Iscritto: 12/05/2012
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ciao a tutti
vorrei raccogliere qualche opinione sull'argomento officina fai da te
premesso che sono un appassionato e restauro moto ed auto antiche..
sto valutando di aprire la mia officina privata il sabato agli amanti del fai da te mettendo a disposizione lo spazio la pedana sollevamoto tutti gli attrezzi luce aria compressa etc. ad un prezzo simbolico per ogni ora di utilizzo delle attrezzature.
che ne pensate?
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Iscritto: 20/08/2005 Locazione: VI
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Ti sconsiglio ti aprire un partita IVA, ti caldeggio l' idea ti aprire un Club. Se vuoi far pagare l' affitto, una forma giuridica la devi avere. Una bella iniziativa
Tra lucidità e follia, c'è una sottile striscia rossa.
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Iscritto: 29/02/2004 Locazione: Vicinanze Bo.
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Che ne pensiamo? Io ne penso male.
L'appassionato del fai da te i lavori se li fa in casa sua,con la sua attrezzatura e tutte le sue cose. Delle quali fra l'altro non deve rendere conto a nessuno se mette via le chiavi unte o lascia del casino in giro.
Il ponte è una grossa comodità per il meccanico di professione,che diversamente dovrebbe sfiancarsi facendo su e giù tutto il giorno intorno alla moto,ma per il meccanico fai da te è un lusso tutto sommato superfluo:si lavora anche per terra tranquillamente.
Il prezzo di noleggio "simbolico" non va bene. Tutte le attività umane sono da sempre regolate mediante lo scambio di qualcosa. Negli ultimi 2 millenni:denaro. Lo scambio di denaro fa sì che il prestatore di un servizio lo presti seriamente,e nel miglior modo possibile,e il fruitore che paga ne fruisca seriamente,nel miglior modo possibile. Fare uno scambio simbolico,che finisce a tarallucci e vino,secondo me ti sfinirebbe in breve tempo. Hai a che fare con la gente,e già questo è pesante di suo,che in più ti usa la tua roba,a volte ti romperà qualcosa,a volte ti sparirà qualcosa,e se non hai una contropartita economica congrua,chi te lo fa fare? Il tempo è denaro. Se durante questa attività meccanico/amatoriale da parte di terzi tu sbielli il compressore perchè ti sei scordato di guardarci l'olio,chi paga?
Infine,gli aspetti legali che non mi sono ben chiari. In questa Italietta dove,con la scusa della responsabilità e della giustizia,ogni delinquentello mascherato da buon padre di famiglia non si fa mai scappare la minima occasione per spillare denaro a chicchessia in qualsiasi frangente,coadiuvato in questo da un esercito di miserabili avvocatucoli falliti ed altra miserabile umanità precaria,se succede qualcosa chi paga? Parli de "la mia officina privata". Cioè? Sei tu stesso un meccanico dilettante? O un meccanico di professione che il sabato decide di affittare la propria attività?
Voglio dire,se un tuo "cliente" al sabato pomeriggio si tira la moto sui piedi,che succede? C'hai pensato? Chi paga l'appassionato amicone di turno,che dopo aver lasciato da fesso il piede sotto la pedana si trasforma invariabilmente nel solito miserabile pidocchio che,aiutato dall'amico-anch'esso pidocchio-avvocato "di fiducia"(tutti i pidocchi hanno un'avvocato di fiducia,chissà perchè) ti chiede i danni perchè la tua attrezzatura non era a norma?
Paga la tua assicurazione personale? Quella dell'attività? E' previsto il lavoro di estranei nella tua attività?
Siamo in Italia amico,e siamo nel 2012. Non basta più la parola data e la stretta di mano,come nel 1950.
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Iscritto: 12/05/2012
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Grazie per i consigli, sto raccogliendo solo idee per ora..
la mia officina dove lavoro io è aperta ai clienti dal lunedi al venerdi..
dovrei aprire un club con tesserati regolarmente assicurati e dare loro la possibilità del fai da te in officina noleggio del carrello portamoto e quant'altro ovviamente a pagamento con una tariffa oraria (tipo 20 euro ora) per l'uso dell'officina e giornaliera (circa 100 euro al giorno) per i carrelli portamoto, far sottoscrivere una declinazione di responsabilità sia per la persona che per la moto stessa, la tessera di affiliato con copertura assicurativa (costo circa 15 euro anno)
per ora l'dea è quella di aprire il sabato per il fai da te...poi si vedrà... se avete altre idee sparate pure..
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Iscritto: 27/02/2002 Locazione: BO
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direi che è a forte rischio di "reddito presunto". nel senso che la gdf difficilmente accetta senza palesi dimostrazioni il fatto che il tutto avvenga pro-bono.
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