La SBK inizia a scaldare gomme e motori. I primi test sono alle porte e si susseguiranno, con ritmo incalzante, fino al debutto della stagione, fra poco più di un mese.
A bocce ferme, faccio un bell'oroscopo. Fidandomi dei miei reumatismi.
APRILIA
Campioni uscenti, con tutto l'interesse ed il potenziale per non uscire. La squadra ufficiale conferma tutto, senza evidenti novità. In realtà, è costretta dall'organizzazione a fare un bel passo indietro sul piano tecnico, dovendo tornare alla distribuzione a catena in luogo di quella ad ingranaggi, utilizzata per una buona metà della stagione vincente. Sicchè, hanno dovuto lavorare sodo per recuperare il gap di cavalli che quella soluzione garantiva. Visto, comunque, l'enorme vantaggio dimostrato complessivamente sugli altri, non sarà facile scalzarli dalla vetta. Biaggi ha molta fame di vittorie arretrata, e ha tutte le capacità per gestire al meglio una stagione in cui molti degli avversari si ripresenteranno con armi affilate ed armigeri agguerriti. Camier, invece, avrà un'altra opportunità per far vedere di cosa è capace. Fin ora, ha fatto vedere troppo poco.
Un sicuro outsider sarà Haga. Da privato di lusso in Aprilia DFX-Borciani, non credo lo rivedremo nei panni dell'irriconoscibile ed abulico pilota dello scorso anno. Sono invece sicuro che, se troverà subito affiatamento con la moto e la squadra, sarà un mastino alle calcagna dei favoriti. Bisogna ricordare, a proposito, l'eccellente stagione 2004 disputata da privato con la Ducati Renegade, dove arrivò a giocarsi il mondiale. Per contro, non mi aspetto da lui la costanza di risultati. Dote che non è mai stata nel suo bagaglio.
DUCATI
Ora non possono nascondersi. Checa ed il team Althea saranno tra i favoriti. Avranno il meglio della dotazione Ducati, e saranno spesso sul gradino più alto del podio. La 1198, a fine carriera, su molte piste sarà la moto da battere, a cominciare dalla gara d'inizio stagione. Se partiranno bene, come lo scorso anno, secondo me potrebbero riuscire a rimanere nelle posizioni che contano fino alla fine. Smrz e Guintoli, del team Liberty, li vedo come onesti “guastatori”. In particolare, il primo ancora capace di stupire sul giro secco, mentre il secondo può confermare d'essere coriaceo e competitivo quando la pista è di suo gradimento. Il giovane Berger, del team Supersonic, è da qualche anno tra i migliori interpreti della STK 1000, quindi può replicare le ottime prestazioni che questa squadra ha mostrato lo scorso anno con Luca Scassa.
SUZUKI
E' molto probabile che il proverbio “minima spesa, massima resa” non funzioni un gran che, nel motociclismo. Però Fabrizio e Batta hanno tanta rabbia agonistica e voglia di riscatto da convertire in risultati, da farmeli considerare tra gli outsider con maggior propensione alle zone alte della classifica. In particolare, a me pare che per il pilota romano sia una sorta di ultima chance per fare il salto definitivo dallo status di “buon pilota” a quello di “campione”. Fin ora mi è parso un po' sovraquotato, rispetto ai risultati conseguiti. Partirà con una moto che lo scorso hanno era seconda solo all'Aprilia e, di poco, alla Yamaha. Visto che non sono prevedibili, per il 2011, balzi enormi nelle prestazioni delle altre moto, se il romano ed il team Alstare riescono a mettercela davvero tutta (come lo scorso anno fecero con Haslam), potrebbero restare nel novero dei grandi, a prescindere dalla classifica finale.
YAMAHA
Un team che parte con il marchio di sfidante di lusso. Melandri è, di diritto, uno dei favoriti. La classe del ravennate è ben nota; se arriveranno la grinta e la maturità di mettersi in discussione, potrà essere il pericolo maggiore per Biaggi. Perchè la moto c'è. Si tratta solo di saperne tirar fuori tutto il potenziale; non certo a rate come fece Crutchlow nel 2010. Sulla carta, l'italiano potrebbe riuscirci. Però, il suo compagno Laverty non è di quelli comodi. Un bel talento, veloce e grintoso. Il rischio di guerra nello stesso box non è remota.
HONDA
Ten Kate mette in pista una coppia di jolly. Rea è uno dei piloti più veloci, ma la sua propensione all'errore, anche dopo un paio di anni da top rider, non si è affievolita. Sembra d'essere in presenza di un Haga inglese. O di uno Xaus giovane. Per non lasciare niente d'intentato, quindi, i cugini della Honda hanno preso anche l'originale. Forse non vinceranno il mondiale, ma lo spettacolo è assicurato.
BMW
L'attesa è tanta, per la moto campione di vendite. La BMW rilancia e raddoppia. La stagione passata ha dato scarse soddisfazioni, quindi si spera che il lavoro per rendere la S1000 RR più efficace sortisca l'effetto desiderato. I piloti sono da vittoria, in particolare Haslam, secondo me il miglior pilota della stagione 2011. Corser rimane una sicurezza, ma lo vedo più come ottimo “cavallo da tiro”. La scommessa BMW Italia, invece, può riservare sorprese. Gente che lavora bene sulle moto, con un pilota di grande talento come Badovini ed un campione in discussione (e che, quindi, deve rifarsi) come Toseland. La possibilità che, in qualche gara, finiscano davanti agli ufficiali mi pare tutt'altro che remota.
KAWASAKI
Un grande, enorme punto interrogativo. Al momento, è la squadra che sta muovendosi di più per preparare al meglio la stagione 2011. La nuova moto sembra nata molto bene, e questa volta hanno investito anche su piloti di livello altissimo. Io guardo con molto interesse, in particolare, al giovane spagnolo Lascorz. Un talento puro, su cui la Kawasaki, a buon ragione, ha puntato molto. Se la ZX10 R sarà all'altezza, lo vedremo spesso nelle inquadrature principali della gara. Anche Vermeulen ha ancora molto da dire; entrambi sono outsider con possibilità di gloria. Sykes ha la stoffa, ma la indossa solo quando gli gira. La sua presenza nella squadra ufficiale è giustificata solo dal fatto che gli altri due piloti non avevano alcuna possibilità di collaudare la nuova moto. Cosa che, specie nelle prime gare, può essere un problema.
Pedercini, in attesa che si sciolgano le riserve su Talmatsi, punta su Rolfo. Secondo me un onesto pilota, capace di fare il suo senza grandi slanci. A volte tira fuori gli attributi, e si fa vedere nelle zone calde, ma accade troppo di rado. Se la verdona, però, si dimostrerà un'arma molto affilata, potrebbe regalare qualche punto alla Nazionale Piloti.

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"Io cerco le curve anche nei rettilinei" Tonino Guerra

Dico Checa, il più simpatico fra tutti gli spagnoli e che ha soprattutto grossi crediti dalla fortuna.