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Honda CBF 1000 1a serie: le mie impressioni Opzioni · Visualizza
zeljko
Inviato: lunedì 18 gennaio 2010 23:14:10



Iscritto: 03/07/2003
Locazione: Roma-Milano
Un recente giretto con amici bikers, dalle parti di Amelia, Acquasparta, Terni e Forca di Arrone, mi ha dato modo di provare per una settantina di km la moto in oggetto, la Honda CBF 1000 prima serie. Non la ST, con valige di serie, ABS e dual CBS; la base. Non montava alcun bauletto, ed era gommata Pirelli Diablo seminuovo all’anteriore, Diablo Strada al posteriore.

Riporto le mie sensazioni e impressioni.

Terminato il massiccio pranzo, e montata la camerina Oregon sul Dominator dato in cambio all’amico che mi presta la CBF, si parte sulla discesa dello sterrato fuori l’agriturismo; una moto turistica deve essere in grado di percorrere carrabili sterrate non troppo accidentate con placida disinvoltura, e la CBF 1000 si dimostra immediatamente maiuscola nella manovrabilità e nell'equilibrio.

Fin dall’avviamento presenta un tocco al gas meraviglioso, da cavallo nato veramente di razza. Considerato che è nell'essenziale un maxi da superbike, il motore (quello della Fireblade 1000 del 2004, riadattato per mappatura e profilo e incrocio cammes, se non erro) tra le gambe è sottilissimo, sembra un twin parallelo di non moltissimi anni fa, è molto bello da vedere e ha un suono discreto ma personale. Il proprietario mi dirà (essendo il 3 gennaio non posso accorgermene) che nel traffico, con la stagione calda, emette un calore non indifferente, ancorché non drammatico.

L'ergonomia in sella, all’approccio statico, lascia a desiderare per me: le ginocchia sono un po' troppo piegate, le pedane sono troppo vicine al sedere in altezza e troppo sotto il sedere in verticale, e d'altronde non ho posto per sgravarmi allungandomi in avanti come mi sarebbe possibile su una Vfr o su una bicilindrica con un V longitudinale “largo” sotto. La sella ha tre possibili posizioni, e sono in quella intermedia. Non chiedo di alzarla al massimo per non rompere le scatole al mio amico, ma se la moto fosse mia, certamente lo farei subito, anche se credo che non basterebbe a soddisfarmi.

C'è da fare, come ho scritto, due o trecento metri di sterrato in discesa, la porto gradualmente ai 65 e la CBF si mostra in ciò sopra le aspettative, stabile, senza nessuna tendenza dello sterzo a scartare, ben isolata dalle sospensioni. L'unico limite è psicologico, è dato cioè dall'apprensione per la scarsa luce a terra del giro dei collettori. Il doppio scarico, nella sua parte più prossima alle pedane, forma una coppia di invadenti paratacchi, che infastidisce un pochettino nella guida stradale e rende decisamente scomodo guidare in piedi, soprattutto a me che porto il 46 di uno stivale turistico di foggia vagamente enduristica.

Giunti sulla strada principale, nel trasferimento, saggio subito le qualità (scontate) del cambio, perfetto, e di un motore di una elasticità e linearità che fanno realmente gridare al miracolo, e sembrano una specie di dimostrazione suprema di quale scopo abbiano cc e frazionamento in un motore. Il comando del gas si rivela un potenziometro perfettamente tarato e spaziato, così come i rapporti del cambio. La spinta non è mai particolarmente violenta, i cavalli non sono moltissimi e si sente. Ma è regolare, sempre presente, progressivamente crescente, con effetto on/off men che nullo.
La protezione aerodinamica è abbastanza buona fino a velocità ultra-autostradali, le vibrazioni sono sostanzialmente inesistenti, la frizione è come dovrebbe essere e così ogni altro aspetto legato alla ineccepibile pulizia di funzionamento di tutto l’insieme meccanico, pulizia che a parere mio è fondamentale (e sottovalutatissima) per impostare un ritmo redditizio in strada.

Il galleggiamento urbano, o comunque a basse e bassissime velocità, è anch'esso perfetto, al di sopra delle aspettative, credo grazie al baricentro relativamente basso. In città queste due qualità (motoristica e dinamica) si sommano dando luogo a un veicolo portentoso, una specie di minicarrozza magica che sembra riuscire a mantenersi in piedi anche da ferma, e appena riapri il gas ti fionda con dolcezza ma senza esitazioni esattamente dove (e come) vuoi arrivare. Non sembra nemmeno che ci siano interposti strumenti intermedi, tra il pensiero e il movimento. Per uno che scende da un propulsore sporco seghettante e appesantito da mille rantoli, com’è il boxer 1150 BMW, sembra di aver fatto un viaggio avanti nel tempo di un secolo. Questa unità mi pare veramente il punto di riferimento del frazionamento a quattro, lo stato dell'arte da ogni punto di vista, anche se dieci o quindici cavalli in più, giusto per avere una spinta omogenea da 3500 a 8500 (e non il plateau che qui si manifesta dopo i 7500) le donerebbero una capacità di emozionare superiore, sebbene al saldo finale l’efficacia rimarrebbe identica. (In Honda ci hanno pensato, e infatti il nuovo modello ha 10 cv in più pur denunciando consumi inferiori.)

Gli specchietti sono molto efficaci, così come l'illuminazione. Di una bruttezza imperdonabilmente deprimente, e anche piuttosto povera di informazioni, la strumentazione. Punitiva davvero.

Il manubrio è del genere che io detesto, corna di bue con manopole piegate indietro, ma su questa moto funziona molto bene e lascia una triangolazione di braccio-gomito-avambraccio perfetta anche a centro curva pure muovendosi un po’ verso l’interno curva.

Se fin qui abbiamo una rassegna piuttosto prevedibile del meglio che ci si potesse aspettare dalla moto, lo stupore viene dal comparto "dinamico" del pagellino. Il compromesso delle sospensioni, come ho letto in seguito sia nella recensione di Cordara su Motorbox (che condivido dalla prima parola all’ultima) che in quella di “In Moto”, è la cosa migliore che abbia provato in strada (fra le dotazioni di serie). La moto è ben sostenuta e ferma sulle ruote in guida, e altrettanto quando si ributta dentro parecchio gas rialzandola, eppure assorbe benissimo le asperità; si muove un pochino troppo solo se si indugia nel rilascio “full off” del gas in piega; nelle S è una spada a patto di andarci dentro sereni, tondi e senza inutile esitazioni con il gas. In piega ci va (complice forse anche il Diablo seminuovo davanti) che è un piacere, ci vuole andare, ti chiede di andarci. Bisogna guidarla un pochino di corpo, dopodiché la ruota anteriore segue il pensiero alla perfezione (anzi, lo anticipa leggermente, e più scende più ti dà l’idea che sta bene dov’è e anzi se scende un altro po’ sta anche meglio), accompagnata dalla posteriore bene allineata (ripeto, a patto di non chiudere inutilmente tutto il gas in percorrenza) e sostenuta da un motore in grado di produrre una conversione telepatica in tempo reale del pensiero del conducente nel ritmo desiderato, senza alcun "rumore", senza asperità, strattoni, ritardi, buchi: niente. Il puro movimento.

La soglia di accelerazione soddisfacente (come io chiamo la velocità che si raggiunge tiracchiando un po’ il motore, con entusiasmo ma senza strafare, prima che prevalga la noia) si colloca intorno ai 200 km/h abbondanti di strumento, che la moto raggiunge in breve con notevole relax. Dopodiché l’ascesa (peraltro inutile e vietatissima) diventa via via più faticosa. È una tappa velocistica non eccezionale per una sport-tourer di oggi, ma molto appagante per il disimpegno con cui la raggiunge.

La moto prende la mano e, quando la prende, denuncia un vincolo di luce a terra non scandaloso, ma comunque un po’ più limitativo del giusto, a mio parere. (Tenete conto che indurre me a viaggiare allegrotto su una strada sporca il 3 gennaio con una moto in prestito non è esattamente cosa da tutte.)
È veramente possibile lasciarla con dentro una stessa marcia per minuti e minuti e minuti di fila, non per modo di dire, senza sentire IL MINIMO bisogno di scalare o salire, e infilandosi sempre più forte dentro le curve, nelle quali entra con una neutralità che è un riferimento. Se si usa il motore appieno, con l'intenzione non di strafare ma di non buttare via neanche un metro di strada, è nelle condizioni, a mio giudizio, di piegare gran parte della concorrenza turistica, anche quella di alcuni enduroni/motardoni, a patto di non dover desistere per la luce a terra indubbiamente inferiore, a occhio direi di 5 gradi abbondanti. (L’ho fatto solo a brevissimi tratti, perché desideravo che la camera sul Dominator guidato dal mio amico non mi perdesse a lungo). La moto è più svelta e disinvolta a fare tutto. L'unico limite – oltre alla luce in piega – è che è fisicamente un po’ più impegnativa delle migliori endurone, se si vuol viaggiare allegri. Non è una cosa che trovo necessariamente negativa: è anche palloso guidare una moto che tieni in strada tranquillamente con tre dita, rimanendo immobile impalato. Certo, non ero abituato alla visiera che mi si appanna per via della maggior respirazione…

Oltre a una ottima taratura delle sospensioni e a un motore fenomenale, credo che il segreto di questa moto stia nel fatto che le misure e le quote ciclisticamente caratteristiche sono pari pari quelle della sorellina 600, e identiche sono anche le misure delle gomme. Il 160 dietro ha una resa miracolosa in termini di agilità, la moto perde quei 20/25 kg di troppo che l’impietosa bilancia le mette in carico. Richiede meno tempo e meno concentrazione per impostare, rispetto per es. a un VFR, anche se ha un limite di piega (e credo di frenata) inferiore.
Grazie a tutto ciò, delle tre fasi di cui si compone una curva, sicuramente di questa moto mi ha impressionato l'inserimento. "Chiama" una risolutezza e familiarità di gesti a cui non sono tanto avvezzo, e lo fa con una grande naturalezza. Io ho il riferimento del passo che si tiene nella forca di Arrone in genere in questa stagione, e, anche riguardando il filmatino, mi si conferma la percezione avuta sul momento di un indice d'efficacia, il rapporto tra impegno soggettivo e andatura oggettiva, davvero molto vantaggioso. Negli ultimi tre tornantoni verso Rieti, forzando a quello che mi pareva il mio limite personale, oltre a quintuplicare il distacco dalla camera (purtroppo), non ho trovato alcuna difficoltà tranne che per il contatto pedane-suolo. Era sera fatta, e probabilmente l’ultimo tornante era sporco, la piega molto accentuata, la visibilità nel mio casco, mediocre (appannato), sicché la ruota anteriore mi è scivolata un pochino e c’è stata necessità di un fortunato gioco di corpo piede e mano, con il quale la moto è tornata in linea benissimo, quindi si può anche dire che avvisa abbastanza dei problemi incipienti, qualità sempre ammirevole.

La frenata è senz’altro buona, nella versione senza ABS non c'è nemmeno il CBS e questo è un bene, perché il freno posteriore può tornare a fare il suo mestiere in caso di necessità in curva.

Non ho minimamente compreso cosa renda la vita del suo proprietario meno serena che con il suo precedente FZS 600 Fazer (e anche con il mio Dominator, in un certo senso): a me la moto è parsa certo un po' meno svelta del Fazer, ma talmente ben ferma sulle ruote da risultare più incoraggiante verso una conduzione moderatamente spigliata.

L'ergonomia, a fine prova, si conferma incredibilmente uno dei punti deboli del progetto: se non avesse un motore così elastico, sarei arrivato coi tendini irritati per le cambiate. Però il mio 1,92 mi rende fuori standard, nettamente più portato a moto più lunghe e distese, o al contrario a endurone più alte e spaziate.

Salvo per il difetto dell'alternatore, diffuso, ricorrente e grave, è una moto che mi sento di consigliare a occhi chiusi a chiunque cerchi un mezzo di questo segmento. Ed è, dinamicamente, una delle moto più redditizie, sfruttabili e confidenziali che abbia provato, senza però barattare facilità con piacere di guida, come un po' fa il pur ottimo V-Strom 650. Questa moto resta piacevole, i 45 gradi dopo i quali comincia a grattare sono pochini ma anche ragionevoli per l’uso stradale, anche se un margine di riserva risulterebbe apprezzabile.

(Poscritto:
Il video girato (link) è abbastanza buio, distante e poco comprensibile per chi non conosca le strade percorse, in relazione alla stagione e alle condizioni. Insomma, se uno proprio vuole lo guarda, ma può benissimo farne a meno senza perdersi nulla.)




vedere tutto, sopportare molto, correggere una cosa alla volta

baldavide
Inviato: lunedì 18 gennaio 2010 23:28:38



Iscritto: 16/10/2001
Locazione: ?
citare la fonte

grazie!Shhh

Le iscrizioni all'asilo sono sempre aperte..
zeljko
Inviato: lunedì 18 gennaio 2010 23:38:11



Iscritto: 03/07/2003
Locazione: Roma-Milano
l'ho scritta io.

vedere tutto, sopportare molto, correggere una cosa alla volta

villus
Inviato: lunedì 18 gennaio 2010 23:44:22



Iscritto: 23/02/2007
Locazione: magnavacche
Originariamente inviato da zeljko
l'ho scritta io.


hai potuto verificare anche il consumo della moto in oggetto?


zeljko
Inviato: lunedì 18 gennaio 2010 23:49:20



Iscritto: 03/07/2003
Locazione: Roma-Milano
Originariamente inviato da villus
Originariamente inviato da zeljko
l'ho scritta io.


hai potuto verificare anche il consumo della moto in oggetto?




su 70/80 km no. il proprietario (genovese trapiantato) riferisce un 15-17 poco influenzato dallo "spirito" alla guida.

vedere tutto, sopportare molto, correggere una cosa alla volta

pigsurfnero
Inviato: martedì 19 gennaio 2010 00:08:24



Iscritto: 19/04/2005
Locazione: Roma
Zel. Complimenti. Meglio di qualsiasi articolo di una muffa rivista e al di sopra di soli sterili dati di specifica. Ovviamente il tutto condito con il tuo inconfondibile stile linguistico intellettuale che ti allontana dalla media nazionale e attira un pò l'invidia dell'asino. Applause Applause Applause .

Finalmente.

Il vero problema non è imparare ad andare forte ma è imparare ad andare piano !

baldavide
Inviato: martedì 19 gennaio 2010 00:23:47



Iscritto: 16/10/2001
Locazione: ?
Originariamente inviato da zeljko
l'ho scritta io.



certo

anchio oggi ho fatto un giro in moto

ti allego foto che mi hanno fatto in piega...




Buona notte scrittore ( motociclismo?moto?in sella? boh!!!!!!Angel hahhaha

Le iscrizioni all'asilo sono sempre aperte..
marco749
Inviato: martedì 19 gennaio 2010 00:32:32



Iscritto: 02/11/2009
complimenti! ma non hai mai pensato ad una carriera giornalistica? hai descritto le tue sensazioni e le peculiarità della moto in maniera impeccabile. x quanto riguarda il contenuto del post posso solo dire che,avendo provato la "sorellina" di 600cc,trovo questo modello "totale":agile e versatile,con un'ottima capacità di carico,confermo la luce a terra un po' scarsa ma d'altronde non è una moto da ginocchio a terra(anche se qualcuno ci riesce),comoda x i viaggi,da soli o in coppia,nonchè per l'uso quotidiano cittadino.la Honda si riconferma come punto di riferimento in questo settore,ma tanto lo sapevamo gia........
Lamps!!!!!!
Rolling-Stoner xxx
Inviato: martedì 19 gennaio 2010 08:34:44



Iscritto: 16/06/2007
Locazione: BN
Originariamente inviato da baldavide
Originariamente inviato da zeljko
l'ho scritta io.



certo

anchio oggi ho fatto un giro in moto

ti allego foto che mi hanno fatto in piega...




Buona notte scrittore ( motociclismo?moto?in sella? boh!!!!!!Angel hahhaha


Cazzarola arriva a consumare il C.ulo altro che le saponette!!!!
MITICO!!!!



Italians do it BETTER!!!
utenteanonimo01
Inviato: martedì 19 gennaio 2010 09:24:28



Iscritto: 28/04/2003
Applause Applause Applause Applause Applause

... non esiste modo migliore per vivere il tempo che ci è concesso ... e se ancora non lo avete capito ... beh, lasciate perdere, non lo capirete mai !
Motociclisti ... strana, meravigliosa gente!
zeljko
Inviato: martedì 19 gennaio 2010 10:51:21



Iscritto: 03/07/2003
Locazione: Roma-Milano
Grazie a Luca, Marco e Carlo per le belle parole, senz'altro superiori ai miei meriti. Ho solo cercato di ricapitolare, a qualche giorno dalla prova (e dalla ottima magnata, darò indicazioni sul luogo) le mie impressioni pubblicandole dapprima su un giovane sito di vecchi amici. dopo qualche giorno ho riletto, integrato e ripulito, e l'ho messo su altri due spazi dove scrivo da anni, e infine anche qua, che sarebbe anche il forum di moto dove sto da più tempo, anche se quasi tutto è molto cambiato, e poco in meglio. Ringrazio per i complimenti non voluti anche chi è sicuro che non potesse essere farina del mio sacco.

("Ogni tanto" risulta un filo pesante doversi "giustificare" di cose per nulla indegne, che non nascono né per aggredire qualcuno, né per imporsi sopra gli altri, che sono solo frutto di passione e si propongono esclusivamente di offrire uno spunto in più, eventualmente uno stimolo a verificarlo di persona, a chi fosse interessato.
Io trovo allucinante un mondo psichico dove ogni atto di una persona si riesce a interpretare SOLO come sottomissione oppure imposizione, e stop. Non credo per niente nella simpatia e nell'armonia a tutti i costi sempre e con tutti, ma un conto è dividersi sulle cose E NEL RISPETTO; un altro è darsi addosso così per farlo.)

vedere tutto, sopportare molto, correggere una cosa alla volta

Ego70
Inviato: martedì 19 gennaio 2010 11:12:11



Iscritto: 08/02/2001
Locazione: lodi
Originariamente inviato da zeljko


[/i]


davvero complimenti!! e grazie per questa recensione...

non è che qualcuno ti presta un tiger 1050??:d/

quello che so lo metto a disposizione di tutti
quello che non so lo chiedo


"Uno è lieto di poter servire"

fazer 600 '03 "arcadia"
[email protected]
Daniel 86
Inviato: martedì 19 gennaio 2010 11:28:12



Iscritto: 22/08/2007
Locazione: PE
Zel é un piacere leggerti Angel

SE SEI INCERTO TIENI APERTO... SALUTI IN PIEGA A TUTTI !!!

Chiedo scusa ad Xfred da cui ho preso l'idea......

BY Argo16

Daniel 86: la sua Ducati – guai a chi tocca il marchio! – è la sua vita. Pare abbia contattato un luminare di cardiologia per farsi sostituire le valvole atriali del cuore con valvole desmotroniche, tutto a beneficio dell’erogazione.

DUCATI SBK WORLD CHAMPION 2009


Allievo Kapra
nainonumberone
Inviato: martedì 19 gennaio 2010 11:34:41



Iscritto: 11/09/2009
Locazione: provincia di Varese
Compliementi Zel Applause Applause bel lavoro.

Quando hai il totale controllo del mezzo... vuol dire che stai andando troppo piano...

Non è che se ce lo hai grosso lo devi fare vedere per forza a tutti.....

In strada non va più forte il più bravo...ma il più....

SUPER SIC UNO DI NOI!!!

Wormbike
Inviato: martedì 19 gennaio 2010 12:28:57



Iscritto: 13/06/2008
Locazione: RC
Zel, ma i "pirulicchioni" sotto le pedane c'erano ancora o l'amico le aveva tolte? Vista l'abitudine Honda di farli lunghi stile John Holmes, togliendoli o accorciandoli si guadagnerebbe un bel pò di luce, o no?

"Io cerco le curve anche nei rettilinei" Tonino Guerra
Il Moderatore
Inviato: martedì 19 gennaio 2010 12:43:54



Iscritto: 16/05/2008
Locazione: Milano
complimenti Applause
ho messo l'articolo in evidenza Angel

mi è rimasto del gas nel sangue e non so come smaltirlo... e adesso mi sta tornando la scimmia
zeljko
Inviato: martedì 19 gennaio 2010 13:35:52



Iscritto: 03/07/2003
Locazione: Roma-Milano
Originariamente inviato da Wormbike
Zel, ma i "pirulicchioni" sotto le pedane c'erano ancora o l'amico le aveva tolte?
ti dirò che non c'ho badato perché come sai ho il mototestosterone in calo da due anni. alla partenza avevamo magnato in allegria e non c'ho pensato, all'arrivo poco prima di rieti era buio, e non ho indagato.

mi sembra che le avesse su, e che siano le sue, e che misurino quei normali 15mm che vedi anche nelle foto della moto.

per avere un'idea della luce della moto, è ottima la fotogalleria di questa prova (fonte Omnimoto), che pure riguarda la meno agile versione ST, con valige abs e dual cbs.





Mi sembrano livelli ampiamente soddisfacenti per la pubblica strada, nel senso che non vedo tantissima gente fare quotidianamente di più di così anche con moto che si presterebbero, eppure non giro pochissimo. Certo se uno ha parametri corsaioli ci van dentro n'altri 13 gradi almeno, ma tant'è.

La cosa che dalle foto non si capisce è quanto bene ci arrivi.
Fermo restando che a me in tutta evidenza questa moto è calzata più che al suo proprietario, che per carità non ci va affatto male, ma si vedeva che col fazerino a carburatori c'aveva più verve, e guidava paradossalmente più tondo. Il che significa che forse può non essere per tutti egualmente intuitiva. Io sono abituato a moto pesanti, per cui il mio problema è dire chiaramente, senza tentennamenti, alla ruota anteriore dove deve andare, e aspettare che ci vada e verificare che si faccia seguire armoniosamente dal resto della moto. Una volta capito come funziona una moto in relazione a questo parametro, e quanto mi è scorrevole e "naturale" il gesto per manovrarla efficacemente in relazione al mio proposito, per me diventano tutte grossomodo equivalenti.
Anche okkiolino quando ci siam scambiati i due somarelli mi ha segnalato una grossa differenza di "amichevolezza immediata" della moto leggera, di come te la senti in mano (al di là di ruvidità di motore, meno potenza, vibrazioni e instabilità). Io, cosa vi devo dire?, non sento sta esorbitante differenza se non legata a parametri prestazionali di efficacia: se sei su un sperduke (che recensirò spero a primavera, dopo il riassaggiotto di novembre scorso) fai le cose col doppio della rapidità che sul mio GS, ma sempre quelle cose lì fai. In taluni casi (non tutti) mi pare anzi più difficile, a parità di trazione (che pone altri problemi), portare intensamente una moto molto leggera, perché risulta spiazzante in certi momenti e spesso risente di aspetti del fondo stradale che una moto un po' più robustella nemmeno nota. Comunque vada, siccome non vado in moto per fare il tempo, le moto si guidano con una certa tecnica che quella è, al netto di pur importantissime sfumature.

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nicola66
Inviato: martedì 19 gennaio 2010 16:08:00



Iscritto: 13/01/2005
Locazione: MN
lo scritto è carino, ma è completamente errato il metro di valutazione, cioè partire con certe aspettative (basse) e poi stupirsi se la moto le supera.
Facendo il ragionamento al contrario cos'è che non doveva fare e che magicamente fa? Una moderna moto da strada, una HONDA, 1000cc, degli anni 2000?
Deve andare così, è il minimo che mi aspetto.
Si fosse trattato di una CBX750 dell' 86 allora mi sarei meravigliato.


fare le pieghe non vuol dire fare anche le curve
ilMoralizzatore
Inviato: martedì 19 gennaio 2010 17:14:20



Iscritto: 19/12/2007
Locazione: Olimpo dei centauri
Originariamente inviato da nicola66
lo scritto è carino, ma è completamente errato il metro di valutazione, cioè partire con certe aspettative (basse) e poi stupirsi se la moto le supera.
Facendo il ragionamento al contrario cos'è che non doveva fare e che magicamente fa? Una moderna moto da strada, una HONDA, 1000cc, degli anni 2000?
Deve andare così, è il minimo che mi aspetto.
Si fosse trattato di una CBX750 dell' 86 allora mi sarei meravigliato.


Quotabile solo in parte.
Conosco bene quella moto, non fa semplicemente il suo dovere, lo fa splendidamente. E' diverso.
zeljko
Inviato: martedì 19 gennaio 2010 17:25:52



Iscritto: 03/07/2003
Locazione: Roma-Milano
ommioddio condivido un parere col mora!!! mi faccio subito riprestare la moto e vo in cerca di lacune inaccettabbbbbbili :d/

Mora che ne pensi del test, l'ho rubato a che testata secondo te?

P.S. documentandomi su questa moto sono rimasto stupito che l'elevatissima difettosità dell'alternatore non sia in nessun modo filtrata, nemmeno con gli anni, sulla stampa di settore, mentre sul web è universalmente rimarcata dagli utenti negli spazi a loro aperti in italiano, francese inglese e spagnolo (il tedesco malgrado il quarto di sangue mi è quasi totalmente incomprensibile).

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