Oggi ho visto un motociclista.
Ero fermo a un semaforo e mi affianca una Honda CB600F nera. La moto è piuttosto sporca, con la parte bassa infangata, anche se siamo in città. Il conducente è sui sessanta, ha un vecchio casco integrale e pantaloni di velluto a coste. Grosse scarpe marroni da contadino, un giaccone pesante, sciarpa e guanti da sci. Guarda fisso davanti a sé, in attesa del verde, se ne frega di altre moto attorno a lui. Ingrana la prima e va, sciolto, sicuro, con un bel suono pieno. La moto ha una dozzina d’anni, il bauletto e non vede un lavaggio da un bel po’. Alla sosta successiva butto l’occhio sul contachilometri: segna 148 mila. Il tizio continua a guardare davanti a sé. Chissà dove va e quante ne ha fatte, con quella buona moto.

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L'istruzione è l'arte di rendere l'uomo etico.

cavolo,marca di moto a parte sembra il mio ritratto.

Massimo rispetto!

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... in moto è un avventura!

Davvero. Occhio di falco Vimoralizzo! Comunque apprezzo l'immagine d'insieme che ha descritto, come apprezzo i motociclsit che se ne fregano del pensiero e dei giudizi altrui godendo del proprio mezzo come meglio credono.

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Non han sì aspri sterpi né sì folti quelle fiere selvagge che ’n odio hanno tra Cecina e Corneto i luoghi cólti

se scrivessi che vado in moto con guanti da sci, pantaloni di velluto, giubbotto eskimo e un vecchio integrale verrei sommerso dalle critiche,
che non meriterei le spese della Sanità pubblica,
ecc.
ecc.
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... c'è gente per tutto...

E' ovvio che sulla sicurezza non si discuta.
Tuttavia, la vista di quel tizio con i suoi vestiti "normali", il vecchio casco integrale mezzo sverniciato e la moto non più di primo pelo mi ha riportato all'essenza del motociclismo, una roba senza fronzoli ma con tanta sostanza.
In questo tempo di falsi motociclisti infighettati e super accessoriati.

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L'istruzione è l'arte di rendere l'uomo etico.