Ed è arrivata l'alba dell'anno 0, per la WSBK gestione DORNA.
Un'alba che ha rimesso in moto lo spettacolo delle due ruote in pista con il prologo di Phillip Island.
Si sono viste delle belle gare, con i nuovi protagonisti, con belle e brutte sorprese ma, soprattutto, con tante emozioni.
Dal momento che il campione del mondo in carica era nella cabina dei commenti, la parte del leone l'hanno fatta i suoi sostituti. Complessivamente, le Aprilia (10) hanno dominato, lasciando agli altri frammenti di briciole. Gli ufficiali Laverty (9) e Guintoli (9) si sono divisi equamente il punteggio delle due gare, vincendo sempre d'autorità. Una splendida sorpresa, invece, è stata la prestazione complessiva di Fabrizio (8 ½), che da autentico specialista su questa fantastica pista porta sul podio l'Aprilia del team Red Devil (10); gli occhi rossi nei box a fine gara sono il giusto tributo ad una gioia tanto inattesa quanto meritata. Un po' più “ruspante” è apparsa l'Aprilia Althea (6) affidata al pupillo Giuliano (7), ritirata per guasto in gara 1 ma con un buon quinto posto in gara 2.
Le BMW (7 ½) si sono difese bene su un circuito poco amato. Melandri (9), incolpevolmente a terra nel corso di gara 1, ha concluso sul podio gara 2 pur correndo in pessime condizioni di forma, con la sua spalla già martoriata e purtroppo ancora minata dal botto con Checa. Davis (7) ha confermato d'essere consistente con il quarto posto di gara 1. Le Kawasaki (6 ½) non si esprimono al meglio sul festival dei curvoni veloci, e Sykes (6 ½) coglie un quarto e quinto posto ben al di sotto delle attese, mentre Baz (7) riesce a fare la gara sul passo del più accreditato compagno di squadra, guadagnando, però, solo un quinto posto in gara 1, e fin che era in pista, sgomitando nel gruppo con tenacia. Lo stesso gruppo di inseguitori dove hanno lottato i piloti Honda (6), evidentemente ancora non a punto. Haslam (7 ½) è stato spettacolare e cariaceo, ma ha raccolto ancor meno di Rea (6) che ha svolto il compitino raccogliendo un mucchietto di punti. La Suzuki (6) non ha stupito con effetti speciali, per come ci si era illusi nei test pre-gara, ma almeno Camier (7) è riuscito a finire le manches nei primi dieci. A difendere l'onore Ducati (7 ½) ci ha pensato Neukirchner (6 ½), a punti nei due round, mentre Checa (7 ), autore a sorpresa della Superpole, ci ha fatto spaventare con il gran botto in gara 1; probabilmente, era in grado di portare la rossa nelle zone che, tradizionalemente, le competono.

In Supersport un Sofoglu (10) imperiale ha vinto contro la Yamaha ( 8 ) di Lowes (8 ½), che dalle prove sembrava in grado di stravincere. Le Kawasaki (9) hanno monopolizzato le prime posizioni, con un buon Scassa (7 ½) in grado di un ottimo recupero. La Honda (8) ha indovinato il pilota, infatti Van Der Mark (8) ha preso un bel podio al debutto; e sarebbe stato un debutto sorprendente quello della MV Agusta (7), con un Rolfo (8) che sembra rigenerato da questa moto, ma che si dimostra ancora acerba, visto lo stop ad un giro dal traguardo. La sua prestazione ridimensiona l'atteso compagno di squadra ed ex motardista Iddon (5 ½). Buon ritorno delle Suzuki (6 ½), riportate in pista dal team Suriano ed arrivate entrambe in zona punti, mentre la loro ex moto, la Triumph Daytona (5 ½) rimane fuori per una posizione. Curioso che proprio nella classe Supersport si sia realizzato uno dei sogni di Ezpeleta: infatti tutte le supersport in commercio partecipano al campionato.

In televisione, da rivedere la regia DORNA (5), che ha seguito solo ed esclusivamente i primi in tutte le gare. La produzione Mediaset (8) è stata all'altezza del compito. Completa la copertura dell'evento su due canali in chiaro, con un Biaggi (7) che, al microfono, è risultato molto più spigliato e convincente di quanto si potesse immaginare; purtroppo, con gli altri due commentatori (5 1/2), si sono spesso coperti a vicenda: il troppo stroppia.
L'ottimo servizio è completato dai video integrali delle gare a disposizione, già la sera della gara, sul sito Sportmediaset (9).

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"Io cerco le curve anche nei rettilinei" Tonino Guerra

Mah, laledrifting... Mi dispiace per la poderosa capocciata a terra, ma quanto un campione del suo livello "cicca" una staccata così clamorosa, in un circuito dove di staccate ce ne sono solo due, e rovinando anche la gara di un altro protagonista... Con un 7, come dicono a Napoli, "l'aggio trattato".
Melandri è un signore, e l'atmosfera della SBK riesce a rendere i piloti più uomini (e meno macchine).

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"Io cerco le curve anche nei rettilinei" Tonino Guerra

Figo sto forum: ve la cantate e ve la suonate in 2 . Un duetto :-)
Cmq Checa non ha sbagliato :-)

mi spiace deluderti piega.....ma non ce le stiamo suonando......io e worm ci stiamo solo scambiando pacificamente ed educatamente delle impressioni......se tutti la pensassero nello stesso modo non esisterebbero i forum......

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=====la derapata è un apostrofo nero tra le parole gomma e asfalto......e se mi vedi diverso è perchè son di traverso!!!!=====

ah ah

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=====la derapata è un apostrofo nero tra le parole gomma e asfalto......e se mi vedi diverso è perchè son di traverso!!!!=====