Con un po’ di ritardo arriva un thread che avrei dovuto aprire già da qualche tempo.
Il 26 Maggio mi sono svegliato presto, ho controllato la pressione delle gomme, preso l’antipioggia (visto che si propesettava il 4o weekend consecutivo di pioggia) e sono partito per ADRIA dove mi aspettavano i ragazzi di
DimensioneGuida per un corso che sarebbe durato l’intera giornata.
Fortunatamente il tempo è stato clemente fino al rientro.
Quando sono venuto a conoscenza di questo corso di guida ero piuttosto combattuto sul se partecipare o no:
La prima questione era la
scelta del corso. Il corso si divide in vari livelli: ROAD (il primo livello), DYNAMIC (livello intermedio), SPORT (per le SS) e COPPIA per Motociclisti con zavorrina al seguito.
Scartato Sport e Coppia per ovvie ragioni, la domanda era fare il corso base o il livello intermedio. Fortunatamente sono venuti in aiuto gli organizzatori che sono stati molto disponibili nell’ascoltare le mie seghe mentali e mi hanno consigliato il corso più adatto a me che, con mia somma sorpresa, è stato il DYNAMIC.
Mi hanno rassicurato dicendomi che se vedevano che non ce la facevo a stare dietro al dynamic mi avrebbero spostato tranquillamente al corso di livello più basso.
La seconda questione è
la scelta di un corso in pista e non per strada. Perché visto che la strada e la pista sono 2 cose molto diverse andiamo a fare un corso tra i cordoli?
Qui la spiegazione mi è sembrata subito moooolto ragionevole.
La pista è un luogo sicuro, dove poter provare gli esercizi proposti con la possibilità di avere ampi spazi di fuga, la sicurezza di avere un manto perfetto, la certezza di non trovare nessuno contromano e una larghezza di strada tale da poter correggere piccoli errori senza stamparsi su un guard rail.
Poi sta alla testa del rider prendere quanto di buono ha imparato e trasferirlo nella guida in strada.
Il corso si divide in teoria, esercizi sul piazzale e turni in pista.
La teoria introduce quelli che sono gli obiettivi del corso, quello che si sarebbe fatto da li a poco e alcune terminologie utili per la giornata.
Gli esercizi sul piazzale ammetto che erano la cosa che mi aspettavo fosse la più noiosa. Mi aspettavo qualcosa di simile alla scuola guida e invece è la parte che più mi ha sorpreso.
Gli esercizi proposti sono tutti propedeutici per cominciare a mettersi nella giusta posizione in sella, muovere il corpo nel modo corretto in base alla situazione che dobbiamo affrontare e imparare ad affrontare situazioni di emergenza nel modo corretto.
La parte in pista poi ha permesso di mettere in pratica tutto in un ambiente sicuro.
Per me è stata la prima volta che ho assaggiato i cordoli e nonostante siamo andati relativamente piano, per provare gli esercizi proposti, sono tornato a casa e ho cercato su moto.it “R6 radiata pronto pista”, poi sono rinsavito e ho lasciato perdere, adesso cerco GSX750R pronto pista.
Se dovessi riassumere il corso in 3 parole: SICUREZZA, DINAMICITA’, DIVERTIMENTO.
SICUREZZA perché molta attenzione è stata posta nella parta di manovre di emergenza che sono manovre che normalmente non ti trovi ad affrontare nella quotidianità e vale la pena provare.
DINAMICITA’ perché il corso comunque mira a farti guidare la moto in modo più sportivo ma prendendo meno rischi di come si guida la moto normalmente.
DIVERTIMENTO perché la crew di DimensioneGuida è fantastica, ti mette a tuo agio e ti permette di passare una giornata piacevole da ogni punto di vista.
Prima che i soliti ben pensanti comincino a parlare di marchetta pubblicitaria vi anticipo.
Nessuno mi ha pagato (purtroppo) per fare questo intervento. Come non mi pagano le case motociclistiche quando scrivo bene o male di una moto.
In questo forum arrivano tante persone in cerca della prima moto.
Quasi sempre cominciano a parlare di scarichi, centraline, corone ecc…
Ecco vorrei che queste persone leggessero queste righe e decidessero di fare un buon corso di guida prima di mettere le mani sulle chiavi.
Perché effettivamente si impara ad andare meglio, e questa cosa potete chiederla a chi mi ha visto pre e post corso.
D i n k 5 0 LOVERMoto e padelle
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