Ho visto solo adesso l'intervista a Rossi.

http://www.moto.it/MotoGP/cosa-vorreste-che-vale-facesse-per-onorare-sic-a-valencia.html?commenti=si

PREMESSO CHE NON MI PERMETTO ASSOLUTAMENTE DI GIUDICARE COME UN UOMO POSSA REAGIRE AL DOLORE O COME POSSA METABOLIZZARLO AL SUO INTERNO.... Però quel sorriso (ma che ci ridi? ), quel modo di rispondere, io mi sarei comportato diversamente....mmmma...e da un pò che sto ragazzo non lo capisco prorprio....

---

Quando hai il totale controllo del mezzo... vuol dire che stai andando troppo piano...

Non è che se ce lo hai grosso lo devi fare vedere per forza a tutti.....

In strada non va più forte il più bravo...ma il più....

SUPER SIC UNO DI NOI!!!

voi sapete benissimo che non sono un tifoso di rossi,ma lo rispetto perche' e' un grande campione,io vedo molta sofferenza e imbarazzo,se guardate i suoi occhi lo dicono,mi sembrano sorrisi imbarazzati,il suo sguardo e la sua sofferenza di domenica mi sono rimaste impresse,sembrava invecchiato di cento anni.
per me ha sofferto e soffre,ne sono sicuro,se la famiglia lo ha voluto al suo fianco durante il funerale vuol dire che gli vogliono bene,anche il padre e la madre sorridevano in alcuni momenti del funerale.

quando e' morto mio padre al funerale non ho pianto,quando ho fatto la cerimonia con i miei compagni di scuola non ho pianto,questo ha dato fastidio a qualcuno e me lo ha fatto presente,io ho risposto che erano giorni e giorni che la notte piangevo ed ero stufo,ora volevo ridere,avevo 14 anni ed e' la verita',ogniuno reagisce a suo modo.
ora che sono piu' vecchio,riesco di nuovo a piangere e a commovuermi ,sono stato per anni senza piangere,non ci riuscivo e mia moglie solo negli ultimi anni mi ha visto piangere siamo insieme da quando avevo 17anni ora ne ho 40,una delle volte che mi ha visto piangere di piu' e' stato quando e' morto il papa,non riuscivo piu' a smettere e non sono un gran che' come frequentatore di chiese ma in dio credo

---

Bonalex/Jabba ha detto:
E le paure altrui spesso ti salvano la vita, se sei così umile da tenerle in considerazione.

chi ha perso una persona cara sa che in quei momenti si può reagire in qualsiasi modo; c'è chi cova dentro per mesi e anni e chi invece è distrutto subito e dopo poche ore o giorni sembra quello di prima

io l'ho trovato molto sincero-, non ha recitato una parte; non ha fatto le facce finte idiote che potrebbe fare la d'urso, tanto per fare un esempio, che si autocommuove (recitando male) e dopo mezzora spara... perché c'è il momento del grande fratello

lasciamo in pace questa gente e piantiamola di dare giudizi su tutto e tutti; di d'urso, vespa & c. ne abbiamo abbastanza; non c'è bisogno che anche rossi e altri recitino la parte che noi vorremmo vedere

per riprendere il discorso di diavel, il giorno del funerale di mio papà ricordo di aver raccontato barzellette a mio cugino; poi per almeno 10/12 anni ho pianto tutte le mattine, tutte tutte, e ho fatto molta fatica a recuperare una condizione nrmale

non giudichiamo dalle apparenze; so che dico una banalità forse, ma io la penso così

---

mi è rimasto del gas nel sangue e non so come smaltirlo... e adesso mi sta tornando la scimmia

concordo con chi dice che ognuno affronta il dolore per una perdita a modo suo. lasciamoci la dovuta liberta' almeno in questo!
in questi giorni ho visto tante reazioni diverse, tante espressioni di volti diverse, tanti modi di reagire diversi; ma in ogni persona tra gli "addetti ai lavori", gli amici, i colleghi di Sic ho letto tanto dolore e commozione; dolore e commozione che ieri al funerale erano tangibili, quasi materei in tutti.

---

"Spero, in ogni mio intervento, di non risultare troppo perentorio, al fine di evitare altre, assurde,sospensioni.
E spero di poter continuare a dire la mia opinione, senza che qualcuno pensi che ogni mia riflessione, voglia essere un attacco ad altri!
Spero dio poter "scrivere in pace", cosi' come ritengo di "vivere in pace"

premesso che quoto Otto, e che quindi col mio intervento non voglio giudicare quello che hai provato vedendo l'intervista, io invece dal comportamento di Valentino sono rimasto molto positivamente colpito. Il giorno dell'incidente il suo viso ha mostrato la consapevolezza del dramma capitato per puro caso in maniera così diretta a lui. Consapevolezza da persona matura: che corre da una vita e sa esattamente cosa può accadere in ogni momento in cui si è in pista. Nei giorni seguenti, a partire dall'intervista sceso dall'aereo di ritorno in Italia ha mostrato un atteggiamento molto simile a quello dei diretti familiari di Marco: un ricordo gioioso, che secondo me ha aiutato tanto molti tifosi, ed anche la famiglia stessa. Chi ieri ha seguito infine i funerali ha notato con quanta confidenza lui abbia affrontato il tutto: sembrava quasi un fratello di Marco, al punto da gestire lui la sua moto, da accenderla in chiesa. Detto questo, chi fa questo mestiere ne accetta ogni singola sfumatura, compresa la possibilità di infortunarsi gravemente o anche di morire. Guardare avanti è l'unico modo per risalire in sella, ma lo si deve sapere prima di inziare quel mestiere, sennò non ci risali mai più. Valentino ha fatto ciò che si sentiva e, ieri anche qualcosa in più: ha trasmesso la sua passione che comprende anche i rischi legati ad essa a chi era lì con lui, in felpa o maniche di camicia, come lui. Gente con la medesima passione, passione che ama sentire rombare quel motore anche in una chiesa.

A questo punto però, sarebbe bene che qualcuno andasse da Edwards perlomeno per informarsi di come sta messo e se l sua attività in sella non sia compromessa dalle fratture.

Cari fratelli bikers, è tipico di noi esseri umani guardare dal di fuori,però possiamo migliorare. Siamo tutti diversi nelle reazioni alle gioie e ai dolori...c'è chi piange a singhiozzi tanto da non riuscire a fermarsi, come pure chi sembra col cuore di ghiaccio e non fa luccicare nemmeno gli occhi. Ci sono quelli chi sorridono mentre un ricordo sfiora la mente (e con Marco,questi non mancano),ci sono quelli che ancora non hanno realizzato e poi piangeranno per giorni. Vale nell'intervista ha mostrato un sorriso, che più che altro era un'espressione di imbarazzo,non voleva essere lui "il motivo d'interesse". Non sono un fan solo di Valentino,lo sono di tutti i piloti,chi più chi meno, chi fa meglio in una corsa,chi in un'altra. Se siete bikers come me penso che lì sulle piste correvamo anche noi con Marco,come correremo con il cuore anche con gli altri piloti. E' come se la domenica del GP uscissimo insieme a loro in moto,e quando uno viene a mancare,come Marco,è come se non uscirà più in moto con noi. Ci chiamiamo fratelli ,no? Ora,a prescindere da tifo ed "antipatie",si fa per dire,restiamo tutti uniti,ancora di più,sulla strada e dovunque nella vita.

Senza dimenticarci di Colin, anche lui ha il suo bel macigno da portare e quasi tutti se ne sono dimenticati.

Ma infatti non lo hai proprio capito. Non hai visto che il viso di Vale è tirato !? Non ti accorgi che non ha un sorriso ma una paresi !? Dovrebbe fare o dire cose per piacerti o compiacerti ?... e perchè ?

---

Il vero problema non è imparare ad andare forte ma è imparare ad andare piano !

è la prima volta nella vita che invece Rossi mi sembra un grande.

---

...il mondo è bello perché è vario...a me è sembrato tutto il contrario....

---

Quando hai il totale controllo del mezzo... vuol dire che stai andando troppo piano...

Non è che se ce lo hai grosso lo devi fare vedere per forza a tutti.....

In strada non va più forte il più bravo...ma il più....

SUPER SIC UNO DI NOI!!!