Giorni fa ho letto il seguente articolo,

http://www.moto.it/MotoGP/masao-furusawa-preziosi-avrebbe-potuto-essere-mio-primo-cliente.html

devo dire che nell'argomento avevo trovavo poca malizia e che non mi aveva colpito più di tanto, poi seguendo la motoGP ne ho sentito che ne parlavano anche i cronisti, la chiave di lettura era:

"Certo che il caro Furusawa poteva risparmiarsi di cantarsela e smer...are l'italico marchio" in effetti e come se avesse detto “in Ducati non ce la fanno proprio ad uscire fuori dal tunnel ed hanno bisogno per forza consulenze da chi ha fatto moto-prototipi di riferimento negli ultimi anni.....”

Letta in questo modo deve essere stata un ulteriore tegola nei sulla testa di Ducatisti incalliti che fanno del "desmo-vivere" un dogma, chiedere aiuto all'arcinemico niponico sarà stato per loro un trauma.
Io personalmente non la vedo così poiché è giusto provarle tutte per vincere. Ho sentito che non sarebbe stata neanche la prima volta che il Giappone aiuta l'Italia in tale ambito, sempre gli stessi telecronisti di cui sopra dicevano che Suzuki aiutò (certo non credo gratuitamente…) Cagiva a fare una moto vincente in passato e Cagiva ringrazio pubblicamente...questo si che è sport.

Che ne pensate?

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Quando hai il totale controllo del mezzo... vuol dire che stai andando troppo piano...

Non è che se ce lo hai grosso lo devi fare vedere per forza a tutti.....

In strada non va più forte il più bravo...ma il più....

SUPER SIC UNO DI NOI!!!

Prezioso è stato troppo spesso dipinto, da giornalisti che sono un insulto per la categoria, come un personaggio ossessionato delle proprie idee, un ingegnere che non ascolta alcun consiglio troppo “preso” dalle proprie convinzioni.

Quell’articolo ci dimostra l’opposto.
Una persona umile, volenterosa di apprendere da chi ha più esperienza, ascoltare suggerimenti e confrontarsi.
Lo stesso si può dire di Ducati che ingaggiò Rossi con un unico obbiettivo.


Un ultimo commento per Furusawa: onore ad un uomo che tale si è dimostrato.