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Ducati in alluminio? Opzioni · Visualizza
bymaxx
Inviato: lunedì 26 settembre 2011 14:06:45



Iscritto: 24/02/2009
Locazione: vigevano e pavia
Discorso forse filosofico. Un motore da corsa deve solo "pensare" a girare forte, più forte di tutti gli altri. A tenerlo in strada ci deve pensare il telaio col valido sussidio di sospensioni e gomme. In ducati hanno vinto qualcosa con questa soluzione, o no? In Honda ci hanno provato ma hanno avuto il coraggio di accantonare il progetto.
Ora in ducati hanno un motore potenzialmente fortissimo ma gli fanno fare dei lavori non consoni. Preziosi sei un genio veramente, ma convinciti e convinci chi ti sta intorno che si è sbagliato. resettare e rifare partendo dalle cose semplici.
Federico.Devoto
Inviato: lunedì 26 settembre 2011 14:29:49


Iscritto: 21/09/2011
E provare a vederla in modo diverso? ;-)
D'altra parte, non sempre le idee migliori arrivano per prime...

www.telaio.splinder.com

Non è spam, non mi entra nulla in tasca, ma penso che l'argomento sia piuttosto pertinente.

Non mi interessa aver ragione a tutti i costi, ma ragionare a tutti i costi
ermes_85
Inviato: lunedì 26 settembre 2011 17:32:19



Iscritto: 20/07/2010
Locazione: Vicenza Provincia
Originariamente inviato da Federico.Devoto
E provare a vederla in modo diverso? ;-)
D'altra parte, non sempre le idee migliori arrivano per prime...

www.telaio.splinder.com

Non è spam, non mi entra nulla in tasca, ma penso che l'argomento sia piuttosto pertinente.


Maaa quando hanno lavorato sulle geometrie, io pensavo avessero fatto proprio questo... cmq sentendo l'ingegner parlare, mi sembra che la rigidità, sia stata l'arma segreta che ha dato tante vittorie a ducati, forse probabilmente ha soltanto sbagliato il metodo con cui ricercare questa rigidezza.... può darsi in futuro qualcuno crei un deltabox in carbonio, proprio per avere il vantaggio della rigidezza con la comodità del spostare i pesi da pista a pista... chi lo sa chi vedrà vivrà...

Tributo ad un grande campione


http://www.youtube.com/watch?v=ZUUn9cmrLuA
Federico.Devoto
Inviato: lunedì 26 settembre 2011 17:49:14


Iscritto: 21/09/2011
Eh, non è solo questione di pesi... Ci sono anche gli angoli di piega combinati con gli effetti giroscopici del motore. Il telaio rigido è sicuramente un pregio, senza se e senza ma. Se nonostante tutto siamo arrivati fin qui, ha ragionissima Preziosi, è per merito della rigidità della struttura motore-telaietto. Il deltabox ibrido sconterà qualcosa in termini di precisione, su questo non ci piove: ma forse consentirà piccoli spostamenti verticali della parte anteriore del motore senza coinvolgere il cannotto. Il lavoro va avanti :-)

Non mi interessa aver ragione a tutti i costi, ma ragionare a tutti i costi
Ateforp
Inviato: martedì 27 settembre 2011 11:02:31



Iscritto: 06/07/2011
dicevo io.... a meno che dietro qualche pseudo non si nasconda un progettista ducati............... federico sei tu???? ti sei sentito chiamato in causa?????????? per capire cosa c'era scritto nel tuo link sono dovuto andare su wikipedia e leggere il significato dell termine "masse volaniche" he he he

citazione"Immaginiamo la moto vista da dietro. Entriamo in curva e dobbiamo spostare il baricentro verso l'interno, in modo che la risultante delle forze (peso più centrifuga, nel nostro sistema di riferimento in rotazione) passi per il punto di contatto della gomma a terra. Ma.
Con le ruotone larghe che mi ritrovo il punto di contatto non è più in asse con la moto, mi insegue verso l'interno e mi obbliga a piegare la moto ancora di più." fine citazione

non ho capitohuh

immagino l'asse verticale di una moto vista da dietro..... l'asse cade nel punto di contatto della gomma solo in rettilineo... quando piego l'asse esce dal punto di contatto della gomma.....SEMPRE, di più se la gomma è grossa, di meno se la gomma è piccola
Federico.Devoto
Inviato: martedì 27 settembre 2011 14:00:39


Iscritto: 21/09/2011
Bravo, sta proprio lì il punto. Assodato che nelle curve non cadiamo, significa che - accorgendocene o meno, non è rilevante - stiamo piegando esattamente quanto occorre per far passare la risultante delle forze per il punto di contatto (che coinciderebbe con l'asse solo se la ruota fosse così sottile da non avere spessore). Più la gomma è larga, più dovremo piegare. Ma anche "più il baricentro è basso, e più la gomma larga ci obbligherà ad un supplemento di piega". Diversamente la risultante delle forze finirebbe all'esterno del contatto, e a terra invece della sola ruota ci finiamo pure noi. In diverse parole, con le ruote larghe, più il baricentro è basso e più l'angolo dell'asse della moto sarà inclinato a parità di "angolo della forza risultante".

Comunque, su tua ispirazione mi son reso conto che quella frase potevo scriverla in modo diverso e forse si capiva meglio. Mo' vado e correggo, dimmi se ti piace di più :-)

Non mi interessa aver ragione a tutti i costi, ma ragionare a tutti i costi
Ateforp
Inviato: martedì 27 settembre 2011 16:07:18



Iscritto: 06/07/2011
ho letto anche i commenti..... non entro nel merito di quello che dici perchè assolutamente non ho le conoscenze per confutarlo e giudicare se le masse volaniche di un motore possano incidere negativamente e se si quanto...

ciò su cui non sono daccordo magari sbagliandomi e il discorso sulla rigidità del telaio.... ritieni davvero che un telaio rigido sia meglio di un telaio + flessibile?

supponiamo di essere a 100 km/h e di avere a che fare con un dosso stradale o un'asperità del terreno:

in rettilineo viene assorbita dalle sospensioni che si flettono perpendicolarmente all'asfalto

ma in curva è diverso... la sospensione si comprime sempre sul suo asse... ma non + perpendicolarmente alla strada, di conseguenza assorbe il "bump" (come lo chiamano i piloti americani) comprimendosi di meno e l'ammortizzatore subisce una botta "storta" diciamo.... è qui che entra il gioco il telaio secondo me.... deve flettersi in modo armonico e sopperire a una parte di botta che l'ammortizzatore non può dissipare inquanto non è perpendicolare al terreno....

ripeto quanto detto qualche post fa..... l'anno scorso ho visto un rallenty di Lorenzo in curva commentato da guido meda.... si vedeva a occhio nudo il telaio flettersi e incollare letteralmente la gomma a terra! altro che...... il telaio più duro è meglio è scusate!
Ateforp
Inviato: martedì 27 settembre 2011 16:21:51



Iscritto: 06/07/2011
Originariamente inviato da bymaxx
Discorso forse filosofico. Un motore da corsa deve solo "pensare" a girare forte, più forte di tutti gli altri. A tenerlo in strada ci deve pensare il telaio col valido sussidio di sospensioni e gomme. In ducati hanno vinto qualcosa con questa soluzione, o no? In Honda ci hanno provato ma hanno avuto il coraggio di accantonare il progetto.
Ora in ducati hanno un motore potenzialmente fortissimo ma gli fanno fare dei lavori non consoni. Preziosi sei un genio veramente, ma convinciti e convinci chi ti sta intorno che si è sbagliato. resettare e rifare partendo dalle cose semplici.


è stravero secondo me! il motore deve essere isolato il + possibile dalla ciclistica perchè vibra e lo fa in modo variabile a seconda dei giri.... metterlo collegato ai 2 pezzi di telaio..... è proprio come voler leggere un libro seduti sulla lavatrice che centrifuga! accidenti
Federico.Devoto
Inviato: martedì 27 settembre 2011 19:47:47


Iscritto: 21/09/2011
Originariamente inviato da Ateforp
ho letto anche i commenti..... non entro nel merito di quello che dici perchè assolutamente non ho le conoscenze per confutarlo e giudicare se le masse volaniche di un motore possano incidere negativamente e se si quanto...

ciò su cui non sono daccordo magari sbagliandomi e il discorso sulla rigidità del telaio.... ritieni davvero che un telaio rigido sia meglio di un telaio + flessibile?

supponiamo di essere a 100 km/h e di avere a che fare con un dosso stradale o un'asperità del terreno:

in rettilineo viene assorbita dalle sospensioni che si flettono perpendicolarmente all'asfalto

ma in curva è diverso... la sospensione si comprime sempre sul suo asse... ma non + perpendicolarmente alla strada, di conseguenza assorbe il "bump" (come lo chiamano i piloti americani) comprimendosi di meno e l'ammortizzatore subisce una botta "storta" diciamo.... è qui che entra il gioco il telaio secondo me.... deve flettersi in modo armonico e sopperire a una parte di botta che l'ammortizzatore non può dissipare inquanto non è perpendicolare al terreno....

ripeto quanto detto qualche post fa..... l'anno scorso ho visto un rallenty di Lorenzo in curva commentato da guido meda.... si vedeva a occhio nudo il telaio flettersi e incollare letteralmente la gomma a terra! altro che...... il telaio più duro è meglio è scusate!


Ahi, che guaio...Tu non ti rendi conto in quale ginepraio ci stiamo per cacciare discussione
Ma non mi tiro indietro, eh? Solo che il mio ultimo post, a confronto, sembrerà un telegramma. Non me la caverò con una mezz'oretta per tirarlo giù. La conclusione però te la posso anticipare qui: carbonio e rigidità saranno le linee guida dei progetti per il futuro, e non solo Ducati.

Non mi interessa aver ragione a tutti i costi, ma ragionare a tutti i costi
Ateforp
Inviato: mercoledì 28 settembre 2011 09:33:35



Iscritto: 06/07/2011
federico ritengo sia sufficente che tu mi dica...... dei concetti fisici scritti nel mio post precedente quali non vanno bene, fino a oggi io sono convinto che il telaio + rigido è e meglio è..... sono in una macchina,

fai appello a tutte le tue doti di sintesi e spiegami in curva.... come si comporterebbe un telaio tutto in carbonio...
Federico.Devoto
Inviato: mercoledì 28 settembre 2011 14:19:08


Iscritto: 21/09/2011
Ah, io avevo già cominciato a scrivere per filo e per segno... Vabbè, in due parole: un telaio in carbonio flette - ma soprattutto torce - meno. Molto meno. Ed è la stessa ragione per la quale in F1, con carichi formidabili e accelerazioni superiori ai 5g, la struttura è con motore portante e monoscocca in carbonio, fino ai bracci delle sospensioni o alle appendici aerodinamiche. Non flettere, non torcere e non risuonare sono imperativi assoluti per mantenere un rigoroso contatto delle gomme al suolo, un telaio che torce equivale ad una sospensione con un ammortizzatore insufficiente. Insomma, telaio che flette=telaio che scalcia. Poi, se vogliamo approfondire, son ben lieto di farlo. Anzi, ho già cominciato :-)

Non mi interessa aver ragione a tutti i costi, ma ragionare a tutti i costi
Ateforp
Inviato: mercoledì 28 settembre 2011 20:17:14



Iscritto: 06/07/2011
volevo farti l'esempio della f1 pure io! ma non volevo scrivere troppo.... in F1 le asprità del terreno si trasmettono sempre sullo stesso asse su cui si muovono gli ammortizzatori su e giù perchè le ruote sono 4 e anche in curva restano dritte rispetto all'asfalto, quindi il telaio + duro è meglio è perchè fa lavorare meglio l'ammortizzatore. ovviamente calcolare le reazioni di ammortizzatori + telaio è più difficile che calcolare solo le reazioni degli ammo. per gli ingegneri che si scervellano

in moto come ho scritto nel post precedente in curva in "bump" o la botta che dir si voglia arriva sempre perpendicolare al terreno come in formula 1 ma la ruota e l'ammortizzatore non sono perpendicolari al terreno come in F1 percui una forza dal basso perpendicolare all'asfalto contro ruota e ammortizzatore che sono messi a 45 gradi magari..... genera in parte la compressione dell'ammo. e in parte viene dissipata dal piegarsi di qualcosa.... forcellone o telaio che sia, viene dissipata totalmente dall'ammortizzatore solo quando si è in rettilineo.

il tuo discorso secondo me quaglia solamente sei andiamo a sognarci un' ammortizzatore ingrado di flettersi sia sull'asse verticale che sull'asse orizzontale in modo che con un telaio rigidissimo possa assorbire il "bump" sia comprimendosi che "inclinandosi" verso sinistra o destra, se esitessero ammortizzatori simili il telaio non dovrebbe + assorbire le botte mentre si piega in curva e potrebbe essere duro finche ti pare...

a un sacco di talkshow sui motori telespettatori hanno fatto lo stesso esempio della F1 che hai fatto tu... e il progettista di turno ducati o jappo che fosse..... gli ha risposto quello che ti ho risposto io. non è roba da ingegneri...la trovo una cosa davvero ovvia...

ragazzi quando inizio a rompere i c.....i con stò botta e risposta avvertite eh... he he he
Federico.Devoto
Inviato: mercoledì 28 settembre 2011 21:37:12


Iscritto: 21/09/2011
Originariamente inviato da Ateforp
volevo farti l'esempio della f1 pure io! ma non volevo scrivere troppo.... in F1 le asprità del terreno si trasmettono sempre sullo stesso asse su cui si muovono gli ammortizzatori su e giù perchè le ruote sono 4 e anche in curva restano dritte rispetto all'asfalto, quindi il telaio + duro è meglio è perchè fa lavorare meglio l'ammortizzatore. ovviamente calcolare le reazioni di ammortizzatori + telaio è più difficile che calcolare solo le reazioni degli ammo. per gli ingegneri che si scervellano

in moto come ho scritto nel post precedente in curva in "bump" o la botta che dir si voglia arriva sempre perpendicolare al terreno come in formula 1 ma la ruota e l'ammortizzatore non sono perpendicolari al terreno come in F1 percui una forza dal basso perpendicolare all'asfalto contro ruota e ammortizzatore che sono messi a 45 gradi magari..... genera in parte la compressione dell'ammo. e in parte viene dissipata dal piegarsi di qualcosa.... forcellone o telaio che sia, viene dissipata totalmente dall'ammortizzatore solo quando si è in rettilineo.

il tuo discorso secondo me quaglia solamente sei andiamo a sognarci un' ammortizzatore ingrado di flettersi sia sull'asse verticale che sull'asse orizzontale in modo che con un telaio rigidissimo possa assorbire il "bump" sia comprimendosi che "inclinandosi" verso sinistra o destra, se esitessero ammortizzatori simili il telaio non dovrebbe + assorbire le botte mentre si piega in curva e potrebbe essere duro finche ti pare...

a un sacco di talkshow sui motori telespettatori hanno fatto lo stesso esempio della F1 che hai fatto tu... e il progettista di turno ducati o jappo che fosse..... gli ha risposto quello che ti ho risposto io. non è roba da ingegneri...la trovo una cosa davvero ovvia...

ragazzi quando inizio a rompere i c.....i con stò botta e risposta avvertite eh... he he he



No, non è così: pensaci bene, se abbiamo una continua rincorsa a forcelle sempre più rigide in senso trasversale - a steli rovesciati e di diametro sempre maggiore - e a forcelloni sempre più avvolgenti vuol dire che si tenta con ogni mezzo di limitare gli spostamenti laterali delle ruote. Proprio perchè, mentre quello durante l'escursione della sospensione è controllato e smorzato adeguatamente, il movimento nelle altre direzioni non è smorzabile in modo controllato. La componente trasversale di un dosso che comprime una sospensione inclinata deve il più possibile trasferirsi in un movimento coassiale alla sospensione. Se le sospensioni non avessero attrito di distacco tra le parti in movimento relativo, il trasferimento sarebbe totale e nulla verrebbe trasferito al telaio. Sarebbe la situazione perfetta. Siccome l'attrito di distacco invece esiste, e non è pari a zero, la corrispondente componente di questo attrito si trasferisce al telaio originando una deformazione che il telaio ci restituirà come una molla non ammortizzata. In gergo, le sospensioni si impuntano e non scorrono correttamente generando, nei casi più gravi, il chatering: la sospensione non lavora e il telaio in oscillazione fa saltellare l'avantreno. Ecco quindi comparire trattamenti speciali per gli steli e bronzine di scorrimento in materiali ipertecnologici proprio per minimizzare gli attriti di distacco, migliorando la scorrevolezza e minimizzando quanto possibile la quota trasmessa al telaio. Proprio nel tentativo di ridurne la torsione. Un telaio più rigido obbliga la sospensione a lavorare. Se ti può aiutare a visualizzare meglio, prova a immaginare un telaio parecchio flessibile e chiediti chi glielo fa fare, alla sospensione, di muoversi: e se la sospensione (smorzata) assorbe meno, significa che il telaio (non smorzato) torce di più. Ma ce lo restituisce un attimo dopo, trasformandosi in un gigantesco fusillo oscillante.
Sono d'accordo che, come pura fantasia, un "telaio ad olio" smorzato sarebbe più confortevole per il pilota. Ma avrebbe il "piccolo" difetto di non mantenere le ruote allineate. Inutile che ti dica che tutto ciò, sempre in un'ipotesi fantascientifica, produrrebbe sotto trazione un pendolamento continuo tra le due ruote. Se riuscissimo a stare in piedi, avanzeremmo con uno shimmy permanente sulla moto anche in pieno rettifilo. :-)

Ok, se diamo fastidio ditelo. Magari spostiamo la discussione altrove. ciao

Non mi interessa aver ragione a tutti i costi, ma ragionare a tutti i costi
Ateforp
Inviato: mercoledì 28 settembre 2011 22:36:58



Iscritto: 06/07/2011
no, non serve spostare la discussione, ho capito il tuo ragionamento... beh secondo me non fa una grinza.... grazie della spiegazione paziente..... ho sempre pensato il flettersi del telaio come un qualcosa che aiuta le sospensioni e non viceversa....nel senso che le fa lavorare meno bene...

però resta un fatto inequivocabile.... e che sarebbe che i fatti per ora non ti danno ragione... sembra che la rigidità a livello ipotetico sia per un telaio la cosa migliore.... ma le case e i piloti non la pensano come te... boh... forse sei un visionario davvero... (non nel senso di allucinato hahahaha ma visionario che è avanti rispetto a quanto deve accadere! he he he ) ma va detto che l'unico in grado di trarre benefici dalla rigidità.... è uno che in curva fa girare la moto di gas e derapa.... e sappiamo di chi parlo....non uno che pennella le curve....quelli lì.... hanno il telaio + flessibile come dico io Think

bymaxx
Inviato: mercoledì 28 settembre 2011 22:47:35



Iscritto: 24/02/2009
Locazione: vigevano e pavia
Ciao sono uno dei 2 tizi, il motore non deve trasmettere vibrazioni e al contempo non deve ricevere torsioni e flessioni che sono caratteristica del telaio. C'è stata un'altra moto simile alla ducati gp, la Britten di quel genio pazzoide neozelandese. Lì anche le sospensioni erano del tutto anticonformiste.
Federico.Devoto
Inviato: mercoledì 28 settembre 2011 23:48:13


Iscritto: 21/09/2011
Originariamente inviato da Ateforp
però resta un fatto inequivocabile.... e che sarebbe che i fatti per ora non ti danno ragione... sembra che la rigidità a livello ipotetico sia per un telaio la cosa migliore.... ma le case e i piloti non la pensano come te... boh... forse sei un visionario davvero... (non nel senso di allucinato hahahaha ma visionario che è avanti rispetto a quanto deve accadere! he he he ) ma va detto che l'unico in grado di trarre benefici dalla rigidità.... è uno che in curva fa girare la moto di gas e derapa.... e sappiamo di chi parlo....non uno che pennella le curve....quelli lì.... hanno il telaio + flessibile come dico io Think



Ateforp, sei arrivato a un cicinin dalla quadra, non mollare proprio ora.

Il telaio più rigido andrebbe benissimo a tutti, altro che storie. Uno dei primi piloti a lamentarsi del chatering è stato un pulitissimo Max Biaggi, e non mi pare famoso per i suoi traversi. Tutti otterrebbero benefici, e infatti vedremo le monoscocche in carbonio appena la questione sarà chiara a tutti. Mi dici che i fatti non mi danno ragione, ma ti dimentichi di sintetizzare le esperienze a nostra disposizione. Ci provo io, e vedrai che son proprio i fatti a darmi ragione. Dimmi come ti sembra: in Ducati sapevano che la rigidità era solo un vantaggio, ma Rossi (che però non è ingegnere, ricordiamolo) continuava a chiedere una guida diversa con maggiore flessibilità. Ovvio, lui non ne sa una mazza di meccanica o tecnica delle costruzioni. Insomma, si crea tensione tra il progettista e il pilota. I tecnici, forti delle loro convinzioni, vanno avanti per la loro strada e provano decine di settaggi diversi ad ogni gara, ma il risultato non arriva. Valentino si sente sotto pressione da parte di pubblico e giornalisti: sa di non essere un pilota finito e comincia a spazientirsi di arrivare sempre dietro. Velatamente comincia a dire che non c'è nulla da fare, che la moto non va. Prima di arrivare a toni troppo accesi e all'inevitabile divorzio (gravissimo per la squadra e per il main sponsor) si decide di accontentare Rossi con l'alluminio. Telaio un po' meno rigido. Risultato? Nessuno. Adesso si prova col deltabox ibrido. Risultato? Va meno della 800 Honda. Secondo te, col motore mille, il confronto lo perde sul dritto o nelle curve? Quindi il telaio più flessibile è stato uno svantaggio. La logica conclusione, peraltro in linea coi precedenti ragionamenti su telaio e sospensioni, è che "tutto ciò che proviamo non cambia nulla" perchè la rigidità del telaio non c'entra una mazza. Anzi, in buon accordo con la fisica, è un vantaggio. E Preziosi non ha sbagliato. Non lì, almeno. Abbiam provato strutture diverse, materiali diversi, e settaggi diversi. Nulla. Il problema allora sta altrove, ne conveniamo?
Ecco dov'è che bisogna essere coraggiosi e mettersi in gioco senza preconcetti. Per non perdere tempo con approcci sbagliati. Mettendo insieme tutte le osservazioni, capiamo diverse cose:
il telaio più o meno rigido non ha cambiato nulla: anzi, forse l'ha un filo peggiorata (con buona pace di Valentino che lo voleva per forza, ma visti i risultati si chiama fuori dalla scelta dicendo di non essere ingegnere) come previsto da Preziosi che giustamente ritiene di aver vinto grazie alla rigidità. E nonostante il resto, aggiungo io;
il baricentro è più basso degli altri, visto che la moto ha trasferimenti di carico insufficienti (non si solleva facilmente, non galleggia in frenata, soffre di grip al posteriore e tende a chiudere lo sterzo in frenata lunga);
le variazioni di piega nelle esse, per quella ragione, sono troppo elevate e la moto manca di maneggevolezza;
le masse volaniche, appesantite nel tentativo di addolcire il motore (necessario, se ti manca il grip), aggravano l'effetto giroscopico che oppone resistenza nelle esse;
Stoner ovviava uscendo dalla moto in piega, ma restava il problema dell'avantreno che chiudeva (o vinceva, o cadeva);
basterebbe sollevare il baricentro, ma il motore è troppo ingombrante in verticale e non può salire (suggerimento: rifate un telaietto anteriore con quote adeguate, ridisegnate la carena e spostate un po' più giù le pedane);
occorrerà in futuro un motore più compatto e con masse volaniche ridotte;
il motore compatto difficilmente può fungere da telaio, e probabilmente si ricorrerà al deltabox, purtroppo più flessibile ma più adatto a disporre il motore più in alto, con i bilanciamenti e le forze giroscopiche finalmente nella norma;
il miglior bilanciamento, nonostante il difetto del telaio meno rigido, farà ottenere quel miglioramento cercato;

La moto sembrerà una giapponese, MA

pur avendo un deltabox, ad essere risolutivo sarà il ritrovato bilanciamento dei pesi - grazie al motore piccolo, leggero e alto - che garantirà maggiore contatto con l'avantreno, maggior grip, minori masse volaniche, minore angolo di piega nelle esse e maggiore maneggevolezza con effetti giroscopici ridotti. Anche se per molti "tecnici da bar" sembrerà merito del telaio più flessibile. E magari da ignoranti sbeffeggeranno quel genio di Preziosi e diranno che Valentino aveva ragione.
A meno che, e sarebbe fantastico (salvando la faccia di tutti), per mantenere la tradizione in Ducati non facciano il miracolo di un motore più piccolo, più leggero, appeso più in alto (come gli altri, eh... avete mai notato dove sta il motore della Honda?) ma sempre portante o semiportante, col vantaggio di aver eliminato i problemi senza rinunciare ai vantaggi di rigidità.

E in futuro vedremo un motore compatto, alleggerito, appeso più in alto dentro una monoscocca in carbonio in funzione semiportante o, se ce la fanno, dentro due semiscocche in carbonio con motore portante.

Datemi del visionario, ma al mio attivo ho diverse progettazioni e realizzazioni di special da gara. E son certo che la colpa è del progetto nato attorno a quel motore lì, troppo voluminoso per essere piazzato dove dovrebbe. Bisogna avere solo la lucidità di capirlo e il coraggio di ammetterlo.

Fatemi sapere, eh? ciao



Non mi interessa aver ragione a tutti i costi, ma ragionare a tutti i costi
Federico.Devoto
Inviato: giovedì 29 settembre 2011 00:08:29


Iscritto: 21/09/2011
Originariamente inviato da bymaxx
Ciao sono uno dei 2 tizi, il motore non deve trasmettere vibrazioni e al contempo non deve ricevere torsioni e flessioni che sono caratteristica del telaio. C'è stata un'altra moto simile alla ducati gp, la Britten di quel genio pazzoide neozelandese. Lì anche le sospensioni erano del tutto anticonformiste.


Il pazzo col motore 1600 a V, lo adoro!
Però però... motore portante, forcellone sul carter e telaio in traliccio di tubi lo aveva anche un'altra moto famosa tutta italiana. La prima, ...antanni fa, a usare ruote da 16 quando il resto del mondo usava 18/19. Era una Bimota. Noi italiani siamo dei geni, e non scherzo.

PS: il carter motore se ne frega della flessione e della torsione. La sua rigidità è superiore a qualsiasi telaio "per ordine di grandezza": non il doppio o il triplo, ma dieci, venti, cento volte di più. Simula perfettamente un blocco pieno di pari dimensioni, vedi un po' quanto potrà torcere...

Non mi interessa aver ragione a tutti i costi, ma ragionare a tutti i costi
Ateforp
Inviato: giovedì 29 settembre 2011 07:52:11



Iscritto: 06/07/2011
bene, ora ho capito tutta la tua teoria... Più capisco e meno fa grinze il tuo discorso. Secondo te però non è sbagliato che il motore riperquota vibrazioni ecc in modo così diretto alle ruote? A stò punto deltabox in carbonio e motore il + libero e isolato possibile! È ovvio che un motorone non si piega e non si torce ma non vedo una ragione valida per invischiarlo nella ciclistica, va cercata maggiore rigidità con altri sistemi no?
ermes_85
Inviato: giovedì 29 settembre 2011 08:07:21



Iscritto: 20/07/2010
Locazione: Vicenza Provincia
Originariamente inviato da Ateforp
bene, ora ho capito tutta la tua teoria... Più capisco e meno fa grinze il tuo discorso. Secondo te però non è sbagliato che il motore riperquota vibrazioni ecc in modo così diretto alle ruote? A stò punto deltabox in carbonio e motore il + libero e isolato possibile! È ovvio che un motorone non si piega e non si torce ma non vedo una ragione valida per invischiarlo nella ciclistica, va cercata maggiore rigidità con altri sistemi no?


E così si ritorna al mio discorso, la rigidità va ricercata in un altra maniera, ma una domanda per Devoto, come mai sia Hayden e prima di lui Rossi, con lo step 1 della GP11 (cioè il telaietto in carbonio del 3% più flessibile del solito) si son subito trovati meglio? Se non sbaglio, è diventata la moto di Hayden alla fine.

Tributo ad un grande campione


http://www.youtube.com/watch?v=ZUUn9cmrLuA
Ateforp
Inviato: giovedì 29 settembre 2011 08:13:26



Iscritto: 06/07/2011
eh già... come si dice dalle mie parti... sono andato a finire nel tuo caruggio ermes he he he

a mio parere e l'ho già detto.... sia rossi che hayden in gara non sono andati poi così bene o sbaglio? penso sia solo un commento diplomatico... dopo tutti gli sforzi fatti da ducati... non potevano dire ai microfoni "non è cambiato un c...o!" he he he

X federico: prova a chiedere attenzione tramite i canali usati dagli appassionati in un'occasione stile "intervista a preziosi che risponde ai fan"... o roba simile... sei una persona qualificata e leggere un centinaio di righe a preziosi non costa nulla credo... poi facci sapere eh! Applause
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