in una discussione accesa domenica sera in birreria,al termine alepopò una ragazza del tavolo vicino è saltata su con il solito discorso sui popoli poverini che in siria hanno la guerra e non hanno risorse .

Ma dopo averla mandata a quel paese voglio spiegarvi (come ho spiegato a lei) come è nato il termine alepopò,ed è nato nel 92 quando la siria non rompeva i maroni in tv e si stava ancora bene senza la crisi e senza le notizie tristi in tv. Oltretutto se stava a sentire un minimo il discorso si parlava poi della standa,delle giostre alle vallette e varie ed eventuali. Quindi come dico sempre prima di parlare è meglio ascoltare.

Alepopò era una fiat 126,quella appunto di alessandro (non quello morto nell'85 un altro che aveva anche una sorella....) una fiat 126 "made bay fsm" forse una delle prime visto al notevole ruggine (non tutta coperta dallo stucco ) che aveva. Età? quasi 20 anni e vicina alla seconda revisione che probabilmente non avrebbe superato.
Se E' possibile che su un auto si sommassero tutti i difetti dell'incuria ,della gioventù e della sfiga... bè era la alepopò.

Cominciamo a descriverla,i segni delle manovre di parcheggio si notavano un pò ovunque,era sbombata sui tutti e 4 i lati. come se un terrorista invece di mitragliarla avesse voluto prenderla a martellate e alcune stavano facendo ruggine.. un fanalino dietro era tutto attaccato con lo scotc trasparente e nei buchi dove la plastica mancava faceva luce bianca invece che rossa.

il motore,bè chiamalo motore era una cosa grossa,nelle salite peggiori fumava di olio sia dallo scarico che dal cofano e quando ti fermavi al semaforo era come andare a fuoco (alla fine andò poi totalmente a fuoco...) . L'avviamento grattava come una piallatrice e sentivi i giri dell'avviamento calare a vista d'occhio se insistevi con la chiave. Poi quando davi gas il motore faceva qualche starnuto e poi si metteva a girare regolare,se era umido sparava e non voleva saperne di partire.
Ale nella stagione invernale chiudeva con il nastro avana le prese d'aria alte sul cofano per non fare entrare l'acqua.

Bè la abbiamo accesa? Andiamoci in giro,il cambio era una grattata continua poi tra prima e seconda,bè dovevi doppiettare e la leva sembrava che ai giri giusti entrava da sola,le altre invece più o meno andavano. La frizione strappava e partire in salita era un impresa,sulla neve poi menava il didietro come una donna di strada. (le gomme arrivavano dallo sfasciacarrozze) .

Eppure con quel bidone quanto ci siamo divertiti. Ora che a torino a girare con un coso simile ti sparerebbero a vista all'epoca abbiamo girato un pò ovunque,senza andare troppo distante ovvio,a viaggiare sui corsi sorpassati da tutti ,con le scintille delle sigarette buttate in strada da un buco del fondo che era accessibile alzando il tappetino,con il motore che passando sulle buche picchiava sulla carrozzeria e sembrava volesse uscire dal cofano.

Grazie ad alepopò ho conosciuto una ragazza ,la chiamavano la janis joplin di via san donato.
Con quella ragazza ci ho vissuto un anno,condividendo le sbronze,le serate in birreria,la prima patente della macchina e i primi concerti rock.

In quegli anni il nostro mondo erano quei 4 quartieri stupidi di torino,eppure stavamo così bene...

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per una fuga di legno o pellet non si è mai preoccupato nessuno ,le fughe di metano sventrano le case e fanno stragi.

Sulle mie moto NON SI USANO abbigliamento dainese,caschi agv,catene regina,olio castrol, gomme pirelli e freni brembo.

Usate voi questa roba se volete spendere il triplo

http://www.moto.it/forum/default.aspx?g=posts&t=9599

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mi è rimasto del gas nel sangue e non so come smaltirlo... e adesso mi sta tornando la scimmia