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Audio e elettronica Opzioni · Visualizza
anonym_4124176
Inviato: sabato 14 maggio 2011 07:58:47



Iscritto: 10/02/2011
Locazione: affari miei
Per calmare un pò gli animi un discorso su audio e impianti stereo. Qualcuno come me ha l'idea che lo stereo deve essere a componenti "divisi". Ve lo dico perchè da un bel pò di anni (più di dieci) ho un impianto costituito da un paio di casse Stage accompany (che pesano quanto un harley) e ingombranti .Un ampli peecher sound (300 + 300) effettivi e un equalizzatore della lem. Tutta roba usata da miei amici su installazioni mobili (e itineranti) . Non mi sembra che suoni male (e oltretutto basta alzare pochissimo) . Sto sentendo in giro da coloro che comprano quei compatti supertecnologici che dopo due o tre anni sono da buttare. Problemi alle meccaniche di cd e cassette,caricatori sempre guasti. E' vero che hanno pochissime regolazioni da fare (io invece per cambiare da cd a radio devo spostare due spinotti sul dietro dell'equalizzatore) mentre io ho due volumi (ds e sin) Una marea di potenziometri per il tono (uno per ogni frequenza) . Secondo voi comodità o affidabilità? Ah dimenticavo non ho il telecomando ma se la musica è bella la lasci girare. Anche se devi alzare lo sportello,mettere il cd,chiudere e poi fare partire e regolare (tutto a mano)
Ovvio che se vuoi la radio dopo aver spostato gli spinotti dietro devi cercare con il manopolone perchè benche il sinto sia un marantz è manuale.

per una fuga di legno o pellet non si è mai preoccupato nessuno ,le fughe di metano sventrano le case e fanno stragi.

Sulle mie moto NON SI USANO abbigliamento dainese,caschi agv,catene regina,olio castrol, gomme pirelli e freni brembo.

Usate voi questa roba se volete spendere il triplo

RedAce
Inviato: sabato 14 maggio 2011 08:34:15



Iscritto: 02/07/2004
Locazione: Provincia di Ancona
A me piace molto l'idea di avere un buono stereo, ma purtroppo sono molto ignorante in materia. Inoltre so che la qualità in questo campo costa tantissimo e purtroppo non ho l'orecchio così allenato da percepire grosse differenze fra un sistema Bose ed uno di marca sconosciuta, ma che dà risultati nettamente superiori se lo ascolta un orecchio allenato...
Nel mio piccolo le casse del PC sono due casse di legno a base quadrata 30x30 cm e altre 50: suonano molto bene e si sente la differenza fra una traccia mp3 da 128 kbit ed una flac, ma ad esempio vanifico molto del loro lavoro attaccandole ad un amplificatore infimo della Philips che è a sua volta collegato ad una semplice (ma dedicata) scheda audio.
Per quanto mi riguarda, se avessi circa 400 € da spendere, comprerei il T-Amp (un amplificatore americano molto molto piccolo da 80 €, ma che a detta delle recensioni che ho letto è incredibile per quello che fa), i cavi schermati e una scheda audio Sound Blaster da 190 € fatta apposta per la musica.

Tutti noi sappiamo che tra la moto che usiamo sulla strada e quella dei piloti in pista c’è una bella differenza di prestazioni e di guida, però i gesti che facciamo sono quelli e crediamo di provare più o meno la stessa inebriante sensazione di leggerezza, di assenza di peso, quasi di volare. E in fondo al cuore molti di noi sono abbastanza sicuri che su quella moto, naturalmente dopo il necessario tirocinio, riusciremmo a cavarcela. E soprattutto sappiamo che Simoncelli e Dovizioso, Rossi e Capirossi, alla guida della nostra moto farebbero dei numeri pazzeschi. Noi e loro siamo molto simili, parliamo lo stesso linguaggio. E tutti amiamo la moto. - Nico Cereghini
anonym_4124176
Inviato: sabato 14 maggio 2011 08:39:54



Iscritto: 10/02/2011
Locazione: affari miei
Un altoparlante che lavora su legno è il primo requisito,purtroppo spesso in giro vedo quelle casse di ultima generazione (mackie,rcf e altre) che sono di plastica con forme estrose ma alla prova del suono fanno quello che possono. Non a caso TUTTI i subwoofer si cerca di montarli su legno. Non disprezzare troppo l'ampli della philips c'è roba molto più cara che suona peggio. Non la marca ma la circuiteria interna che fa la sua parte.Se ben montato e alimentato anche un TDA 2009 dà emozioni. Il fatto di sentire la differenza tra un mp3 e altro è giusto. Gli mp3 se mal codificati o troppo compressi tendono a "sonagliare" e se hai delle casse che riproducono correttamente gli acuti lo senti Il sentire la diferenza con tra un CD audio e un mp3 indica che il tuo sistema arriva almeno a 15 khz di banda passante. E non è male Se pensi che molti portatili con altoparlanti interni (le classiche ghetto-blaster) non sempre consentivano di accorgersene. Il T amp è un prodotto molto valido,collegalo a casse molto sensibili (tipo qualcosa dell'electro voice).Dotalo di un buon alimentatore stabilizzato, e resta a bocca aperta

per una fuga di legno o pellet non si è mai preoccupato nessuno ,le fughe di metano sventrano le case e fanno stragi.

Sulle mie moto NON SI USANO abbigliamento dainese,caschi agv,catene regina,olio castrol, gomme pirelli e freni brembo.

Usate voi questa roba se volete spendere il triplo

RedAce
Inviato: sabato 14 maggio 2011 09:21:29



Iscritto: 02/07/2004
Locazione: Provincia di Ancona
Sei l'ennesima conferma della bontà di questo T-Amp! Il fatto è che essendo studente ho sempre una spesa più importante che si mette davanti a queste "frivolezze"...

Sulla bontà dell'amplificatore Philips, che ne dici? http://download.p4c.philips.com/files/m/mc230e_22/mc230e_22_pss_eng.pdf

Tutti noi sappiamo che tra la moto che usiamo sulla strada e quella dei piloti in pista c’è una bella differenza di prestazioni e di guida, però i gesti che facciamo sono quelli e crediamo di provare più o meno la stessa inebriante sensazione di leggerezza, di assenza di peso, quasi di volare. E in fondo al cuore molti di noi sono abbastanza sicuri che su quella moto, naturalmente dopo il necessario tirocinio, riusciremmo a cavarcela. E soprattutto sappiamo che Simoncelli e Dovizioso, Rossi e Capirossi, alla guida della nostra moto farebbero dei numeri pazzeschi. Noi e loro siamo molto simili, parliamo lo stesso linguaggio. E tutti amiamo la moto. - Nico Cereghini
nicola66
Inviato: sabato 14 maggio 2011 09:46:19



Iscritto: 13/01/2005
Locazione: MN
Originariamente inviato da doc elektro
Un altoparlante che lavora su legno è il primo requisito,purtroppo spesso in giro vedo quelle casse di ultima generazione (mackie,rcf e altre) che sono di plastica con forme estrose ma alla prova del suono fanno quello che possono.


si ma quelli mica fanno casse per HI-FI domestico.
Tutta roba per concerti che deve stare anche all'aperto e spostata in continuazione.

fare le pieghe non vuol dire fare anche le curve
anonym_4124176
Inviato: sabato 14 maggio 2011 12:04:06



Iscritto: 10/02/2011
Locazione: affari miei
Anche stage accompany fa roba da aperto ma la fa in legno e suona bene. Anche Marshall fa roba da palco ma usa il legno. Purtroppo si è creata la "moda"della plastica e delle forme arrotondate. Stendiamo un velo pietoso su quelle micro casse da 10 cm per lato dichiarate da 100W,probabilmente sono i w necessari per l'esplosione del cono.Quasi che ci sia da soddisfare prima l'occhio e poi l'orecchio. Un cono deve essere grande,per dare buoni risultati (almeno io la penso così)
Per quanto riguarda il compatto stereo che mi hai fatto vedere. Probabilmente dai dati monta un finale da autoradio (watt in uscita e simili). Sono dichiarati 5 w quindi è un single endend alimentato a 12-14 volt. Quindi non è troppo brutto,semplicemente con i w a tua disposizione sei obbligato a tenere i volumi piuttosto alti. Probabilmente se non usi le sue casse ma altre più efficienti avresti migliori risultati. Rispetta gli ohm se fai delle prove. Mai collegare un diffusore da 4 ohm su un uscita da 8

per una fuga di legno o pellet non si è mai preoccupato nessuno ,le fughe di metano sventrano le case e fanno stragi.

Sulle mie moto NON SI USANO abbigliamento dainese,caschi agv,catene regina,olio castrol, gomme pirelli e freni brembo.

Usate voi questa roba se volete spendere il triplo

nicola66
Inviato: sabato 14 maggio 2011 12:50:13



Iscritto: 13/01/2005
Locazione: MN
Originariamente inviato da doc elektro
Anche stage accompany fa roba da aperto ma la fa in legno e suona bene. Anche Marshall fa roba da palco ma usa il legno.


è solo una questioni di costi e di peso.

Certo che non hai un impianto propriamente audiophile.


fare le pieghe non vuol dire fare anche le curve
anonym_4124176
Inviato: sabato 14 maggio 2011 13:26:14



Iscritto: 10/02/2011
Locazione: affari miei
Vedi a me di farmi spennare non mi piace moltissimo,più che una qualità sonora generale io cerco principalmente affidabilità e chiarezza del suono. Probabilmente un suono chiaro è pulito NON è necessariamente fedele. Il mio impianto oltre all'ingombro e al peso (che sono svantaggi quando fai le pulizie che ti devi fare un mazzo a spostarlo) ha il vantaggio della pulizia sonora (che però è solo UNO degli aspetti della qualità) probabilmente non fa un suono fedele ma un suono che a me piace. Purtroppo (specialmente nei centri commerciali) vengono spacciati (e non venduti) sistemi che magari sono più fedeli al suono come è in origine ma non sono altrettanto piacevoli. Tempo fa quando ero andato a vedere per i cavi di collegamento (li ho imboscati nel perlinato) mi hanno proposto della roba costosissima appunto "da audiofilo" ma le considerazioni sul suono (che è poi solo una corrente alternata a frequenza variabile) mi hanno fatto optare per del cavo da corrente industriale (3+t) a 4 poli con i poli in parallelo due a due. Del resto sono solo 5,36 A da portare al massimo (e chi lo ha mai alzato) e l'induttanza in 11 metri non si fa sentire. Ad avere cavi da 44 euro al metro mi fa un pò venire la pelle d'oca. Il problema degli inpianti compatti è che se rompi il cd butti via tutto se non riesci a ripararlo. Qui se mi si crema il CD vado a comprare un altro CDJ100 e riparto salvando tutto il resto. Questo è il vantaggio enorme dei moduli separati. Poi ci sarebbe da aprire un discorso sui fantomatici "watt gonfiati" Per misurare i watt ogni ditta segue sistemi diversi e ti trovi ad avere apparecchaiture con 40 W dichiarate che sulle stesse casse spingono quanto una da 100. Il sistema per fregare questi signori è un oggettino industriale che si chaiama analizzatore di rete(che non conosce quasi nessuno). Colleghi l'ampli alzi tutto e leggi. Tanti volt alimentati,tanti ampere e tanti watt assorbiti. E saltano molte teste... Ci sono certi compatti di ditte note che sono dichiarati un numero di w in tutto (quindi la metà per canale) e ne assorbono solo una parte...prodigi della scienza? No ...del marketing! Purtroppo! La potenza di uscita sarà una parte di quella di entrata (più o meno grande) e non viceversa. Vorrebbe dire sovvertire la fisica

per una fuga di legno o pellet non si è mai preoccupato nessuno ,le fughe di metano sventrano le case e fanno stragi.

Sulle mie moto NON SI USANO abbigliamento dainese,caschi agv,catene regina,olio castrol, gomme pirelli e freni brembo.

Usate voi questa roba se volete spendere il triplo

fender1959
Inviato: sabato 14 maggio 2011 23:48:25



Iscritto: 03/09/2001
Locazione: MI
Originariamente inviato da RedAce
Sei l'ennesima conferma della bontà di questo T-Amp! Il fatto è che essendo studente ho sempre una spesa più importante che si mette davanti a queste "frivolezze"...

Sulla bontà dell'amplificatore Philips, che ne dici? http://download.p4c.philips.com/files/m/mc230e_22/mc230e_22_pss_eng.pdf


il T-amp e' un ottimo prodotto, tra l'altro ora e' disponibile anche l'alimentatore dedicato, sempre di buona qualita' ad un ottimo prezzo.
tra i componenti entry level e' certamente interessante per chi non abbia soldi da spendere o per chi volesse un impiantino da utilizzare saltuariamente, magari in una seconda casa.



"Spero, in ogni mio intervento, di non risultare troppo perentorio, al fine di evitare altre, assurde,sospensioni.
E spero di poter continuare a dire la mia opinione, senza che qualcuno pensi che ogni mia riflessione, voglia essere un attacco ad altri!
Spero dio poter "scrivere in pace", cosi' come ritengo di "vivere in pace"


fender1959
Inviato: domenica 15 maggio 2011 01:09:36



Iscritto: 03/09/2001
Locazione: MI
sono appassionato melomane, prima di tutto, praticamente da sempre.
la logica conseguenza e' la passione per gli impianti di riproduzione che sono poi gli accrocchi che ci permettono di vivere la passione che e', appunto, la musica, nel posto di maggior fruizione, la casa.
in tanti anni ho assemblato una marea di impianti partendo da quelli piu' semplici (giradischi, ampli integrato e diffusori) e via via conoscendo e migliorando, alla ricerca non della perfezione, impossibile da raggiungere, ma della maggior fedelta' possibile nella riproduzione di un evento sonoro in un ambiente limitato e, generalmente inadeguato.
senza entrare nel merito delle specifiche tecniche, sulle quali spesso tanto ci sarebbe da ridire, cerco di elencare i fondamenti per ottenere un risultato audiophile nelle condizioni descritte:
- porre la dovuta attenzione nell'accoppiamento delle elettroniche, evitando sbilanciamenti inutili e dannosi (la prima cosa da fare e' effettuare prove di ascolto presso rivenditori che hanno sale attrezzate);
- cercare di collegare i componenti dell'impianto ad una rete elettrica il piu' possibile priva di interferenze generate da elettrodomestici o altri apparecchi collegati (le prese a cui collego l'impianto hanno una linea dedicata che arriva direttamente dal contatore; il massimo sarebbe utilizzare un alimentatore a batterie che ha pero' costi molto alti. sarebbe importante anche inserire le spine nel verso giusto per metterle in fase);
- stabilizzare le elettroniche su supporti dedicati (nel senso di appositamente progettati per questo utilizzo) ed utilizzare stabilizzatori, smorzatori etc. per minimizzare o eliminare criticita' dovuti a vibrazioni ed instabilita' fisica;
- studiare accuratamente il posizionamento dell'impianto, e soprattutto dei diffusori, rispetto al punto di ascolto che non puo' essere casuale ma mirato all'ottenimento della massima precisione (i sistemi per fare cio' sono molteplici, dal semplice battito delle mani negli andoli della stanza e vicino alle pareti, fino all'utilizzo di software per verificare rimbombi e risonanze. il posizionamento dei diffusori, poi, segue criteri specifici che andrebbero sempre seguiti e che qui non specifico per brevita'); utilizzare, se necessario, equalizzatori d'ambiente (tipo tube traps, rivestimenti assorbenti o materiali riflettenti, a seconda delle necessita');
- collegare sempre le elettroniche utilizzando cavi di segnale di buona qualita'.

Cio' detto, l'assunto piu' importante da considerare per cominciare ad avvicinarsi almeno all'alta fedelta', e' questo: minore e' il percorso del segnale, maggiore e' la possibilita' che questo arrivi ai diffusori piu' pulito; via quindi miriadi di potenziometri, via qualsiasi tipo di equalizzazione, via tutti gli ingressi inutili. in alta fedelta', soprattutto quando non si possono spendere montagne di soldi (e vi assicuro che, avendoli, e' facilissimo) semplicita' fa generalmente rima con qualita'.

A questo punto si puo' passare alla ricerca dei componenti e le nostre orecchie diventano il componente principale, quello che ci permettera' di comprendere gli accoppiamenti che piu' ci aggradano (non ha senso definire a priori che la tal marca e' meglio dell'altra, anche se oggettivamente, come in tutti i settori specilistici, ci sono produttori piu' o meno blasonati, generalmente a ragione).

Il mondo dell'alta fedelta', ma soprattutto quello dell'high-end, si divide da sempre su due questioni fondamentali:
- amplificazione a stato solido o valvolare
- amplificazione di elevata potenza accoppiata a diffusori a bassa efficienza o viceversa
scegliere tra le due opzioni e' solo una nostra scelta, dettata dalle nostre orecchie ed in parte dalla possibilita' economica in quanto una della due configurazioni, in entrambi i casi, e' generalmente piu' costosa.

E' comunque possibile assemblare impianti gradevoli e dignitosi senza spendere un patrimonio; l'importante e' l'equilibrio dei componenti ed il loro inserimento in ambiente.
Generalmente e' meglio evitare apparecchiature professionali per la sonorizzazione di ambienti destinati all'intrattenimento (discoteche ed affini) perche' la loro destinazione d'uso e' diversa e diverso e' il risultato (se interessa solo potenza e "bum bum, pero', vanno benissimo, ma siamo lontani da una ricerca di suono audiophile); parametri fondamentali quali profondita', scena sonora, trasparenza, capacita' di riprodurre i transienti etc. non sono parte del loro patrimonio geneteico.
Naturalmente tutto quanto detto e' volto all'ascolto di musica "vera", cioe' suonata con strumenti altrettanto veri; e' mia convinzione che per certa musica, ad esempio quella da discoteca, che nasce per un intrattenimento diverso dall'ascolto, vada bene qualunque cosa; anzi, proprio i compattoni e similari sono progettati per riprodurre meglio quelle registrazioni molto manipolate, con esasperato effetto loudness...... per questo tipo di fruizione musicale evitare di imbarcarsi in tutto cio' che ho detto in precedenza!

Attualmente il mio impianto e' il seguente:
- giradischi Mitchell Transcriptor con braccio Sme e testina Shure
- preamplificatore phono Rotel
- lettore CD Rotel RDC-02 HDCD
- preamplificatore valvolare Aureavox
- finali mono valvolari Aureavox (8 w per canale); sono in procinto di aggiungerne altri due dedicati esclusivamente ai bassi
- diffusori ad alta efficienza, bass reflex anteriore Golden Voice, collegati in bi-wiring
- supporto Solidsteel con sistema di isolamento/scarico delle vibrazioni basato su punte coniche
- cavi di potenza e di segnale (sui quali sorvolo per qualita' e marchi; sono una "pazzia")

che serve alla riproduzione di alcune migliaia di dischi in vinile e di circa duemila CD.

In conclusione per me l'alta fedelta' e' una componente importante di un interesse culturale piu' complesso, una passione coinvolgente che puo' portare anche a delle fisse nevrotiche (il rischio di perdersi piu' ad ascoltare l'impianto invece della musica, prima o poi ogni audiofilo lo corre).

Per esperienza personale, so che anche in un centro commerciale che abbia un minimo di apparecchiature esposte, non ci sono solo compattoni ma, sapendo cosa cercare, si puo' trovare a buoni prezzi cio' che serve per assemblare un impiantino entry level decoroso.

Per chi fosse interessato suggerisco il seguente sito www.tnt-audio.com

Mi sono dilungato troppo....... grazie a chi avra' avuto la pazienza di leggere (ma ho lasciato perdere un sacco di roba).

"Spero, in ogni mio intervento, di non risultare troppo perentorio, al fine di evitare altre, assurde,sospensioni.
E spero di poter continuare a dire la mia opinione, senza che qualcuno pensi che ogni mia riflessione, voglia essere un attacco ad altri!
Spero dio poter "scrivere in pace", cosi' come ritengo di "vivere in pace"


anonym_4124176
Inviato: domenica 15 maggio 2011 06:55:07



Iscritto: 10/02/2011
Locazione: affari miei
Vedi Fender il Loudness è una brutta bestia,infatti gli impianti professionali e quelli audiofili non c'è l'hanno. Altera il suono e fa sprecare corrente fonica (sopratutto). Sul discorso dell'odio del materiale professionale che c'è nel sito che mi hai consigliato,probabilmente i gusti sono gusti. Qualcuno vorrebbe ascoltare Mendelson (o qualunque schifido del genere,Verdi,Shubert e altri) con una buona dinamica,fedeli il più possibile all'originale,qualcun altro lo metterbbe nel forno. E mentre va arrosto spinge gli slayer o i megadeth a discerto volume per coprire le urla. Io per esempio dall'impianto cerco affidabilità(durata sopratutto) e una qualità che mi basta solo sufficiente(in poche parole voglio un trattore...).Non deve riprodurre la registrazione come è ma come la voglio io.Per quanto riguarda il giradischi io ho un paio di tecnics 1200 che hanno la trazione diretta,NON suonano granchè causa puntine usurate (stanton mk 5) ma sono 10 anni che girano senza nemmeno toglierli la polvere (e arrivano da almeno 10 anni di autopista). Le valvole suonano molto bene,hanno un rendimento elettrico del 25 % (quindi consumi 4 e ottieni 1) circa ma come suono sono impareggiabili (arrivi allo stesso livello con dei mosfet ma con complicanze costruttive spaventose).Un push pull di EL 34 (le uniche vere valvole da audio,le sole usate da marshall) ottiene circa 30 watt e ne consuma 120! Inoltre le valvole hanno una partenza ritardata di almeno 60 secondi,qualunque cosa allo stato solido non va oltre i dieci. Un altro problema del valvolare è la durata dei finali,difficlmente le valvole arrivano oltre le 3000 ore,in teoria gli stati solidi sono infiniti. (anche se poi qualche potenziometro che comicia a grattare ci mette lo zampino). I vinili hanno un suono fantastico (qualcuno gratta un pò ma comunque fa parte del suono) e vorrei che qualche fanatico dei compattoni ascoltasse anche solo "canto straniero" di Marcella in vinile (senza arrivare ai mostri sacri del rock e metal i soli che ascolto). Una cosa che le nuove generazioni non avranno è la compagnia dell’amico giradischi,e nota non ho detto dell’elettrodomestico giradischi o del riproduttore di cd.Il giradischi è un concetto semplicissimo,in sostanza una piattaforma con moto rotatorio a velocità costante rispetto a un perno.
Una puntina leggeva meccanicamente (niente laser) i solchi del disco,registrato “meccanicamente” a profondità diverse e soprattutto a ampiezza diversa.
Ce lo ricordiamo di varie forme,chi lo ha avuto celato da una valigetta,chi lo ha avuto con forma di mobiletto,chi ha avuto un “mangiadischi”:infernale macchinario che non consentiva di sentire solo parti della registrazione e la usurava esageratamente. I veri metallari avevano sempre un giradischi BSR (l'ho avuto anche io) grezzo ma spaventosamente affidabile.La lettura avveniva in vari modi,in sostanza poteva esserci uno zaffiro o un diamante,vari sistemi di amplificazione più o meno moderni e potenti.Ma non occupiamoci del lato tecnico del giradischi,bensì di quello emotivo.Estrarre il disco dalla copertina,appoggiarlo sul piatto,fare girare,magari pulire il disco con l’apposito attrezzino e solo allora appoggiare lo stelo di lettura.Possono sembrare operazioni semplici ma con il loro compimento ci faceva assaporare di più la musica.Inoltre il rumore di appoggio della puntina sul disco era quasi un dire”adesso parlo io”.
Inoltre il suono era caldo,ti dava emozioni. Ricordo quando ero piccolo ed avevo già lo stereo che mi passò tra le mani per caso il disco” montagne verdi” di Marcella . Quando poggiai la puntina sul vinile,sarà stato il gracchiare dei solchi rovinati,sarà stato il testo,veramente bello nella parte iniziale mi ricordo che mi scappò una lacrima.. Ora con la perfezione digitale del suono non è più la stessa cosa. Facendo un paragone con le lampadine è come se il giradischi fosse una grossa lampada a filamento (magari un bel riflettore da 1000 watt) mentre il lettore CD una sofisticata e potentissima lampada a scarica,magari fa il doppio della luce di quella detta prima ma è fredda,anche avvicinandoti non senti il calore che l’altra forniva. Non ti dà la sensazione di essere immerso in un mare di luce. E’come andare nella casa di campagna o dei nonni nel quale una caminetto o una stufa produce un calore diverso da quello dei termosifoni. Nel giradischi sai che anche se un disco è stato stuprato,danneggiato da qualche deficiente comunque senti qualcosa. Magari inframmezzato,con la puntina che salta da un solco all’altro ma la riproduzione non ha quella balbuzie e quei disturbi tipici della “qualità digitale”che alterna pezzi di qualità ottimale a totale silenzio.
Un altro particolare della riproduzione dei dischi è l’immediatezza della partenza. In un lettore CD o ancora peggio nel lettore DVD ci sono snervanti attese per la partenza del disco. D’altronde ci fanno credere che anche quella è qualità.
Il giradischi ,tanto tempo fa voleva dire aggregazione e socializzazione. Voleva dire trovarsi in tanti intorno a quell’oggetto che ci forniva emozioni ascoltando un disco. Inoltre la musica aveva una vita più lunga,non era come quella di oggi che oggi la ascolti e domani la butti via perché è passata di moda.
A differenza di oggi nel quale la musica si scarica da “internet” con una qualità spesso sonagliante (non comprimere troppo) e suono ospedaliero,il vinile ha un suono “pieno” e quando tra amici si ascoltava il disco era tutta un'altra cosa.
E’un po’ la differenza che passa tra una potente sbronza presa con gli amici di fronte al camino,con il giradischi che gira,nel quale si canta e ci si diverte (sperando dopo di non dovere guidare) . E la stessa sbronza presa da uno di questi moderni “tossicini” che elogiano il suono digitale che si riempiono di alcool (e a volte fa anche peggio) ascoltando un cd e probabilmente da soli in quanto ora la musica è per tutti. Se viene a dirci che il giradischi è una [beep] non c’è che una soluzione: Buttatelo sotto il treno! E mentre viene spietasciato accendete il giradischi!


per una fuga di legno o pellet non si è mai preoccupato nessuno ,le fughe di metano sventrano le case e fanno stragi.

Sulle mie moto NON SI USANO abbigliamento dainese,caschi agv,catene regina,olio castrol, gomme pirelli e freni brembo.

Usate voi questa roba se volete spendere il triplo

RedAce
Inviato: domenica 15 maggio 2011 09:33:24



Iscritto: 02/07/2004
Locazione: Provincia di Ancona
Originariamente inviato da fender
il T-amp e' un ottimo prodotto, tra l'altro ora e' disponibile anche l'alimentatore dedicato, sempre di buona qualita' ad un ottimo prezzo.
tra i componenti entry level e' certamente interessante per chi non abbia soldi da spendere o per chi volesse un impiantino da utilizzare saltuariamente, magari in una seconda casa.


Grazie per la dritta! Visto che vedo che anche tu come Doc sei un grande esperto, chiedo: collegare le casse al T-Amp attraverso i classici fili rosso-nero ed il T-Amp ad una buona scheda audio per PC è uno spreco? Non cerco l'altissima fedeltà, ma certo non ho nè un impianto elettrico dedicato, nè i cavi e le casse sono schermate dalle interferenze elettriche del PC...

Tutti noi sappiamo che tra la moto che usiamo sulla strada e quella dei piloti in pista c’è una bella differenza di prestazioni e di guida, però i gesti che facciamo sono quelli e crediamo di provare più o meno la stessa inebriante sensazione di leggerezza, di assenza di peso, quasi di volare. E in fondo al cuore molti di noi sono abbastanza sicuri che su quella moto, naturalmente dopo il necessario tirocinio, riusciremmo a cavarcela. E soprattutto sappiamo che Simoncelli e Dovizioso, Rossi e Capirossi, alla guida della nostra moto farebbero dei numeri pazzeschi. Noi e loro siamo molto simili, parliamo lo stesso linguaggio. E tutti amiamo la moto. - Nico Cereghini
fender1959
Inviato: domenica 15 maggio 2011 11:32:43



Iscritto: 03/09/2001
Locazione: MI
Originariamente inviato da RedAce
Originariamente inviato da fender
il T-amp e' un ottimo prodotto, tra l'altro ora e' disponibile anche l'alimentatore dedicato, sempre di buona qualita' ad un ottimo prezzo.
tra i componenti entry level e' certamente interessante per chi non abbia soldi da spendere o per chi volesse un impiantino da utilizzare saltuariamente, magari in una seconda casa.


Grazie per la dritta! Visto che vedo che anche tu come Doc sei un grande esperto, chiedo: collegare le casse al T-Amp attraverso i classici fili rosso-nero ed il T-Amp ad una buona scheda audio per PC è uno spreco? Non cerco l'altissima fedeltà, ma certo non ho nè un impianto elettrico dedicato, nè i cavi e le casse sono schermate dalle interferenze elettriche del PC...


lascia stare il cavetto rosso nero (di buono ha solo il colore, calcisticamente parlando.....:-) ).
a parte gli scherzi, quel tipo di cavo e' veramente "povero", non aggiunge niente di buono e puo' solo generare decadimenti qualitativi. anche spendendo poco puoi comprare del cavo decente in ogni negozio specializzato.
utilizzare la scheda audio non e' uno spreco, e' una scelta.... io personalmente preferirei collegare un lettore cd. a costi accettabili trovi ottimi prodotti. poi dipende in che formato utilizzi la musica; se il tuo formato e' mp3 va benissimo la scheda pc......

"Spero, in ogni mio intervento, di non risultare troppo perentorio, al fine di evitare altre, assurde,sospensioni.
E spero di poter continuare a dire la mia opinione, senza che qualcuno pensi che ogni mia riflessione, voglia essere un attacco ad altri!
Spero dio poter "scrivere in pace", cosi' come ritengo di "vivere in pace"


fender1959
Inviato: domenica 15 maggio 2011 12:18:44



Iscritto: 03/09/2001
Locazione: MI
Originariamente inviato da doc elektro
Vedi Fender il Loudness è una brutta bestia,infatti gli impianti professionali e quelli audiofili non c'è l'hanno. Altera il suono e fa sprecare corrente fonica (sopratutto). Sul discorso dell'odio del materiale professionale che c'è nel sito che mi hai consigliato,probabilmente i gusti sono gusti. Qualcuno vorrebbe ascoltare Mendelson (o qualunque schifido del genere,Verdi,Shubert e altri) con una buona dinamica,fedeli il più possibile all'originale,qualcun altro lo metterbbe nel forno. E mentre va arrosto spinge gli slayer o i megadeth a discerto volume per coprire le urla. Io per esempio dall'impianto cerco affidabilità(durata sopratutto) e una qualità che mi basta solo sufficiente(in poche parole voglio un trattore...).Non deve riprodurre la registrazione come è ma come la voglio io.Per quanto riguarda il giradischi io ho un paio di tecnics 1200 che hanno la trazione diretta,NON suonano granchè causa puntine usurate (stanton mk 5) ma sono 10 anni che girano senza nemmeno toglierli la polvere (e arrivano da almeno 10 anni di autopista). Le valvole suonano molto bene,hanno un rendimento elettrico del 25 % (quindi consumi 4 e ottieni 1) circa ma come suono sono impareggiabili (arrivi allo stesso livello con dei mosfet ma con complicanze costruttive spaventose).Un push pull di EL 34 (le uniche vere valvole da audio,le sole usate da marshall) ottiene circa 30 watt e ne consuma 120! Inoltre le valvole hanno una partenza ritardata di almeno 60 secondi,qualunque cosa allo stato solido non va oltre i dieci. Un altro problema del valvolare è la durata dei finali,difficlmente le valvole arrivano oltre le 3000 ore,in teoria gli stati solidi sono infiniti. (anche se poi qualche potenziometro che comicia a grattare ci mette lo zampino). I vinili hanno un suono fantastico (qualcuno gratta un pò ma comunque fa parte del suono) e vorrei che qualche fanatico dei compattoni ascoltasse anche solo "canto straniero" di Marcella in vinile (senza arrivare ai mostri sacri del rock e metal i soli che ascolto). Una cosa che le nuove generazioni non avranno è la compagnia dell’amico giradischi,e nota non ho detto dell’elettrodomestico giradischi o del riproduttore di cd.Il giradischi è un concetto semplicissimo,in sostanza una piattaforma con moto rotatorio a velocità costante rispetto a un perno.
Una puntina leggeva meccanicamente (niente laser) i solchi del disco,registrato “meccanicamente” a profondità diverse e soprattutto a ampiezza diversa.
Ce lo ricordiamo di varie forme,chi lo ha avuto celato da una valigetta,chi lo ha avuto con forma di mobiletto,chi ha avuto un “mangiadischi”:infernale macchinario che non consentiva di sentire solo parti della registrazione e la usurava esageratamente. I veri metallari avevano sempre un giradischi BSR (l'ho avuto anche io) grezzo ma spaventosamente affidabile.La lettura avveniva in vari modi,in sostanza poteva esserci uno zaffiro o un diamante,vari sistemi di amplificazione più o meno moderni e potenti.Ma non occupiamoci del lato tecnico del giradischi,bensì di quello emotivo.Estrarre il disco dalla copertina,appoggiarlo sul piatto,fare girare,magari pulire il disco con l’apposito attrezzino e solo allora appoggiare lo stelo di lettura.Possono sembrare operazioni semplici ma con il loro compimento ci faceva assaporare di più la musica.Inoltre il rumore di appoggio della puntina sul disco era quasi un dire”adesso parlo io”.
Inoltre il suono era caldo,ti dava emozioni. Ricordo quando ero piccolo ed avevo già lo stereo che mi passò tra le mani per caso il disco” montagne verdi” di Marcella . Quando poggiai la puntina sul vinile,sarà stato il gracchiare dei solchi rovinati,sarà stato il testo,veramente bello nella parte iniziale mi ricordo che mi scappò una lacrima.. Ora con la perfezione digitale del suono non è più la stessa cosa. Facendo un paragone con le lampadine è come se il giradischi fosse una grossa lampada a filamento (magari un bel riflettore da 1000 watt) mentre il lettore CD una sofisticata e potentissima lampada a scarica,magari fa il doppio della luce di quella detta prima ma è fredda,anche avvicinandoti non senti il calore che l’altra forniva. Non ti dà la sensazione di essere immerso in un mare di luce. E’come andare nella casa di campagna o dei nonni nel quale una caminetto o una stufa produce un calore diverso da quello dei termosifoni. Nel giradischi sai che anche se un disco è stato stuprato,danneggiato da qualche deficiente comunque senti qualcosa. Magari inframmezzato,con la puntina che salta da un solco all’altro ma la riproduzione non ha quella balbuzie e quei disturbi tipici della “qualità digitale”che alterna pezzi di qualità ottimale a totale silenzio.
Un altro particolare della riproduzione dei dischi è l’immediatezza della partenza. In un lettore CD o ancora peggio nel lettore DVD ci sono snervanti attese per la partenza del disco. D’altronde ci fanno credere che anche quella è qualità.
Il giradischi ,tanto tempo fa voleva dire aggregazione e socializzazione. Voleva dire trovarsi in tanti intorno a quell’oggetto che ci forniva emozioni ascoltando un disco. Inoltre la musica aveva una vita più lunga,non era come quella di oggi che oggi la ascolti e domani la butti via perché è passata di moda.
A differenza di oggi nel quale la musica si scarica da “internet” con una qualità spesso sonagliante (non comprimere troppo) e suono ospedaliero,il vinile ha un suono “pieno” e quando tra amici si ascoltava il disco era tutta un'altra cosa.
E’un po’ la differenza che passa tra una potente sbronza presa con gli amici di fronte al camino,con il giradischi che gira,nel quale si canta e ci si diverte (sperando dopo di non dovere guidare) . E la stessa sbronza presa da uno di questi moderni “tossicini” che elogiano il suono digitale che si riempiono di alcool (e a volte fa anche peggio) ascoltando un cd e probabilmente da soli in quanto ora la musica è per tutti. Se viene a dirci che il giradischi è una [beep] non c’è che una soluzione: Buttatelo sotto il treno! E mentre viene spietasciato accendete il giradischi!


Doc, leggo in te passione e questo e' bello. poi, pero', mi sembra tu faccia un po' di confusione tra tante cose diverse, tra tecnica, emozione, miscellanea di generi musicali, considerazioni su chi ascolta cosa etc.
parliamo di argomenti che potrebbero e meriterebbero di prenderci intere giornate di confronto e discussione. cerchero' di essere breve nel piacevole confronto su alcuni temi che hai affrontato.
francamente non capisco perche' tu parli di "odio" nei confronti del professionale manifestato su tnt-audio; non c'e' nessun odio; semplicemente le apparecchiature professionali, come anche io ho affermato, sono inadatte alla riproduzione ad alta fedelta', non perche' facciano schifo, semplicemente perche' sono progettati per una diversa destinazione d'uso.
sentirti definire alcuni grandi compositori degli schifidi mi dispiace soprattutto perche' i gusti personali non dovrebbero mai generare un filtro che chiude la mente sulla storia e sulla cultura.
se parliamo di "alta fedelta'" non possiamo definire il suono per come ci piace ma per quanto risulta, appunto, il piu' fedele possibile all'evento originale (a meno che, ascoltando un'orchestra a qualcuno piaccia sentire un violino che suona sulla destra o un pianoforte piazzato in fondo, dietro ai timpani, giusto per fare un esempio).
ti vedo un po' fossilizzato sulla diatriba phono-cd che ritengo ormai piuttosto superata, almeno per quanto riguarda gli impianti di alto livello. a parita' di qualita' costruttiva e soprattutto di registrazione analogico e digitale permettono in egulae misura di fruire di performance eccellenti.
anche io ho avuto un giradischi BSR, fu il primo mio giradischi, accoppiato ad un ampli integrato Augusta e diffusori acustici della Pioneer (una specie di obbrobrio inscatolato). avevo dieci anni e, pur essendo "poca roba" in termini di qualita' e' stato il mio primo passo in questo mondo; lo ricordo con tenerezza questo impiantino!
Le tue considerazione sulle apparecchiature a valvole, rispetto a quelle a stato solido, sono un po' semplicistiche. non mi sembra un problema la sostituzione delle valvole quando sia necessario; non e' vero che l'unica valvola audio sia la el34, che e', anzi, perfetta per l'amplificazione di strumenti musicali quali chitarre e bassi, anche solo in considerazione del fatto che tra pre ed ampli si utilizzano tipologie di tubi diverse, cosi' come tra ampli di alta o bassa potenza (inutile in questo contesto fare l'elenco delle valvole da sempre utilizzate nelle piu' prestigiose amplificazioni). in ogni caso, al di la di fatti tecnici per certi versi irrilevanti, esistono ottime apparecchiature a stato solido ed ottime valvolari; e' solo una questione di scelte personali.
una delle grandi possibilita' che ci offre oggi la tecnologia sta proprio nella possibilita' di gestire accoppiamenti fantastici tra digitale ed analogico, cosa impossibile fino a venti anni fa, o giu' di li. mi riferisco principalmente a lettori digitali collegati ad uscite valvolari.
insomma, l'impiando di riproduzione e' funzionale alla riproduzione della musica e non viceversa; questo e' l'obiettivo che non va mai dimenticato.
ah...... il technics 1200 non suona male a causa della puntina montata sulla stanton...... suona male perche' e' un giradischi costruito per le balere...... te lo dico affettuosamente, non arrabbiarti capito?

"Spero, in ogni mio intervento, di non risultare troppo perentorio, al fine di evitare altre, assurde,sospensioni.
E spero di poter continuare a dire la mia opinione, senza che qualcuno pensi che ogni mia riflessione, voglia essere un attacco ad altri!
Spero dio poter "scrivere in pace", cosi' come ritengo di "vivere in pace"


anonym_4124176
Inviato: domenica 15 maggio 2011 13:44:43



Iscritto: 10/02/2011
Locazione: affari miei
Per calcolare la sezione minima dei cavi di uscita è sufficiente calcolare (secondo la legge di ohm V(uscita) / Impedenza di uscita (4 oppure 8 ohm) . Quindi un amplificatore da 25 W su 4 ohm butta fuori una tensione di circa 12,5 volt. Dividendo la tensione per l'impedenza si ottengono 3,2 A circa . Quindi se si decide di dare una densità di corrente di 2,5 A mmq (per essere prudenti) occorre una sezione MINIMA di 1,25 A. Il cavo rosso/nero di solito dato insieme agli impianti commerciali difficilmente và oltre gli 0,75 mmq,quindi è sottodimensioneto già per metà della potenza che si deve fare arrivare ai diffusori. La tensione di uscita NON è la potenza di uscita ma un valore che occorre calcolare o misurare. Una densità di corrente troppo alta dei cavi oltre a sprecare potenza può abbruttire il suono a causa dell'induttanza dei cavi.
Tieni presente che la sezione non puoi aumentarla finchè vuoi perchè i connettori (speakon,channon o altri) non possono andre oltre una certa sezione.
Per quanto riguarda il "razzismo musicale" ho deciso di tagliare fuori dalla mia vita certi generi musicali che rappresentavano le persone che mi stavano "sulle scapole",chiamalo razzismo di riflesso. Quando con mio fratello costruivamo ampli e casse acustiche (una delle tante attività della ditta che avevamo) erano "volutamente" scadenti nella musica da discoteca. Per lo stesso motivo evito di mettere piede in locali dove non si suoni o riproduca rock,oi e altri generi a me non graditi.



per una fuga di legno o pellet non si è mai preoccupato nessuno ,le fughe di metano sventrano le case e fanno stragi.

Sulle mie moto NON SI USANO abbigliamento dainese,caschi agv,catene regina,olio castrol, gomme pirelli e freni brembo.

Usate voi questa roba se volete spendere il triplo

RedAce
Inviato: domenica 15 maggio 2011 21:49:50



Iscritto: 02/07/2004
Locazione: Provincia di Ancona
Originariamente inviato da fender
lascia stare il cavetto rosso nero (di buono ha solo il colore, calcisticamente parlando.....:-) ).
a parte gli scherzi, quel tipo di cavo e' veramente "povero", non aggiunge niente di buono e puo' solo generare decadimenti qualitativi. anche spendendo poco puoi comprare del cavo decente in ogni negozio specializzato.
utilizzare la scheda audio non e' uno spreco, e' una scelta.... io personalmente preferirei collegare un lettore cd. a costi accettabili trovi ottimi prodotti. poi dipende in che formato utilizzi la musica; se il tuo formato e' mp3 va benissimo la scheda pc......


Immaginavo la considerazione sul classico cavo rosso-nero, vedremo più in là se potrò regalarmi qualcosa. Non ascolto molti mp3, ho praticamente solo flac, ma avendoli nel PC per scelta uso lui come riproduttore musicale. Spero presto di potermi permettere il T-Amp, sono davvero curioso!

Tutti noi sappiamo che tra la moto che usiamo sulla strada e quella dei piloti in pista c’è una bella differenza di prestazioni e di guida, però i gesti che facciamo sono quelli e crediamo di provare più o meno la stessa inebriante sensazione di leggerezza, di assenza di peso, quasi di volare. E in fondo al cuore molti di noi sono abbastanza sicuri che su quella moto, naturalmente dopo il necessario tirocinio, riusciremmo a cavarcela. E soprattutto sappiamo che Simoncelli e Dovizioso, Rossi e Capirossi, alla guida della nostra moto farebbero dei numeri pazzeschi. Noi e loro siamo molto simili, parliamo lo stesso linguaggio. E tutti amiamo la moto. - Nico Cereghini
fender1959
Inviato: lunedì 16 maggio 2011 08:32:41



Iscritto: 03/09/2001
Locazione: MI
Originariamente inviato da RedAce
Originariamente inviato da fender
lascia stare il cavetto rosso nero (di buono ha solo il colore, calcisticamente parlando.....:-) ).
a parte gli scherzi, quel tipo di cavo e' veramente "povero", non aggiunge niente di buono e puo' solo generare decadimenti qualitativi. anche spendendo poco puoi comprare del cavo decente in ogni negozio specializzato.
utilizzare la scheda audio non e' uno spreco, e' una scelta.... io personalmente preferirei collegare un lettore cd. a costi accettabili trovi ottimi prodotti. poi dipende in che formato utilizzi la musica; se il tuo formato e' mp3 va benissimo la scheda pc......


Immaginavo la considerazione sul classico cavo rosso-nero, vedremo più in là se potrò regalarmi qualcosa. Non ascolto molti mp3, ho praticamente solo flac, ma avendoli nel PC per scelta uso lui come riproduttore musicale. Spero presto di potermi permettere il T-Amp, sono davvero curioso!


Red se non lo hai fatto, ti consiglio di dare un'occhiata alla prova del T-amp che hanno fatto quelli di Tnt-audio, rivista online gratuita, di cui ti ho dato il link.

"Spero, in ogni mio intervento, di non risultare troppo perentorio, al fine di evitare altre, assurde,sospensioni.
E spero di poter continuare a dire la mia opinione, senza che qualcuno pensi che ogni mia riflessione, voglia essere un attacco ad altri!
Spero dio poter "scrivere in pace", cosi' come ritengo di "vivere in pace"


RedAce
Inviato: lunedì 16 maggio 2011 09:02:02



Iscritto: 02/07/2004
Locazione: Provincia di Ancona
M'ero perso il link, ma cliccandoci stamattina ho visto che la prova l'avevo già letta (è questa no? http://www.tnt-audio.com/ampli/t-amp.html) qualche mese fa. È incredibile stando a quanto dicono su TNT-Audio, il problema è che su eBay ci dovrebbe essere anche la seconda versione (http://cgi.ebay.it/Sonic-Impact-T-Amp-2-Gen-Amplificatore-Integrato-/160588101112?pt=Amplificatori&hash=item2563cbf5f8), ma non trovo la recensione sul sito, ammesso che l'abbiano fatta...

Tutti noi sappiamo che tra la moto che usiamo sulla strada e quella dei piloti in pista c’è una bella differenza di prestazioni e di guida, però i gesti che facciamo sono quelli e crediamo di provare più o meno la stessa inebriante sensazione di leggerezza, di assenza di peso, quasi di volare. E in fondo al cuore molti di noi sono abbastanza sicuri che su quella moto, naturalmente dopo il necessario tirocinio, riusciremmo a cavarcela. E soprattutto sappiamo che Simoncelli e Dovizioso, Rossi e Capirossi, alla guida della nostra moto farebbero dei numeri pazzeschi. Noi e loro siamo molto simili, parliamo lo stesso linguaggio. E tutti amiamo la moto. - Nico Cereghini
fender1959
Inviato: lunedì 16 maggio 2011 09:20:24



Iscritto: 03/09/2001
Locazione: MI
Originariamente inviato da RedAce
M'ero perso il link, ma cliccandoci stamattina ho visto che la prova l'avevo già letta (è questa no? http://www.tnt-audio.com/ampli/t-amp.html) qualche mese fa. È incredibile stando a quanto dicono su TNT-Audio, il problema è che su eBay ci dovrebbe essere anche la seconda versione (http://cgi.ebay.it/Sonic-Impact-T-Amp-2-Gen-Amplificatore-Integrato-/160588101112?pt=Amplificatori&hash=item2563cbf5f8), ma non trovo la recensione sul sito, ammesso che l'abbiano fatta...


si l'articolo e' quello. e proprio li dicono che sul sito www.playstereo.com sono acquistabili sia l'ampli, sia l'alimentatore della Zetagi che sembra si interfacci parecchio bene (ma, come ti ho detto, esiste anche l'alimentatore dedicato).
quasi quasi ci faccio un pensierino; ampli, alimentatore, cavi, lettore cd e diffusori li prendo usati..... con 500 euro metto su un impiantino che da gusto.
capito?

"Spero, in ogni mio intervento, di non risultare troppo perentorio, al fine di evitare altre, assurde,sospensioni.
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RedAce
Inviato: lunedì 16 maggio 2011 09:36:15



Iscritto: 02/07/2004
Locazione: Provincia di Ancona
Questo (http://www.playstereo.com/product_info.php?products_id=1286) sarebbe un amplificatore col chip del T-Amp? Mi spieghi questa cosa del chip? Io cerco il T-Amp e penso di trovare questo



o questo



che dovrebbero essere i prodotti della Sonic Impact, ovvero i creatori del T-Amp, ma spesso trovo amplificatori diversi che dicono che hanno il chip del T-Amp: vuol dire che cambia la forma, ma non la sostanza?

Tutti noi sappiamo che tra la moto che usiamo sulla strada e quella dei piloti in pista c’è una bella differenza di prestazioni e di guida, però i gesti che facciamo sono quelli e crediamo di provare più o meno la stessa inebriante sensazione di leggerezza, di assenza di peso, quasi di volare. E in fondo al cuore molti di noi sono abbastanza sicuri che su quella moto, naturalmente dopo il necessario tirocinio, riusciremmo a cavarcela. E soprattutto sappiamo che Simoncelli e Dovizioso, Rossi e Capirossi, alla guida della nostra moto farebbero dei numeri pazzeschi. Noi e loro siamo molto simili, parliamo lo stesso linguaggio. E tutti amiamo la moto. - Nico Cereghini
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