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Cosa mi sono perso... e non lo sapevo! Opzioni · Visualizza
Oniros
Inviato: giovedì 12 aprile 2012 18:31:11



Iscritto: 20/01/2012
Locazione: Varsavia (PL)
Preda da una trepidante attesa, arrivo al luogo designato con abbondante anticipo sull’appuntamento. Mentre ascolto la radio in auto, lo sguardo altalena tra il casco a terra nel seggiolino del passeggero ed un chopper-wannabe della Suzuki, forse un Marauder, parcheggiato poco distante. Alle 10, con 45 minuti di ritardo dal mio arrivo, arriva, puntuale Roberto. Dopo qualche breve chiacchiera e qualche istruzione, poggio le terga sul sellino della moto, giro la chiave poco sotto la sella, sollevo il cavalletto laterale, tiro la frizione, premo un pulsante e... <brum brum brum> La ENNE verde sul serbatoio mi rassicura sul fatto che possa rilasciare la frizione senza particolari inconvenienti.

Ancora qualche parola e la mano sinistra tira nuovamente a sé la manopola della frizione; timidamente il piede sinistro cerca il pedale delle marce, lo trova, lo preme e... <CLACK> Lentamente la mano sinistra lascia la presa della manopola della frizione e...molto lentamente il piede destro viene trascinato verso l’indietro. Prima di divenire novella etoile della Scala, la gamba destra si solleva mentre il piede va cercare la pedana. La moto oramai si muove da sola ed io, bambino felice, stavo imparando a domarla mentre Roberto si sgolava nel dirmi “guarda lontano” oppure “guarda dove vuoi andare mentre stai curvando”

Dopo 30 minuti circa mi rendo conto che è inutile che abbia la schiena dritta sulla sella come se avessi un bastone al cu..; se muovo il busto leggermente di lato, le braccia son meno tese mentre sto facendo la U che mi viene anche molto più stretta rispetto a prima. Nuova gioia, nuova felicità.

Ancora 30 minuti e Roberto mi fa notare che il tempo è scaduto. Di già. Una delle ore più brevi mai trascorse. “Sei sicuro che è la prima volta che guidi una moto? Non ti vedo affatto impacciato e sei anche forse un po’ troppo disinvolto”. E così con un sorriso a 64 denti stampato sul volto, lascio il parcheggio e riprendo la normale routine quotidiana.


Sono forse cose che tutti voi fate quotidianamente. Senza pensarci. Anche più di una volta al giorno.
Per me è stata la prima volta e mi è sembrato bellissimo; e volevo condividerli con voi altri.

Ora è tempo di lasciare l’ufficio e ritornare a casa. In auto... :(
Ma ho ancora sul volto il sorriso a 64 denti. Ed i miei colleghi non sanno il perché...


lamps!! ciao


La mente, dopo essersi aperta a nuove idee, non torna mai alle dimensioni originali. - A. Einstein

Mica solo "la mente" - Eva Henger
icaro
Inviato: giovedì 12 aprile 2012 19:08:27



Iscritto: 07/05/2008
Locazione: Vimercate
bella sensazione guidare la moto, eh? e vedrai che man mano che ci prendi l'abitudine e vai più sciolto, aumenta il divertimento!
ps: occhio al sorriso, sennò arrivi a casa pieno di moscerini sui denti!!!



caricaaa



mi spezzo ma non piego ...
username__228422
Inviato: giovedì 12 aprile 2012 19:11:20



Iscritto: 28/08/2008
Locazione: agrate brianza
Applause Applause Applause Applause Applause Applause Applause Applause



nuvole rapide
utenteanonimo01
Inviato: giovedì 12 aprile 2012 19:19:52



Iscritto: 28/04/2003
Bravo e benvenuto finalmente in sella

... non esiste modo migliore per vivere il tempo che ci è concesso ... e se ancora non lo avete capito ... beh, lasciate perdere, non lo capirete mai !
Motociclisti ... strana, meravigliosa gente!
diaavel
Inviato: giovedì 12 aprile 2012 20:45:31



Iscritto: 24/04/2011
Locazione: ITALIA
bello,oramai sei cotto caricaaa
benvenuto a tutti gli effetti brindisi

Bonalex/Jabba ha detto:
E le paure altrui spesso ti salvano la vita, se sei così umile da tenerle in considerazione.
DesmoLuca04
Inviato: giovedì 12 aprile 2012 21:00:11



Iscritto: 30/08/2008
Locazione: Pianura Padana
bravo, continua a sorridere nel cuore e divertiti!!!
brian_may
Inviato: venerdì 13 aprile 2012 10:06:52



Iscritto: 23/06/2011
Locazione: Roma
Originariamente inviato da Oniros
Preda da una trepidante attesa, arrivo al luogo designato con abbondante anticipo sull’appuntamento. Mentre ascolto la radio in auto, lo sguardo altalena tra il casco a terra nel seggiolino del passeggero ed un chopper-wannabe della Suzuki, forse un Marauder, parcheggiato poco distante. Alle 10, con 45 minuti di ritardo dal mio arrivo, arriva, puntuale Roberto. Dopo qualche breve chiacchiera e qualche istruzione, poggio le terga sul sellino della moto, giro la chiave poco sotto la sella, sollevo il cavalletto laterale, tiro la frizione, premo un pulsante e... <brum brum brum> La ENNE verde sul serbatoio mi rassicura sul fatto che possa rilasciare la frizione senza particolari inconvenienti.

Ancora qualche parola e la mano sinistra tira nuovamente a sé la manopola della frizione; timidamente il piede sinistro cerca il pedale delle marce, lo trova, lo preme e... <CLACK> Lentamente la mano sinistra lascia la presa della manopola della frizione e...molto lentamente il piede destro viene trascinato verso l’indietro. Prima di divenire novella etoile della Scala, la gamba destra si solleva mentre il piede va cercare la pedana. La moto oramai si muove da sola ed io, bambino felice, stavo imparando a domarla mentre Roberto si sgolava nel dirmi “guarda lontano” oppure “guarda dove vuoi andare mentre stai curvando”

Dopo 30 minuti circa mi rendo conto che è inutile che abbia la schiena dritta sulla sella come se avessi un bastone al cu..; se muovo il busto leggermente di lato, le braccia son meno tese mentre sto facendo la U che mi viene anche molto più stretta rispetto a prima. Nuova gioia, nuova felicità.

Ancora 30 minuti e Roberto mi fa notare che il tempo è scaduto. Di già. Una delle ore più brevi mai trascorse. “Sei sicuro che è la prima volta che guidi una moto? Non ti vedo affatto impacciato e sei anche forse un po’ troppo disinvolto”. E così con un sorriso a 64 denti stampato sul volto, lascio il parcheggio e riprendo la normale routine quotidiana.


Sono forse cose che tutti voi fate quotidianamente. Senza pensarci. Anche più di una volta al giorno.
Per me è stata la prima volta e mi è sembrato bellissimo; e volevo condividerli con voi altri.

Ora è tempo di lasciare l’ufficio e ritornare a casa. In auto... :(
Ma ho ancora sul volto il sorriso a 64 denti. Ed i miei colleghi non sanno il perché...


lamps!! ciao


Ti capisco alla perfezione amore :D. Stesse sensazioni che ho provato qualche settimana fa, prima guida in moto in un parcheggio. Un F650gs di qualche anno, monocilindrico, non si spegneva neanche a martellate. Un'ora a girare di quasi sola frizione, a causa del poco spazio a disposizione. Ho avuto solo le mani un po' rattrappite, stancate da un inusuale uso della frizione reso ancor più faticoso dai guanti.

Nelle ultime due settimane ho replicato sulla moto d'epoca di mio padre. Nonostante i freni che non frenano, le marce che faticano ad entrare, il peso della moto agile come un elefante, il cannotto di sterzo da revisionare...
... il rumore di un bicilindrico boxer è meraviglioso anche a 30 all'ora amore

(parlando della Kawasaki ZZR1400) "Io sostituirei subito lo scarico di serie, con 197 cv non vai da nessuna parte. Non c'è niente di più pericoloso di quella fastidiosa sensazione di vuoto che si prova quando spalanchi il gas è hai quella risposta timida e impacciata tipica di 197 miseri cavallucci..." [UomoNuovo]

Moto, ergo sum! [Wormbike]
Kalg
Inviato: venerdì 13 aprile 2012 10:46:56



Iscritto: 24/03/2011
Locazione: Roma
Benvenuto, il sorriso nel casco del motociclista è una di quelle cose che in pochi possono capire. Fortunatamente.

Yamaha FZ6 Fazer
Da.Ni
Inviato: venerdì 13 aprile 2012 11:57:19



Iscritto: 04/07/2010
Locazione: Roma
Originariamente inviato da Oniros
Preda da una trepidante attesa, arrivo al luogo designato con abbondante anticipo sull’appuntamento. Mentre ascolto la radio in auto, lo sguardo altalena tra il casco a terra nel seggiolino del passeggero ed un chopper-wannabe della Suzuki, forse un Marauder, parcheggiato poco distante. Alle 10, con 45 minuti di ritardo dal mio arrivo, arriva, puntuale Roberto. Dopo qualche breve chiacchiera e qualche istruzione, poggio le terga sul sellino della moto, giro la chiave poco sotto la sella, sollevo il cavalletto laterale, tiro la frizione, premo un pulsante e... <brum brum brum> La ENNE verde sul serbatoio mi rassicura sul fatto che possa rilasciare la frizione senza particolari inconvenienti.

Ancora qualche parola e la mano sinistra tira nuovamente a sé la manopola della frizione; timidamente il piede sinistro cerca il pedale delle marce, lo trova, lo preme e... <CLACK> Lentamente la mano sinistra lascia la presa della manopola della frizione e...molto lentamente il piede destro viene trascinato verso l’indietro. Prima di divenire novella etoile della Scala, la gamba destra si solleva mentre il piede va cercare la pedana. La moto oramai si muove da sola ed io, bambino felice, stavo imparando a domarla mentre Roberto si sgolava nel dirmi “guarda lontano” oppure “guarda dove vuoi andare mentre stai curvando”

Dopo 30 minuti circa mi rendo conto che è inutile che abbia la schiena dritta sulla sella come se avessi un bastone al cu..; se muovo il busto leggermente di lato, le braccia son meno tese mentre sto facendo la U che mi viene anche molto più stretta rispetto a prima. Nuova gioia, nuova felicità.

Ancora 30 minuti e Roberto mi fa notare che il tempo è scaduto. Di già. Una delle ore più brevi mai trascorse. “Sei sicuro che è la prima volta che guidi una moto? Non ti vedo affatto impacciato e sei anche forse un po’ troppo disinvolto”. E così con un sorriso a 64 denti stampato sul volto, lascio il parcheggio e riprendo la normale routine quotidiana.


Sono forse cose che tutti voi fate quotidianamente. Senza pensarci. Anche più di una volta al giorno.
Per me è stata la prima volta e mi è sembrato bellissimo; e volevo condividerli con voi altri.

Ora è tempo di lasciare l’ufficio e ritornare a casa. In auto... :(
Ma ho ancora sul volto il sorriso a 64 denti. Ed i miei colleghi non sanno il perché...


lamps!! ciao


Oniros mi hai ricordato una fantastica mattinata di 2/3 anni fa.
Arrivo trepidante al parcheggio dove si facevano le guide e subito l'istruttore (mitico!) mi prende per i fondelli perchè sono l'unico ad avere casco e tuta.. capito?
Dopo di chè salgo sulla mia prima moto a marce colmo di emozione e penso "cacchio come pesa!".
La tensione sale mentre l'istruttore mi spiega le manovre da fare e poi.. frizione, marcia e via! Un'ora passata ad andare a 2 all'ora (che male la mano!).. eppure, alla fine avevo un sorriso a 32 denti stampato sul volto!
E' strano, ero tremendamente impacciato, eppure avevo la sensazione che io quella moto la sapessi guidare da una vita.. come se il dio delle due ruote mi avesse scelto ed ora stessi solo facendo quello che era da sempre un mio dovere/privilegio.. ciuk

Comunque in bocca al lupo per il tuo futuro su due ruote!

quasar1968
Inviato: martedì 17 aprile 2012 14:02:01



Iscritto: 21/01/2009
Locazione: Prato
EBBRAVO ONIROS!!!

Mi hai ricordato il mio primo passo su una moto a marce, 28 anni fa... E a quei tempi niente istruttori, "otti" e birilli vari.

Benvenuto nel magico mondo delle moto!!!

LAMPS gioiosi e birrozzo!!!

brindisi

ciao

Why black OR white? Black AND white, that's right!!!

Suzuki RF600R
RedAce
Inviato: martedì 17 aprile 2012 14:19:19



Iscritto: 02/07/2004
Locazione: Provincia di Ancona
Io mesi prima di salire sulla prima moto, immaginavo il primo giro nei minimi dettagli e mi allenavo a coordinare mani e piedi. Sembra sia passato un secolo, invece sono appena nove anni fa. Angel

Divertiti e benvenuto in famiglia!

Tutti noi sappiamo che tra la moto che usiamo sulla strada e quella dei piloti in pista c’è una bella differenza di prestazioni e di guida, però i gesti che facciamo sono quelli e crediamo di provare più o meno la stessa inebriante sensazione di leggerezza, di assenza di peso, quasi di volare. E in fondo al cuore molti di noi sono abbastanza sicuri che su quella moto, naturalmente dopo il necessario tirocinio, riusciremmo a cavarcela. E soprattutto sappiamo che Simoncelli e Dovizioso, Rossi e Capirossi, alla guida della nostra moto farebbero dei numeri pazzeschi. Noi e loro siamo molto simili, parliamo lo stesso linguaggio. E tutti amiamo la moto. - Nico Cereghini
icaro
Inviato: martedì 17 aprile 2012 15:28:10



Iscritto: 07/05/2008
Locazione: Vimercate
Originariamente inviato da quasar1968

E a quei tempi niente istruttori, "otti" e birilli vari.

... c'erano tanti moderatori???

ha ha ha ha ha ha ha ha ha

mi spezzo ma non piego ...
Oniros
Inviato: martedì 17 aprile 2012 17:57:20



Iscritto: 20/01/2012
Locazione: Varsavia (PL)
Originariamente inviato da icaro
Originariamente inviato da quasar1968

E a quei tempi niente istruttori, "otti" e birilli vari.

... c'erano tanti moderatori???

ha ha ha ha ha ha ha ha ha


Ecco perché Roberto mi diceva di non fare OT... Off Track accidenti

Nel mentre sto ancora cercando di non farmi dissanguare dalle assicurazioni. Spero di riuscire a prendere la moto entro fine settimana. E poi caricaaa

ciao

La mente, dopo essersi aperta a nuove idee, non torna mai alle dimensioni originali. - A. Einstein

Mica solo "la mente" - Eva Henger
Oniros
Inviato: martedì 24 aprile 2012 18:34:34



Iscritto: 20/01/2012
Locazione: Varsavia (PL)
Sto entrando in paranoia... Finalmente è giunto il fatidico momento di ritirare la moto...nuovamente assalito da paure ed ansietà. MI dico che ce la posso fare... tutto sommato nel parcheggio non andavo male, anzi! I birilli dell'otto avevano finito di muoversi da soli piantandosi nella mia traiettoria...ce la posso fare a portare la moto a casa da solo!

Dopo un po' mi imbatto in video come questo e mi dico...orca, questa corre! Le poche guide le ho fatte con un cancello di 125cc che se arriva a 90 km/h è molto. Se rilascio di colpo la frizione sul cancello non succede nulla, non credo sia lo stesso sulla mia Yamaha... il freno del cancello va strizzato per far rallentare la moto, perché ho l'impressione che l'altra inchiodi la ruota solo se guardo la manopola del freno?

Escliuso un centro cittadino, ho studiato un tragitto non troppo trafficato per portare la moto a casa. Considerando che è la prima volta in assoluto che poggio il cu.. su un 600, dite ce la faccio a portarla a casa oppure andrò schiantarmi contro un muro? E' meglio chieda aiuto?


La mente, dopo essersi aperta a nuove idee, non torna mai alle dimensioni originali. - A. Einstein

Mica solo "la mente" - Eva Henger
brian_may
Inviato: giovedì 26 aprile 2012 09:36:33



Iscritto: 23/06/2011
Locazione: Roma
Originariamente inviato da Oniros
Sto entrando in paranoia... Finalmente è giunto il fatidico momento di ritirare la moto...nuovamente assalito da paure ed ansietà. MI dico che ce la posso fare... tutto sommato nel parcheggio non andavo male, anzi! I birilli dell'otto avevano finito di muoversi da soli piantandosi nella mia traiettoria...ce la posso fare a portare la moto a casa da solo!

Dopo un po' mi imbatto in video come questo e mi dico...orca, questa corre! Le poche guide le ho fatte con un cancello di 125cc che se arriva a 90 km/h è molto. Se rilascio di colpo la frizione sul cancello non succede nulla, non credo sia lo stesso sulla mia Yamaha... il freno del cancello va strizzato per far rallentare la moto, perché ho l'impressione che l'altra inchiodi la ruota solo se guardo la manopola del freno?

Escliuso un centro cittadino, ho studiato un tragitto non troppo trafficato per portare la moto a casa. Considerando che è la prima volta in assoluto che poggio il cu.. su un 600, dite ce la faccio a portarla a casa oppure andrò schiantarmi contro un muro? E' meglio chieda aiuto?

E' chiaro che ti schianterai contro un muro dopo al massimo 50 metri. ciucciotto . Ma falla finita e vai tranquillo! brindisi La prima volta che sono montato su una moto al posto di guida sono andato senza problemi, poi sono riuscito a portare la moto di mio padre (d'epoca, quindi pesantissima, poco maneggevole e non frenava) e sono ancora qui a raccontarlo. Occhio giusto alle pinzate da nervosismo capito? .

Come direbbe Renè Ferretti, "dai dai dai che la portiamo a casa!"brindisi

ciao

(parlando della Kawasaki ZZR1400) "Io sostituirei subito lo scarico di serie, con 197 cv non vai da nessuna parte. Non c'è niente di più pericoloso di quella fastidiosa sensazione di vuoto che si prova quando spalanchi il gas è hai quella risposta timida e impacciata tipica di 197 miseri cavallucci..." [UomoNuovo]

Moto, ergo sum! [Wormbike]
Redrumdog
Inviato: giovedì 26 aprile 2012 09:55:58


Iscritto: 11/11/2011
Originariamente inviato da Oniros
Sto entrando in paranoia... Finalmente è giunto il fatidico momento di ritirare la moto...nuovamente assalito da paure ed ansietà. MI dico che ce la posso fare... tutto sommato nel parcheggio non andavo male, anzi! I birilli dell'otto avevano finito di muoversi da soli piantandosi nella mia traiettoria...ce la posso fare a portare la moto a casa da solo!

Dopo un po' mi imbatto in video come questo e mi dico...orca, questa corre! Le poche guide le ho fatte con un cancello di 125cc che se arriva a 90 km/h è molto. Se rilascio di colpo la frizione sul cancello non succede nulla, non credo sia lo stesso sulla mia Yamaha... il freno del cancello va strizzato per far rallentare la moto, perché ho l'impressione che l'altra inchiodi la ruota solo se guardo la manopola del freno?

Escliuso un centro cittadino, ho studiato un tragitto non troppo trafficato per portare la moto a casa. Considerando che è la prima volta in assoluto che poggio il cu.. su un 600, dite ce la faccio a portarla a casa oppure andrò schiantarmi contro un muro? E' meglio chieda aiuto?


Beh hai già capito che devi essere delicato, stai un passo avanti.
Alla prima partenza con la mia street, abituato al transalp scassone della scuola guida, sono stato così delicato che ho impennato hahaha (prima e unica volta in vita mia) accidenti
Ma da come parli si capisce già che hai la testa sul collo e non avrai problemi.... have fun! festa
Oniros
Inviato: sabato 5 maggio 2012 12:41:06



Iscritto: 20/01/2012
Locazione: Varsavia (PL)
Ce l'ho fatta! Da solo!! banana banana
Malgrado qualche attimo imbarazzante....

Nel piazzale del conce, improvvisamente la moto non si avvia. Controllo la N verde sul cruscotto, il cavalletto, il pulsantone rosso d'emergenza... tutto è in ordine. Niente, non s'accende... Un cenno con la mano ed arriva l'adetto... guarda... preme il pulsante dell'accensione, accelera e la moto rimane accesa d'oh!
Un paio di accelerazioni a 10000 giri da fermo durante le quali beh... il pistolo e connessi non vibravano così da quando a 3 anni i miei genitori non mi facevano sedere sulla lavatrice durante la centrifuga! Ed al tempo stesso un'altra macchia marrone s'aggiungeva a quelle già esistenti sul pannolone. Vabbé... la moto rimane accesa.

Parto... da bravo bambino non vado oltre i 3000 giri ed in alcuni tratti ho persino raggiunto i 35 km/h... Temerario!
Non so perché, ad un semaforo ho passato le auto sulla sinistra piazzandomi in pole position. Semaforo verde e... la marcia non entra! d'oh! Le auto sfilavano sulla destra ed io imprecavo in qualsiasi lingua conosciuta o meno! Forse se acceleravo abbastanza, la moto sarebbe partita anche con la 3a o la 4a inserita.
Ad ogni modo, lesson learnt: ai semafori sempre a destra!

Breve rettilineo, apro un po' il gas ma non troppo...ma decisamente troppo per il curvone lì davanti. Piego o non piego? Sono comunque troppo veloce... mi alzo e metto subito mano al freno anteriore. Il muro dello svincolo mi garantisce un'area dove poter nuovamente riaccelerare e riprendere la marcia.

Lungo rettilineo... non ascolto l'istinto ed accelero aprendo. L'occhio salta per un istante al contagiri...oltre quota 6000... ho guardato negli specchietti per vedere chi stesse spingendo la moto da dietro...un'accelerazione improvvisa... brutale mi spinge ad oltre 90 km/h in pochi istanti. Sensazione unica.. cuore

Ed infine una delle cose che mi faceva più paura...la salita di casa. 500 metri di salita ripida come la rampa di un garage... tortuosa e stretta con un paio di curve cieche... piena di dossi rallentatori... canali di scolo... foglie di alberi , etc... Fatta in scioltezza in 2a... dosando l'acceleratore delicatamente senza alcun problema :d/

Faccio un po' di fatica a stare seduto sul divano con il laptop sulle gambe a scrivere queste righe: non vedo l'ora di tornare in strada a fare danni!! Anxious

Commenti del motociclista da cross che mi seguiva in auto: non tocco il freno di dietro. Praticamente mai.
Consigli in tal senso sono BEN accetti! Think



Lamps!! ciao

La mente, dopo essersi aperta a nuove idee, non torna mai alle dimensioni originali. - A. Einstein

Mica solo "la mente" - Eva Henger
Kalg
Inviato: lunedì 7 maggio 2012 11:48:38



Iscritto: 24/03/2011
Locazione: Roma
Originariamente inviato da Oniros
Ce l'ho fatta! Da solo!! banana banana
Malgrado qualche attimo imbarazzante....

Nel piazzale del conce, improvvisamente la moto non si avvia. Controllo la N verde sul cruscotto, il cavalletto, il pulsantone rosso d'emergenza... tutto è in ordine. Niente, non s'accende... Un cenno con la mano ed arriva l'adetto... guarda... preme il pulsante dell'accensione, accelera e la moto rimane accesa d'oh!
Un paio di accelerazioni a 10000 giri da fermo durante le quali beh... il pistolo e connessi non vibravano così da quando a 3 anni i miei genitori non mi facevano sedere sulla lavatrice durante la centrifuga! Ed al tempo stesso un'altra macchia marrone s'aggiungeva a quelle già esistenti sul pannolone. Vabbé... la moto rimane accesa.

Parto... da bravo bambino non vado oltre i 3000 giri ed in alcuni tratti ho persino raggiunto i 35 km/h... Temerario!
Non so perché, ad un semaforo ho passato le auto sulla sinistra piazzandomi in pole position. Semaforo verde e... la marcia non entra! d'oh! Le auto sfilavano sulla destra ed io imprecavo in qualsiasi lingua conosciuta o meno! Forse se acceleravo abbastanza, la moto sarebbe partita anche con la 3a o la 4a inserita.
Ad ogni modo, lesson learnt: ai semafori sempre a destra!

Breve rettilineo, apro un po' il gas ma non troppo...ma decisamente troppo per il curvone lì davanti. Piego o non piego? Sono comunque troppo veloce... mi alzo e metto subito mano al freno anteriore. Il muro dello svincolo mi garantisce un'area dove poter nuovamente riaccelerare e riprendere la marcia.

Lungo rettilineo... non ascolto l'istinto ed accelero aprendo. L'occhio salta per un istante al contagiri...oltre quota 6000... ho guardato negli specchietti per vedere chi stesse spingendo la moto da dietro...un'accelerazione improvvisa... brutale mi spinge ad oltre 90 km/h in pochi istanti. Sensazione unica.. cuore

Ed infine una delle cose che mi faceva più paura...la salita di casa. 500 metri di salita ripida come la rampa di un garage... tortuosa e stretta con un paio di curve cieche... piena di dossi rallentatori... canali di scolo... foglie di alberi , etc... Fatta in scioltezza in 2a... dosando l'acceleratore delicatamente senza alcun problema :d/

Faccio un po' di fatica a stare seduto sul divano con il laptop sulle gambe a scrivere queste righe: non vedo l'ora di tornare in strada a fare danni!! Anxious

Commenti del motociclista da cross che mi seguiva in auto: non tocco il freno di dietro. Praticamente mai.
Consigli in tal senso sono BEN accetti! Think



Lamps!! ciao


Mi ricorda qualcosa.... he he he

Qualche considerazione sparsa, basata solamente su quello che scrivi e che viene da uno che va in moto da un annetto scarso.
Accelerare in folle con la moto ferma (e magari appena accesa) non penso faccia molto bene al motore, per una volta non succede niente, per due neanche, ma ti sconsiglio di farla diventare un'abitudine.
Tempo fa si disquisiva anche se fosse opportuno lasciar scaldare la moto prima di partire, il thread però non lo ritrovo..
Superare le auto ferme ai semafori è cosa buona e giusta: meno cose ci sono davanti meglio è, inoltre in pochi istanti noi motociclisti possiamo dare i giusti metri di sicurezza alle prime auto. E poi risparmiamo tempo! che caz, c'abbiamo na moto e ce tocca fa a fila come l'altri? eh no, eh! caricaaa
Attenzione però: quando si rimonta una fila è sempre bene farlo ad una velocità MOLTO bassa, controllare che le auto davanti non svoltino improvvisamente senza freccia, che non invadano la corsia, ed essere molto concentrati per non fare errori banali tra frizione e cambio, che le primissime volte capiteranno. Almeno ti risparmi una figura di palta.
Ultima cosa, nel 99,9% dei casi superare a destra è molto più pericoloso che dall'altro lato. Oltre che "contro"il cds.

Il classico momento in cui fai una curva e ti accorgi che c'è qualcosa che non va e la traiettoria non è quella più corretta succede più o meno a tutti all'inizio, la cosa importante è sempre mantenere la calma e non fare gesti avventati come pinzare l'anteriore, e in generale mantenere movimenti il più fluidi possibile.

Frenare con il posteriore in questo senso ti aiuta molto, garantendo una decelerazione morbida e costante. Occhio però che il SOLO freno posteriore potrebbe non bastare.

Detto questo, gira, divertiti, fai tanti km che ti diverti pure, l'importante è non forzare mai e non fare mai qualcosa che non ti senti di poter fare.

Lamps

Yamaha FZ6 Fazer
KAWALLETTA
Inviato: lunedì 21 maggio 2012 01:22:20



Iscritto: 18/05/2012
Che bello, ti capisco..da passeggera sono diventata pilota! La sensazione è super, solo tu e la tua moto e la strada..nessuna distrazione e quando si può, godersi il suo ringhio e la strada libera davanti...Ho capito che il rispetto, la prudenza, le capacità possono convivere con una sana carica di grinta, rumore e divertimento..Il motociclismo è molto più romantico di quanto si creda, e non parlo di emozioni da romanzetto, parlo del fiato che si spezza perchè hai negli occhi un tramonto di fuoco o nel naso un profumo che solo i campi in primavera lasciano nell'aria...too much? Ciao ciao, ci vediamo x strada!
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