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Nanos: alla scoperta dei boschi della Slovenia Opzioni · Visualizza
bradipo ITA
Inviato: giovedì 29 luglio 2010 23:33:39


Iscritto: 17/03/2006
Locazione: TS
Potrebbe iniziare come la piu’ classica delle barzellette:
C’e’ una giapponese una tedesca e un’italiana…”



Tre amici che si trovano per una giornata spensierata senza fretta ne stress
con la voglia di fare un giro in moto in tutto relax.
Le protagoniste di questo giro alla riscoperta di luoghi poco conosciuti sono
una XT 600 del 1986,una F650 del 1995 e la Norge 1200.



E’ proprio vero che alle volte non serve fare centinaia di chilometri per cercare panorami d’autore
quando a pochi passi da casa ci sono strade ancora inesplorate che hanno tanto da dare e far
vedere al mototurista che vuole esplorare nuovi luoghi.
Pochi chilometri ma buoni.Il nostro giro e’ un anello che parte dall’altopiano carsico sopra Trieste
dal paese di Opicina e segue la strada che da Doberdo’del Lago porta verso Gorizia.



Poco prima dell’aereoporto Duca d’Aosta si entra in Slovenia
attraverso l’ex confine di Rupa in direzione Ajdovscina.







Da qui attraverso il paese di Podkraj lasciamo l’asfalto della statale ed entriamo
nella boscaglia lungo un percorso offroad di una ventina di chilometri con un
dislivello di 800 metri che ci condurra’ alla cima del monte Nanos.






La Yamaha Xt 600 e’ ancora un modello Kick starter, essenziale nella sua meccanica
e’ ancora oggi un modello piacevole da condurre con dei costi di gestione veramente bassi.
Se su strada delle tre moto e’ la piu’ spartana e meno indicata per un lungo viaggio specie in due,
qui sullo sterrato si dimostra quella piu’ a suo agio grazie alle sue doti fuoristradistiche.
La F650 evoluzione di quelle moto dual degli anni ’80 e’ molto comoda anche per viaggi
a medio raggio pur mantenedo una sufficiente propensione all’offorad leggero .
Rimane a tutt’oggi una buona moto per ogni tipo di utilizzo,molto affidabile e parsimoniosa.
La Norge e’ una GT ma mi stuzzicava l’ idea di portare una moto da 250 Kg
sullo sterrato e vedere come se la cavava in queste situazioni.
Se per le due enduro la strada era una vera passeggiata con momenti dove ci si lasciava
andare a qualche innocente derapata o impennata,per la Norge che monta gomme slick
ho dovuto escludere l’ABS e addottare la guida in piedi per un miglior controllo del mezzo.



Se su questa strada avrei avuto una KTM ADVENTURE 990 avrei usato questo
sentiero come un parco dei divertimenti.



Tuttavia la Norge si e’ dimostrata abbastanza agile da non mettere mai in difficolta’
chi la guidava e per certi versi ha il sapore dell’impresa averla
portata fino in cima e ritorno senza problemi.



Tutta la zona del Nanos e’ ricca di sentieri segnati sulle mappe ed e’ meta gettonata
dagli escursionisti a piedi o in mountain bike che trovano alloggio e campo base presso
i due rifugi posti uno a 900 metri s.m.l. e l’altro invece sulla cima a 1200 metri.
Tutta la zona del Nanos e’ popolata da numerosi orsi ed e’ facile imbattersi in questi plantigradi.
Quest’anno non sono mancati gli attacchi da parte di orsi
ad escursionisti che a piedi si erano addentrati nei boschi.
Questa strada in terra ha una buona consistenza di fondo solo la ghiaia
puo’ essere a tratti insidiosa. Si viaggia nel fitto del bosco per poi sbucare
in zone ampie e soleggiate di prato verde per poi farci inghiottire
nuovamente dalla penombra della vegetazione.



La strada sale dolcemente fino al primo rifugio dove ci fermiamo per il pranzo.





Da Abram fa bella mostra un orso in gabbia di un anno di eta’
e dal peso approssimativo di 200-250 Kg.





E’ la prima volta che vedo un orso dal vivo.
Uno del posto ci spiega che gli orsi sono molto agili e veloci e gia’ un esemplare cosi’ giovane
sarebbe capace di ferire mortalmente una persona.
Questo esemplare era stato trovato cucciolo e svezzato dagli uomini
quindi non piu’ in grado di potersela cavare allo stato selvatico.



Ci sediamo per pranzare,con un bel piatto di salumi della zona,
vino barolo e tagliatelle con funghi freschi.



Posso dire che qui si mangia davvero bene e si spende veramente poco
in rapporto alla qualita’ e genuita’ del cibo.
Ecco le tagliatelle dopo il mio passaggio,
purtroppo nell’estasi ho scordato di fare una foto al piatto.



Dopo aver pasteggiato e riposato al sole sdraiati sul verde del prato,
ci rimettiamo in marcia per raggiungere la vetta del Nanos.



Una grossa nube nera sopra di noi ci fa temere per un temporale
ma per fortuna in pochi minuti il cielo si libera.



La strada si fa piu’ ardua,la pendenza aumenta mentre la vetta
si avvicina e ci mostra il panorama del fondo valle.











"Si, indubbiamente essere qui con la mia norgiona in mezzo a tutto questo verde,
a tutta questa natura ha dell’icredibile, un momento di puro godimento motociclistico."








Dopo qualche chilometro arriviamo al rifugio Vojkova dove la strada percorribile termina.
Siamo in cima al Nanos,tutto silenzio attorno tranne il rumore
del vento di Bora che qui d’inverno sferza duramente la montagna.







Dopo una sosta al piccolo rifugio percorriamo a piedi gli ultimi metri
che ci separano dalla cima e la vista che si puo’ ammirare
da qua su’ e veramente mozza fiato.



Da un lato Postumia e l’autostrada che porta a Lubiana,
da un lato Trieste e Capodistria.






Dall’altro versante ancora Gorizia. Sotto la valle del Vipacco.
Assolutamente valeva la pena arrivare qua su, per apprezzare
il paesaggio che la Slovenia ha da offire a chi sa scoprie posti cosi’ unici.



Con calma e un po’ di malincuore riprendiamo le moto e ripercorriamo
la stessa strada fatta all’andata fino ad un bivio che porta a scendere
non dal versante di Gorizia ma dal versante di Postumia.



Entriamo in un tunnel ed usciamo su una stradina asfaltata
che con dei tornanti scende a valle.





Passiamo davanti ad una caserma abbandonata e ripensiamo a quando anni
a dietro tutta questa era zona militare e da quasu’ l’esercito scrutava i confini con l’Italia.
Arrivati al fondo valle prendiamo la statale che da Postumia porta a Senosece,
Divacia e Sesana. Se da un lato con tutta la calma possibile siamo stati tre ore
per arrivare in cima, scendere da questo versante e’ bastata un ora.



Guardiamo da giu’ le antenne dei ripetitori e ripensiamo a quanto e’ stato
bello arrivare li in cima,pochi chilometri ci separano da Trieste.
Ci fermiamo a fare rifornimento prima del confine italiano.
La veterana del gruppo l’XT 600 vince la sfida consumi con soli 6 litri su una distanza complessiva di 166 Km.
Seconda classificata la F650 che ha richiesto 8 litri di benzina.
Chiude la classifica la Norge la piu’ assetata del gruppo ma anche la piu’ pesante
e meno indicata all’OFF con 11 litri di carburante richiesti.



Rientriamo a Opicina e ci salutiamo,tutti assolutamente convinti
che questo giro e’ da voto 10 con lode e sicuramente da rifare.

Conclusioni:

La Yamaha XT600 dall’alto dei suoi 24 anni ha dimostrato di saperci ancora fare sullo sterrato.
Sicuramente per un uso prettamente stradale il peso degli anni del progetto si fa sentire come
le vibrazioni del suo motore 600. Per un uso quotidiano e’ ancora validissima, richiede poca
spesa in termini di manutenzioni e consumi.
E’ la meno indicata per un viaggio a lungo raggio.

La BMW F650 e’ un progetto piu’ fresco della XT che riprende e migliora i pregi di quelle
moto anni ’80 entrofuoristrada che tanto piacevano. Ha molta plastica in piu’ rispetto alla giapponese.
E’ sicuramente piu’ comoda, vibra meno, e’ facile da condurre in tutte le situazioni.
Ha un motore tranquillo ed economico nelle richieste. Rispetto alla 600 e’ piu’ protettiva e
permette di affrontare meglio un viaggio a medio lungo raggio.
Come l’ XT 600 anche la F650 e’ stata una moto di successo per semplicita’ e praticita’,
ancora oggi ha una sua schiera di estimatori.

La Norge 1200 e’ una GT,comoda e sorniona.



Ama viaggiare in relax e si fa apprezzare sulle strade ricche di curve.
Anche in una situazione di off road ha dimostrato la bonta’ del progetto Guzzi,
ben bilanciata nei pesi e con una taratura di sospensioni morbida la Guzzona
non ha mai messo in difficoltà il pilota.
Buona la possibilita’ di disinserire l’ABS, nel complesso dimostra anche questa
volta che con questa Guzzi si puo’ andare in capo al mondo senza fretta.

Fine….
ermes_85
Inviato: venerdì 30 luglio 2010 10:43:29



Iscritto: 20/07/2010
Locazione: Vicenza Provincia
Bel giro, ma sopratutto bellissima la Norge.

Tributo ad un grande campione


http://www.youtube.com/watch?v=ZUUn9cmrLuA
Robi38
Inviato: sabato 31 luglio 2010 10:23:07



Iscritto: 20/08/2005
Locazione: VI
Complimenti x il report Applause Applause Applause

Tra lucidità e follia, c'è una sottile striscia rossa.
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