http://www.youtube.com/watch?v=DcOm9OuAvd4&feature=pyv

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O meglio, è vero? Perchè se così, veramente non c'è più da stupirsi di nulla....

Poi una cosa, per il discorso interesse, ma se crea interesse, poi quello è denaro in più che va ad abbassare il debito l'inflazione, o quell'interesse è quel denaro che va perso perchè già sanno che non può ritornare?

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argomento tanto complesso da spiegare, e quindi facilmente preda di faziosità, quanto semplice nei suoi meccanismi.

Due fondamentali:
gli interessi sono attivi se li ricevi su denaro depositato, passivi se li paghi su un prestito.

Lo stato paga interessi sui soldi che riceve dagli acquirenti delle sue obbligazioni (btp, cct , bot).

Per noi il circolo vizioso è che il debito è talmente enorme che le entrate (tasse) servono primariamente per pagare questi interessi.

L'inflazione cresce perchè le banche, per trovare denaro, devono concedere ai depositanti interessi concorrenziali a quelli pagati dallo stato, e poichè la quasi totalità delle aziende ricorre a finanziamenti bancari il prezzo del venduto si incrementa proporzionalmente.

Brevemente su banca d'italia: ringraziamo il cielo che sia "privata". Pensate se fosse anch'essa alla mercè dei politici!

Che bravo son diventato è? Eh eh...

Grazie Sola, ma allora secondo te è un bene oppure no? Altra cosa, uno stato come l'Italia come farebbe a fallire, se ha la possibilità di creare denaro da se, magari costruendo una banca tutta sua? Son cose difficili da capire per uno abituato a pensarla differente...

PS; è vero che la moneta (carta) è data ai privati, mentre i tagli piccoli in metallo sono dello stato? Se si per sanare il debito pubblico non basterebbe fare le monete da 5 e 10 €?

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Bravo Ermes; il filmato compendia e spiega benissimo molte informazioni che, credo, pochi sospettavano.
Giusto un anno fa, non ricordo bene per quale ragione, a proposito della crisi finanziaria in atto, scrissi:
“Intanto sarebbe il caso anche di pensare a come evitare le crisi ricorrenti. Ogni 8 - 10 anni ce n’è una. Il credito troppo facile espande l’economia fino a creare bolle”.(omissis) E concludevo:
“Il credito va concesso solo se prima si è risparmiato (in assets veri); le banche portano oggi all’attivo nei bilanci dei crediti che sono più o meno falsi giacché imbottiti di credito “elettronico”, indi per non fallire e non creare ulteriore caos, necessitano di soccorso delle banche centrali. Esse invece dovrebbero fallire; i loro dirigenti processati (sempre che si faccia prima una legge che eviti il credito facile), le banche centrali eliminate come tali e riclassificate a severo organo di controllo.”
Il filmato è eccellente nello spiegare il fenomeno del credito troppo facile (riserva frazionata). E finalmente ci fa percepire lo status di moderni schiavi (ma con tasche piene di….soldi?!).

Fosse per me, seguirei di corsa l'esperienza dell'Islanda.

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"Io cerco le curve anche nei rettilinei" Tonino Guerra

Grazie del bravo Renzo, detto da te può solo far piacere.

Ma così facendo avremo bisogno di più denaro che entra dall'estero e meno denaro che esce giusto? Altrimenti ci impoveriremo o sbaglio?

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Hanno detto ai creditori che soldi non ne avevano e che potevano attaccarsi al tram.Non mi risulta che l'Islanda sia stata invasa da mercenari al soldo delle banche.ah dimenticavo,il governo si e' dimesso e adesso il premier e' una donna.A casa mia mio padre era il presidente,ma l'amministratore delegato era mia madre e non siamo mai andati in rosso.E' ora di dare le leve del comando alle donne,peggio dei maschi e' impossibile fare.

Grazie Beciu, ma scusate, ditemi se dico una fesseria, ma se noi facciamo fallire solo la banca d'italia, significa che non avremo più il debito? O basterebbe allora che dicessimo alla banca che non non siamo intenzionati a pagare, e apposto così... ripartendo da zero, insomma quello che ha detto Renzo poco più su.... e perchè non lo fanno? Non vedo qual'è il problema...

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Ermes, premetto che non sono ancora riuscito a vedere il video, per cui perdonami eventuali imprecisioni.

Provo a risponderti rispolverando i modelli teorici dei tempi universitari..

L'Italia, ad oggi, come tutti gli stati che fano parte dell'eurozona, non può stampare autonomamente moneta. Questo significa che, per risolvere eventuali crisi, il nostro Stato non può attuare "politiche monetarie", dovendo per forza agire sull'economia "reale".

Chiarisco con un esempio. Quando avevamo la lira, lo Stato poteva, in caso di crisi, stampare ed immettere sul mercato moneta, riducendone il valore e favorendo così le esportazioni (i prodotti italiani, infatti, al cambio sarebbero stati più economici per acquirenti stranieri che, pertanto, sarebbero stati invogliati a comprare da noi). Le maggiori esportazioni avrebbero trainato la produzione e, con essa, l'uscita dalla crisi. Beh, almeno in teoria (in fondo, il bello dei modelli teorici è proprio questo: funzionano sempre )..

Oggi come oggi lo Stato può agire solo su leve diverse dalla moneta e, dunque, dovrebbe seriamente rimboccarsi le maniche attuando le riforme di cui tanto si parla.. ma che nessuno fa da tempo (meno tasse, meno burocrazia, ecc..).



Non è così facile, purtroppo.. il fallimento comporta un effetto "domino" difficilmente controllabile "a monte".

Mettiamola così: la Banca d'Italia dice, improvvisamente, che non pagherà più i suoi debiti.

Dunque, i bot che hai comprato diventano, tutto ad un tratto, carta straccia. ne deriva che i soldi che hai speso per acquistarli sono stati buttati. Lo stesso vale per i tuoi concittadini, e, peggio ancora, per le banche. Tutti saremmo esposti al fallimento, poichè tutti abbiamo debiti da pagare entro una data scadenza.

Ancora, lo Stato, probabilmente, per pagare almeno alcuni dei suoi debiti, alezerebbe le tasse.. ti lascio immaginare chi le pagherebbe (almeno fino a quando non faremo un serio taglio delle spese pubbliche).

A tutto questo aggiungi la speculazione (che, bene o male che sia, c'è e bisogna farci i conti) che è, per sua natura, volubile ed emotiva.. in altre parole, i titoli delle aziende quotate in borsa calerebbero a picco.

Queste le principali conseguenze sul piano economico. Considera anche i costi sul piano sociale (gente che perde il lavoro, incazzatura più o meno diffusa, ...)

Beh, è meglio che la taglio qui per evitare di farla troppo lunga (anzi, perdona il pippozzo..).