Da me le pastiglie dietro durano MOLTO meno di quelle davanti,resta da considerare il tonnellaggio,ovvio. Da me 250 kg di moto,100 del sottoscritto e passeggero/a 40 /50 kg al massimo,quando vado in ferie invece peso quanto un ducato a pieno carico!

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per una fuga di legno o pellet non si è mai preoccupato nessuno ,le fughe di metano sventrano le case e fanno stragi.

Sulle mie moto NON SI USANO abbigliamento dainese,caschi agv,catene regina,olio castrol, gomme pirelli e freni brembo.

Usate voi questa roba se volete spendere il triplo

non lo uso praticamente mai...

ecco meno male,cominciavo a preoccuparmi

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Bonalex/Jabba ha detto:
E le paure altrui spesso ti salvano la vita, se sei così umile da tenerle in considerazione.

il freno posteriore in pista lo usavo molto,in entrata un attimo prima dell'anteriore per abbassare il posteriore ed in uscita per direzionarla

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GUIDA LA TUA MOTO COME SE L'AVESSI APPENA RUBATA!!!

in pista ho già sentito di questo trucchetto, soprattutto prima della staccata.

ma in strada lo usi parecchio?

Offroad docet!!

In fuori strada si impara molto ad usarlo,come dice robi può essere molto importante usarlo appena prima di una forte staccata.la moto si abbassa al post e si compensa l'improvviso trasferimento di carico in modo da nn scomporre troppo la moto.in fuoristrada questa tecnica la si usa soprattutto quando si deve percorrere un tratto fitto di buche o di canali e solchi,si pinza al post e si accelera,la moto si "siede" e poi si rilascia il freno post in modo da far galleggiare l'anteriore e passare sopra praticamente a ogni cosa.
Io lo uso spesso,se nn fosse per quel fastidioso fischio che producono le pastiglie....su brecciolino aiuta a rallentare senza volare via;e se si è troppo veloci a centro curva basta azionarlo per riportare il muso in traiettoria e chiudere la curva.
Tu caro amico Diavel con tutti quei gingilli elettronici che prima o poi ti lasceranno a piedi(scherzo) nn sai che in un uscita di curva con gas tutto aperto il freno dietro aiuta a non perdere aderenza...ma tanto tu apri tutto che ti aiuta il RBW...

Comincio ad essere meno preoccupato

ci sono due ordini di ragioni contrastanti nella scelta del freno.
durante un qualsiasi rallentamento, che sia indotto da freno motore, freno posteriore o freno anteriore, avviene un trasferimento di carico sulla ruota anteriore. questo significa che il potenziale di aderenza disponibile sulla ruota anteriore, con il procedere di una frenata aumenta; quello disponibile sulla posteriore, diminuisce. questo spiega il fenomeno, altrimenti misterioso, per cui una STESSA intesità di pressione sul freno posteriore nel corso di un'intensa frenata, a un certo punto della medesima innesca una sbandata, mentre prima no.
questo spiega anche perché, come forza frenante totale, la frenata anteriore è in condizione di esercitare una forza frenante efficace globalmente superiore (e crescente nel corso di una stessa frenata).

e questo è pro anteriore.

viceversa, prendete una moto tradizionale. considerate il passo, l'interasse tra i due perni ruota, poi considerate la proiezione a terra del cannotto di sterzo. bene, in una moto tradizionale, TUTTO lo scarico di forze derivante da una frenata all'anteriore fa leva sul cannotto di sterzo, il quale ha una posizione non equilibrata rispetto alla lunghezza della moto, ma sbilanciata in avanti. questo significa che l'uso del freno anteriore, e in generale le forti sollecitazioni sul manubrio, godono di una leva che consente loro di esercitare un'azione fortemente destabilizzante sull'equilibrio della moto. quindi, nei termini del "viaggio" delle forze di frenata attravaerso la struttura della moto, il fulcro del forcellone (che è il punto dove si scaricano le sollecitazioni provenienti dal perno ruota posteriore) è molto più accentrato del cannotto di sterzo, quindi la frenata posteriore è meno "squilibrante" di quella anteriore. questa è una delle ragioni che spiegano la preferenza per il posteriore nei contesti in bassa aderenza, dove le forze squilibranti risultano particolarmente minacciose proprio perché la gomma ha meno capacità di compensare gli scompensi che le vengono trasmessi dal telaio.

nel bilancio tra questi due aspetti sta il dosaggio tra anteriore e posteriore in frenata.

a parer mio, nella guida impegnata su strada improvvisata, il freno posteriore è assolutamente irrinunciabile. e tutti dovrebbero imparare a dosarlo bene e usarlo. logicamente il freno che frena, quello che deve farti perdere tantissima velocità in pochissimo spazio, resta l'anteriore. ma altrettanto sicuramente, in particolare su moto tradizionali con forcella telescopica, il freno di regolazione dell'andatura con ottimizzazione del controllo di direzionalità del veicolo, e con tendenza a un lieve sovrasterzo, utile in certe situazioni, è preferibilmente il posteriore.
secondo me.

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diciamo per rallentare quando si vuole avere particolare cura al non destabilizzarsi.
io per esempio in città, specie sullo scooter, comincio SEMPRE frenando con il posteriore, soprattutto di sera. è un modo per saggiare se magari la strada su cui stai passando non è stata sporcata da qualcosa, in una grande città questo è importante, perché trovi sporco impensabile in strade che fai tutti giortni e in punti dov'eri passato 8 ore prima, ed erano perfetti.

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allora siamo in 3

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... non esiste modo migliore per vivere il tempo che ci è concesso ... e se ancora non lo avete capito ... beh, lasciate perdere, non lo capirete mai !
Motociclisti ... strana, meravigliosa gente!