bon,
fatti circa 1000km di passi a cavallo fra Piemonte-Francia
l'idea è farmi 2-3 giorni di passi, solo soletto, insomma a perdermi... decidere il da farsi km x km, a naso
parto giovedì, noiosissima trasferta fino a Venasca e finalmente imbocco la Valle che porta all'Agnello, ma non per salirci,
voglio farmi i passi "sperduti" delle vallate cuneesi,
a Sampeyre ho già fame
mangio qualcosa e via al primo passo,
Colle Sampeyre, dove passa anche la "Strada dei Cannoni", una strada sterrata che si snoda lungo il crinale di due vallate,
notare il panorama...
scendo sul versante opposto deviando per Fraz. Elva, perché dopo c'è una strada simile a quella del Vercors (Francia),
ovvero scavata nella roccia
la strada fa letteralmente schifo,
non so voi,
io preferisco una strada sterrata ad una asfaltata che in realtà è tutta buche, ghiaia, sassi e sassetti,
non sai mai se hai le ruote su ghiaia o asfalto, mentre su quella sterrata hai un condizione costante,
vabbé,
siccome tengo una moto "versatile" pian pianot scendo a valle, per poi salire al Colle d'Esischie,
e qui......
inizio la salita,
dopo Marmora la strada è larga 87cm e 9mm, fondo in teoria asfaltato, in realtà sporco e rovinato in ogni m.,
ma non importa, tengo una moto "versatile",
ad un bivio mi fermo per capire se andare di qua o di là quando mi affianca uno in moto,
capisce che cerco di capire e mi fa segno di seguirlo,
oh, meno male
lo seguo e siamo a posto....
peccato che parte come una scheggia,
ed io ..... devo tenere il suo passo,
ecchecazz, 40 anni di moto serviranno a qualcosa
(su questa sgroppata aprirò un 3D nella sezione pneumatici)
saliamo per km e km, ci siamo quasi....
e ZAC!
strada bloccata per neve!
maporcadiquellavaccaribaltatasi può tenere un passo chiuso a metà giugno per non spalare 500m di neve del menga?
e ci vuole un genio per piantare un cartello "PASSO CHIUSO" all'imbocco della strada a fondo valle?
tra l'altro il Colle d'Esischie era un punto strategico per il mio giro, confluiscono 3 stradine,
l'idea era arrivare al colle, scendere di qualche km fino al Santuario di S.Magno, risalire al colle per proseguire e scendere nella vallata di Cuneo,
invece sta cippa ....
ho dovuto tornare indietro, farmi di nuovo quella eterna stradina del menga fino a valle, scendere fino Dronero, poi Cuneo e finalmente imboccare la vallata della Maddalena,
due ore e benzina perse...
oramai sono le 18 ed è ora di trovare un buco dove dormire,
cell., ricerca, al primo colpo trovo un alberghetto con ristorante,
doccia, cena, finito, e sono le 20,
c'è ancora un sacco di luce, mo che faccio?
fangala,
provo a salire a quel Colle del menga da questo versante,
arrivo a Demonte, imbocco la stradina che sale al Colle,
presto molta attenzione per eventuali cartelli "Passo Chiuso" e salgo fra caprioli, volpi e marmotte che attraversano la stradina ..... uhmm, dev'essere molto battuta sta stradina, o forse sono l'unico pirla che la usa a quest'ora
km e km, inizia pure il freddo, con i miei guanti estivi, e arrivo al Colle Valcavera,
un colle che precede il Colle d'Esischie,
sarà il freddo, ma sento che da questo versante ci arrivo a quel colle,
proseguo, strada con sempre più sassi caduti dalla costa....
e dietro la curva ..... strada innevata,
mavafan.....ci ho provato in ogni modo, ma niente....
e son sceso con le mani congelate ed al buio.
Domani Francia. (finalmente)
Alle 8 sono già in moto,
Vinadio e su alla Lombarda per godermi 10min. di panorama, strada strettina ma non malaccio,
ecco il panorama....
entro in Francia, tempo le prime due curve che scendono a Isola,
ed al confronto del versante italiano ho davanti
un'autostradadopo neanche 2 km incontro i primi cantonieri francesi al lavoro per la manutenzione (in Italia non ne ho visto uno che sia uno)
un altro mondo....scendo fino a Isola Paese,
strada spettacolare, per un attimo ho pensato di rifarla in salita e scendere di nuovo,
ho desistito, tanto in Francia ce n'è di belle strade da moto,
arrivo alla Bonette con qualche goccia, freddo .... e l'ennesimo bel panorama
se andate alla Bonette vi consiglio di salire dal lato Barcelonnette, non come ho fatto io da Tinée,
scendo a Barcelonnette ed ho fame,
mi fermo in un bar e nel frattempo col cell. inizio a farmi qualche idea su come muovermi per girare nel Vercors il giorno successivo, al ché ho un attimo di lucidità,
speta che guardo il Meteo, pure quello francese ...... fanbrodo, pioggia tutto il giorno,
no, non ho voglia di stare sotto la pioggia e dover tornare pure a casa,
evvabé, torniamo a casa per stasera,
mi sparo ancora l'Izoard....
poi salgo al Monginevro, entro in Italia,
e dopo pochi km ti sale la
Rogna già solo per l'assurdità dei cartelli sui limiti, e non solo per quelli ....
morale, e per chi non è mai stato nelle strade alpine francesi,
per ogni cartello c'è un buon motivo,
se vedete il limite 70 in una strada in mezzo al niente, mollate un po il gas, perché c'è un motivo.
se vedete un cartello provvisorio, quelli a sfondo giallo, tipo strada scivolosa, mollate tutto, perché c'è un
buon motivo,
in Francia i cartelli provvisori non li piazzano alla casso di cane.... c'è sempre un buon motivo
ma soprattutto troverete una cosa utilissima per noi motociclisti che percorriamo strade tortuose e sorpassiamo perennemente le auto,
le frecce di rientro sull'asfalto,
quando le vedete rientrate .... e alla veloce, non sono disegnate a caso.
p.s.
di tutti i passi a ridosso del confine Francia-Piemonte il colle dell'Izoard salendo da Briancon è motociclisticamente il più bello di tutti,
tracciato stupendo, asfalto da fare invidia al Mugello,
l'unica grana e che rischiate di trovare ciclisti anche a mezzanotte,
a dire il vero anche Briancon-Monginevro è un bel tracciato,
solo che dal traffico sembra di essere in tangenziale....
... c'è gente per tutto...