Prova della Moto Guzzi Stelvio 1200 NTX m.y. 2010La Moto Guzzi Stelvio 1200 rappresenta per il marchio lariano l'idea di moto tuttoreno da turismo,
dove storia, eleganza, affidabilita' e potenza raggiungono un raro equilibrio.
Il segmento della maxi tourer e' destinato a motociclisti esigenti che vogliono una moto capace
di portarli ovunque. Nel 2008 compare sul mercato la prima serie della Stelvio 1200
4 valvole per cilindro e 110 cv. E' una maxi enduro stradale con un motore inedito e performante,
forse fin troppo per una moto da turismo. Infatti quasi immediate si levano le critiche all'erogazione
del motore, che e' troppo sportivo con una erogazione piatta sotto ai 4000 giri/min per poi esplodere
con un effetto turbo sopra i 5000 giri catapultando pilota e moto a velocita' da ritiro patente.
I tecnici Guzzi mettono mano al progetto, ascoltando le critiche e gia' nel 2009 arriva la Stelvio 4V
con una erogazione piu' consona ad una enduro e con una coppia sostanziosa gia' ai bassi regimi,
proprio come la voleva il pubblico. Alla Stelvio 4V, dotata di gommone posteriore da 180, viene
affiancata la versione NTX con al posteriore una gomma da 150 che rappresenta la versione piu'
avventurosa della Stelvio, che le permette di montare dei tassellati all'occorenza e con una dotazione
ricca e completa per affrontare qualsiasi viaggio attorno al mondo o semplicemente andare in ufficio
il lunedi con la moto infangata reduce da un week end all'insegna dell'avventura.
Io vi presento la Stelvio 1200 NTX, una moto dalla linea innovativa, personale, che esalta le forme
del motore e del telaio a vista e sottolinea tutto il potenziale dinamico che questa moto puo' esprimere
unito ad una solida eleganza tipicamente Guzzi.
Ad un primo colpo d'occhio la moto puo' sembrare imponente, ma seguendo le linee della carenatura
si scopre una moto snella, leggera. All'anteriore domina la coppia di fari piu' discussa del panorama motociclistico.
Belli? Brutti? E' questione di gusti. Ma dal punto di vista del design sono azzecati come quelli piu' famosi
dell' inglese Speed Tripple.
Le dotazioni sono di gran pregio come le rifiniture e gli assemblaggi delle plastiche. Qui tutto sembra robusto
e fatto per durare. Troviamo cerchi della Ber con raggi Alpina che permettono il montaggio di pneumatici
toubless, forcella Marzocchi da 45 mm completamente regolabile, dischi freno Grimeca e pinze radiali Brembo.
ABS Continental disinseribile, fendinebbia di serie.
Le teste dei cilindri restano sempre lontano dalla ginocchia e sono protette dal calore con parti in gomma.
I collettori di scarico hanno un trattamento elettrolitico per evitare che lo sporco si attacchi. Bello il terminale
in aluminio satinato come il faro posteriore a led ad alta visibilita'.
Una volta in sella,troviamo tutto al posto giusto, la triangolazione sella, pedane, manubrio e' perfetta.
Al passeggero e' riservato un trattamento a cinque stelle con un' ampia porzione di sella e robuste maniglie
per aggrapparsi.Dietro troviamo un robusto portapacchi dalla portata di ben 20 Kg.
Il pilota puo' scegliere come guidare la moto, in modo turistico semplicemente arretrando sulla sua porzione di
sella e guidando rilassato, oppure tutto avanti e braccia aperte stile motard per una guida piu' spinta. Quello che
colpisce appena in sella e' la senzazione di leggerezza. Infatti questa moto ha un bilanciamento perfetto e un
reparto telaio-sospensioni davvero azzeccato.
Premendo il bottone start il motore si avvia senza incertezze e lo scarico emette un rombo potente e appagante.
La frizione e' morbidissima allo stacco, il cambio e' preciso negli innesti e rapido. Il cardano ha raggiunto la
perfezione, sembra una catena. La moto e' reattiva e senza fatica si lascia condurre a discrezione del pilota.
Il mio pensiero mi porta a paragonarla alla SMT per guidabilita' con un motore piu' gentile pero'.
Il motore mi ha stupito per la sua progressione. Sale di giri senza buchi o incertezze, nessun effetto on/off
dell'iniezione e se non si sta attenti si arriva subito a velocita' da ritiro patente. In sesta marcia si puo' scendere
fino ai 2000 giri e riprendere senza incertezze allungando fino agli 8000.
In autostrada a 4500 giri il motore riposa a 130 Km/h. Discreto il riparo areodinamico offerto dal parabrezza
regolabile ma superati i 150 all'ora si sente il bisogno di piu' protezione specie sulle spalle.
Oltre per la progressione, questa moto stupisce anche per la tenuta di strada. La NTX sembra camminare
sulle rotaie, tiene bene la piega, segue precisa le traiettorie e gia' dopo pochi chilometri si ha la confidenza
di andar a grattare le pedane a terra. Autentica moto double face, la Stelvio e' capace di essere al contempo
una fuoristrada di lusso e una gran turismo dalla guida confortevole. Si puo' affrontare senza pensieri anche
strade bianche o percorsi off road purche' il terreno sia compatto. Meglio se con le gomme giuste.
Il peso effettivo a pieno carico per la Stelvio 4V e' di 251 Kg, mentre per la NTX e' di 270 Kg.
Il serbatoio e' stato oggetto di critiche, troppo piccolo. Ci sono solo 18 litri, dei quali 4 di riserva.
Io all'accensione della spia della riserva, in autostrada ho percorso con 14 litri 240 Km con un consumo medio del 6%.
Non male per un 1200. Sul misto in statale i consumi salgono al 7% quindi 14,5 Km/litro.
Per chi non si accontenta dell'autonomia della Stelvio 2010, ad aprile uscira' la nuova versione col serbatoio
maggiorato da 32 litri rinunciando pero' all'utile vano porta documenti.
Su strada la Stelvio si dimostra una vera gran turismo capace di prestazioni di eccellenza sui lunghi percorsi
autostradali, divertentissima sui percorsi tortuosi dolomitici e perche' no, buona anche in citta' per tutti i giorni.
E' una moto dal rapporto qualita'/prezzo veramente ottimo, difficile trovare di meglio senza spendere di piu'.
Conclusioni:La Stelvio e' una moto che vale la pena provare e comprare, lasciando perdere le chiacchire da bar assolutamente
sterili, questa enduro da turismo e' un' affidabile viaggiatrice,comoda ma sopratutto di assoluto pregio. Dal telaio,
alle sospensioni, al motore tutto e' di qualita'. E' una moto alla quale non sono capace di riscontrare alcun diffetto.
Beh forse la capacita' del serbatoio e un parabrezza piu' ampio per le spalle ma la Stelvio my 2011 pone gia' rimedio
a queste debolezze. Anche il prezzo mi pare piu' che corretto visto che di sostanza e qualita' c'e' ne in abbondanza.
E' una moto che promuovo a pieni voti. A mio parere merita un 9 pieno.
Certo e' una questione di gusti, puo' piacere o no l'estetica ma qui oltre ad una moto fatta veramente bene,
si entra a far parte di un marchio che di fatto rappresenta la storia del motociclismo.
Moto Guzzi per me rappresenta la storia,il mito e la passione per le moto.
Dati dichiarati dalla casa:cilindrata: 1151 cc
rapporto compressione: 11:1
frizione con monodisco a secco con comando
idraulico e parastrappi integrato
coppia massima 11,3 Kgm a 5800 giri/min.
potenza: 105 Cv a 7250 giri/min.
Special Thanks:Un grazie speciale alla concessionaria [testo rimosso] di Mandello del Lario (LC) che mi ha dato la possibilita'
di entrare in possesso di questo esemplare.
Alberto, Luca e il loro staff sono un esempio di cordialita',professionalita' e disponibilita' raro.
Ce ne fossero di concessionarie cosi'.
Matteo Lenarduzzi
bradipo ita