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Giapponesi copioni e presunta superiorità italiana... Opzioni · Visualizza
Utente_qualsiasi
Inviato: martedì 24 luglio 2018 10:56:15


Iscritto: 25/03/2007
Locazione: FC
... punto di partenza. Questo non vuole essere un messaggio polemico e nemmeno vuole costringere le persone a prendere posizione. Vorrei fare una discussione storica sulla moto. Non mi interessa tanto il giorno d'oggi, quanto più il passato.

Lo spunto, che sarebbe interessante anche per un articolo su Moto.it, mi è venuto da una discussione molto distante da questi canoni... in un gruppo dedicato alle Harley-Davidson. Il fatto è che i giapponesi copiano. L'hanno sempre fatto. Magari migliorano ciò da cui attingono, ma comunque rubano le idee ad americani ed italiani. Questa la tesi.
Non è la mia tesi. L'ho scritta per capire com'è nato l'argomento.

Non sono pratico di moto d'epoca. Mi piacciono, ma non sono così esperto. Ci vorrebbe Clarke per rispondere. Comunque... è così vero che noi italiani siamo sempre ai massimi livelli della tecnica ed i giapponesi ci copiano ?

Voi cosa ne pensate ?

Provo a darvi il mio punto di vista. Ho avuto 5 Ducati, 2 Cagiva (una con motore giapponese), 1 Aprilia, 1 Royal Enfield, 3 Suzuki, 2 Honda, 1 Yamaha, 1 Triumph ed ora posseggo una Harley-Davidson. Non sono di parte. Le ho amate tutte, sebbene per motivi diversi. Tutte moto. Nessuno scooter.

Spesso sento dire quanto sia bella la serie 748/916/996/998. E' vero. Innegabile. E' bellissima. Ancora oggi, pur avendo adorato la mia 749 disegnata da Terblanche, mi giro a guardare la serie storica di Tamburini.
Tuttavia mi ricordo di avere letto che quella serie doveva somigliare alla supersport di casa Ducati. Tamburini vide il prototipo della NR750 e buttò via tutto.

Vero o falso ?

Non saprei, ma sicuramente la NR750 ha qualcosa da dire esteticamente molto più di quanto non lo abbiano fatto tecnicamente i suoi pistoni ovali.



Certo. Era sgraziata. Nulla a che vedere con la 916, ma se la guardate bene... l'ispirazione di Tamburini è chiara e parte dai due fari sottili passando per le finte prese d'aria nel codone. Cosa dire poi dello scarico sotto la sella e del monobraccio in una moto sportiva (la K1 lo possedeva, ma non è la stessa cosa) ?
Allo stesso modo vediamo una forcella a steli rovesciati (presente comunque anche nelle 851/888 e nelle Kawasaki ZXR) ed un design molto moderno dei cerchi. Vogliamo parlare delle frecce integrate negli specchietti per una sportiva ?

Comunque tornando a cose più antiche... ho sentito dire che la CB Four sarebbe stata copiata dalla MV Agusta 600 a 4 cilindri. Quest'ultima tuttavia aveva un motore sviluppato negli anni '50. Sarebbe stato ridicolo copiarla sul finire degli anni '60. Basta guardare esteticamente i due propulsori.

Penso anche a moto come il Falcone. Bellissimo, ma uno spompato monocilindrico orizzontale. Affidabile, ma in Inghilterra si proponeva ben altro e noi lo abbiamo tenuto in produzione sino agli anni '70.

Diciamo che vedendo qualche libro di storia motociclistica, vedo una grossissima differenza in Italia tra gare e produzione. Moto veramente avanti nelle competizioni, ma poi qualcosa di molto più desueto (non copiabile) in produzione. Penso alla stessa MV Agusta vincente nelle gare e poi proponeva moto come la Pullman 125 alla gente.

Boh... sono incerto. Voi cosa dite ?

Eravamo davvero così avanti e gli altri ci copiavano (molti motori nostri di bassa cilindrata erano copiati da quelli tedeschi) ?

Così... come sana discussione. Senza polemiche.
Marco.Triple
Inviato: martedì 24 luglio 2018 11:24:30



Iscritto: 15/05/2012
Locazione: Vicenza
Originariamente inviato da Utente_qualsiasi
... punto di partenza. Questo non vuole essere un messaggio polemico

Aia, quando parte così di solito va a finire a pugni ha ha ha

Il motociclismo non è un passatempo, è uno stile di vita!
Utente_qualsiasi
Inviato: martedì 24 luglio 2018 11:28:33


Iscritto: 25/03/2007
Locazione: FC
Originariamente inviato da Marco.Triple
Originariamente inviato da Utente_qualsiasi
... punto di partenza. Questo non vuole essere un messaggio polemico

Aia, quando parte così di solito va a finire a pugni ha ha ha



Siamo motociclisti, non politici. Dimostriamolo !
andrea.matteo
Inviato: martedì 24 luglio 2018 12:17:31



Iscritto: 26/03/2018
Locazione: Biella
Originariamente inviato da Utente_qualsiasi
... ho sentito dire che la CB Four sarebbe stata copiata dalla MV Agusta 600 a 4 cilindri. ...


caz....ta enorme,
quei due motori non sono neanche parenti...

come non sono parenti il boxer 1200 aria/olio col 1200 LC, inteso che non si assomigliano neanche nel pisciare .... tanto per capirci

è come dire che due case sono uguali perché entrambe hanno porte, finestre e un tetto sopra la testa, pari pari

4 in linea, 4 a V, bicil. in varie salse , il motore Gay.... sono solo e solamente architetture, niente di più

i Jap dalla fine anni '60 non copiarono,
imposero la loro capacità a tal punto che molti marchi europei morirono,
e di quelli sopravvissuti per oltre 20 anni hanno solo annaspato anche grazie a qualche propria "particolarità", più che altro "romantica" che di sostanza

e se vogliamo dirla tutta in quei tempi noi italiani abbiamo copiato i Jap,
classico esempio furono le Guzzi-Benelli 4-6 cil., palesemente ispirate ai motori Jap ma con affidabilità lontana anni luce ...

per me c'è pure la prova del 9,
i copioni per eccellenza sono i cinesi, tante volte ho sentito la frase ...oggi i cinesi fanno la stessa cosa dei Jap di 50 anni fa...


bene, se oggi volessi comprare una SS 1000 4 in linea cinese da 160cv (mi accontento) dove la trovo?
spero che si comprenda l'esempio ....


... c'è gente per tutto...
Utente_qualsiasi
Inviato: martedì 24 luglio 2018 12:20:46


Iscritto: 25/03/2007
Locazione: FC
Ciao. Grazie della tua risposta. La pensiamo occhio e spanna allo stesso modo. Riguardo alla copiatura MV Agusta / Honda, ci terrei a ribadire che non è una mia idea, ma che si tratta di un discorso sentito troppe volte durante la mia vita motociclistica.
lumachina
Inviato: martedì 24 luglio 2018 12:22:33



Iscritto: 23/06/2000
Locazione: Roma
Si narra che Sohichiro Honda, fondatore dell'ononimo Colosso Japponese, negli anni '50 acquisto una Mondial, che oggi è ancora esposta al Musco Honda di MOntegi, durante un suo viaggio in Europa; quando tornò in patria la smontò pezzo per pezzo, studiò come era fatta e diede il via alla produzione industriale.

Veterano

BMW R1200R

Motociclista e orgogliosamente BOOMERS
andrea.matteo
Inviato: martedì 24 luglio 2018 12:37:37



Iscritto: 26/03/2018
Locazione: Biella
si narrano tante cose....
la verità è che i Jap prima di tutto insegnarono al mondo l'industrializzazione ad alto livello qualitativo e quantitativo, la ricerca ossessiva della qualità in ogni vite, la ricerca ossessiva di trovare prestazioni affidabili in ogni poro ...

ovvero il sogno della perfezione....


... c'è gente per tutto...
lumachina
Inviato: martedì 24 luglio 2018 12:45:07



Iscritto: 23/06/2000
Locazione: Roma
Comunque è vero che Sohichiro prese ispirazione dalla Mondial.

Come è vero che se non era per le moto japponesi sono convinto che due terzi di noi una moto non se la poteva permettere.

A mio avviso il grande merito è stato quello di produrre moto belle, prestazionali, affidabili e alla portata di tutti.

Veterano

BMW R1200R

Motociclista e orgogliosamente BOOMERS
Luca_Brg
Inviato: martedì 24 luglio 2018 12:54:16



Iscritto: 23/09/2010
Locazione: transpadana
negli anni sessanta i giapponesi si ispirarono principalmente alle moto inglesi, soprattutto Triumph, ma le fecero con materiali migliori e più affidabili. Alla fine di quel decennio si ispirarono solo alla loro propria superiore tecnologia, e dominarono il mercato per decenni. La nostra presunta superiorità è fondata su ricordi romantici e non su dati di fatto. Concordo del tutto con Utente qualsiasi, che ha opinioni non qualsiasi...

brindisi

chi è senza peccato...
username__818889
Inviato: martedì 24 luglio 2018 13:00:08


Iscritto: 16/02/2017
Le moto , giapponesi , europee , americane dal mio punto di vista sono tutte bellissime ...
in ogni caso ho sempre seguito il motto "meglio copiare bene che inventare male"
il franz
Inviato: martedì 24 luglio 2018 13:22:20



Iscritto: 24/10/2000
Locazione: Sesto San Giovanni
La superiorità italiana nel progetto e realizzazione di componentistica meccanica, motori e macchine in generale non si discute.
Come per i macchinari industriali siamo primi al mondo (ce la giochiamo con i Giapponesi).
La legislatura e costo del lavoro (tassazione) in Italia fa si che perdiamo gran parte di questo vantaggio.

R1250RT - 70.000 km
nicola66
Inviato: martedì 24 luglio 2018 13:55:22



Iscritto: 13/01/2005
Locazione: MN
all'inizio della seconda guerra mondiale quasi ogni schema motoristico era stato esplorato ed applicato ad una moto.
l'apice è stato il 500V8 motoguzzi del 1955.
persino la kawasaki 4 cilindri sovvralimentata di quest anno ha un precedente del 1933
https://it.wikipedia.org/wiki/CNA_Rondine_500



fare le pieghe non vuol dire fare anche le curve
Marco.Triple
Inviato: martedì 24 luglio 2018 14:24:07



Iscritto: 15/05/2012
Locazione: Vicenza
Io sono molto ignorante in fatto di moto negli anni antecedenti il 2000, ma per quanto riguarda il 21esimo secolo ho questa "sensazione" che le moto europee dettino il passo come innovazione, mentre sulle giapponesi penso sempre che puntino sempre e comunque all'affidabilità a discapito dell'innovazione. Poi anche loro (i jap) sfornano novità tecniche (basti pensare al DCT) e moto moderne e interessanti, ma ho sempre quel senso che "arrivino dopo" boh

Il motociclismo non è un passatempo, è uno stile di vita!
lumachina
Inviato: martedì 24 luglio 2018 14:29:57



Iscritto: 23/06/2000
Locazione: Roma
Originariamente inviato da luca_berg
negli anni sessanta i giapponesi si ispirarono principalmente alle moto inglesi, soprattutto Triumph, ma le fecero con materiali migliori e più affidabili. Alla fine di quel decennio si ispirarono solo alla loro propria superiore tecnologia, e dominarono il mercato per decenni. La nostra presunta superiorità è fondata su ricordi romantici e non su dati di fatto. Concordo del tutto con Utente qualsiasi, che ha opinioni non qualsiasi...

brindisi


mica tanto presunta e romantica, cito la MV, la prima che mi viene in mente, che dal '52 al '74 con 75 titoli iridati ha vinto tutto quello che c'era da vincere

Veterano

BMW R1200R

Motociclista e orgogliosamente BOOMERS
username__818889
Inviato: martedì 24 luglio 2018 14:55:00


Iscritto: 16/02/2017
Originariamente inviato da lumachina
Originariamente inviato da luca_berg
negli anni sessanta i giapponesi si ispirarono principalmente alle moto inglesi, soprattutto Triumph, ma le fecero con materiali migliori e più affidabili. Alla fine di quel decennio si ispirarono solo alla loro propria superiore tecnologia, e dominarono il mercato per decenni. La nostra presunta superiorità è fondata su ricordi romantici e non su dati di fatto. Concordo del tutto con Utente qualsiasi, che ha opinioni non qualsiasi...

brindisi


mica tanto presunta e romantica, cito la MV, la prima che mi viene in mente, che dal '52 al '74 con 75 titoli iridati ha vinto tutto quello che c'era da vincere


Oppure la stessa MV che nel 1998/1999 fece uscire una certa F4 SERIE ORO che fece invecchiare tutte le altre moto di 20 anni , tant'è che linea e componentistica di quel capolavoro sono ancora attuali e spettacolari.

sono sempre stati avanti!
Utente_qualsiasi
Inviato: martedì 24 luglio 2018 15:09:12


Iscritto: 25/03/2007
Locazione: FC
Originariamente inviato da lumachina
Originariamente inviato da luca_berg
negli anni sessanta i giapponesi si ispirarono principalmente alle moto inglesi, soprattutto Triumph, ma le fecero con materiali migliori e più affidabili. Alla fine di quel decennio si ispirarono solo alla loro propria superiore tecnologia, e dominarono il mercato per decenni. La nostra presunta superiorità è fondata su ricordi romantici e non su dati di fatto. Concordo del tutto con Utente qualsiasi, che ha opinioni non qualsiasi...

brindisi


mica tanto presunta e romantica, cito la MV, la prima che mi viene in mente, che dal '52 al '74 con 75 titoli iridati ha vinto tutto quello che c'era da vincere


Certo, infatti ho parlato di produzione. Nelle corse noi siamo sempre stati tra i migliori al mondo.


P.s. Grazie a tutti. Fino a questo punto state tenendo il tema proprio come andrebbe fatto tra appassionati. Si può fare !
Utente_qualsiasi
Inviato: martedì 24 luglio 2018 15:10:25


Iscritto: 25/03/2007
Locazione: FC
Originariamente inviato da ramboso1
Originariamente inviato da lumachina
Originariamente inviato da luca_berg
negli anni sessanta i giapponesi si ispirarono principalmente alle moto inglesi, soprattutto Triumph, ma le fecero con materiali migliori e più affidabili. Alla fine di quel decennio si ispirarono solo alla loro propria superiore tecnologia, e dominarono il mercato per decenni. La nostra presunta superiorità è fondata su ricordi romantici e non su dati di fatto. Concordo del tutto con Utente qualsiasi, che ha opinioni non qualsiasi...

brindisi


mica tanto presunta e romantica, cito la MV, la prima che mi viene in mente, che dal '52 al '74 con 75 titoli iridati ha vinto tutto quello che c'era da vincere


Oppure la stessa MV che nel 1998/1999 fece uscire una certa F4 SERIE ORO che fece invecchiare tutte le altre moto di 20 anni , tant'è che linea e componentistica di quel capolavoro sono ancora attuali e spettacolari.

sono sempre stati avanti!


In realtà, secondo me chiaramente, non creò il clamore estetico della 916. A me personalmente non ha mai detto nulla di particolare la F4. Trovo, al contrario, che tanti stilemi della TNT 1130 del 2004 siano ancora usati oggi. Era paurosamente avanti.
DrManetta
Inviato: martedì 24 luglio 2018 15:12:03



Iscritto: 25/05/2016
Locazione: Cecina (LI)
Originariamente inviato da Marco.Triple
Io sono molto ignorante in fatto di moto negli anni antecedenti il 2000, ma per quanto riguarda il 21esimo secolo ho questa "sensazione" che le moto europee dettino il passo come innovazione, mentre sulle giapponesi penso sempre che puntino sempre e comunque all'affidabilità a discapito dell'innovazione.

Non ho conoscenze abbastanza approfondite per sostenere o confutare tale tesi, ma è certo che le europee puntino più all'esclusività rispetto ai prodtti giapponesi. Se prendiamo ad esempio MV ed Aprilia, praticamente campano su due moto e le acchittano come top model alla serata di gala di Valentino per farne prodotti di elite. Honda invece ha una produzione enormemente più differenziata. Questo spesso fa pensare alla gente che le prime siano iper innovative, mentre Honda che sforna modelli e configurazioni per tutti i gusti sia roba da massaie.
Un po' come la musica in discoteca: quella che non senti mai viene definita "per dj intenditori", quelli fighi che non devono chiedere mai; quella che piace a tutti, che riempe le piste e fa cantare la gente a squarcia gola è banale "commerciale"... ciuk

Non han sì aspri sterpi né sì folti quelle fiere selvagge che ’n odio hanno tra Cecina e Corneto i luoghi cólti
andrea.matteo
Inviato: martedì 24 luglio 2018 15:14:25



Iscritto: 26/03/2018
Locazione: Biella
Originariamente inviato da lumachina
..... cito la MV, la prima che mi viene in mente, che dal '52 al '74 con 75 titoli iridati ha vinto tutto quello che c'era da vincere


appunto....

questo era ed è l'essenza alla base di tante "fantasie" che raccontano oggi sul primato italiano di quei tempi

vincere la gare, quello si
ma sull'industrializzazione di un prodotto commerciale qualitativo, competitivo ed affidabile ai quei tempi avevamo solo da imparare dai Jap....

quante costruttori Jap hanno chiuso in questi ultimi 50 anni .... e quanti dei costruttori italiani/europei


... c'è gente per tutto...
Luca_Brg
Inviato: martedì 24 luglio 2018 15:20:44



Iscritto: 23/09/2010
Locazione: transpadana
sai che lo sapevo che vinceva le corse? ma in vendita c’erano moto completamente diverse, proprio come Guzzi, che gareggiava con il V8 e vendeva quel cancello del Falcone

chi è senza peccato...
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