mi raccomando nn menatevi per venire è.....

noi eravamo in giro ma era due giorni che non aprivo internet...
val d'aveto, tomarlo, chiodo, penna, pezzo di bocco, anzola, val di nure fino a ferriere, marsaglia, valtrebbia con demente contromano di mano (ai confini della realtà, un idiota che mi rimorde di non aver ripreso, ogni curva destra dovevo scegliere tra entrare alla mia velocità chiudendolo fuori con rischi enormi per tutti, o frenare di più. sul misto serrato idem, na valtrebbia a filo di tamponamento sperando che non uscisse da una curva qualche bell'Impreza che lavasse vie via sto scempio avviando una carambola dagli incerti esiti... ma incapaci di mer*a, state in corsia e imparate a usare anche qualcos'altro oltre a freno e gas su ste moto da 180 kg!), fascia-propata-torriglia, boasi, 333.

---

nicola,val d aveto da marsaglia(pc) scende fino a chiavari,tomarlo,monte della val nure,c'è un bivio,puoi scendere verso s.stefano d aveto oppure verso prov d parma,x poi fare bardi etc.il tomarlo a mio parere zona molto bella e poco trafficata.il bocco,se nn erro dovrebbe essere il passo ke conginge val d aveto a zona cento croci,varese ligure .credo...

cmq sabato giro fantastico.un po freschino la mattina presto,complice l mio giubbotto traforato...strada per salsomaggiore e san pellegrino bellissima.poi sono sceso vs varano d melegari,fornovo e poi cisa.mai fatta,stupenda nn c'era un anima.poi da la spezia ho preso x genova e passo del bracco:clima ee panorama stupendo.i miei tempi erano tirati,quindi da chiavari autostrada fino a casa.

se non fosse che esser rilasciato solo come un vecchio cane randagio mi renderebbe troppo triste, quasi quasi vado a riprendermi il vanvan..........
ma no, meglio di no, siete troppo dei cornutazzi ingrifati.

scherzo, ovviamente.........sul fatto di andare a riprendere il vanvan

tu si che capisci ammè
sarò il tuo vecchio bassotto a pelo ruvido dalla vescica debole.

ricordo le uscite con nicola (il 66, e chi sennò), uno cui pochissimi saprebbero stare dietro: m'ha fatto conoscere le colline piacentine, proprio lui, di mantova, facendomi divertire moltissimo e mai, dico mai, facendomi pesare la mia vanvaniana lentezza.
E sempre lui, ad ogni bivio ma non solo, era lì che faceva finta di andare lentamente per godere del paesaggio.
Ma, per la verità, anche con gli sboroni fetentoni mi son trovato benissimo.....a tavola