L'intero weekend di gara vedibile in diretta e differita: che scorpacciata!
La 600 STK è stata combattuta come una gara di 125. Il podio ha visto tre giovani virgulti su tre moto diverse. L'impressione è che il campionato difficilmente avrà un dominatore. Intanto, complimenti al belga Duwelz su Yamaha R6.
La 1000 STK è stato abbastanza divertente ed incerta, ma alla fine il lungo rettilineo ha permesso a Barbier di prendere la testa e portare alla prima vittoria la S1000SS HP4 di BMW Italia. Canepa ha combattuto per la vittoria, comunque, fino alla fine con la sua Panigale. Molte le Ninja, che prende la terza posizilone con l'argentino Mercado. Quinta l'altra Ducati Panigale di La Marra.
Ancora Kawasaki Ninja, protagoniste assolute nel bene e nel male nella Supersport. Fuori il favorito Sufoglu, la gara è stato un festival dell'errore. Gli italiani, finalmente tanti e competitivi, hanno animato la gara sia per il podio che per le posizioni di rincalzo. Vince il veterano Foret, con un l'ottimo e talentuoso pupillo dei Ten Kate Van Der Mark che ha preso la seconda posizione con una condotta grintosa e spettacolare. Benissimo Scassa, che con una gara matura ed efficace trova il guizzo per agguantare il podio. Benissimo anche Antonelli, Russo e Zanetti, mentre la MV Agusta prende i primi punti con Rolfo, ma la competitività, per la F3, appare molto lontana.

Le due gare clou non sono state spettacolari come la SBK ci ha (ben) abituati. Davies ha costruito magistalmente la doppietta BMW con un stile molto "lorenziano". In gara uno, fuori Laverty, non ha lasciato spazio a Guintoli, che comunque era meno veloce dello sfortunato irlandese. Ora il francese prende la testa del campionato con un bel vantaggio. Melandri ha preso un podio ed un quinto posto con caparbietà, ma è la controfigura del pilota che ha animato la fase centrale del campionato 2012. Anche Sykes viene ridimensionato dalle prestazioni degli avversari, e il terzo posto di gara 2 mi pare il massimo raggiungibile. La sua Ninja, dopo averlo tradito in gara 1, è apparsa più composta e con un miglior rapporto con le gomme, ma ha perso il "guzzo" che aveva alla fine della scorsa stagione. Ottimo, abbondante ma anche un pò sfigato "cresiors" Giuliano, mentre la Suzuki sta resuscitando, anche ai danni della Ducati in versione MotoGP (per i risultati e non per le prestazioni, ovviamente...). La Honda sta rischiando di offuscare il blasone. Urge un interessamento diretto dell'HRC.

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"Io cerco le curve anche nei rettilinei" Tonino Guerra