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La paura... Opzioni · Visualizza
Esp4215
Inviato: giovedì 24 marzo 2011 10:39:10



Iscritto: 16/09/2010
mah.. io sinceramente non capisco questo discorso: se uno ha paura di andare in moto è meglio venderla! così come chi ha paura dell'aereo tende a non salirci!
Io non ho paura di andare in moto, ma proprio per nulla, l'eventuale adrenalina che dovesse scorrere nel sangue, è dovuta ad un sorpasso, alla macchina che non da la precedenza.. ma è esattamente la stessa che provo quando vado in auto...

Trovo assurdo il concetto: "la paura mi fa tenere la testa a posto", la moto la comandiamo noi, la nostra testa è la base dell'andare in moto. Se non siamo in grado di controllare la nostra testa allora forse dobbiamo crescere un po' e maturare, avere testa sulle spalle insomma.

Ma da quanto leggo.. credo di dovermi tirare fuori dal coro: io non vado in moto per avere il brivido della velocità, non mi vesto da power ranger per salire su una roba da 150 cavalli e fare lo sparo nel rettilineo sulle strade (non in pista) (a milano, dove lavoro, è un continuo sentirsi moto che aprono a dismisura per fare 400m di rettilineo)



InsoliteProspettive
zeljko
Inviato: giovedì 24 marzo 2011 10:51:15



Iscritto: 03/07/2003
Locazione: Roma-Milano
Originariamente inviato da Rolling-Stoner xxx
Originariamente inviato da zeljko
poi se chiami paura il fatto di non essere in preda a un delirio di onnipotenza permanente, è segno non che la paura sia utile in moto, ma solo che usi male le parole.


Sintetizza il concetto con una parola...quale useresti scusa??


direi, a seconda di giornate e circostanze, le parole vanno da prudenza ad accortezza. accortezza ha un significato misto tra cautela e perspicacia, che esprime esattamente il punto in questione.

in generale la grande tradizione classica ci aiuta sempre in queste cose e le quattro virtù cardinali, con gli opportuni adattamenti alla situazione, sono anche virtù motociclistiche oltre che di ogni ambito dell'umano operare.

oggi vanno molto di più vanagloria, vittimismo, volubilità e incontinenza, e si vedono i risultati

leggi che bella la prudenza, in quella definizioncina di wikipedia:
La prudenza (il latino prudentia) dispone la ragione pratica a discernere, in ogni circostanza, il nostro vero bene e a scegliere i mezzi adeguati per attuarlo. Da un punto di vista strettamente biblico la prudenza evoca essenzialmente il dono della Sapienza, cioè la capacità di vedere ogni cosa alla luce di Dio, facendosi istruire da Lui circa le decisioni da prendere. Concretamente la prudenza consiste nel discernimento, cioè nella capacità di distinguere il vero dal falso e il bene dal male, smascherando attraverso questa virtù,le false verità (a volte difficilmente identificabili) approfondendo ciò che vede. L'uomo prudente allora non è tanto l'indeciso, il cauto, il titubante, ma al contrario è uno che sa decidere con sano realismo, non si fa trascinare dai facili entusiami, non tentenna e non ha paura di osare

Quindi la prudenza è anzitutto sganciarsi dal sentito dire dei molti, e mettere alla prova personalmente delle convinzioni. Con spirito aperto a cogliere il vero quale che esso si riveli. Nulla di più azzeccato.


vedere tutto, sopportare molto, correggere una cosa alla volta

ermes_85
Inviato: giovedì 24 marzo 2011 11:10:02



Iscritto: 20/07/2010
Locazione: Vicenza Provincia
Me secondo la tua teoria Zel un ignorante potrebbe essere più giusto di un colto... o almeno arrivarci prima in certe situazioni...

Tributo ad un grande campione


http://www.youtube.com/watch?v=ZUUn9cmrLuA
zeljko
Inviato: giovedì 24 marzo 2011 11:14:42



Iscritto: 03/07/2003
Locazione: Roma-Milano
non ho nessuna teoria.
e non ho capito perché dici quello che dici.

se per ignoranza intendi non dar fiducia cieca alla presunta opinione dei più, ma solo a quella di chi ha veramente messo un po' alla prova le proprie idee, sapendolo riconoscere dagli altri, sì.

vedere tutto, sopportare molto, correggere una cosa alla volta

William6530
Inviato: giovedì 24 marzo 2011 11:19:37



Iscritto: 17/01/2011
Locazione: Molfetta
Io più che di paura parlerei di prudenza. Penso che chiunque guidi un mezzo a 2/3/4/6 e più ruote debba usare sempre la prudenza. E' certo che la paura è uno dei sentimenti che dominano la nostra vita, però quando vado in moto non avverto nello specifico la paura proprio perchè non appena mi siedo in sella, mi allaccio il casco e spingo lo start, scatta in automatico la prudenza. Con questo non voglio dire che vado a 30 km/h in tutte le situazioni o che non abbia mai superato la soglia dei 200km/h, ma voglio solo dire che cerco di adattare la mia guida alla situazione in cui mi trovo e al fatto che in sella con me ci sia o no il passeggero. Quando siamo in due notoriamente sono sempre più tranquillo perchè mi rendo conto che potrei far seriamente male ad un'altra persona che ha riposto la sua fiducia in me, quando sono solo oso di più ma senza mai staccare il cervello. Comunque come dice Red.....quando vuoi staccare totalmente il cervello vai in pista dove i rischi sono più circoscritti.
La caduta più brutta che ho fatto è stata a 13 anni con un SI truccato che faceva 80Km/h, mi sono fatto 30 metri sull'asfalto, era ad agosto e avevo i pantaloncini e una maglietta....per cui potete immaginare come mi sono ridotto.....fortunatamente solo tante escoriazioni e niente di rotto, l'unico inconveniente era che 3 giorni dopo dovevo farmi la cresima d'oh! d'oh! . Per cui da quel momento la prudenza è sempre salita su un qualsiasi mezzo a motore insieme a me.ciao
Rolling-Stoner xxx
Inviato: giovedì 24 marzo 2011 11:28:00



Iscritto: 16/06/2007
Locazione: BN
Io non sto parlando di terrore....è ovvio che la soluzione sarebbe non guidarla una moto...

Il concetto che esprimo o almeno cerco di farlo è pari a quello che introdusse pig tempo fa...

Zel sull'essere quanto piu neutrale sentimentalmente sulla moto ti q8 al max...ma è anche una contraddizione xke la gioia stessa dell'andare in moto senza una meta è cmq un'emozione...forse la più nobile.

Non fossilizzatevi sul termine "paura" io stesso dopo una bella caduta nemmeno 7 giorni dopo guidavo una moto con 30cv di piu...è ovvio che il gusto di guidare una moto non puo e non deve essere influenzato dal terrore...
Qualcuno ha capito cosa intendo, altri meno..boh



Italians do it BETTER!!!
zeljko
Inviato: giovedì 24 marzo 2011 12:03:01



Iscritto: 03/07/2003
Locazione: Roma-Milano
non mi sono spiegato.
io non ho affatto scritto una scemenza del genere "nella vita non bisogna avere paura", o "io non ho mai paura" o altre fesserie simili. anche se mi è capitato di andare il doppio non 7gg, ma 15 minuti dopo una caduta (non dopo tutte). altre volte, il contrario.
la paura c'è. sopravviene. quello che dico è che una fesseria considerarla un utile ausiliario della guida, in particolare della motocicletta. tutto qui.
per cui quando sopravviene, si cala il passo, e lo si cala al punto da farla PASSARE, quindi di più del necessario. io faccio così, almeno. poi ogni tanto arriva qualcuno che mi dice "come mai oggi vai così piano?", ma si tratta di poche persone grazie a dio. anche perché a furia di fare lunghi seguendomi quando vado meno piano, la lista di rispostacce è diventata talmente ben munita che è quasi un piacere sentirselo dire, per potere rispondere.
meglio chi riconosce la paura quando sta arrivando di chi se ne accorge quando c'è da chiudere energicamente una curva dove si è arrivati un po' troppo svelti. lì è tardi per capire che ti ronzava un po' di paura in testa ed era meglio calare prima.

vedere tutto, sopportare molto, correggere una cosa alla volta

ermes_85
Inviato: giovedì 24 marzo 2011 13:09:11



Iscritto: 20/07/2010
Locazione: Vicenza Provincia
Originariamente inviato da zeljko
non ho nessuna teoria.
e non ho capito perché dici quello che dici.


Non è per farti cadere in qualche trabocchetto, guarda che non sono uno che cerca di vendicarsi a tutti i costi, mi limito a sbattermene...

Quote:
se per ignoranza intendi non dar fiducia cieca alla presunta opinione dei più, ma solo a quella di chi ha veramente messo un po' alla prova le proprie idee, sapendolo riconoscere dagli altri, sì.


Per ignoranza intendo un analfabeta che ha sempre arato i campi fino all'età di 50anni assieme ad altre persone, se ha la capacità tramite la prudenza di capire l'onestà di chi ha davanti, è più affidabile e giusto di un giudice?

E' anche questo che intendevi?

Tributo ad un grande campione


http://www.youtube.com/watch?v=ZUUn9cmrLuA
zeljko
Inviato: giovedì 24 marzo 2011 13:53:22



Iscritto: 03/07/2003
Locazione: Roma-Milano
un analfabeta può conoscere meglio l'uomo che deve giudicare; ma non conosce i criteri con cui gli si impone il dovere di giudicarlo. quindi no, se parliamo di giudizio "da tribunale".

vedere tutto, sopportare molto, correggere una cosa alla volta

LeoSiba
Inviato: giovedì 24 marzo 2011 19:58:04



Iscritto: 25/10/2008
Locazione: Bologna
vado sempre rispettando i limiti (i miei), e cerco di stare calmo e concentrato, anche perchè la moto, come lo sci o, a volte, la boxe, appartiene a quella categoria di situazioni in cui non sempre la paura serve a proteggerci: esempi sono il chiudere il gas di botto per una perdita di aderenza, il buttarsi indietro se sciando si ha paura della pendenza, o il mettere le braccia avanti alla cieca sul ring... se ho paura...beh io per quel giorno la moto la lascio in garage. mica mi pagano per starci sopra!

Quando un uomo con la moto incontra un uomo con la paletta, l'uomo con la moto è un uomo sfigato
okkiolino
Inviato: domenica 27 marzo 2011 09:28:02



Iscritto: 08/11/2008
Locazione: roma
Vorrei appoggiare Roll, ma mi tocca appoggiare Zel, Worm e Esp... Whistle Whistle Whistle

Se hai "paura", cioè temi di cadere/avere un incidente a ogni angolo, è meglio lasciar perdere la moto.

D'altra parte la paura indica che non si è capito il senso della guida in moto (che non è la guida in pista) o che non si è in grado di guidare la cavalcatura che si ha.

La mia sensazione prevalente in moto è la serenità, che deriva dal fatto di avere una guida "mediamente" adattata alle condizioni di traffico, climatiche, di fondo stradale.

Avrei paura se mi mettessi a fare lo slalom sul raccordo a 180 all'ora, le curve a velocità eccessiva rispetto alle mie capacità, i sorpassi in curva, le corse su una statale sotto il diluvio o su un fondo viscido, le impennate, le "staccate", le gare con gli amici... Insomma, avrei paura se io facessi cose che, quando mi guardo allo specchio, mi facessero dire: "Sei un cogli.one!" o - peggio - un bambino, che crede che andare in moto sia fare cose come quelle appena scritte.

E questo, fortunatamente, non avviene mai (sgrat sgrat...)

Poi, certo, ho i miei momenti di "strizza", come tutti, credo, quando un idiota mi taglia la strada o non rispetta lo stop, quando talvolta arrivo troppo veloce in curva e mi tocca frenucchiare o piegare e pregare, quando c'è una perdita di aderenza provocata da una macchia d'olio...

ma questi momenti, io credo, hanno ben poco a che vedere con la "Paura"

ciao


... E vendo casa per un motore, la soluzione è la migliore, un motore certamente può tirare ... (I. Fossati)
ermes_85
Inviato: lunedì 28 marzo 2011 08:53:27



Iscritto: 20/07/2010
Locazione: Vicenza Provincia
Bella analisi OKKIO.

Tributo ad un grande campione


http://www.youtube.com/watch?v=ZUUn9cmrLuA
il franz
Inviato: lunedì 28 marzo 2011 09:42:28



Iscritto: 24/10/2000
Locazione: Sesto San Giovanni
Originariamente inviato da Rolling-Stoner xxx
Qualcuno ha capito cosa intendo, altri meno..boh


Rolling, sinceramente chi l'ha capito ha delle qualità.
Quello che si legge sul primo messaggio parla di paura che ti accompagna nei viaggi.
Sinceramente non mi è mai successo, può succedere a volte in alcuni passaggi fuoristrada che si rischia qualcosa volutamente, un po' come dire "o la va o la spacca" ma gli eventuali danni in quei casi possono essere la rottura delle leve manubrio o al limite le frecce.

R1250RT - 70.000 km
pigsurfnero
Inviato: lunedì 28 marzo 2011 13:50:37



Iscritto: 19/04/2005
Locazione: Roma
La paura è un sentimento forte che ho vissuto nella maggior parte dei casi nelle situazioni estreme; quando ho pensato che ormai l'incidente fosse ad un istante. In pratica la paura della moto, per capire cosa è veramente, va concretizzata altrimenti rimane solo un'idea astratta. Il motociclista dopo aver provato in concreto la paura per risalire in moto deve necessariamente superarla e trasformarla in un ricordo che comunque affiora di tanto in tanto anche nei più smaliziati ed esperti.

Direi che leggendo alcuni interventi credo che non si dovrebbe confondere l'idea di cosa è pericoloso e cosa non lo è con la paura. Sono due cose diverse. Nel primo caso parliamo del ragionamento a freddo o a caldo sul pericolo percepito mentre si guida una moto nel secondo caso parliamo di un sentimento che ci investe anima e corpo che può provocare anche un blocco mentale.

Il blocco mentale della paura, dopo averne provata una seria è complicato da superare. Io personalmente ho vissuto svariate volte questa sensazione di blocco dopo incidenti o avvenimenti importanti e una cosa che ho notato (in me) è una perdita di concentrazione , un calo del'autostima , un senso di frustrazione al pensiero che il tempo non torna mai indietro all'istante subito prima del botto. Il brutto è che questi sentimenti salgono alla mente mentre guidi e ti portano alla distrazione. Per fortuna con il tempo ed i chilometri mi è sempre passato tutto altrimenti avrei senz'altro smesso.

Il vero problema non è imparare ad andare forte ma è imparare ad andare piano !

lumachina
Inviato: lunedì 28 marzo 2011 14:24:04



Iscritto: 23/06/2000
Locazione: Roma
La mia esperienza motociclistica è segnata da un brutto incidente avvenutomi nel lontano 1981.
Prima di allora mi sentivo invulnerabile ma dopo quell'esperienza le cose sono cambiate.
E' sopraggiunta la paura, sebbene sono risalito in sella ancora con i segni dell'incidente.
Come dice giustamente qualcuno la paura in moto è una brutta compagna di viaggio.
Ti fa fare un sacco di cazzate, guidare una moto senza sentirsi padrone del mezzo e delle proprie capacità è il peggiore incubo del motociclista.
Mi ci sono voluti quasi 20 anni per superarla e trasformarla in prudenza.

Lamps

Veterano

BMW R1200R

Motociclista e orgogliosamente BOOMERS
okkiolino
Inviato: lunedì 28 marzo 2011 21:20:32



Iscritto: 08/11/2008
Locazione: roma
Originariamente inviato da pigsurfnero
La paura è un sentimento forte ...


Io direi questo:

una cosa è la paura derivante da incidenti incolpevoli (tipo Giorgio, il nostro amico di "motopizza", che è stato investito mentre era fermo a un semaforo ed è andato in coma). Questo tipo di sentimento, a mio avviso, è il più difficile da superare, magari richiede anche un appoggio psicologico, ma è anche, statisticamente, il meno diffuso.

Poi c'è la paura da incidente in cui, bene o male, una qualche responsabilità ce l'abbiamo anche noi. Lì sono possibili due atteggiamenti:

1) o, con molta onestà intellettuale, ammetti con te stesso che sei stato "imprudente" e, se risali in moto, pensi un pò di più a quello che fai;

2) o dai la colpa alle circostanze (il fondo stradale, la macchia d'olio, lo scemo che ti ha tagliato la strada ecc. ecc.). In questo secondo caso, difficilmente farai tesoro di quello che è stato, perchè è più facile pensare che quel brecciolino non doveva esserci, per dire, che NOI!, piloti provetti con millemila km di guida alle spalle, possiamo essere caduti come dei deficienti sul brecciolino.

Esiste poi un terzo atteggiamento, che è quello che preferisco io: andare in moto è pericoloso, tutto può succedere, perciò è meglio cercare di stare attenti. Detto questo, quando e se capita un incidente (sgrat sgrat), magari lo si accetta meglio. Perchè la premessa - andare in moto è pericoloso - è chiara fin dall'inizio. E la conseguenza - tutto può succedere - pure.
D'altra parte, una delle differenze fondamentali tra un pilota della domenica e un pilota esperto sta proprio nell'abbigliamento tecnico e, consentitemi, in una cura attenta all'efficienza della motocicletta (se ho le ruote lisce o i freni consumati è difficile che mi conceda un viaggio anche solo di 100 km, giusto?)

Ma, in questo atteggiamento, la paura è bandita. In caso contrario, appunto, è bene rinunciare alla moto, perchè vuol dire che c'è qualcosa che non va.

Ovviamente, è una mia idea, come tale contestabilissima.

Angel


... E vendo casa per un motore, la soluzione è la migliore, un motore certamente può tirare ... (I. Fossati)
Rolling-Stoner xxx
Inviato: martedì 29 marzo 2011 18:09:40



Iscritto: 16/06/2007
Locazione: BN
"Per noi motociclisti la paura è importante per cercare di non esagerare: il nostro limite è un po' più alto, ma ogni volta che si cade si sente paura. Dicono che so cadere bene, ma secondo me non è vero, è una questione di 'culo'".

fonte The Doctorprrr prrr he he he



Italians do it BETTER!!!
ermes_85
Inviato: martedì 29 marzo 2011 18:51:36



Iscritto: 20/07/2010
Locazione: Vicenza Provincia
Originariamente inviato da Rolling-Stoner xxx
"Per noi motociclisti la paura è importante per cercare di non esagerare: il nostro limite è un po' più alto, ma ogni volta che si cade si sente paura. Dicono che so cadere bene, ma secondo me non è vero, è una questione di 'culo'".

fonte The Doctorprrr prrr he he he


Il dottore può dire cazzate, perchè lui vince... lo ha detto lui stesso ha ha ha ha ha ha ha ha ha

Tributo ad un grande campione


http://www.youtube.com/watch?v=ZUUn9cmrLuA
okkiolino
Inviato: martedì 29 marzo 2011 20:09:37



Iscritto: 08/11/2008
Locazione: roma
Originariamente inviato da Rolling-Stoner xxx
"Per noi motociclisti la paura è importante per cercare di non esagerare: il nostro limite è un po' più alto, ma ogni volta che si cade si sente paura. Dicono che so cadere bene, ma secondo me non è vero, è una questione di 'culo'".

fonte The Doctorprrr prrr he he he


Qui ti volevo - ci sei arrivato -

banana



... E vendo casa per un motore, la soluzione è la migliore, un motore certamente può tirare ... (I. Fossati)
Rolling-Stoner xxx
Inviato: mercoledì 30 marzo 2011 09:07:11



Iscritto: 16/06/2007
Locazione: BN
Sintetizza perfettamente il mio pensiero...
La paura ti fa stare con le ruote a terra, nel momento di delirio in cui non la tieni presente ci puo stare l'errore.
poi ognuno la chiama come vuole, e ovviamente zel e worm hanno dato una risposta molto dettagliata, xo io intendevo questo, non che ogni volta che salgo in moto combatto col demone della paura. tutto qui.



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