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Iscritto: 02/10/2004 Locazione: CO
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Letto questa mattina questo articolo sul Sole 24Ore, penso potrebbe interessare a molti:
Risorse anche per le due ruote almeno di classe Euro 5
Il Dpcm sugli incentivi auto ha anche nuove misure in favore delle due ruote a motore. A gennaio erano ripartiti i bonus per quelle elettriche o ibride, previsti dal 2019 e destinati ad andare avanti fino al 2026 (ci sono a disposizione 150 milioni in tutto, di cui 20 stanziati per quest’anno, ma ad oggi ne rimangono solo 6,3). Ora si aggiungono agevolazioni per gli esemplari con motore tradizionale, purché di classe ambientale «non inferiore a Euro 5»: per quest’anno ci sono 30 milioni.
In entrambi i casi, il bonus consiste in uno sconto del 30% sul «prezzo di acquisto», con un massimo di 3mila euro; se c’è rottamazione, si sale al 40%, con tetto a 4mila euro. Ma nel caso di elettrici e ibridi sono rottamabili con bonus solo esemplari di classe da Euro zero e Euro 3, per l’acquisto di motori termici si possono rottamare anche Euro 4. Il bonus spetta per acquisti di veicoli delle categorie L1e, L2e, L3e, L4e, L5e, L6e, L7e - che includono i ciclomotori, i motocicli (compresi i tricicli e i sidecar) e i quadricicli (sia quelli leggeri sia quelli “ordinari”) - senza limiti di potenza. Pure il mezzo da rottamare deve appartenere a tali categorie, ma non necessariamente alla stessa del nuovo.
Se si rottama una moto vecchia ci sarebbe sconto del 40% sulla moto nuova, fino a 4 mila euro al massimo. Quindi una moto nuova da 10k la si avrebbe a 6k.
Vedremo se sarà effettivamente così.
Aspettiamo l'ufficialità a breve...
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Iscritto: 23/06/2000 Locazione: Roma
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Non rimane che aspettare la Gazzetta Ufficiale
Veterano
BMW R1200R
Motociclista e orgogliosamente BOOMERS
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Iscritto: 13/01/2005 Locazione: MN
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Originariamente inviato da Zinco55 Ma nel caso di elettrici e ibridi sono rottamabili con bonus solo esemplari di classe da Euro zero e Euro 3, per l’acquisto di motori termici si possono rottamare anche Euro 4. relativamente all'auto è una presa per il sedere totale. la euro3 + recente è del 2005, cioè ad oggi ha 17 anni (ma si sale fino a 21) se uno ad oggi usa un'auto di almeno 17 anni penso che di cambiarla per una elettrica/ibrida non gliene possa fregare di meno. Forse può pensare di sostituirla con una usata almeno euro5, ma se la sua funziona e non vive in zone con blocchi del traffico si ritorna al non gliene può fregare di meno fare le pieghe non vuol dire fare anche le curve
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Iscritto: 08/09/2015 Locazione: Roma
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Originariamente inviato da nicola66Originariamente inviato da Zinco55 Ma nel caso di elettrici e ibridi sono rottamabili con bonus solo esemplari di classe da Euro zero e Euro 3, per l’acquisto di motori termici si possono rottamare anche Euro 4.
relativamente all'auto è una presa per il sedere totale.
la euro3 + recente è del 2005, cioè ad oggi ha 17 anni (ma si sale fino a 21) se uno ad oggi usa un'auto di almeno 17 anni penso che di cambiarla per una elettrica/ibrida non gliene possa fregare di meno.
Forse può pensare di sostituirla con una usata almeno euro5, ma se la sua funziona e non vive in zone con blocchi del traffico si ritorna al non gliene può fregare di meno Più recente si arriva al 2015, la mia è Euro 3.
Sono un tipo semplice, mi fermo al semaforo, dentro la prima e gas a martello!
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Iscritto: 13/01/2005 Locazione: MN
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Originariamente inviato da Aldo RomaOriginariamente inviato da nicola66Originariamente inviato da Zinco55 Ma nel caso di elettrici e ibridi sono rottamabili con bonus solo esemplari di classe da Euro zero e Euro 3, per l’acquisto di motori termici si possono rottamare anche Euro 4. relativamente all'auto è una presa per il sedere totale. la euro3 + recente è del 2005, cioè ad oggi ha 17 anni (ma si sale fino a 21) se uno ad oggi usa un'auto di almeno 17 anni penso che di cambiarla per una elettrica/ibrida non gliene possa fregare di meno. Forse può pensare di sostituirla con una usata almeno euro5, ma se la sua funziona e non vive in zone con blocchi del traffico si ritorna al non gliene può fregare di meno
Più recente si arriva al 2015, la mia è Euro 3. tu intendi le moto. le auto euro3 si sono potute vendere fino al 31dic2005 in ogni caso gli incentivi per le moto è solo per quelle elettriche, o ibride. di ibride penso ce ne sia solo una, il piaggio mp3. fare le pieghe non vuol dire fare anche le curve
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Iscritto: 02/10/2004 Locazione: CO
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Originariamente inviato da nicola66Originariamente inviato da Aldo RomaOriginariamente inviato da nicola66Originariamente inviato da Zinco55 Ma nel caso di elettrici e ibridi sono rottamabili con bonus solo esemplari di classe da Euro zero e Euro 3, per l’acquisto di motori termici si possono rottamare anche Euro 4. relativamente all'auto è una presa per il sedere totale. la euro3 + recente è del 2005, cioè ad oggi ha 17 anni (ma si sale fino a 21) se uno ad oggi usa un'auto di almeno 17 anni penso che di cambiarla per una elettrica/ibrida non gliene possa fregare di meno. Forse può pensare di sostituirla con una usata almeno euro5, ma se la sua funziona e non vive in zone con blocchi del traffico si ritorna al non gliene può fregare di meno Più recente si arriva al 2015, la mia è Euro 3.
tu intendi le moto. le auto euro3 si sono potute vendere fino al 31dic2005
in ogni caso gli incentivi per le moto è solo per quelle elettriche, o ibride. di ibride penso ce ne sia solo una, il piaggio mp3. No, nell'articolo si parla di incentivi per moto con motore termico, è questa la novità interessante che volevo sottolineare....
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Iscritto: 23/06/2000 Locazione: Roma
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Nell'ottica della Transizione Ecologica ha senso svecchiare il parco auto/moto a favore dell'ibrido/elettrico diversamente non lo capisco, anche se ho letto da qualche parte che molti Paesi alla luce dei fatti stanno pensando di prorogare la deadline fissata al 2035, sulla fine dei motori termici a scoppio, benzina e diesel.
Veterano
BMW R1200R
Motociclista e orgogliosamente BOOMERS
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Iscritto: 02/03/2010 Locazione: torreglia (pd)
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penso che cerchero' una vecchia vespa (quella con le puntine)per scappare in svizzera
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Iscritto: 22/07/2013
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Scusate per tutto bello, si facciamo i naturisti passiamo all'elettrico ...sisisisi all'ibrido..... poi tra dieci anni scopriamo che per fare le batterie sventriamo il pianeta terra...per tirare i materiali per produrle, cosi come che scordiamo che camminano queste auto ecologiche con le gomme o copertoni.....è con che si fanno i copertoni??? secondo me sono quelle fichettate come le case domotiche.......poi manca la corrente ...è rimani fuori casa... Alexia dammi dell [beep] Che poi se leggete le notizie....pare che ritorneremo al carbone ....perciò ... Aridatemi la benzina super Rossa....le nazionali senza filtro ... ma lo avete visto il nuovo scooter elettrico della bmw...il c04....no se quello è il nuovo stile..dal costo di 14mili eurini in su aridatemi il cn250 honda pè sta [beep] hanno cambiato il nome al ministero ....che ora l'acronimo sembra un supermercato MiMs ma dai..
" Quanno se scherza bisogna esse seri ".[i] A.Sordi
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Iscritto: 13/01/2005 Locazione: MN
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Originariamente inviato da Zinco55
No, nell'articolo si parla di incentivi per moto con motore termico, è questa la novità interessante che volevo sottolineare....
l'articolo l'hai letto su Novella 3000? fare le pieghe non vuol dire fare anche le curve
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Iscritto: 13/01/2005 Locazione: MN
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Originariamente inviato da lumachinaNell'ottica della Transizione Ecologica ha senso svecchiare il parco auto/moto a favore dell'ibrido/elettrico diversamente non lo capisco, anche se ho letto da qualche parte che molti Paesi alla luce dei fatti stanno pensando di prorogare la deadline fissata al 2035, sulla fine dei motori termici a scoppio, benzina e diesel. a me quello che lascia allibito è progettare i prossimi 50 anni pensando di mantenere la situazione attuale della mobilità privata ma però in chiave elettrica. Qui nessuno vuole mandare giù il rospo che l'unica transizione ecologica è primo fare un salto mentale globale che porti alla fine del concetto del possesso privato di un veicolo (in Italia i veicoli registrati sono il doppio delle patenti valide), secondo razionalizzare gli spostamenti della gente; che vuol dire almeno dimezzare i 14mila aerei che volano quotidianamente, dimezzare le allucinanti crociere da 5000 poveretti alla volta, porre un limite invallicabile a dimensioni, peso e potenza di tutti i veicoli. fare le pieghe non vuol dire fare anche le curve
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Iscritto: 22/07/2013
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Originariamente inviato da nicola66Originariamente inviato da lumachinaNell'ottica della Transizione Ecologica ha senso svecchiare il parco auto/moto a favore dell'ibrido/elettrico diversamente non lo capisco, anche se ho letto da qualche parte che molti Paesi alla luce dei fatti stanno pensando di prorogare la deadline fissata al 2035, sulla fine dei motori termici a scoppio, benzina e diesel.
a me quello che lascia allibito è progettare i prossimi 50 anni con la situazione attuale della mobilità privata ma però in chiave elettrica. Qui nessuno vuole mandare giù il rospo che l'unica transizione ecologica è primo fare un salto mentale globale che porti alla fine del concetto del possesso privato di un veicolo, secondo razionalizzare gli spostamenti della gente; che vuol dire almeno dimezzare i 14mila aerei che volano quotidianamente, dimezzare le allucinanti crociere da 5000 poveretti alla volta, porre un limite invallicabile a dimensioni, peso e potenza di tutti i veicoli. Ti do ragione..al 100%100 ma se ancora discutiamo delle accise della benzina ...che risalgono all'invasione di Annibale, infatti un tuo passaggio scritto che è quello del possesso, fu cantato anche da Battiato ...." il senso del possesso che fu' pre Alessandrino..." Per non parlare poi dei SIndacati....che quando servono non ci sono mai....se li cerchi sono al bar come i cornetti... Speriamo che molti vadano come nel film Don't look up...che sti ...i se ne vanno su Marte e .....non vi dico il finale
" Quanno se scherza bisogna esse seri ".[i] A.Sordi
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Iscritto: 23/06/2000 Locazione: Roma
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Quote:a me quello che lascia allibito è progettare i prossimi 50 anni pensando di mantenere la situazione attuale della mobilità privata ma però in chiave elettrica. Qui nessuno vuole mandare giù il rospo che l'unica transizione ecologica è primo fare un salto mentale globale che porti alla fine del concetto del possesso privato di un veicolo (in Italia i veicoli registrati sono il doppio delle patenti valide), secondo razionalizzare gli spostamenti della gente; che vuol dire almeno dimezzare i 14mila aerei che volano quotidianamente, dimezzare le allucinanti crociere da 5000 poveretti alla volta, porre un limite invallicabile a dimensioni, peso e potenza di tutti i veicoli. quoto tutto, lo smartworking ha già di fatto dimezzato gli spostamenti per lavoro, in città come la mia se il trasporto pubblico fosse all'altezza l'auto non servirebbe a un cassio, però lasciami la libertà di viaggiare
Veterano BMW R1200R Motociclista e orgogliosamente BOOMERS
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Iscritto: 23/06/2000 Locazione: Roma
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...e gnente, è come la favola di Esopo, quella della rana e dello scorpione...peccato
ps. se cerchi trovi e sai dove trovarmi
Veterano
BMW R1200R
Motociclista e orgogliosamente BOOMERS
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Iscritto: 08/09/2015 Locazione: Roma
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Originariamente inviato da nicola66Originariamente inviato da Aldo RomaOriginariamente inviato da nicola66Originariamente inviato da Zinco55 Ma nel caso di elettrici e ibridi sono rottamabili con bonus solo esemplari di classe da Euro zero e Euro 3, per l’acquisto di motori termici si possono rottamare anche Euro 4. relativamente all'auto è una presa per il sedere totale. la euro3 + recente è del 2005, cioè ad oggi ha 17 anni (ma si sale fino a 21) se uno ad oggi usa un'auto di almeno 17 anni penso che di cambiarla per una elettrica/ibrida non gliene possa fregare di meno. Forse può pensare di sostituirla con una usata almeno euro5, ma se la sua funziona e non vive in zone con blocchi del traffico si ritorna al non gliene può fregare di meno Più recente si arriva al 2015, la mia è Euro 3.
tu intendi le moto. le auto euro3 si sono potute vendere fino al 31dic2005
in ogni caso gli incentivi per le moto è solo per quelle elettriche, o ibride. di ibride penso ce ne sia solo una, il piaggio mp3. Qui l'articolo dice che gli incentivi ci saranno anche sulle moto con motore termico purchè siano euro 5...
Sono un tipo semplice, mi fermo al semaforo, dentro la prima e gas a martello!
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Iscritto: 08/09/2015 Locazione: Roma
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Anche QUI lo dice. La notizia è di per sé rilevante, anche perché si tratterà di incentivi destinati alle moto con motore endotermico, dato che per le elettriche esiste già un pacchetto di bonus finanziato fino a tutto il 2026.
Sono un tipo semplice, mi fermo al semaforo, dentro la prima e gas a martello!
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Iscritto: 13/01/2005 Locazione: MN
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non c'è niente di niente al momento. è solo un' idea. che non vedrà mai la luce. scommettiamo?
fare le pieghe non vuol dire fare anche le curve
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Iscritto: 17/11/2019 Locazione: Tra Maestrale e Scirocco
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Iscritto: 13/01/2005 Locazione: MN
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C'è in ballo anche il bonus pneumatici in classe A e B.
fare le pieghe non vuol dire fare anche le curve
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Iscritto: 22/07/2013
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Solo per voi fresca fresca......
12 dicembre 2021 - Si riporta il testo dell'intervista che il Ministro Enrico Giovannini ha rilasciato a La Stampa dal titolo: Giovannini: “"La mobilità green creerà lavoro, incentivi per le auto ecologiche” di Paolo Griseri.
Sette miliardi per finanziare nei prossimi anni il passaggio alla mobilità sostenibile, che si aggiungono ai quasi otto miliardi del Pnrr per rinnovare gli autobus, i treni locali, costruire ciclovie, stimolare le filiere industriali. C'è questo e molto altro dietro il comunicato con cui venerdì sera i ministri della transizione ecologica, dei trasporti e dell'industria hanno annunciato l'intenzione di fermare nel 2035 la vendita di nuovi veicoli a benzina e diesel. Nei piani del Governo ci sono incentivi per l'acquisto di veicoli meno inquinanti, anche usati, e piani di riconversione che assorbano i possibili esuberi e anzi stimolino nuova occupazione. «Ci siamo mossi perché non possiamo permetterci di perdere la corsa all'innovazione nella mobilità. La transizione ecologica è la strada lungo la quale crescerà l'economia nei prossimi decenni. La transizione deve stimolare la crescita».
Ministro Giovannini, ci sono molte preoccupazioni dopo il vostro annuncio. L'Anfia, l'associazione della filiera automotive, parla di «accelerazione troppo spinta verso l'elettrificazione». I sindacati ipotizzano la perdita di 60 mila posti di lavoro. Avete anticipato troppo i tempi?
«Abbiamo avviato un processo che dura 15 anni su cui si dovrà esprimere il Parlamento. Abbiamo fatto chiarezza sui tempi, come ci chiedevano gli stessi costruttori. Molti Stati europei, come Francia e Spagna, hanno già fatto sapere che vieteranno la vendita di auto con motori endotermici intorno al 2035, come ha proposto la Commissione europea».
Cosa risponde a Bonomi che la chiama in causa per i costi sociali del passaggio ai motori elettrici?
«La decisione del Comitato interministeriale per la transizione ecologica è stata presa all'unanimità da tutti i ministri, anche in vista delle prossime negoziazioni sui tavoli europei».
Ci sono paesi che frenano...
«Certo, ci sono paesi come Polonia e Ungheria che chiedono tempi più lunghi anche perché non hanno una struttura industriale in grado di realizzare questa innovazione, ma la manifattura italiana è molto più innovativa della loro, come dimostra il boom delle esportazioni di quest'anno. D'altra parte, il vero rischio è quello di perdere il mercato della nuova mobilità ecologica, come ha ricordato anche il presidente di Stellantis John Elkann».
Certo. Ma che cosa dire a chi oggi lavora in una fabbrica di marmitte e con il motore elettrico perderà il lavoro?
«Dobbiamo guardare all'intera filiera automotive: chi costruisce marmitte potrebbe lavorare domani nella produzione delle decine di migliaia di autobus ecologici di cui avremo bisogno per sostituire gli attuali. Con il Pnrr finanziamo il rinnovo degli autobus con oltre 2,5 miliardi, cui si aggiungono i 300 milioni per progetti volti a far crescere le filiere italiane. Ci sono aziende, come l'Industria Italiana autobus di Valle Ufita, in Campania, che hanno cominciato a produrre autobus elettrici. Tutta Europa sta andando in questa direzione e quindi c'è una grande opportunità per l'Italia: se non la cogliamo, dovremo rassegnarci ad importare di più e non è quello che vogliamo».
Basterà tutto questo ad attutire gli effetti sociali?
«Fermo restando che sulle nostre strade continueranno a circolare auto a motore endotermico ben dopo il 2035, nei prossimi anni bisogna prevedere in modo stabile due tipi di incentivi: sia per l'acquisto di auto non inquinanti, sia di auto usate. Chi ha un euro 3 e compra un'auto usata euro 6 migliora l'ambiente e deve essere incentivato. A tal fine potremo anche usare il fondo europeo per la transizione ecologica "giusta", orientata proprio a evitare un impatto sociale negativo. Nei giorni scorsi mi dicevano i colleghi francesi che da loro si arriva a incentivare le elettriche con cifre importanti, anche 18 mila euro».
Lo farete anche in Italia? 18 mila euro?
«Le cifre dovranno essere definite, anche tenendo presente la disponibilità di punti di ricarica, sui cui stiamo investendo molto. Le due cose devono andare insieme».
Farete una legge sulla transizione nella mobilità?
«Lo decideremo nel governo. Per ora siamo impegnati sulla finanziaria».
Scusi se insisto: non vede molti rischi in questa decisione?
«Ogni cambiamento comporta rischi, ma il rischio più grande è quello di rimanere indietro. Ormai tutti i grandi produttori sono orientati sulla transizione della mobilità: lo stesso Elkann ha confermato che nei prossimi dieci anni il 70% delle auto del suo gruppo sarà ibrido plug-in o elettrico. Il processo è inevitabile, ma va accompagnato con politiche pubbliche attente».
Il ministro Giorgetti è parso il più preoccupato sulle conseguenze sociali. E così?
«La posizione del governo italiano sul tema è stata sempre di prudenza: anche nella recente Cop 26 l'Italia non ha firmato il vincolo al 2035 per i furgoni, che ora abbiamo fissato al 2040. Sappiamo che si tratta di processi complessi, ma la decisione del Comitato è stata unanime. Mi permetta però di ricordare che l'attuale sistema di mobilità produce molti costi sociali».
Quali?
«Ogni anno in Italia ci sono 60 mila morti precoci per malattie legate all'inquinamento, non solo delle auto, certo. Ma l'Italia ha una procedura di infrazione da parte dell'Europa per le eccessive emissioni di polveri sottili».
Quanto tempo ci vorrà per la transizione?
«Il passaggio alla mobilità sostenibile non riguarda solo le automobili, ma anche il trasporto locale, quello delle merci, delle navi, degli aerei. Pone questioni logistiche a livello mondiale. E questo ha a che fare con il tema della carbon tax alle frontiere del continente, per evitare una concorrenza sleale. Raggiungere la decarbonizzazione entro il 2050 è un processo che richiede grandi investimenti. Per questo con il Pnrr il nostro Ministero ha allocato quasi 62 miliardi su ferrovie, porti, trasporti, logistica, perché è sulla frontiera dell'innovazione che si vince la sfida della competitività. E l'Italia deve e può essere leader anche su quel fronte».
" Quanno se scherza bisogna esse seri ".[i] A.Sordi
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