Lo so, forse sono un pazzo, un sognatore che crede ancora che le economie di mercato possano essere per una volta accantonate davanti al dolore di una perdita così importante.


Comunque ho scritto al team di Fausto Gresini. Questo il testo:


ho un sogno ...

... che temo resterà chiuso nel più profondo cassetto dei desideri, nell'anima di un 45enne che di Marco avrebbe potuto essere il padre.

Il sogno è di vedere la sua moto, non solo il suo numero, ma proprio il suo cavallo bianco numero 58, salire sul gradino più alto del podio del gran premio di Valencia.
Il sogno prosegue vedendo il casco sfilarsi e vedere il volto dell'amico di Marco apparire da sotto la visiera, il viso di un 9 volte campione del mondo che in questa circostanza non ha nome, non ha passato, ma è solo l'amico di Marco, quell'amico che da ieri mattina è ancora più profondamente legato a Marco, nel bene e purtroppo anche nel male.


Questo mio sogno sicuramente cozza contro qualunque legge di mercato, qualunque regola del motociclismo dove il pilota di un'altra squadra non sale sul mezzo concorrente, e forse proprio per questo resterà solo un bel sogno. Ma a volte i sogni si realizzano e sarebbe meraviglioso se il Vostro team, la Honda HRC, la Ducati, e tutti gli sponsor, decideste di regalare questo sogno a quanti saranno davanti ai teleschermi con gli occhi ancora lucidi per quanto visto ieri mattina.


Un abbraccio sentito a quanti hanno avuto il privilegio di conoscere direttamente Marco Simoncelli, ed un mio ringraziamento a quanti leggeranno di questo mio sogno senza sorriderne.

Carlo

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... non esiste modo migliore per vivere il tempo che ci è concesso ... e se ancora non lo avete capito ... beh, lasciate perdere, non lo capirete mai !
Motociclisti ... strana, meravigliosa gente!

La domanda è: come dovrebbe correre poi Rossi? Per vincere? Per rendere omaggio a Simoncelli? Se fossi in Rossi e mi accordassero questo tuo sogno, probabilmente sarei pilota Ducati Venerdì e Sabato, poi effettuerei il giro di schieramento con la moto del Sic e rientrerei ai box senza prender parte alla corsa.

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Tutti noi sappiamo che tra la moto che usiamo sulla strada e quella dei piloti in pista c’è una bella differenza di prestazioni e di guida, però i gesti che facciamo sono quelli e crediamo di provare più o meno la stessa inebriante sensazione di leggerezza, di assenza di peso, quasi di volare. E in fondo al cuore molti di noi sono abbastanza sicuri che su quella moto, naturalmente dopo il necessario tirocinio, riusciremmo a cavarcela. E soprattutto sappiamo che Simoncelli e Dovizioso, Rossi e Capirossi, alla guida della nostra moto farebbero dei numeri pazzeschi. Noi e loro siamo molto simili, parliamo lo stesso linguaggio. E tutti amiamo la moto. - Nico Cereghini

I giochi sono ormai fatti, nessun titolo da assegnare, nessun contratto da firmare ha necessità di vedere un'ultima gara per essere firmato, le decisioni per la prossima stagione sono ormai solo da prendere a tavolino.

La gara che vorrei vedere?
Una gara vera, in cui l'amico di Marco guida il cavallo numero 58 al meglio delle proprie possibilità, con gli altri che fanno altrettanto ... il tutto fino all'inizio dell'ultimo giro, quando il circo si ferma e mandando al diavolo la razionalità si lascia che la moto numero 58 tagli il traguardo per prima, con le altre moto simbolicamente tutte seconde a parimerito.

questa la gara che vorrei vedere. E' un sogno, e come tanti sogni resterà tale.

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... non esiste modo migliore per vivere il tempo che ci è concesso ... e se ancora non lo avete capito ... beh, lasciate perdere, non lo capirete mai !
Motociclisti ... strana, meravigliosa gente!

ciao Carlo, la tua è una idea meravigliosa che mi fa venire in mente quello che i ciclisti fecero quando morì il povero Weylandt. Mi piacerebbe che tutti i piloti ed i team si schierassero in fila dietro alla moto 58 per fare qualche giro a bassa velocità e che poi lei da sola (non so chi la potrbbe guidare perchè Vale ha dei legami ... potrebbe essere Melandri o il papà di Rossi ...) facesse un giro d'onore. Poi la gara potrebbe iniziare, perchè sponsor e marketing e contratti continuano a tritare sentimenti e non guardano in faccia a nessuno (purtroppo c'è ancora in ballo il terzo posto e sono soldoni ...).

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mi spezzo ma non piego ...

Il sogno si è già spento, il team Gresini ha annunciato che non parteciperà al prossimo gran premio per lutto.

Ci sta ... ma mi dispiace, avrei preferito vedere il numero 58 in pista

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... non esiste modo migliore per vivere il tempo che ci è concesso ... e se ancora non lo avete capito ... beh, lasciate perdere, non lo capirete mai !
Motociclisti ... strana, meravigliosa gente!

bella carlo.bella.

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Bonalex/Jabba ha detto:
E le paure altrui spesso ti salvano la vita, se sei così umile da tenerle in considerazione.

bella idea. affascinante e piena d'amore.

come hanno già fatto col 74... il 34... e spero in futuro anche col 65 e col 46

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Fa schifo diventare vecchi, ma è meglio delle alternative




Ora potrai correre tra le nuvole, con tutti quelli che come te, hanno perso la vita inseguendo la propria PASSIONE.
Ciao, SuperSic!

quando 10 gg fa era morto quel pilota sull'ovale negli stati uniti, tutti sono scesi in pista e hanno fatto lentamente 5 giri dietro alla safety car, per poi fermarsi ai box, mentre sulla torre in cui vengono scritti i piazzamenti c'era il numero del pilota deceduto al primo posto

mi è sembrato un ottimo modo per commemorare un pilota

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mi è rimasto del gas nel sangue e non so come smaltirlo... e adesso mi sta tornando la scimmia

bravo Carlo bello scritto!!
peccato Sic avrebbe approvato la tua idea