era questo il post ke aspettavo!!!

ma di fronte a tanta armonia nelle frasi nelle suggestioni e i racconti quasi mi gelo. (vista la mia poca dimestichezza con le parole)

serata ke personalmente ha riservato delle grandi conferme (sulle quali non avevo dubbi) e positivissime sorprese (sulle quali non avevo dubbi cmq)

poi qui sopra villus dice una grande verita:
la tavola ha il potere di appianare divergenze e di rimuovere quql velo di imbarazzo ke si crea finche non si scoprono bene le carte (fatto sta se abbiamo iniziato parlando di moto, e finito disquisendo di "red district")

xo...la prossima volta....tutti su due ruote...un panino al volo (forse due, forse uno+gelato) e tanti km!

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non sono gli anni...sono i kilometri

Il braccio destro del Re

io domenica o domani, ma probabilmente domenica, ho in programma un giro turistico veramente slowride-isimo perché sono conciato da fare schifo (e sia caviglia che ginocchio stanno ripeggiorando dopo che sabato ho rotto il riposo assoluto..). la base sarebbe questa qua. sono purtroppo prevedibili imprevisti sterrati, perché gli uno/due con cui sono in predicato di farla, sono endurostradalizzati (io andrei col dominator). le sorgenti dell'aniene le conosco bene, e so che al tratto sterrato in moto non si può salire; ma le altre mete le so solo di fama: le cascate di Zompo e la zona nordorientale del parco d'abruzzo lazio e molise (schiena cavallo ecc.) penso abbiano elevate probabilità di riservare più o meno lunghi interludi non asfaltati... che poi spesso si fanno anche con la naked, se non è bagnato e non ci sono buche, ma con un pizzico di malizia.


sarò una visione drammatica, coi pantaloni neri stradali in pelle sul dominator color panna peperoni e melanzana.

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1) ah, malissimo che hai speso sta enormità sulla carena. dovevi tenerla smozzicata, se "funzionante", montare da SUBITO il paracarena che sulla strom ha solo pregi e zero difetti (e questo dovevi farlo comunque, cartellino rosso) e semmai ripararla prima di venderla.

dimentichi di dire che avevi proposto che io guidassi la tua, portandoti come passeggero. io al contrario di come pensi sono molto buono, quindi te lo dico da amico: ho visto motociclisti dare fuoco a neofiti più grossi di te per molto meno

2) davvero non capisci cosa dico? nemmeno con la birra?

3) dai l'idea che io non sia prudente
ti avevo anche chiesto se andava bene...

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ma sei pazzo? ahahahah

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Okkiolì no!!!
Zel non può essere il buono
We ma sto v strom va a 1 cilindro??.. va bene la prudenza ma farsi passare dagli ape no....teniamo in alto il marchio suzuki..

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Italians do it BETTER!!!

hai perfettamente ragione...l'emblema metallico suzuki costa 40€ e ce ne vogliono 2 ovviamente....allora per distinguermi e SOPRATTUTTO per SPARAGNA' ho preso un paio di lettere jap e ce le ho messe!!

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Italians do it BETTER!!!

è complicato andare in moto. ho tentato di farti passare su residui brecciolosi di lavori in corso solo 8 volte, taluna anche con deviazioni fulminee lastsecond, e non sei mai caduto. sei una delusione, figliolo.

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E' un piacere partecipare ad una cena "in differita"!

Pig, ok per il "luminoso taglio dei capelli", ma il cellulare da polso mi mancava! (eheheh)

...e come per il misterioso Omero, anche Argo annulla la sua presenza nel testimoniare le altrui gesta...
Aò, Argo, c'eri pure tu, no? Non fare il modesto, riempi la scena con la tua presenza, perdinidirinina e poffarbacco!

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"Io cerco le curve anche nei rettilinei" Tonino Guerra

... ci penso io!!!

Nella ipotetica triade de "Il buono, il brutto e il cattivo", il Poeta non c'entra.
La triade è composta da:

Pig, il buono (basta guardarlo negli occhi per rendersene conto);

Okkiolino, il brutto (non perchè sia brutto, ma perchè una vita dissoluta lo fa effettivamente assomigliare, perlomeno "de panza", al mitico Eli Wallach);

Zel, il cattivo (il Poeta docet).

Al poeta, in verità, spetta il ruolo di "bello".

Alto e longilineo, bruno, mediterraneo, giovane il giusto, il Poeta è il classico tipo da "sciupafemmine".

Mentre gli altri commensali sono serviti da un simpatico Maitre di nazionalità incomprensibile, al Poeta si avvicina una camerierina giapponese, che con fare da Geisha gli domanda umilmente: "cosa volele, signole?"

Okkiolino prova ad intromettersi, ma quella gli volta le spalle con un tipico gesto orientale, che vale più o meno :" 'zzo vuoi, brutto rospo!"

Il poeta comprende, e con gran nonchalance rimane un momento a guardare negli occhi la giovane e bella puledra (provocandole un riff di orgasmoni "a valanga").

Poi dà un tiro alla sua sigaretta quazzuta (in precedenza estratta da un vecchio pacchetto ciancicato alla Gighen) e le dice, con voce suadente: "Quel che prendono gli altri".

Quindi sbuffa una soffice nuvola di fumo azzurrino che la geisha respira, raggiungendo di nuovo l'acme del piacere.

La cronaca narra che, per tutta la sera, il Poeta sarà servito per primo, e godrà di primizie interdette agli altri commensali (tipo un piatto grandioso di germogli di soia in insalata).

Durante la cena, come si conviene ai Poeti, il Poeta appare distratto, tormentato, assente.

Non mangia, ma spilucca appena il prelibato cibo che gli viene servito dalla alacre nipponica (che alla terza portata, con la scusa di raccogliere una forchetta, rimane sotto al tavolo per un tempo indecente).

Quando rende il suo apporto alla conversazione, però, lo "sentono" tutti.

Anche se dice solo: "scusa, mi passi il sale", l'aria si elettrizza, il tempo si ferma (la nipponica sviene) e ciascun dei presenti si chiede come il cielo abbia potuto inviare cotanta Grandezza a una tavola di un ristorante.

E il bello è che il Poeta non se ne rende conto.

Non comprende, ad esempio, che ogni volta che elargisce il Verbo ai suoi commensali, le tre tipe che gli stanno sedute dietro si scambiano occhiate ultra-significative, e talora un "mammaquantoèbono", "mammamelofarei", "mammamamma" (e basta).

Al termine della serata, mentre gli amici sono tutti impegnati a contare i soldini (i motociclisti, si sa, c'hanno a stento la prima elementare) il Poeta (che ha pagato per primo, lasciando una mancia da graaande signore) ha lo sguardo rivolto alle stelle.

Forse scruta i pianeti. Interroga gli astri. O forse si chiede soltanto se domani piove ...

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... E vendo casa per un motore, la soluzione è la migliore, un motore certamente può tirare ... (I. Fossati)

Grande Francè, l'imagine del poeta distaccato è stata fulcro di grasse risate durante l'intero arco della lettura.
La chiusa sul meteo, intrigante.
Queste tue righe saranno sprono per futuri interventi.
Worm, soddisfatto?
Io sì, da morire.
Grazie.