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TOURIST TROPHY, un altro morto, ha ancora senso il TT? Opzioni · Visualizza
Ponan
Inviato: giovedì 31 maggio 2018 16:37:25



Iscritto: 17/02/2012
Locazione: Monza
Un morto (Kneen) e uno gravissimo (Mercer): ma che senso ha far rischiare la vita in questo modo ai piloti? Non ci sono guardrail, l'organizzazione è tale che un'auto dell'organizzazione percorrendo il Mountain nel senso sbagliato ha causato un incidente con un gruppo di piloti tra cui Mercer ... Come mai i piloti di alto livello non vi partecipano? Che senso ha infatti rischiare la vita ad ogni curva cieca, saltare per metri con una moto da 200CV e coi semimanubri nel TT? un circuito che vanta una storia di 143 morti (contati fino al 2015, ma a cui dobbiamo aggiungere 1 nel 2016, 3 nel 2017, 1 nel 2018. In sostanza in 111 anni di storia del TT, 148 morti, oltre 1,3 a gara!!!

... in moto è un avventura!
Luca_Brg
Inviato: giovedì 31 maggio 2018 17:04:54



Iscritto: 23/09/2010
Locazione: transpadana
Non è che gli fanno rischiare la vita, sono i piloti che la rischiano. Liberamente. Io credo che troppe limitazioni alla fine ci faranno diventare dei soldatini tutti belli inquadrati. Le persone muoiono in montagna, sulle bici downhill, con il bungee jumping, tuffandosi da rocce alte 50 metri, ma anche strafogandosi di bomboni per pedalare più forte del collega pensionato con cui vanno in giro con la bici da corsa bardati come Froome sul Galibier.
Insomma, io credo che quando uno conosce i rischi che corre, e sceglie di correrli, è responsabilità sua. Magari si può parlare del costo di eventuali cure e soccorsi, e qui concordo con chi dice che non dovrebbero essere a carico della comunità, ma questo già accade sulle piste di sci, qui in Italia. Il soccorso, se non sei assicurato, ti costa € 250.

chi è senza peccato...
anonym_4124176
Inviato: giovedì 31 maggio 2018 17:16:37



Iscritto: 10/02/2011
Locazione: affari miei
una moto con i semimanubri non ha mai senso. Almeno a mio parere. Ma sapete come la penso.

Si fa tanta polemica per 143 morti in parecchi anni ma quanti ne muoiono sulle NORMALI strade e NORMALI cittadini che non vogliono schiattare di caldo nelle scatole di sardine a 4 ruote.

Io ritengo mostruosamente noiose,quasi come una canzone di carmen consoli o irene grandi qualunque gara su asfalto a vedere i trenini su ruote che inclinano e dondolano tutti nello stesso modo. Se poi il cronista è concitato e sbraita come un deficente uso la piu' grande arma che il mondo tecnologico abbia inventato. Il telecomando!

La stessa arma che uso quando si parla di gente che "sta male" in chissà quale posto del mondo che manco si vede nelle carte geografiche.

Per quando riguarda i soccorsi a pagamento,bè qui in piemonte si paga solo l'elicottero,la normale ambulanza o il passaggio in motoslitta o gatto delle nevi è compreso nel giornaliero.
Ci aveva provato qualche politicotto locale per differenziare sci e snowboard nel trattamento ma poi si è fatto furbo. Anche perchè la prima causa delle chiamate in montagna non è per le legnate o le cadute ma per malori dovuti a un fisico non in ordine e sforzi esagerati per compiacersi o per compiacere altri.



per una fuga di legno o pellet non si è mai preoccupato nessuno ,le fughe di metano sventrano le case e fanno stragi.

Sulle mie moto NON SI USANO abbigliamento dainese,caschi agv,catene regina,olio castrol, gomme pirelli e freni brembo.

Usate voi questa roba se volete spendere il triplo

anonym_4124176
Inviato: giovedì 31 maggio 2018 17:24:27



Iscritto: 10/02/2011
Locazione: affari miei
Originariamente inviato da luca_berg
o credo che troppe limitazioni alla fine ci faranno diventare dei soldatini tutti belli inquadrati.


E' quello che vogliono in tanti.

Si inizia con le auto con gli aiuti alla guida da diversamente capaci,si continua vestendo con le protezioni anche per andare al cesso e poi si finirà così.

L'importante è esserne consapevoli e non dare ragione a chi sostiene questa popò. Cosa che io faccio da secoli. Ho smesso di andare sott'acqua per la troppa invadenza dei computer che di fatto in 30 anni hanno DIMEZZATO il tempo di fondo .

Quando iniziano con lo snowboard avevo la divisa completa da giocatore di hockey su ghiaccio (ci ho giocato per 20 anni) ma non perchè con le protezioni addosso mi facessi meno male....per fare piu' male agli altri! Era il tempo che la rivalità tra assi diritte e asse unico imperava. Secoli fa (penso che sia ULTRA in prescrizione ) avevo preso in pieno uno sciatore che lo faceva apposta a tagliarmi la strada chiudendomi e ridacchiando come un cretino .
Alla fine non ci ho piu' visto e mi sono abbassato entrandogli a 60 all'ora nel bacino e spazzandolo via.

Io ovviamente non sono manco caduto,lui si è ha pure rotolato

per una fuga di legno o pellet non si è mai preoccupato nessuno ,le fughe di metano sventrano le case e fanno stragi.

Sulle mie moto NON SI USANO abbigliamento dainese,caschi agv,catene regina,olio castrol, gomme pirelli e freni brembo.

Usate voi questa roba se volete spendere il triplo

luciopx
Inviato: giovedì 31 maggio 2018 17:33:14



Iscritto: 10/08/2009
Locazione: trento
Originariamente inviato da Ponan68
Un morto (Kneen) e uno gravissimo (Mercer): ma che senso ha far rischiare la vita in questo modo ai piloti? Non ci sono guardrail, l'organizzazione è tale che un'auto dell'organizzazione percorrendo il Mountain nel senso sbagliato ha causato un incidente con un gruppo di piloti tra cui Mercer ... Come mai i piloti di alto livello non vi partecipano? Che senso ha infatti rischiare la vita ad ogni curva cieca, saltare per metri con una moto da 200CV e coi semimanubri nel TT? un circuito che vanta una storia di 143 morti (contati fino al 2015, ma a cui dobbiamo aggiungere 1 nel 2016, 3 nel 2017, 1 nel 2018. In sostanza in 111 anni di storia del TT, 148 morti, oltre 1,3 a gara!!!


Lunga vita al tt. Chi pensa sia una gara immorale, anacronistica, assurda ecc...non la segua. Semplice. Per fortuna ci sono ancora persone che sono padrone della loro vita e del loro destino. Le questioni morali, restino in vaticano. Onore a chi è capace di sacrificarsi per la propria passione.

Una PX è per sempre
anonym_4124176
Inviato: giovedì 31 maggio 2018 17:41:24



Iscritto: 10/02/2011
Locazione: affari miei
Originariamente inviato da luciopx
Originariamente inviato da Ponan68

. Le questioni morali, restino in vaticano. .


CONFERMO e sottoscrivo

per una fuga di legno o pellet non si è mai preoccupato nessuno ,le fughe di metano sventrano le case e fanno stragi.

Sulle mie moto NON SI USANO abbigliamento dainese,caschi agv,catene regina,olio castrol, gomme pirelli e freni brembo.

Usate voi questa roba se volete spendere il triplo

DrManetta
Inviato: giovedì 31 maggio 2018 17:53:15



Iscritto: 25/05/2016
Locazione: Cecina (LI)
Originariamente inviato da luca_berg
Non è che gli fanno rischiare la vita, sono i piloti che la rischiano.

Concordo assolutamente. E lo fanno in un ambito controllato e (suppongo) alla comunità non costi niente in termini di soccorso e cure, visti gli sponsor, le assicurazioni ed il funzionamento diverso della sanità inglese.
Questo non toglie il dispiacere per la perdita di giovani vite e grandi appassionati di moto.

Non han sì aspri sterpi né sì folti quelle fiere selvagge che ’n odio hanno tra Cecina e Corneto i luoghi cólti
Marco.Triple
Inviato: giovedì 31 maggio 2018 17:54:32



Iscritto: 15/05/2012
Locazione: Vicenza
Originariamente inviato da luciopx
[quote=Ponan68]Onore a chi è capace di sacrificarsi per la propria passione.

Beh ecco, sul fatto di onorarli non sono d'accordo, sul rispettarli sì, nel senso che fanno una scelta (spero che prima ci pensino bene ma credo di sì) e se non nuoce agli altri per me va bene così.
Però ecco, alcuni li trattano come degli eroi ma, sarò moralista, secondo me gli eroi sono altri.


Il motociclismo non è un passatempo, è uno stile di vita!
andrea.matteo
Inviato: giovedì 31 maggio 2018 18:36:17



Iscritto: 26/03/2018
Locazione: Biella
mah....

per me il concetto è di una semplicità disarmante,
chi siamo noi per dire ad altri cosa possono e non possono fare della loro vita
l'importante è che non coinvolgano la vita degli altri...

questi piloti sono eroi?
no, per niente

i veri eroi sono coloro che rischiano di proprio a beneficio di altri, per cui 9 su 10 si usa questo termine a sproposito

questi piloti è gente che possiede una sconsiderata passione da rasentare la follia e su di me, grande appassionato di motociclismo, esercitano una sorta di fascino ....forse perché ho paura delle alte velocità in moto



ci devo andare,
almeno una volta nella vita ci devo andare al TT.....

... c'è gente per tutto...
Ponan
Inviato: giovedì 31 maggio 2018 18:59:57



Iscritto: 17/02/2012
Locazione: Monza
Molti la pensano come voi, non solo i piloti che la corrono, ma i tantissimi appassionati che ogni anno raggiungono l’isola di Man per vedere questa arena di centauri.
In effetti un circuito cittadino dove delle moto sfrecciano a oltre 300 km/h tra marciapiedi, muretti, dossi e curve strette, tratti montuosi con un manto stradale irregolare, condizioni metereologiche variabili (ho letto persino la nebbia!!), rende la corsa imprevedibile e pericolosissima. Quindi attrae il coraggio dei piloti e la loro impresa.
Ho letto delle interviste ad alcuni piloti: “Che cosa significa il TT per te?” Johnson: un’ esperienza da brivido fiondarsi in quella curva a 250 km/h partendo da fermo ... adoro sfrecciare a 300 all’ora tra le case e i muri: sono dei punti di riferimento che ti fanno percepire davvero la velocità”. Questa cosa è detta da molti. E poi “Qual è invece, la parte più spaventosa o più difficile del circuito? Hutchy: “Più che punti difficili o spaventosi a me annoia la parte di Governor’s Bridge che è la parte più lenta del tracciato” … Basta questo per capire tutto: siamo su un altro pianeta!
Ho letto che per molti il TT è il motociclismo più autentico: una strada, una moto, il rischio. I piloti sanno benissimo che la possibilità di lasciarci le penne è altissima. Ma è proprio questo che li spinge. Sembra che vogliano cimentarsi in un’impresa che ha del leggendario. Anche i migliori piloti della MotoGP fanno tappa al TT come spettatori (mi sembra ci sia stato anche Valentino Rossi). Ho letto un articolo in cui intervistavano Giacomo Agostini, che di titoli al TT ne ha vinti dieci. Ha detto: “Una pista pericolosa dove se cadi muori, non lascia scampo”. “Alla mia epoca eravamo costretti a correrci: era una tappa del Motomondiale e faceva parte del nostro lavoro. Dopo la morte di Parlotti io mi sono opposto e poi è stata eliminata dal calendario ufficiale”.
Ma allora perché correrci? Sembra che sia il richiamo irresistibile della velocità. Però quello che voglio dire è che in questa gara si muore troppo spesso. Credo che sarebbe ugualmente affascinante se si riuscisse a renderla più sicura. O no?

... in moto è un avventura!
anonym_4124176
Inviato: venerdì 1 giugno 2018 04:57:17



Iscritto: 10/02/2011
Locazione: affari miei
Originariamente inviato da Ponan68
adoro sfrecciare a 300 all’ora tra le case e i muri: sono dei punti di riferimento che ti fanno percepire davvero la velocità


Pensa che qualcuno lo fa anche sulle normali strade contrariato e ogni tanto senti fare

UUUUUUUUUUAAAAAAAAAAAAAAAABADABAM

Dove il badabam era l'auto della famigliola che andavano a farsi un giro

per una fuga di legno o pellet non si è mai preoccupato nessuno ,le fughe di metano sventrano le case e fanno stragi.

Sulle mie moto NON SI USANO abbigliamento dainese,caschi agv,catene regina,olio castrol, gomme pirelli e freni brembo.

Usate voi questa roba se volete spendere il triplo

Marco.Triple
Inviato: venerdì 1 giugno 2018 09:10:30



Iscritto: 15/05/2012
Locazione: Vicenza
Originariamente inviato da Ponan68
Però quello che voglio dire è che in questa gara si muore troppo spesso. Credo che sarebbe ugualmente affascinante se si riuscisse a renderla più sicura. O no?

Non lo so, credo sia impossibile eliminare il rischio!
Però ragionando per assurdo di avere una gara a rischio zero, sarebbe curioso sapere se i piloti ci correrebbero lo stesso... a volte mi sembra che gli piaccia di più rischiare la vita che correre in moto boh

Il motociclismo non è un passatempo, è uno stile di vita!
andrea.matteo
Inviato: venerdì 1 giugno 2018 09:19:24



Iscritto: 26/03/2018
Locazione: Biella
Originariamente inviato da Marco.Triple
... a volte mi sembra che gli piaccia di più rischiare la vita che correre in moto boh....


... "La vita umana non è altro che un gioco della Follia"... Erasmo da Rotterdam

gli alpinisti lo chiamano ...scalare l'inutile ....

l'uomo è fatto così boh

... c'è gente per tutto...
DrManetta
Inviato: venerdì 1 giugno 2018 09:27:36



Iscritto: 25/05/2016
Locazione: Cecina (LI)
Originariamente inviato da Marco.Triple
Originariamente inviato da Ponan68
Però quello che voglio dire è che in questa gara si muore troppo spesso. Credo che sarebbe ugualmente affascinante se si riuscisse a renderla più sicura. O no?

Non lo so, credo sia impossibile eliminare il rischio!
Però ragionando per assurdo di avere una gara a rischio zero, sarebbe curioso sapere se i piloti ci correrebbero lo stesso... a volte mi sembra che gli piaccia di più rischiare la vita che correre in moto boh

Credo che il fascino esercitato sarebbe sicuramente inferiore, sia nel pubblico che nei piloti, perdendo molto della sua unicità di gara folle. Verrebbe a mancare quell'eroismo (termine che anche io credo sia usato a sproposito) che ammanta le gesta dei partecipanti e molte motivazioni svanirebbero. E svanierebbero gli sponsor... quindi i vaini... quindi la gara andrebbe a morire...

Non han sì aspri sterpi né sì folti quelle fiere selvagge che ’n odio hanno tra Cecina e Corneto i luoghi cólti
beciu
Inviato: venerdì 1 giugno 2018 09:39:54


Iscritto: 02/03/2010
Locazione: torreglia (pd)
certo che ha senso il tt,finche' ci saranno esseri umani capaci di una passione grande piu'che della paura di morire ci sara' un senso della vita.Dobbiamo per forza fare la guerra per vedere degli eroi?
Ponan
Inviato: venerdì 1 giugno 2018 10:05:47



Iscritto: 17/02/2012
Locazione: Monza

Forse avete ragione, però è anche vero che il calcio ha tantissimi spettatori e sponsor, ma i calciatori non rischiano la vita. E tornando alle moto, il MotoGP, il SBK, sono molto seguiti (forse molto di più del TT), ma gli incidenti mortali non sono 1 ad ogni gran premio. Riconosco il fascino del TT, anche io andrei a vederlo, però ...

... in moto è un avventura!
Marco.Triple
Inviato: venerdì 1 giugno 2018 11:13:14



Iscritto: 15/05/2012
Locazione: Vicenza
Originariamente inviato da Ponan68

Forse avete ragione, però è anche vero che il calcio ha tantissimi spettatori e sponsor, ma i calciatori non rischiano la vita. E tornando alle moto, il MotoGP, il SBK, sono molto seguiti (forse molto di più del TT), ma gli incidenti mortali non sono 1 ad ogni gran premio. Riconosco il fascino del TT, anche io andrei a vederlo, però ...

No aspetta, hai confuso il discorso! Si parlava dei piloti, non ddegli spettatori!

Il motociclismo non è un passatempo, è uno stile di vita!
lumachina
Inviato: venerdì 1 giugno 2018 12:00:54



Iscritto: 23/06/2000
Locazione: Roma
La famosa Mille Miglia che tutti conoscete o avete sentito parlare, per rimanere in tema di circuito cittadino, fu chiusa nel 1957 dal Governo per i troppi incidenti e morti, perchè già allora le potenze dei motori e le velocità raggiunte erano troppo elevate per essere scatenate fuori da un circuito.


Veterano

BMW R1200R

Motociclista e orgogliosamente BOOMERS
Ponan
Inviato: venerdì 1 giugno 2018 12:08:51



Iscritto: 17/02/2012
Locazione: Monza
Originariamente inviato da DrManetta
Originariamente inviato da Marco.Triple
Originariamente inviato da Ponan68
Però quello che voglio dire è che in questa gara si muore troppo spesso. Credo che sarebbe ugualmente affascinante se si riuscisse a renderla più sicura. O no?

Non lo so, credo sia impossibile eliminare il rischio!
Però ragionando per assurdo di avere una gara a rischio zero, sarebbe curioso sapere se i piloti ci correrebbero lo stesso... a volte mi sembra che gli piaccia di più rischiare la vita che correre in moto boh

Credo che il fascino esercitato sarebbe sicuramente inferiore, sia nel pubblico che nei piloti, perdendo molto della sua unicità di gara folle. Verrebbe a mancare quell'eroismo (termine che anche io credo sia usato a sproposito) che ammanta le gesta dei partecipanti e molte motivazioni svanirebbero. E svanierebbero gli sponsor... quindi i vaini... quindi la gara andrebbe a morire...


Marco.Triple mi riferivo a questo messaggio, nel senso che non credo che senza il rischio, il successo del TT sarebbe inferiore.

... in moto è un avventura!
lumachina
Inviato: venerdì 1 giugno 2018 12:10:18



Iscritto: 23/06/2000
Locazione: Roma
Originariamente inviato da beciu
certo che ha senso il tt,finche' ci saranno esseri umani capaci di una passione grande piu'che della paura di morire ci sara' un senso della vita.Dobbiamo per forza fare la guerra per vedere degli eroi?


io vorrei sapere cosa hai fatto di così pericoloso per dare un senso alla tua vitàhe he he

a parte gli scherzi e le battute io credo che quando il prezzo in vite da pagare è troppo alto non trovo giusto parlare di evento sportivo.

Veterano

BMW R1200R

Motociclista e orgogliosamente BOOMERS
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