek Kalantar, uno dei partecipanti agli scavi condotti da Marr. Su richiesta ufficiale di Joseph Orbeli, i reperti salvati vennero riuniti in un'unica collezione museale; oggi fanno parte della collezione del Museo di Stato di Storia Armena di Yerevan.
Tutto ciò che non poté essere salvato venne perso o distrutto. La resa dell'Impero Ottomano alla fine della prima guerra mondiale condusse al ritorno di Ani sotto il controllo armeno, ma una nuova offensiva contro la Repubblica Armena nel 1920 fece sì che la Turchia rientrasse in possesso della città. Nel 1921 la firma del Trattato di Kars formalizzò l'incorporazione del territorio contenente Ani all'interno della Repubblica turca.
Nel maggio del 1921 l'Assemblea Nazionale Turca ordinò al comandante del Fronte Orientale, Kazım Karabekir, di "spazzare via i monumenti di Ani dalla faccia della terra". Karabekir scrive nelle sue memorie di avere ignorato tale ordine, ma il fatto che ogni traccia degli scavi eseguiti da Marr e dei restauri degli edifici sia stata cancellata suggerisce che l'ordine venne almeno parzialmente eseguito.



...continua...
il franz
Inviato: martedì 28 gennaio 2014 20:56:01



Iscritto: 24/10/2000
Locazione: Sesto San Giovanni
Complimenti Zeno, gran bel reportage. In Turchia ci son stato nel 2002 ma era un agosto straordinariamente caldo. Purtroppo non son riuscito ad apprezzarla. Ci tornerò, sicuro.

R1250RT - 70.000 km
biancone54
Inviato: martedì 28 gennaio 2014 21:12:38



Iscritto: 06/01/2011
Locazione: prov Bergamo
Perla Nera
Inviato: martedì 28 gennaio 2014 22:33:46



Iscritto: 14/06/2004
Locazione: VR
Originariamente inviato da il franz
Complimenti Zeno, gran bel reportage. In Turchia ci son stato nel 2002 ma era un agosto straordinariamente caldo. Purtroppo non son riuscito ad apprezzarla. Ci tornerò, sicuro.


Ascolta che c'ho 'n segreto da dirti purtroppo non è un reportage ma una pianificazione... è due mesi che studio e programmo e mi piacerebbe trovare uno o due equipaggi che si facciano l'orientale brindisi con noi

noi nel 2009 ma abbiamo fatto la turchia occidentale in 3 settimane
Perla Nera
Inviato: martedì 28 gennaio 2014 22:34:18



Iscritto: 14/06/2004
Locazione: VR
Originariamente inviato da biancone54


l'ho letto! l'ho letto prima che lo postassi qui ti offro un drink banana
Perla Nera
Inviato: venerdì 31 gennaio 2014 10:04:53



Iscritto: 14/06/2004
Locazione: VR
Monte Ararat
Il monte Ararat (Ağrı Dağı in turco, Արարատ in armeno: Agirî in curdo, آرارات in persiano) è il più alto monte della Turchia (5.165 m s.l.m.), nel territorio che storicamente aveva fatto parte dell'Armenia; infatti nella lingua armena Ararat significa "Creazione di Dio" o "Luogo creato da Dio". In lingua turca invece il suo nome significa "Montagna del dolore"; la provincia stessa in cui si trova, Ağrı, significa "dolore".

Si tratta di un monte di origine vulcanica (stratovulcano). Le ultime eruzioni risalgono all'età del bronzo. La cima è sempre innevata, con presenza di ghiacciai. Secondo la sua orogenesi, nacque durante lo scontro delle placche africana contro l'asiatica.
Secondo la Bibbia, Noè approdò sulla sua cima dopo che il diluvio universale, scatenato da Dio per punire gli uomini terminò dopo 150 giorni (circa 5 mesi).
La leggenda vuole che l'Arca di Noè sia ancora sulla montagna, come riferito da alcuni viaggiatori, tra cui Marco Polo. A partire dal XIX secolo alcuni esploratori si sono avventurati sul monte alla ricerca dell'Arca, tra cui l'astronauta James Irwin e l'ingegnere Angelo Palego. Su alcune fotografie del monte è presente uno strano oggetto non identificato che qualche studioso biblico ipotizzò essere i resti dell'Arca di Noè, l'oggetto è conosciuto con il nome di Anomalia dell'Ararat.

il palazzo di ishak pasha
Le linee architettoniche del castello turco di Ishak Pasha, riferibile al XVII secolo, rivelano influenze armene, persiane, georgiane e ottomane! Situato lungo la via della seta, nei pressi del confine con l’Iran e l’Armenia, l’edificio comprendeva un caravanserraglio apprezzato dai mercati.

Lago Van
È un lago salato che riceve acqua da numerosi piccoli corsi d'acqua che scendono dalla montagne circostanti ed è uno dei più grandi laghi endoreici (senza sbocchi) del mondo. L'originario emissario del bacino venne bloccato da un'antica eruzione vulcanica.

Hasankeyf
Hasankeyf, un’antica città nella provincia di Batman sta rischiando di essere sommersa dall’acqua a causa della diga Ilısu e della centrale idroelettrica già attiva nella zona. Hasankeyf è un’antica città divisa in due da fiume Tigri che la attraversa da nord verso sud. La sua storia risale a diecimila anni fa. La città, che ha ospitato molte civiltà e che è stata un importante centro per il commercio, è anche uno dei più antichi insediamenti della Mesopotamia. Oggi rischia la distruzione della sua cultura, natura e società.

Midyat
Midyat è una città, di origine Siriaca, nella Provincia di Mardin in Turchia. La città è il centro, da secoli, di un'enclave Cristiano-siriaca nel sud-est della Turchia, generalmente nota col nome di Tur Abdin.
Un nome simile a Midyat, compare per la prima volta, su un'iscrizione del sovrano Neo-Assiro, Assurnasirpal II (883-859 a.C) questo testo descrive come le forze assire conquistarono la città ed i villaggi circostanti. Nella sua lunga storia, la città di Midyat è rimasta politicamente assogettata a vari conquistatori, dall'impero assiro fino all'attuale Turchia.

Mardin
Mardin è una città del sud-est della Turchia, capitale della omonima provincia. È nota per la sua architettura araba e per la sua posizione strategica. La sua altitudine, infatti (1083 metri s.l.m.), le consente di dominare la sottostante regione dai suoi contrafforti rocciosi. A meridione della provincia di Mardin si apre il territorio siriano. Mardin è un vocabolo aramaico che significa "fortezza".
Le prime popolazioni a insediarsi nell'area furono cristiani assiri, che vi giunsero nel III secolo. Fino al XVIII secolo la religione predominante a Mardin rimase quella cristiano-assira. Così afferma Simo Parpola:

« Dal terzo secolo in poi gli Assiri si convertirono al cristianesimo in numero sempre maggiore, anche se la religione assira continuò ad esistere. Per esempio ad Harran persistette almeno fino al X secolo; a Mardin fino al XVIII secolo. »

Mardin rimase cristiana durante il dominio islamico califfale, tra il VII e il XII secolo e anche durante il periodo artuqide (dinastia turca che governò l'Anatolia orientale e la Mesopotamia settentrionale tra il XII e il XIV secolo.
La regione artuqide di Mardin cadde in mano mongola nel 1394, anche se i Mongoli non governarono mai direttamente l'area. Mardin fu più tardi dominata dal Sultanato turco degli Ak Koyunlu («Quelli del Montone Bianco»). La madrasa Kasımiye fu edificata da Sultan Kasım, figlio del Sultano degli Ak Koyunlu, Cihangir, tra il 1457 e il 1502.

giancarlo7495
Inviato: martedì 4 febbraio 2014 18:44:04



Iscritto: 20/09/2010
Locazione: bra
Ciao. Ho letto il tuo progetto di viaggio in Turchia e l'ho trovato interessante. Ho però alcune domande da porti:
sei solo sulla moto o siete in due?
Senza voler essere indiscreto...posso sapere la tua età? (io ho 58 anni e viaggio con mia moglie...più vecchia di me di 4 anni)
Non essendo molto esperto dei forum, come facciamo a contattarci e parlare per un eventuale condivisione di viaggio?

Saluti Giancarlo

"L’unico modo di liberarsi da una tentazione è cedervi."(O.Wilde)
Perla Nera
Inviato: mercoledì 5 febbraio 2014 11:06:06



Iscritto: 14/06/2004
Locazione: VR
ciao Giancarlo, non preoccuparti noi abbiamo entrambi 40 anni e viaggiamo assieme sulla nostra moto. Quello che cerchiamo sono equipaggi che condividano:

- lo stile di viaggio semplice ma non da "profughi", vuol dire mangiare anche negli street food, dormire anche in b&b, ovviamente non abbiamo più 20 anni e quindi un minimo di comfort ci serve, ma comunque fare cose che sono lontane dalla routine quotidiana.

- che sappiano adattarsi ad ogni evenienza imprevista, io per deformazione professionale pianifico tutto spesso anche troppo nel dettaglio; ma c'è di peggio che controllo che l'esecuzione e il pianificato combacino. lo so una malattia. Però sono consapevole e conscio (e quindi flessibile) che viaggiando per 3 settimane in luoghi nuovi e diversi ci possono essere imprevisti di ogni tipo che bisogna affrontare.

Ci scambieremo le mail e se interessati ci si può incontrare a metà strada per capire se siamo compatibili.
Perla Nera
Inviato: lunedì 10 febbraio 2014 12:54:24



Iscritto: 14/06/2004
Locazione: VR
Ciao a tutti. Per chi fosse interessato sto creando un website dove colleziono i vari itinerari che ho percorso oppure ho intenzione di percorrere. Lo scopo è di fornire indicazioni a chi fosse interessato. Ci sono itinerari scaricabili in formato KML oppure mappe su motore google che si possono scaricare credo in formato KML.

Non è ancora completo e non lo sarà mai ovviamente, ma spero via via di renderlo sempre più organizzato e a disposizione di tutti.

https://sites.google.com/site/krodamotoclub/home
HeavyMetalForever
Inviato: lunedì 24 marzo 2014 20:06:37


Iscritto: 12/07/2005
Locazione: BS
Ciao Perla Nera,
ho letto il tuo programma, veramente interessante!
Anche io questa estate volevo fare un giro... anche io come te cercavo compagni d'avventura, ma ahimè ancora non ha risposto nessuno.
Senti, per curiosità... ma ti sei anche fatto un'idea di quanto si verrebbe a spendere?
Io per il mio viaggio avevo preventivato 1000 euro (viaggio per Francia, Spagna, Portogallo) da fare comunque tutta in strade statali (no autostrada).
Il tuo viaggio è veramente bello, mi piacerebbe partecipare.... io ti lascio il mio cell 3479303482 se vuoi ci sentiamo e scambiamo due chiacchiere, ok?
Sarei da solo comunque, la moglie (seppure rimasta a bocca aperta davanti alle tue foto dell'itinerario) non è adatta a viaggi così lunghi per un periodo lungo...
Dai chiamami, ne parliamo, io sono di Brescia.
Ciao!
Giuseppe
Perla Nera
Inviato: martedì 25 marzo 2014 10:35:57



Iscritto: 14/06/2004
Locazione: VR
I costi overall tutto compreso che ho stimato sono circa 3000€ a coppia, tu viaggiando solo sarai sui 2000. Sono 8500km scarsi pianificati e tre settimane con il traghetto anda e rianda tra Ancona e Igoumenitza.

Allo stato attuale siamo già tre moto e quindi la caravona è al completo. Ti mando comunque un SMS così hai il mio numero e possiamo discutere e trovarci ugualmente anche per girare un weekend.

ciao
pier luigi.montironi
Inviato: venerdì 11 aprile 2014 07:51:55


Iscritto: 02/10/2012
Locazione: torino
grazie della traccia di viaggio, è la stessa che intendo fare in settembre ma tornando x nave con soggiorno a rodi di tre/quattro giorni. Siamo in due con una sola moto MTS 1200 ciao
pier luigi.montironi
Inviato: venerdì 11 aprile 2014 07:53:16


Iscritto: 02/10/2012
Locazione: torino
il mio cell è 3394131518
Perla Nera
Inviato: venerdì 11 aprile 2014 10:39:21



Iscritto: 14/06/2004
Locazione: VR
Ciao Pierluigi, figurati è un piacere condividere il pianificato. Se ti interessa posso passarti le tracce in formato garmin. Se poi hai altri navigatori credo che qualche programma per trasformarle esista.

Tieni presente la situazione climatica della Turchia Orientale che è molto diversa da quella mediterranea e della costa nord. Organizzati per far fronte ad un clima montano alpino. Se vai in settembre quindi potresti trovare sere rigide e anche durante il giorno non certo caldo ma quando torni sulla costa sud invece avrai un clima mediterraneo vero e quindi a 30°. Per ogni informazioni chiedi pure in MP ti posso dare il contatto skype e mail.

A Rodi ci siamo stati nel 2011 - bellissima isola e credo che a settembre abbia un luce ancora molto suggestiva. Se ti sposti verso il suo interno ci sono strade belle e di soddisfazione di guida. Puoi spingerti fino alla punta sud-ovest che è molto caratteristica, occhio al vento!

ciao!
pier luigi.montironi
Inviato: venerdì 11 aprile 2014 13:30:00


Iscritto: 02/10/2012
Locazione: torino
ciao sono anche io possessore di un garmin zumo e ti ringrazio anticipatamente delle mappe ,
ho anche visualizzato il percorso di emiliani che hanno fatto parte del giro da te descritto con dei commenti interessanti
la mia mail è [email protected]
hai degli indirizzi da segnalarmi x rodi ? non amo il casino sono vecchio!
ciao
Perla Nera
Inviato: venerdì 11 aprile 2014 15:18:04



Iscritto: 14/06/2004
Locazione: VR
Originariamente inviato da pier luigi.montironi
hai degli indirizzi da segnalarmi x rodi ? non amo il casino sono vecchio!
ciao


neppure io per quello. noi all'epoca volevamo andare qui:Ascolta che c'ho 'n segreto da dirti Marco Polo (http://www.marcopolomansion.gr/index.php). Ma era pieno quindi abbiamo ripiegato in un altro che compagni di viaggio avevano avuto suggerito ([beep]che italiano!).

Posto da far sgolosare!!! poi credo che a settembre se prenoti per tempo posto ne trovi.. noi eravamo arrivati a luglio davanti al portone...accidenti accidenti
Il Moderatore
Inviato: venerdì 11 aprile 2014 17:51:28



Iscritto: 16/05/2008
Locazione: Milano
Originariamente inviato da pier luigi.montironi
ciao sono anche io possessore di un garmin zumo e ti ringrazio anticipatamente delle mappe ,
ho anche visualizzato il percorso di emiliani che hanno fatto parte del giro da te descritto con dei commenti interessanti
la mia mail è [email protected]
hai degli indirizzi da segnalarmi x rodi ? non amo il casino sono vecchio!
ciao


sconsiglio l'inserimento di mail nei forum perché poi ricevi una marea di spam

ti offro un drink

ciao

mi è rimasto del gas nel sangue e non so come smaltirlo... e adesso mi sta tornando la scimmia
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