L'entusiasmo mi fa da sveglia per la giornata seguente e dopo una sana colazione con dolcetto casereccio saluto Claudio e intraprendo il viaggio
con l'itinerario da fare nella testa e il pieno nel serbatoio.
Direzione San Godenzo dopo 3 km prendo la deviazione per Premilcuore ma dopo 5 minuti mi pento amaramente...la strada prima perde quota poi risale
ma nonostante le curve siano belle l'asfalto è indecente e costringe a non azzardare per non rischiare la moto e il .ulo cmq dopo un po' di ciclisti
mi ritrovo a Valico dei Tre Faggi ma parto subito in direzione Strade S.Zeno.
Da li una strada mi porta al Valico Forche che non e' degno di tabella (e ho detto tutto) ma raggiungo velocemente
Galeata e cosi' sono sulla strada del Passo della Calla ma da Santa Sofia la strada un po' bruttina mi
fa ricredere nell'itinerario e dubitare dei consigli di alcuni personaggi ma quando il morale era tra i raggi
delle mie ruote comincio ad incrociare piccoli gruppi di moto e per esperienza e' sempre un buon segnale ecosi'
dopo un po' la strada comincia ad essere di gusto, si mi piace ho deciso e comincio ad affrontare le curve
in modo aggressivo e raggiungo un gruppo di moto e gareggio come un ragazzino con loro e stranamente
e orgogliosamente supero tutti......probabilmente ero in giornata.
Il Passo della Calla mi e' piaciuto tanto e lo consiglio.
Col sorriso arrivo a Stia e seguo Badia Prataglia per salire sul Passo dei Mandrioli che da subito mi piace
curve geometriche pulite asfalto buono ma un po' di traffico mi guasta la festa ma niente di particolare
Raggiunto il passo vedo moto ferme su una balconata e mi avvicino...panorama splendido sul serpentone della
discesa del passo.
Proseguendo in discesa che trovo bella mi rendo conto di essere sul serpentone che guardavo dall'alto e
giu' in fondo mi ritrovo al bivio tra Bagno di Romagna e Verghereto ed io vado per il secondo direzione
Valico di MonteCoronaro ed ecco la strada della vita. Tra le prime 3 strade del mio cuore, praticamente una
pista gratuita e deserta che per qualche km mi fa dimenticare del mondo e mi esalta quasi a volerla
rifare cosa che solitamente detesto.
In estasi dopo la foto di rito del Valico procedo per pochi km e a Balze salgo per il monte Fumaiolo.
Tanti camper, turisti, escursionisti ma la strada e' terribile e sconsigliata.
Dal Fumaiolo per S.Piero in Bagno c'è il Passo d'Incisa ma è trascurabile mentre tuttaltro è
il prossimo sorprendente Passo.....Il Carnaio
La strada sale subito con curve veloci aggressivo e riprendo slancio felicemente ma non dura molto la
salita da questo versante ma anche la discesa è bella. Gran bel passo questo.
Da qui in poi tanta sofferenza per passi e valichi trascurabili cominciando da quelli che mi portano
da Galeata a Rocca S.Casciano ossia Valico Forche e subito dopo il Colle delle Cento Forche che se
avesse un asfalto nella decenza sarebbe anche molto divertente. La mancanza di cartelli sui valichi la
dice tutta sulla loro importanza.
Da Rocca S.Casciano a Portico di romagna sfilo liscio, strada buona e guida spensierata ma da li
altro incubo fino a S.Adriano passando per Tredozio.
Strade strettissime sporche ripide e purtroppo non evitabili.
Eccole Valico della Collina
e valico del Monte Beccuggiano
Raggiunta la Faenza-Firenze ero sfatto e un po' scocciato ma non volevo lasciarmi strade e valichi
alle spalle e costringendomi a rispettare il mio programma proseguo per Marradi dove mi rifermo
allo stesso Bar del giorno precedente e scambiando 4 piacevoli chiacchiere con la tipa mi sollevo
un po' e mi ricarico.
La strada che mi portera' a S.Benedetto in Alpe e' lunghetta e strettina ma non poteva essere
peggiore di quelle percorse poco prima e di fatti non era male e ha attraversato due Passi contigui
quello dell'Eremo e della Peschiera.
S.Benedetto in Alpe era anche la mia scusa per rifare il Passo del Muraglione dall'altro versante ed
infatti a tutta forza m'inbatto nelle sue curve ma ecco il disastro purtroppo previsto...le mie gomme
non tengono piu', pirelli diablo strada 9000 km sono fritte, praticamente ad ogni curva derapavo.
Con un po' d'accortenza continuo a fare il fesso tra le curve e a Borgo S.Lorenzo invece di prendere
per casa mi sale il pallino di rifare il Giogo e la Raticosa.
Cosi' Scarperia e il Giogo...stessa eccezionale sensazione, e' un gran passo quello ma il tramonto
è in agguato tra le curve e arrivato a Firenzuola mi riaggancio sulla Sp65 ma sbagliando strada
causa sole negli occhi prendo per Carbonaccia e raggiungo la Raticosa da questa strada incredibile
in forte salita larga e ben asfaltata ma conosciuta dai locali....altre moto scorazzavano allegramente.
Arrivato al Passo proseguo per Bologna e infine Treviso.
In definitiva tante strade, bei passi e ho partorito un itinerario che evita tutte le strade antipatiche
e contiene tutti i passi migliori di questo tour de force se a qualcuno puo' servire volentieri saro' disponibile.
P.S. Chiedo ai bikers locali se ho esagerato o se mi sono impressionato in bene o in male su qualche
strada o qualcosa che ho mancato.....ringrazio tutti per la pazienza di aver letto tutto.