Marc e Cal sono gli antinoia della MotoGP. Non si tirano indietro, mai. Nessun calcolo: se c'è qualcuno davanti, bisogna superarlo. Anche se quello l'ha superato prima, anche se quello sembra averne di più. Anche se tenere la posizione appare la soluzione più razionale e redditizia. Mi sbilancio, ma credo che Marquez può essere un serio candidato per il titolo. Il sorpasso, tanto simile a quello di qualche anno fa fatto dal modello che lo seguiva ad una manciata di secondi, è al limite, ma è figlio di una visione dell'agonismo puro, dove se c'è un buco per superare lo si usa, senza pensar troppo alla velocità d'uscita. Basti pensare a quanto lungo era andato un paio di chilometri prima, e con che rabbia e determinazione Marc ha riguadagnato la scia di Lorenzo. Lorenzo che, come in altre situazioni, non considera che chi attacca è pronto a prendere la traiettoria meno redditizia, e non ne prende le dovute contromisure. Insomma, se avesse staccato prima, vedendo che l'avversario era interno e impiccato, sarebbe potuto entrare all'interno facendo sfilare Marc, uscendo a cannone senza perdere la posizione. Avanti, Pedrosa fa la gara perfetta, martellando un ritmo inarrivabile per chiunque. Come si suol dire, ha fatto un altro sport. Purtroppo, è difficile, allo stato dei fatti, considerare Rossi l'ultimo del gruppo dei migliori e non il primo degli "altri". Rossi ha tenuto il ritmo di Lorenzo per più di metà gara, ma non ha ancora la costanza per rimanergli vicino. Visto che questo si è verificato su una delle piste preferite da Valentino, ho difficoltà a credere che ci possa essere una pronta inversione di tendenza. Può darsi che Rossi non riesca a reggere i ritmi imposti dai primi (e non perchè non sia più quello di prima, ma perché è profondamente cambiato il modo di guidare queste moto, in grado di essere performanti dal primo all'ultimo giro senza che le gomme abbiano cedimenti. Ed è proprio la sua capacità di essere efficace con le gomme in deficit di grip a costruire il suo mito), ma io credo che anche il suo "gruppo" dei box non sia più all'altezza degli avversari. E questo da almeno quattro anni. Complimenti al rinato Hayden, che con una gara dignitosa ha salvato il blasone Ducati, mentre Dovizioso è naufragato nelle prestazioni ed in classifica. Certo che correre in una pista con curve e curvoni continui con una moto che non curva è un impresa. Per questo, la gara dell'americano è stata esemplare.
Un altro grande protagonista è stato sicuramente Espargaro. In CRT è una spanna su tutti, capace di ridicolizzare il compagno di squadra che, sulla carta, era di una categoria superiore. A me sembra strano che le sue ottime prestazioni. insieme al titolo di campione CRT 2012, non gli abbiano garantito una decente sella di MotoGP. ed ora che pare che il fratellino è già in predicato di salire sulla M1 Tech3, credo che ci sia qualcosa che non quadra. Del resto, con quella Yamaha corre ora un ragazzino inglese che in Moto2 ha fatto meno che la comparsa...

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"Io cerco le curve anche nei rettilinei" Tonino Guerra

straquoto

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=====la derapata è un apostrofo nero tra le parole gomma e asfalto......e se mi vedi diverso è perchè son di traverso!!!!=====