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Casco a Palermo facoltativo Opzioni · Visualizza
diaavel
Inviato: mercoledì 8 giugno 2011 18:58:42



Iscritto: 24/04/2011
Locazione: ITALIA
Originariamente inviato da Pantera
Originariamente inviato da UomoNuovo
Caspita che argomentone avete scelto! Nientemeno che il divario Nord-Sud! Cavour sarebbe fiero di voi.
Io preferisco soprassedere, ho come la sensazione che tra poco arriverà qualche forzanuovista a dire la sua e non me la sento proprio, oggi.


Ecco, bravo,....oggi e' bel tempo, vai a fare un giro, vai.....che c'e' il sole.ciao
Penso che non se la prenda a male nessuno!


ben detto pantera.
io dico la mia, sono contento di vivere in una regione dove le regole,vengono rispettate,anche per quanto riguarda il casco sono molto severi e lo trovo giusto,se un giorno trovassi mio figlio senza casco,il motorino se lo scorda per un po',fa parte anche della cultura rispettare le regole non solo delle forze dell'ordine.

Bonalex/Jabba ha detto:
E le paure altrui spesso ti salvano la vita, se sei così umile da tenerle in considerazione.
Wormbike
Inviato: mercoledì 8 giugno 2011 19:36:45



Iscritto: 13/06/2008
Locazione: RC
Andiamo con ordine.
Ribadisco quanto scritto prima. Palermo e Catania sono molto indisciplinate. Però, a differenza di quanto scritto da Pantera, mi è capitato molto raramente di vedere qualcuno in moto senza casco. Ed a differenza di Pantera, io ci vivo, e posso valutare la situazione anche nel lungo termine. Difatti, confermo che 10 anni fa la situazione era molto peggiore. Ovvimente, non considero chi fa 100 mt a passo d'uomo. Questo capita ovunque.
Per gli scooter è un'altra storia.
La questione dell'amico di Pantera è una leggenda metropolitana. Vale solo in alcuni quartieri a sovranità limitata (Scampia, Cep, Arghillà Nord; ma anche in alcune periferie di Milano o Roma). Lì non è la Polizia che vuole sapere chi entra o esce dal quartiere, ma le organizzazioni criminali che controllano il territorio. Vale anche per alcune banlieue parigine, del resto.

Per quanto riguarda le assicurazioni, questa storia del casco non c'entra nulla.
C'entrano invece le truffe, che coinvolgono molissime persone insieme ad agenzie assicurative, liquidatori ed avvocati. Ci furono casi in cui erano coinvolti anche ispettori e dirigenti delle compagnie. Giri di risarcimenti falsi per falsi sinistri, che arrivano a costare milioni di euro alle compagnie. Questo non le giustifica minimamente a perpetuare una logica punitiva per gli utenti delle zone più colpite, vista l'attiva responsabilità dei loro dipendenti e/o rappresentanti.
Dovrebbero, invece, essere più selettivi nell'affidare il loro nome a gente senza scrupoli; a pretendere pene severe per i liquidatori truffaldini; ad ottenere la radiazione dall'albo degli avvocati compiacenti.
Scommettiamo che le truffe diminuirebbero del 99%?

Infine, sul divario Nord-Sud, la questione è piuttosto semplice. In molte zone del Sud il senso civico è praticamente inesistente. Il concetto di comunità è tribale, legato alla conoscenza e non all'appartenenza. Non è così dappertutto; Reggio Calabria, ad esempio, è molto diversa da Cosenza. Ci sono piccole cittadine che sono gioielli di civiltà e buon senso, ed a pochi chilometri trovi agglomerati caotici e inurbani. Purtroppo, i secondi prevalgono.

"Io cerco le curve anche nei rettilinei" Tonino Guerra
diaavel
Inviato: mercoledì 8 giugno 2011 19:47:21



Iscritto: 24/04/2011
Locazione: ITALIA

Infine, sul divario Nord-Sud, la questione è piuttosto semplice. In molte zone del Sud il senso civico è praticamente inesistente. Il concetto di comunità è tribale, legato alla conoscenza e non all'appartenenza. Non è così dappertutto; Reggio Calabria, ad esempio, è molto diversa da Cosenza. Ci sono piccole cittadine che sono gioielli di civiltà e buon senso, ed a pochi chilometri trovi agglomerati caotici e inurbani. Purtroppo, i secondi prevalgono.

belle parole le tue complimenti le trovo esatte grande

Bonalex/Jabba ha detto:
E le paure altrui spesso ti salvano la vita, se sei così umile da tenerle in considerazione.
anonym_4124176
Inviato: mercoledì 8 giugno 2011 19:49:38



Iscritto: 10/02/2011
Locazione: affari miei
Io a reggio ci sono stato una volta ma non c'era ncora la legge del casco,avevo 16 anni. l'unica cosa che ricordo è stato un caldo carogna,finito ilmatrimonio di una collega di mia madre: SUBITOSULTRENOEVIA ,non voglio offendere nessuno,worm hai l'aria condizionata in casa?

per una fuga di legno o pellet non si è mai preoccupato nessuno ,le fughe di metano sventrano le case e fanno stragi.

Sulle mie moto NON SI USANO abbigliamento dainese,caschi agv,catene regina,olio castrol, gomme pirelli e freni brembo.

Usate voi questa roba se volete spendere il triplo

Pantera26
Inviato: mercoledì 8 giugno 2011 19:50:35



Iscritto: 31/05/2009
Locazione: Toscana
Originariamente inviato da Wormbike
Andiamo con ordine.
Ribadisco quanto scritto prima. Palermo e Catania sono molto indisciplinate. Però, a differenza di quanto scritto da Pantera, mi è capitato molto raramente di vedere qualcuno in moto senza casco. Ed a differenza di Pantera, io ci vivo, e posso valutare la situazione anche nel lungo termine. Difatti, confermo che 10 anni fa la situazione era molto peggiore. Ovvimente, non considero chi fa 100 mt a passo d'uomo. Questo capita ovunque.
Per gli scooter è un'altra storia.
La questione dell'amico di Pantera è una leggenda metropolitana. Vale solo in alcuni quartieri a sovranità limitata (Scampia, Cep, Arghillà Nord; ma anche in alcune periferie di Milano o Roma). Lì non è la Polizia che vuole sapere chi entra o esce dal quartiere, ma le organizzazioni criminali che controllano il territorio. Vale anche per alcune banlieue parigine, del resto.

Per quanto riguarda le assicurazioni, questa storia del casco non c'entra nulla.
C'entrano invece le truffe, che coinvolgono molissime persone insieme ad Agenzie assicurative, liquidatori ed avvocati. Giri di risarcimenti falsi per falsi sinistri, che arrivano a costare milioni di euro alle compagnie. Questo non le giustifica minimamente a perpetuare una logica punitiva per gli utenti delle zone più colpite, vista l'attiva responsabilità dei loro dipendenti e/o rappresentanti.
Dovrebbero, invece, essere più selettivi nell'affidare il loro nome a gente senza scrupoli; a pretendere pene severe per i liquidatori truffaldini; ad ottenere la radiazione dall'albo degli avvocati compiacenti.
Scommettiamo che le truffe diminuirebbero del 99%?

Infine, sul divario Nord-Sud, la questione è piuttosto semplice. In molte zone del Sud il senso civico è praticamente inesistente. Il concetto di comunità è tribale, legato alla conoscenza e non all'appartenenza. Non è così dappertutto; Reggio Calabria, ad esempio, è molto diversa da Cosenza. Ci sono piccole cittadine che sono gioielli di civiltà e buon senso, ed a pochi chilometri trovi agglomerati caotici e inurbani. Purtroppo, i secondi prevalgono.



Io arrivai per lavoro a Catania/Messina, nel 1996. Quello che ho descritto succedeva allora. Oggi non lo so ma i servizi che danno alla televisione, (qualsiasi televisione sia), e servizi sui vari giornali,(qualsiasi giornali siano), dicono cose diverse da quelle da te descritte. Non si parla solo di Scampia e compagnia bella ma anche di centri Citta'. Ma tu ci vivi, quindi loro si sbaglieranno sicuramente......a parte cio' che viene mandato in onda e quindi visto.....e quindi assolutamente non opinabile. sara' una leggenda metropolitana ma tutti o quasi la raccontano così....e la vedono così!!......soprattutto,(e questa e' la cosa che m'indigna di piu'), non ritengo giusto che i boss o chi per loro, decidano, controllino chi entra, come entra, come esce chicchessia ,da certi quartieri, con le forze dell'ordine dotate di fette di prosciutto per gli occhi.
Ma e' diventata la norma, quindi non mi stupisco se la faccenda viene considerata'.....normale.
Ovvio pero',...che non sia così per il 100% dei motociclisti,...ci mancherebbe.

Sulle assicurazioni, oltre a cio' da te giustamente e dettagliatamente descritto, il problema viene fuori anche perche' ci sono un'infinita' di persone che non la pagano....ma tante! persone che magari hanno niente da perdere e quindi se fanno danno....chissenefrega! Questo pero' succede, perche' gli viene permesso....e questa e' un'altra cosa che mi manda il sangue al cervello,.....permettimi.

Per il resto cioe' sul divario Nord-Sud,sono d'accordo.



Per Forza o Per Amore
Wormbike
Inviato: giovedì 9 giugno 2011 00:13:51



Iscritto: 13/06/2008
Locazione: RC
Premetto quello che ho più volte ribadito: io parlo di moto, non di scooter.
Scritto ciò, chiarisco un paio di punti.
Se parliamo di grandi città, è facile vedere scooteristi (ed anche qualche raro motociclista) senza casco nelle zone urbane comunemente dette vicoli.
I centri storici, molto grandi, sono un dedalo di viuzze in cui si circola regolarmente, con motocicli, auto, furgoni. Persino Tir e cavalli (questi ultimi a Palermo e Catania).
Qua, però, si parla di ragazzotti che vivono girando attorno i quartieri. Non necessariamente delinquentelli o spacciatori.
Nelle vie di scorrimento, invece, è molto più raro. In pratica, vale il discorso dei 100 mt: se giri nei quartieri, fai strada a passo d'uomo (parlo di gente normale). Non è giusto, ma si fa. Se si fa strada, invece, il casco si mette. Ovunque. Comunque, i motociclisti sono, in genere, più corretti.
La questione dei quartieri a sovranità limitata è un problema di tutti i grandi centri urbani, ogniuno con le proprie prerogative. Se Scampia è diventato universalmente conosciuto per "Gomorra", bisogna anche dire che, purtroppo, è totalmente rispondente alla realtà dei fatti. Ricordo, qualche anno fa, quando gli inquilini di un caseggiato si opposero all'arresto di un loro "vicino", arrivando a bloccare le strade d'accesso al quartiere. Qualcuno potrebbe dire "usiamo le maniere forti. Mandiamo l'esercito". A questi risponderei di andarsi a guardare quello che successe nelle banlieue parigine quando cercarono di fare un'operazione di "ripulitura". Nessuno vuole una guerra civile.
Testimonianza personale. Anni fa mi fu "consigliato" di togliermi il casco mentre passavo per "il Cavone", a Napoli. All'epoca c'era una guerra di camorra, e i caschi li mettevano i killer. Però, fuori da quella zona, il casco lo tenevo. E c'era anche un bel camion pieno di motorini, sequestrati a ragazzotti senza casco, a via Foria.
Io passo spesso da Arghillà, ed a Arghillà Nord non ho avuto mai problemi. Solo lo sguardo interessato delle "vedette" parcheggiate sotto i palazzoni più interni.
A Ballarò, a Palermo, sono passato regolarmente con il casco. Senza nessuno sguardo torvo. A Catania giro regolarmente con il casco. Come tutti i motociclisti. Ed a Catania sono tantissimi; probabilmente, la città siciliana con più moto.

Per quanto riguarda le assicurazioni, quelli che non pagano non sono responsabili dell'aumento delle tariffe. Se fanno danni, se sono piccoli si mettono daccordo (e lo si fa anche quando l'assicurazione si paga, visto che conviene pagare il conto del carrozziere e non l'aumento del malus...), se sono grandi si va in causa. In qualche caso interviene il Fondo Vittime della Strada, ma è molto raro e difficile.
Solo che quest'ultimo non incide minimamente sulla determinazione delle tariffe, visto che si tratta, appunto, di un fondo; un'accantonamento fisso che paghiamo tutti (vedi voce F.V.S. sulla ricevuta dell'assicurazione, insieme al S.S.N. - servizio sanitario nazionale, rimborsabile nella dichiarazione dei redditi - ).

Sulla questione giornalisti, purtroppo questo genere di articoli rientrano nel settore "costume". Un settore giornalistico popolato da autentici pennaioli incapaci. Un buco nero dell'informazione, usato prevalantemente per riempire pagine ed allegerire il contenuto di tutti i giornali. Nessuno escluso.

"Io cerco le curve anche nei rettilinei" Tonino Guerra
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