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Moto rotative Wankel. A volte ritornano. Opzioni · Visualizza
emilio.sansone
Inviato: domenica 9 marzo 2014 15:19:42



Iscritto: 09/04/2013
Locazione: Como dintorni
Il motore rotativo Wankel è considerato in generale un grande motore con un futuro mancato. Raramente impiegato nella produzione automobilistica di serie, a parte la "cocciuta" Mazda che ha proposto la sua RX fino alla versione 8 recentemente dismessa, non ha mai "ingranato" sulle moto.

Ecco qua sotto alcuni tentativi di applicazione alle 2 ruote:







Delle 3 moto sopra visibili, tutte risalenti agli anni '70, solo la Suzuki RE 5 fu prodotta in piccola serie e perfino importata in Italia, a quanto risulta.

I vantaggi di questo tipo di motore, sicuramente geniale, risultano essere principalmente connessi a una notevole semplificazione costruttiva rispetto al 4 e anche al 2 tempi, in rapporto alla potenza ottenibile a parità di cilindrata, anche se il vocabolo "cilindrata" perde significato con il Wankel che, visto al suo interno, si presenta più o meno così:



Come si può vedere, mancano del tutto le forme "cilindriche". Gli svantaggi che ne hanno impedito la diffusione sono ascrivibili alla sua scarsa durata e affidabilità, che raramente gli permette di superare i 50.000 Km senza procedere a una revisione completa, oltre a un più difficile contenimento dei consumi.

Eppure... c'è qualcuno che ancora insiste nel proporre il Wankel su 2 ruote. Ecco uno degli ultimi tentativi:



Si tratta della Crighton Racing, una Wankel accreditata di 200 CV, 135 Nm di coppia max, su soli 136 Kg.

Il progettista di questo "missile" è lo stesso Brian Crighton del gruppo Norton che negli anni '80 era riuscito a stravincere perfino sui Nipponici nei campionati inglesi di quegli anni, e che aveva tentato di "riciclare" la sua creatura (la RCW 588) con una versione stradale dei primi anni '90, la Norton F1, che è questa:



prodotta in meno di 130 esemplari, e troppo costosa per ottenere un successo commerciale.

Testardo, questo Crighton, eh?

Vaccaccia... se almeno si riuscisse a risolvere i problemi di surriscaldamento e tenute su quel maledetto "triangolo" (il rotore Wankel) per migliorarne l'affidabilità... ci pensate, ragazzi: 200 CV su poco più di 100 Kg, in versione "aspirata". Se poi si pensa che non è difficile sovralimentarlo...

P.S: Quest'ultimo commento non vuole spazientire il Doc elektro. Però anche tu abbi pazienza, Doc: questo forum è frequentato pure dai "ciucciamanubri". Ogni tanto qualcuno deve accontentarli...ciao

Se un idiota ti dice "cretino!" sorridi: vuol dire che sei intelligente.
emilio.sansone
Inviato: sabato 15 marzo 2014 15:44:22



Iscritto: 09/04/2013
Locazione: Como dintorni
Mah... che vi posso dire, ragazzi... ho cercato di raccattare qualche ulteriore aggiornamento sui temi ruotanti attorno ai motori rotativi (mi si scusi il bisticcio di parole) e mi pare di poter affermare che:

- A parte pochi fedelissimi seguaci, il motore Wankel non sembra capace di riuscire a superare, neppure in futuro, i suoi congeniti problemi più sopra accennati in misura tale da poter "impensierire" i vecchi e cari pistoni alternativi.

- E' un vero peccato che una concezione così semplice come quella puramente rotativa non sia praticabile su vasta scala. Infatti, anche se appare paradossale, al momento non esistono ancora soluzioni sostituibili senza "se" e senza "ma" al biella/manovella applicato ai distillati petroliferi.

- I tentativi in tal senso partono da lontano. Guardate per esempio questo cimelio:



E' una Megola tedesca degli anni '20 del decorso secolo. Aveva il mozzo che fungeva da albero motore fisso, I suoi 5 cilindri "a stella" giravano assieme alla ruota.

In seguito furono inventati, fino ai giorni nostri, altri motori rotativi di questo tipo, come il De Bei a pistoni rotanti. Ma tutti questi rotativi sono in realtà dei motori alternativi nei quali i pistoni girano assieme ai cilindri.

- Al momento uno dei pochi tentativi di realizzare un motore PURAMENTE rotativo di concezione sostanzialmente differente rispetto al Wankel sembra essere questo:



Li chiamano "Shock Wave Generators" e cioè "Generatori ad Onda d'Urto" ed effettivamente sono rotativi E BASTA. La ricerca su questo strano "ventilatore" che brucia benzina e congeneri parte da una università americana (MSU: Michigan State University) e punta a sostituire i motori alternativi sui veicoli ibridi. In altri termini si propone come generatore ausiliario per ricaricare le batterie di bordo.

Dalla sua dovrebbe avere il fatto che pesa e costa poco, e che non ha bisogno di essere "raffreddato" per funzionare. Cosa che ne consentirebbe un notevole aumento del rendimento energetico, e quindi un notevole risparmio "monetario al distributore di benzina". Non ha problemi di tenuta come il Wankel e derivati, perché non ha bisogno di separare le camere volumetriche per realizzare il ciclo termodinamico. Non necessita di candele e/o di valvole perché la miscela aria/carburante si incendia in seguito a combustione spontanea derivante da onde d'urto, dopo essere rimasta "intrappolata" tra le pale ondulate della girante.

Gli svantaggi, così "a naso", dovrebbero essere prevalentemente due:

1) Per potersi attivare, questo motore (o generatore, se preferite, visto che può funzionare nell'uno o nell'altro modo) deve raggiungere la velocità di rotazione compatibile con l'accensione spontanea del combustibile. O, in alternativa, essere dotato di un sistema ausiliario di avviamento... chessò... come le vecchie candelette d'accensione dei diesel a precamera.

2) Non dev'essere una cosa facile adeguarlo alle istantanee variazioni di carico e ai transitori tipici di una guida nel traffico terrestre. Motivo per cui, per esempio, i motori a turbina vengono impiegati per lo più sugli aerei.

Potrebbe però funzionare egregiamente su moto "ibride" per ricaricare le batterie... esattamente come sulle automobili...
Pare che gli ideatori di questo recente progetto abbiano ricevuto dei finanziamenti. Vediamo se riescono ad arrivare da qualche parte, industrialmente parlando.

Se avete da commentare, va bene. Altrimenti va bene lo stesso (nel senso che non mi offendo se questo argomento non vi interessa). Ciao. ciao



Se un idiota ti dice "cretino!" sorridi: vuol dire che sei intelligente.
il franz
Inviato: sabato 15 marzo 2014 21:08:18



Iscritto: 24/10/2000
Locazione: Sesto San Giovanni
Il fatto che la Mazda lo ha tenuto molto in commercio nella sua supercar mi lascia perplesso... onestamente non ho mai approfondito. La semplicità è in ogni caso impressionante se non sbaglio il motore Mazda era composto complessivamente da soli 60 pezzi.

R1250RT - 70.000 km
menek62
Inviato: domenica 16 marzo 2014 00:49:21



Iscritto: 08/12/2012
Locazione: zona lago di garda.
bellissima la Norton F 1 , una moto stradale con 200 cv x 100 kg è semplicemente Super geniale - Dio c'è - ha ha ha bella - ciao

V






anonym_4124176
Inviato: domenica 16 marzo 2014 06:31:13



Iscritto: 10/02/2011
Locazione: affari miei
Il motore wanker è l'ideale per i fuoribordo perchè girando a regime costante fa bene il suo lavoro. Erano stati fatti fuoribordo wankel e avevano cavalleria ben superiore ai concorrenti. Sono finiti i tempi del tirana-bari solo andata col gommone e persone sedute sulle scatole di igarette di contrabbando ma lì avrebbe detto la sua! Per un uso stradale,bè è un motore la cui lubrificazione ha molto del "2T" e quindi sappiamo bene in che direzione si sta andando...purtroppo. Vantaggi: sicuramente i tanti CV /litro svantaggi: l'assenza totale di allungo (ma non è poi chissà che svantaggio) la scarsa durata delle parti (enorme svantaggio) l'inquinamento (ma per me non sarebbe un problema,basta eliminare qualche legge stupida) e sopratutto l'assenza di vibrazioni (devo guardare il contagiri per sapere a quanto gira?).
E' un alternativa,quella si ed è giusto che si ispezionino e controllino tutte quelle possibili.
Per conto mio voci di corridoio davano la hiosung a sperimentare con un motore a palette con compressore e turbina allo scarico da una 30 ina di CV ma come la mafia molti dicono "non esiste".
Il motore a pistoni ingiustamente vituperato sugli aerei aveva un vantaggio ossia la prontezza alla risposta al gas,cosa che TUTTI gli altri (turboelica e turbine varie) vedono col binocolo.
200 CV su 100 kg,bè non sarebbe una moto per tutti ma si può stare sicuri che le case costruttrici pur di metterla a disposizione del pubblico e vendere la addolcirebbero quanto basta farcendola di ritardi alla risposta e di controlli automatici per i diversamente abili alla guida col portafoglio gonfio a sufficenza. .
Certo che un bel wankelino da 45 HP su una ciclistica off road da 70 kg sarebbe divertente,se poi ha la coppia moscio moscio 4000 giri si impenna a candela,anche solo per scavare nell'orto del vicino.
Un mostro da 200 CV (e oltre) non sarebbe la cosa più sfruttabile viste le strade e gli autovelox sempre presenti.
Tuttavia questa cavalleria cosa comporterebbe? Ancora consumi,ancora petrolio. Trovare un sistema per dare un calcio sui denti agli emiri sarebbe ancora più divertente,anche se una moto nucleare sarebbe un goccio pericolosa.cool


per una fuga di legno o pellet non si è mai preoccupato nessuno ,le fughe di metano sventrano le case e fanno stragi.

Sulle mie moto NON SI USANO abbigliamento dainese,caschi agv,catene regina,olio castrol, gomme pirelli e freni brembo.

Usate voi questa roba se volete spendere il triplo

emilio.sansone
Inviato: domenica 16 marzo 2014 12:42:01



Iscritto: 09/04/2013
Locazione: Como dintorni
Bon. Mi fa piacere che a qualcuno questo argomento interessi.

Dice bene il Franz. Una spiegazione possibile è che quelli della Mazda non mollano sul Wankel perché ci hanno già investito una barca di soldi e, anche se si tratta di una produzione "di nicchia", qualcosa devono averla portata a casa (anche in termini di immagine), visto che sono gli unici ad aver proposto per tanti anni un prodotto industriale di tipo rotativo, dopo che quelli della NSU hanno "gettato la spugna", molti anni addietro.

Dice bene pure Menek. Quel diavolaccio di Crighton ci sa fare. Le sue moto appagano l'occhio, oltre che "il polso destro"... dite la verità: dai 18 ai 70 anni vi ci vedete ad andare al bar o al pub con uno di quei "missili", eh?...Whistle Whistle Whistle

Dice bene pure il Doc, col suo dotto intervento. In particolare il Doc vuole

Originariamente inviato da doc elektro
Trovare un sistema per dare un calcio sui denti agli emiri sarebbe ancora più divertente,anche se una moto nucleare sarebbe un goccio pericolosa.cool


Ma... Doc... Un sistema immediato l'hanno trovato, sulla carta, quelli dell'università del Michigan. Se il loro motore (leggero, semplice, economico e poco ingombrante) ad onde d'urto funziona lo si potrebbe usare per ricaricare "a petrolio" le batterie dei veicoli elettrici. Visto che quei bravi "americanos" sono persuasi che il loro "ventilatore" funziona senza raffreddamento, dovrebbe essere in grado di raddoppiare (più o meno) il rendimento termodinamico attualmente raggiungibile con i motori alternativi.

Ma noi lo vogliamo usare per ricaricare le batterie dei veicoli "ibridi". Applicando il concetto in campo motociclistico, si potrebbero realizzare delle moto elettriche con batterie molto leggere. A ricaricarle ci penserebbe, durante la marcia, il wave disk generator. In tal modo verrebbe d'un balzo superato l'attuale problema della scarsa autonomia dei veicoli elettrici.

Spariamo due numeri?... I motori elettrici raggiungono, se ben fatti, rendimenti del 90%. Il generatore made in Michigan dovrebbe raggiungere, sulla carta, un rendimento complessivo vicino al 60%. Moltiplicando i due valori dovremmo riuscire, più o meno, a raggiungere un rendimento totale del 50%, e cioè grosso modo a raddoppiare la percorrenza chilometrica attuale.

Questo vuol dire spendere la metà di quanto succede oggi al distributore. Non sarebbe già un bel calcio nei denti all'emiro, senza passare per il nucleare?... evitando il rischio di una nuova Hiroshima?...

Ho il dubbio, tuttavia, che in tal modo sarebbe facile "fregare" gli emiri ma non il fisco. I politicastri nostrani ci mettono un attimo ad aumentare le accise sui carburanti...furioso

Se un idiota ti dice "cretino!" sorridi: vuol dire che sei intelligente.
menek62
Inviato: domenica 16 marzo 2014 14:19:13



Iscritto: 08/12/2012
Locazione: zona lago di garda.
vorrei fare una breve considerazione sul motore il peso della moto e i freni ,in parole povere con piu' motore e poco peso rallento molto prima e freno poco - con piu' peso e poco motore freno molto e rallento poco - il discorso non è chiaro ? provate ha fare una lunga e bella discesa e poi lo capirete , forse con una moto che ha 200 cv e pesa 100 kg viaggiando normalmente a codice stradale i freni non servono del tutto forse poco molto poco, si va solo di gas - apri e chiudi brindisi

V






paoktm
Inviato: domenica 16 marzo 2014 15:38:04



Iscritto: 19/10/2012
Locazione: veneto - fvg e a volte altrove
menek cosa vuoi dire... che molto freno motore e poca inerzia rallentano prima senza sovraccaricare i freni.... e poco freno motore e molta inerzia invece richiedono un migliore impianto frenante?

comunque è vero.... a codice della strada i freni si usano poco.... è da stare attenti alle macchine che ti seguono quando rilasci il gas...

comunque se riassumo quanto detto da doc sui fuoribordo, se consideriamo che si producono macchine ibride la cui unica funzione del motore a scoppio e quella di generatore di corrente, sarebbe immaginabile un impiego di tale motore appunto solo come generatore???

la grandezza non è mai vana

Molti nemici molto onore - Giulio Cesare
menek62
Inviato: domenica 16 marzo 2014 20:28:18



Iscritto: 08/12/2012
Locazione: zona lago di garda.
esatto paoktm molto freno motore a poca inerzia e secondo me dipende sempre dal motore , di norma un motore potente ha piu' freno motore di un motore meno potente , cosi se uno piu' uno fa due , mi immagino come frena di motore un 200cv su 100 kg di moto soddisfatto ti offro un drink

V






emilio.sansone
Inviato: lunedì 17 marzo 2014 16:14:24



Iscritto: 09/04/2013
Locazione: Como dintorni
Vediamo se ho capito quello che si sta dicendo in quest'ultima parte di questo "intorcigliato" argomento:

Nel caso del Wankel abbiamo potenza molto esuberante rispetto alla massa totale del veicolo. Ciò porterebbe a presumere che l'effetto auto-frenante (comunemente detto "freno motore") ottenibile quando si rilascia l'acceleratore senza toccare i freni (e cioè costringendo il motore a funzionare da elemento "trascinato") sia molto marcato.

Questo tuttavia è valido soprattutto su un 4 tempi alternativo che, con il suo sistema di distribuzione, valvole, camme e relativi attriti parassiti "frena" sensibilmente anche senza toccare i freni al rilascio del gas.

Già su un 2 tempi il freno motore è meno evidente, visto che manca il gruppo di distribuzione e i relativi attriti "di trascinamento", e che c'è il carter-pompa che riduce le resistenze passive relative alla fase di compressione.

Nel caso di un motore rotativo tale effetto auto-frenante dovrebbe essere ulteriormente meno marcato, visto che mancano totalmente le cosiddette "masse alterne", e cioè quelle che si muovono su e giù (pistoni, bielle, valvole ecc.).

Ma nel Wankel, così a naso e senza fare calcoli, la faccenda del freno-motore dovrebbe equivalere più o meno a quella di un 2 tempi alternativo perché anche se è un rotativo "puro", occorrono 3 giri di albero per costringere il rotore a fare 1 giro. Perciò quest'ultimo un po' di resistenza al moto inerziale deve pur farla.

Tagliamola corta: diciamo che se abbiamo 200 CV Wankel su 130 Kg di moto, gli ci mettiamo 3 bei dischi freni (uno dei quali dietro) come se fosse un 4 tempi e andiamo sul sicuro. o no? Per i "modaioli" c'è sempre l'ABS, che però chiede tra i 5 e i 10 Kg di peso aggiuntivo, e non a tutti piace.ciao

Se un idiota ti dice "cretino!" sorridi: vuol dire che sei intelligente.
menek62
Inviato: mercoledì 19 marzo 2014 12:01:29



Iscritto: 08/12/2012
Locazione: zona lago di garda.
ciao , ottima traduzione del concetto freno motore ,come dicevo prima dipende dal tipo del motore , e' molto piu' chiaro cosi come dici sansone , solo che mi immaginavo il freno motore di un 4 tempi con 200 cv su 100 kg di moto ha ha ha( adesso ho appreso piu' o meno l' effetto del motore Wankel ) ciao

V






emilio.sansone
Inviato: mercoledì 19 marzo 2014 19:05:51



Iscritto: 09/04/2013
Locazione: Como dintorni
Se ti sono stato utile in qualche modo ne sono lieto, Menek. Ciao, alla prossima.ciao

Se un idiota ti dice "cretino!" sorridi: vuol dire che sei intelligente.
Wormbike
Inviato: giovedì 20 marzo 2014 00:12:13



Iscritto: 13/06/2008
Locazione: RC
Per quel che ho capito, pare che il Wankel, nel bilancio pregi/difetti, sia in negativo.
Il principale, e soprattutto decisivo, è la complessità costruttiva (che non corrisponde alla semplicità concettuale), che aumenta il costo di produzione. Se ci fosse stato un effettivo pregio, del resto, tutti sarebbero passati a questa tipologia.
A fare eccezione è stata la Mazda, che ne fece del rotativo un marchio di fabbrica. Come spesso fanno i giapponesi, si incaponiscono su alcune soluzioni esclusive, che portano avanti per dimostrare che hanno ragione. Di fatto, un rotativo c'è sempre stato nella loro produzione moderna, proprio per i modelli sportivi. Uno sviluppo continuo, incessante, supportato da altri brevetti per migliorarne l'efficacia, Arrivando anche a vincere la 24 ora di Le Mans. Questo ha fatto si che i principali difetti di questa tipologia motoristica furono progressivamente attenuati o addirittura eliminati. Il consumo eccessivo di benzina e di olio, l'affidabilità non esemplare, con la RX8 diventarono un ricordo. I consumi di olio diventano di poco superiori al normale, e comunque all'interno dei programmi di manutenzione ordinaria dell'assistenza; il consumo è addirittura inferiore con un uso "tranquillo" (salendo di giri, il consumo aumenta esponenzialmente, sicchè il consumo ridiventa un poco più alti delle motorizzazioni otto a parità di kw); l'affidabilità è confrontabile ai modelli della stessa marca con motore otto. Però, bisogna anche dire che sono le officine Mazda sono in grado di mettere mano efficacemente sul motore...
Comunque, da una parte il partner (molto influente) Ford poco propenso ad altre folli investimenti, dall'altra le norme sulle emissioni sempre più restrittive (e che quindi richiedevano un ulteriore e costoso step evolutivo, che non è detto fosse possibile), hanno cancellato, senza pianti e strappi di capelli, il Wankel dal listino Mazda.


"Io cerco le curve anche nei rettilinei" Tonino Guerra
emilio.sansone
Inviato: sabato 22 marzo 2014 11:08:55



Iscritto: 09/04/2013
Locazione: Como dintorni
Per completezza di informazione su questo argomento, vi segnalo un tentativo di modifica sostanziale del motore Wankel che, stando a quanto affermano gli sviluppatori, potrebbe condurre a un "futuribile" sviluppo dei motori rotativi, ammesso che ciò sia ancora possibile.

Ecco qua sotto uno schemino che mostra le principali differenze di forma tra il "vecchio" Wankel e il nuovo "ordigno", il cui ultimo sviluppo si chiama X2 Rotary Diesel Engine, attualmente in fase di sperimentazione da parte di un'azienda Americana chiamata LiquidPiston, con sede a Bloomfield, nel Connecticut.




Come si vede, e se non ho capito male, la struttura principale del Wankel è stata rispettata soprattutto a livello cinematico, con i due organi mobili primari, rotore e albero eccentrico, e relativo rapporto di trasmissione (un giro del rotore ogni tre giri dell'albero).

Cambiano invece drasticamente le forme del rotore e della camera: in questo caso è il rotore ad assumere una forma "ad otto" e cioè arrotondata, mentre la camera ha una forma a tre lobi. Il vantaggio principale di questa soluzione, dal punto di vista delle sollecitazioni, dovrebbe risiedere nel fatto che sono riusciti ad eliminare i segmenti di tenuta sul rotore, e cioè uno dei problemi mai completamente risolti del Wankel.

Sempre gli sviluppatori affermano che si avvalgono nel funzionamento del propulsore di un particolare ciclo termodinamico denominato HEHC (High Efficiency Hybrid Cycle), i cui vantaggi sarebbero visibili nel sottostante grafico, in termini di efficienza termodinamica rispetto ai cicli tradizionali:



Altre particolarità significative di questo motore consisterebbero nel fatto che non ha bisogno di un sistema di raffreddamento, cosa che gli consentirebbe di raggiungere facilmente un rendimento circa doppio rispetto ai motori alternativi. Il flusso dei gas è di tipo assiale, come si vede in questa animazione, rilevata dal sito degli sviluppatori:

http://liquidpiston.com/technology/how-it-works/

Se un idiota ti dice "cretino!" sorridi: vuol dire che sei intelligente.
Herr Fritz 27
Inviato: sabato 22 marzo 2014 11:44:54



Iscritto: 06/11/2011
Locazione: A 4 km dalla centrale nucleare...
Fanno i fighi a chiamarlo HEHC, ma è e rimane un ciclo Otto. Magari ottimizzato (da vedere), ma quello rimane.

Poi le guarnizioni di tenuta non ci sono più sul rotore, ma le hanno spostate sullo statore. E si consumano anche lì come su un Wankel qualsiasi...
anonym_4124176
Inviato: sabato 22 marzo 2014 11:57:56



Iscritto: 10/02/2011
Locazione: affari miei
Diesel per diesel preferisco il brayton - joule della hyosung nel suo "sigaro" a palette lungo 30 cm. Quello si che non aveva tenute che si consumavano! Chissà perchè lo hanno accantonato. 30 CV ,niente candele e un riduttore craccato a settimana d'oh!

per una fuga di legno o pellet non si è mai preoccupato nessuno ,le fughe di metano sventrano le case e fanno stragi.

Sulle mie moto NON SI USANO abbigliamento dainese,caschi agv,catene regina,olio castrol, gomme pirelli e freni brembo.

Usate voi questa roba se volete spendere il triplo

emilio.sansone
Inviato: sabato 22 marzo 2014 12:26:09



Iscritto: 09/04/2013
Locazione: Como dintorni
Originariamente inviato da Herr Fritz 27
Fanno i fighi a chiamarlo HEHC, ma è e rimane un ciclo Otto. Magari ottimizzato (da vedere), ma quello rimane.

Poi le guarnizioni di tenuta non ci sono più sul rotore, ma le hanno spostate sullo statore. E si consumano anche lì come su un Wankel qualsiasi...


Beh... piano a dargli addosso, Herr... lasciamoli lavorare... sulla carta i vantaggi ci potrebbero essere. Relativamente ai segmenti direi che, visto che lo statore è fermo, non sono sollecitati a centrifugazione e perciò "raschiano" meno le superfici di contatto. Inoltre non devono bypassare luci di aspirazione e scarico. Il punto centrale, tuttavia, mi pare un altro: c'è da vedere se effettivamente questo rotativo riuscirà a fare a meno del raffreddamento senza autodistruggersi in tempi brevi, una volta montato su un veicolo reale.

Comunque se "fanno i fighi" si deve presumibilmente al fatto che tentano di "vendere la loro mercanzia", coperta da parecchi brevetti.

Il mondo, invece, è stracarico di individui che "fanno i fighi" senza aver mai inventato niente.

Ad ogni modo non mi dispiacerebbe se quella brava gente riuscisse a "sfondare" in qualche modo... a me quel loro aggeggio non dispiace...ciao

Se un idiota ti dice "cretino!" sorridi: vuol dire che sei intelligente.
Herr Fritz 27
Inviato: sabato 22 marzo 2014 13:24:16



Iscritto: 06/11/2011
Locazione: A 4 km dalla centrale nucleare...
Originariamente inviato da emilio.sansone
Beh... piano a dargli addosso, Herr... lasciamoli lavorare... sulla carta i vantaggi ci potrebbero essere. Relativamente ai segmenti direi che, visto che lo statore è fermo, non sono sollecitati a centrifugazione e perciò "raschiano" meno le superfici di contatto. Inoltre non devono bypassare luci di aspirazione e scarico.


Capitolo tenute: il rotore è soggetto comunque a centrifugazione, per cui tende a dilatarsi e a caricare maggiormente le tenute. Poi, siccome le luci di scarico e aspirazione sono state ricavate sulla faccia laterale del rotore (00:14 del video che hai postato), le tenute si beccano comunque tutte le luci.

Capitolo ciclo: ovviamente non credo siano così stupidi da fare un video corretto al centesimo sul funzionamento del motore, per cui si può solo parlare per "buonsenso". Rispetto ad un ciclo Otto-Wankel, che ha una camera di scoppio "viaggiante", possono esserci dei vantaggi se, "viaggiando", la camera di scoppio del Wankel tende a dilatarsi più di quanto non faccia quella più "statica" del motore LPI. Il che mi fa sorgere un dubbio: lo spazio morto dove viene alloggiata la candela come viene lavato? Quella è tutta una parte di volume che, alla fine, non viene occupato da carica fresca, per cui è inerte e toglie energia alla combustione semplicemente per scaldarsi. Volendo, ci si può vedere un comportamento tipo EGR, si potrebbe pensare di sfruttarlo in questo modo. Altro punto di forza pare essere la sovraespansione dei gas di scarico. Da una parte è un ottima cosa, più espandi e più ottieni lavoro dal motore, dall'altra parte, ricordiamoci, c'è tutto l'impianto di trattamento dei fumi da attraversare che, facendo riferimento alle normative attuali, tende ad essere bello affollato. Quindi possono sovraespandere finchè vogliono, ma i gas devono uscire poi, quindi, dove loro ravvisano un 8% di miglioramento, io fatico a vedercene la metà.

Originariamente inviato da emilio.sansone
Il punto centrale, tuttavia, mi pare un altro: c'è da vedere se effettivamente questo rotativo riuscirà a fare a meno del raffreddamento senza autodistruggersi in tempi brevi, una volta montato su un veicolo reale.


Considerando che ci sono attriti e avviene una combustione, l'assenza di raffreddamento la vedo molto dura. Il catalizzatore, per lavorare, deve stare attorno a 200°C, quindi i gas di scarico devono essere, almeno a qualche decina di gradi in più.

Vedile come critiche costruttive, nel senso che, se fosse possibile, mi piacerebbe sapere come hanno risolto questi problemi. Se li hanno risolti o se è solo marketing o, come dici te:

Originariamente inviato da emilio.sansone
Comunque se "fanno i fighi" si deve presumibilmente al fatto che tentano di "vendere la loro mercanzia", coperta da parecchi brevetti.

ciao

P.S.: Ben venga qualsiasi tentativo di innovazione, magari nel cercare di raggiungere i loro scopi trovano o hanno trovato un modo per migliorare altro già disponibile!!!
emilio.sansone
Inviato: sabato 22 marzo 2014 18:04:59



Iscritto: 09/04/2013
Locazione: Como dintorni
Ti rispondo in breve e senza troppi fronzoli, Herr:

Relativamente alle tenute non credo che siano rigide. Presumibilmente si tratta di elementi elastici per cui, anche se il rotore dovesse tendere a dilatarsi per forze centrifughe (ma non tanto da arrivare al "grippaggio", presumo he he he ), non mi pare che le pressioni di contatto aumenterebbero di molto. Inoltre il rotore è di forma "tondeggiante". Niente cuspidi. In pratica pressioni di contatto basse, luci ricavate sul "rotondo che viaggia" e fasce elastiche ferme.

Per quanto riguarda i problemi di efficienza termodinamica non direi che ci sia molto da aggiungere a quanto già detto, se non che, a parte i punti percentuali del ciclo sperimentale proposto, il Wankel consumava molto proprio perché le camere di scoppio avevano una forma "laminare" poco efficiente che costringeva all'uso delle due candele sequenziali per tentare di bruciare tutta la miscela.

Per quanto riguarda il lavaggio si tratta di vedere in che misura riescono a ottimizzare i collettori e gli scarichi.

Sta di fatto che mi pare uno dei pochi tentativi realmente innovativi rispetto al motore del vecchio Felix, senza il quale, comunque, difficilmente avrebbe trovato un certo spazio questo progetto.

Per il resto (ripeto), visto che non siamo noi i titolari del tentativo, lasciamoli lavorare. Se verrò a sapere che questo strano "ufo" è stato montato su un veicolo marciante, mi permetterò di riesumare questo argomento. Per il momento si parla di un prototipo che ha dato al banco 40 HP. Ma loro, gli sviluppatori, affermano che il loro propulsore può andar bene per potenze tra 1 e 1000 HP (ellavacca!!!) ciao

Se un idiota ti dice "cretino!" sorridi: vuol dire che sei intelligente.
bymaxx
Inviato: sabato 22 marzo 2014 18:42:21



Iscritto: 24/02/2009
Locazione: vigevano e pavia
Così per curiosità, una termica Wankel venne installata su un Sachs 7 marce da regolarità negli anni 70 e fece alcune gare qui in Italia si vide ad una Valli del 77.
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