per chi guadagna 10000€ annui, il 3% in più fdati che son duri da digerire. Mentre per quelli che guadagnavano di più (3000€ mese) del 0,5 % in meno non se ne facevano niente visto l'aumento dell'irpef ...



Non sono del tutto d'accordo. Chi evade un paio di migliaia di€ l'anno perchè costretto, lo ritengo ladro quanto quelli che non hanno nel propri PC programmi originali, compreso Windows, e scommetto il 60% degli utenti di questo forum, anzi li ritengo meno ladri quelli che evadono cifre basse si intende. Poi se tu ritieni intelligente, che dopo annidi menefreghismo riguardo un possibile freno all'evasione fiscale, si cominci del giro di un anno a girare ditta per ditta a far perdere non giorni ma intere settimane per guardare i registri, e terrorizzare i clienti dei negozi andandoli a strattonare per chiedere quanto hanno speso e quanto hanno scritto sullo scontrino, beh io non sono d'accordo.



Attenzione che ho gridato governo di [beep], non ladro, e ribadisco che secondo il mio personalissimo punto di vista, ha peggiorato le cose invece di migliorarle per il semplice fatto di non aver ben capito i reali bisogni del paese, almeno quello in cui vivo e vivevo, per questo mi ci lamento.



ripeto non è detto che sia stato questo, ma tutto aiuta.



quello che qui vedo, son case abusive, ma sappi che prima del condono controllano che la bestialità che hai fatto non sia dannosa per l'ambiente, perciò se fosse stato condonato, o se a suo tempo i vigili avessero fatto il loro dovere questo che vediamo non sarebbe successo. Il discorso condoni, da me esposto, era un qualcosa di meno catastrofico, un esempio è il garage che ho dietro casa mia, non è stato accettato il progetto in comune e non ne so il motivo, ed allora lo ho fatto costruire lo stesso, era dietro casa e dalla strada non si vedeva, e nemmeno non confinava con nessuno (devo ancora capire il perche non me lo lasciassero fare) fatto sta che lo ho fatto e condonato. Il bello è che dopo condonato mi hanno detto, perchè non lo hai fatto legalmente? Non era niente di straordinario.... va beh questa è un altra storia....



appena ho un secondo risponderò anche a te, però adesso ho la pizza che mi aspetta

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Io sono tra questi. Ne conosco, però, anche le ragioni. Che sono indipendenti dal mio voto o dalle buone intenzioni delle persone che ho votato.
Quello che di buono aveva la "svolta Veltroni" era proprio il fatto di governare con un'unico programma che tutti hanno firmato (scelta conseguente al fallimento di un governo in cui i gruppi politici erano in disaccordo per una grossa percentuale dei punti programmatici, e che è andato a finire come sappiamo...).
Quello, in pratica, che permette la vita del governo in carica, nonostante la defezione di alcuni soggetti dal gruppo elettorale di partenza. Il patto elettorale li obbliga a perseguire l'iter programmatico.
Per fare questo, però, devi vincere con una maggioranza solidissima. E le vicende odierne ci dimostrano che non è neanche sufficiente.
E' necessario, quindi, un nuovo equilibrio tra le forze in gioco, anche se mi pare più probabile un ritorno alle logiche del "pentapartito". Ancora più necessario è determinare con la propria scelta la persona da mandare a rappresentarci. Il fatto che con il mio voto può andare qualcuno di cui non ho la minima fiducia (per via della "Porcellum") mi indigna.

Spero pochi. Solo chi ignora totalmente il funzionamento dello Stato può credere ad un'idiozia del genere.
La minoranza ha un ruolo marginale nel nostro sistema democratico. In quanto tale, non ha alcun potere di interruzione sulle decisioni della maggioranza. Può solo rompere le scatole, ma non mi pare sia un impedimento credibile...
Se, invece, si dà peso alle opinioni della minoranza e, in particolare, alla rispondenza delle loro istanze da parte dell'opinione pubblica, allora vuol dire che un governo è schiavo degli umori dell'elettorato. Ovvero, è populista.
Per la proprietà transitiva, un governo che si lamenta per l'attività della minoranza (nei limiti della legalità, ovviamente. In questo non rientra, ad esempio, l'attività di compravendita dei parlamentari di minoranza...) è falso e populista.



Beh, è proprio il sistema democratico che non prevede il "feedback". Il voto espresso è segreto. Io voto un soggetto di cui mi fido e che porta avanti le istanze politiche a me affini. Stop.
Il modo per comunicare direttamente le proprie istanze è quello di fare politica attiva. O all'interno dei partiti (nei quali le proprio istanze si confrontano con quelle delle altre persone che sostengono il politico e che, in molti casi, comunicano con lui) oppure nei gruppi d'opinione o "corporativi", in cui si riesce a portare le proprie istanze direttamente all'attenzione dei politici che amministrano le questioni su cui si concentra l'istanza. E' facile operare, in tal senso, a livello comunale. Più si sale di amministrazione, più l'impegno richiesto e maggiore.



Anche qui, c'è di mezzo la "Porcellum". Se posso scegliere liberamente il mio rappresentante, scelgo quello che ritengo più qualificato a farlo. Non mi basta fidarmi della scelta operata per me dal Partito.
A mali estremi, valuto consapevolmente il gruppo politico che mi offre maggiori garanzie in tal senso. Se non voto, accetto la scelta degli altri. Ed a quel punto, non ha senso che io mi lamenti...
Sono, comunque, sicuro che se il voto fosse gestito con maggiore consapevolezza, certa gente starebbe altrove, e non a governarci.



La risposta è in quello che è stato scritto sopra. Si vota per abitudine. Si da la fiducia alle stesse persone, anche se indegne. Si vota a quello che ti ha chiesto (o ha fatto chiedere) il voto tramite il capo, il parente, il medico di famiglia, oppure perchè appare più volte in televisione.
Purtroppo, solo chi entra nelle logiche elettoralistiche riesce a scalare i gradini che portano al governo del paese.
Le proposte politiche intelligenti, la rettitudine morale e la preparazione sono optional inutili, se non hai un bacino di voti da mettere sul piatto. L'ideale sarebbe che il bacino di voti lo si conquistasse con proposte politiche intelligenti e con una condotta personale integerrima. Ma questo, purtroppo, non mi pare faccia parte del bagaglio culturale del nostro paese.


Quoto la tua conclusione, aggiungendo un bel limite d'eleggibilità a chi è indegno di rappresentare i cittadini.
Questi limiti sono già previsti per partecipare a molti concorsi pubblici. Visto che si tratta di "dirigenti pubblici", mi sembra adeguato fargli integrare gli stessi limiti di assunzione previsti per poter fare il concorso in magistratura.

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"Io cerco le curve anche nei rettilinei" Tonino Guerra

Ovviamente, la qualità dello scontro politico può essere determinato da chi ha la possibilità di "gestire" le istanze e gli umori del corpo lettorale. Se le questioni importanti sono di complessa risoluzione o richiedono uno sforzo controproducente per gli interessi individuali e/o corporativi dei "contendenti"; è più facile distogliere l'attenzione pubblica da tali questioni e imporre lo scontro su campi più praticabili, tipo quelli che vanno a rovistare nella pattumiera degli istinti sociali. Certo, devi possedere i mezzi per farlo...

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"Io cerco le curve anche nei rettilinei" Tonino Guerra