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Iscritto: 06/01/2007 Locazione: RM
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Cercavo di ripetermi quest’invito dopo un largo in una curva destra più stretta di quanto pensassi e in lieve discesa. Anche per la presenza di ghiaietto, sono rimasto pietrificato, spingendo sui manubri, timoroso di frenare per la strada sporca e al tempo stesso incapace di curvare di più. E strizza abbondante. Non è la prima volta che mi capita. Ho scoperto che, se non mi appoggio al manubrio scaricandogli molto peso delle spalle, ma lo sfioro appena (ecco perché gomiti bassi, cioè braccia flesse senza caricare il manubrio) la piega mi riesce meglio. Il problema è ricordarsene. Ora so bene che non raggiungerò mai le vette che vorrei, ma vi chiedo: esiste un qualche metodo spicciolo e sbrigativo raccomandato per modificare e correggere la postura; che so, una forma di check list mentale da ripetere come un mantra? Se poi qualcuno dicesse che capita anche a lui, mi aiuterebbe a sentirmi meno frustrato. Grazie e ciao.
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Iscritto: 07/05/2008 Locazione: Vimercate
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Anche a me è capitato di fare qualche curva un pò larga per lo stesso motivo, ma penso che nel mio caso io abbia sbagliato l'impostazione perchè credevo che non chiudessero e quindi non piegavo abbastanza all'inizio. E poi magari sarà anche per la nostra età che non ci permette di affrontare certe cose come un ventenne! Metodi spiccioli e sbrigativi non ne conosco, ma se qualcuno ne ha sono benvenuti. Lamps, Icaro.
mi spezzo ma non piego ...
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Iscritto: 11/01/2007 Locazione: Casteggio
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Questo vale sempre:"la moto va dove punta lo sguardo....fosso compreso!" Renzo,nn fissarti sul punto dove malauguratamente nn vorresti finire,ma sull'uscita della curva,vedrai che risultati.devi sapere che,anche con gomme supersport e cerchio da 17" ,a meno che tu nn sia in una piega di 55gradi a moto neutra si passa indenne sopra sabbia e brecciolino.nn frenare e nn accelerare,vedrai. Lamps
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Iscritto: 20/07/2010 Locazione: Vicenza Provincia
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Originariamente inviato da renzo153Cercavo di ripetermi quest’invito dopo un largo in una curva destra più stretta di quanto pensassi e in lieve discesa. Anche per la presenza di ghiaietto, sono rimasto pietrificato, spingendo sui manubri, timoroso di frenare per la strada sporca e al tempo stesso incapace di curvare di più. E strizza abbondante. Collega buongiorno, questa cosa è capitata anche a me uguale uguale... la paura mi ha fatto irrigidire, oltre a fissarmi lo sguardo sul brecciolino, perciò la moto non ha più curvato... morale della favola, ho imparato a far l'otto e le rotonde prima di riprovarci... Quote: Non è la prima volta che mi capita. Ho scoperto che, se non mi appoggio al manubrio scaricandogli molto peso delle spalle, ma lo sfioro appena (ecco perché gomiti bassi, cioè braccia flesse senza caricare il manubrio) la piega mi riesce meglio. Il problema è ricordarsene. Ora so bene che non raggiungerò mai le vette che vorrei, ma vi chiedo: esiste un qualche metodo spicciolo e sbrigativo raccomandato per modificare e correggere la postura; che so, una forma di check list mentale da ripetere come un mantra? Se poi qualcuno dicesse che capita anche a lui, mi aiuterebbe a sentirmi meno frustrato. Grazie e ciao. Ecco qui invece, secondo me non centra molto con quanto hai detto prima, perchè nel caso di prima tutto diventa più difficile anche grazie alla tensione provocata alla vista del brecciolino + discesa + curva impegnativa = strada di caccccca.... cmq anch'io ho fatto caso a quanto da te sopra-descritto, e io imputo la cosa alla rigidezza che avviene naturalmente, provocata dalla poca tecnica (nel mio caso) e dalla poca esperienza, oltre al vento contro.... insomma tutto questo per dirti, che ogni tanto quando mi accorgo che mi sto irrigidendo strucco forte i pugni sulle manopole per diminuire la tensione alle spalle, oppure se son troppo teso, stringo forte pugni braccia e spalle per qualche secondo, e poi nel rilassarle mi accorgo che tutto mi è più facile.... Il tutto da fare su rettilineo...
Tributo ad un grande campione http://www.youtube.com/watch?v=ZUUn9cmrLuA
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Iscritto: 06/01/2007 Locazione: RM
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Icaro, quello dell’età credo sia un handicap, ma minore di quello di aver iniziato tarduccio. E forse l’errore sta nel cercare di adeguare le risorse, scarse, agli obbiettivi, ambiziosi, mentre dovrei fare il contrario. Ma c’è sempre tempo di riposizionarsi, no? Bobo, grazie per la dritta, che peraltro mi era nota. E credo che hai sintetizzato bene dicendo moto neutra! Il problema è ricordarsene al momento in cui serve. Ermes, non credo che fare le rotonde, con tutta la strada ben in vista, aiuti a risolvere il mio problema; è a mio parere la capacità di convivere con il panico che ti assale quando ti accorgi di aver sbagliato (velocità, piega, sguardo, concentrazione, ecc.). Premesso che sarebbe auspicabile non trovarcisi, il problema rimane su come dominarlo quando ti ci trovi in mezzo. Sicuramente la postura (moto neutra) e lo sguardo nella direzione giusta, possono aiutare. Certo, limitare la velocità risolverebbe quasi tutti i problemi, ma farebbe perdere il fascino dell’andare in moto. Che in ultima analisi, nel mio caso, è quell’euforia che ti prende dopo averla scampata!!
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Iscritto: 20/07/2010 Locazione: Vicenza Provincia
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Originariamente inviato da renzo153 Ermes, non credo che fare le rotonde, con tutta la strada ben in vista, aiuti a risolvere il mio problema; è a mio parere la capacità di convivere con il panico che ti assale quando ti accorgi di aver sbagliato (velocità, piega, sguardo, concentrazione, ecc.). Premesso che sarebbe auspicabile non trovarcisi, il problema rimane su come dominarlo quando ti ci trovi in mezzo. Sicuramente la postura (moto neutra) e lo sguardo nella direzione giusta, possono aiutare. Certo, limitare la velocità risolverebbe quasi tutti i problemi, ma farebbe perdere il fascino dell’andare in moto. Che in ultima analisi, nel mio caso, è quell’euforia che ti prende dopo averla scampata!!
Mi son spiegato male, nel mio caso, sono andato a fare una strada piena di tornanti strettissimi in discesa e pieni di brecciolino, quando ancora non ero capace di fare bene le rotonde, e totalmente incapace di fare l'otto.... a parte quell'esperienza da non ripetere per la mia salute, secondo me il problema di postura arriva con la rigidezza all'altezza delle spalle, scapole, cervicali... quella zona insomma, per questo ti consiglierei di far la prova che ho detto sopra, che qualcosa migliora... per il resto, penso che il consiglio di bobo sia il migliore...
Tributo ad un grande campione http://www.youtube.com/watch?v=ZUUn9cmrLuA
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Iscritto: 07/05/2008 Locazione: Vimercate
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Ciao Renzo, il mio riferimento all'età è perchè forse anche a causa di essa potrebbe mancare quella tranquillità che porta ad essere più rilassati con conseguente fluidità nella guida, che secondo me è la base per affrontare ogni percorso. Io ho avuto la fortuna di poter fare lunghi pezzi di strada dietro amici che questa dote già la possedevano ed ho imparato (in parte) a non irrigidirmi quando devo affrontare situazioni più critiche del solito come brecciolino, sabbia, umido ecc. e devo dirti che la guida ne ha giovato parecchio. Ciò non toglie che nelle stesse situazioni quando solo solo continuo ad essere un pò teso lo stesso e devo ripetermi continuamente di stare più rilassato e sciolto, ma non è facile. Lamps, Icaro.
mi spezzo ma non piego ...
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Iscritto: 25/03/2011
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Originariamente inviato da renzo153Cercavo di ripetermi quest’invito dopo un largo in una curva destra più stretta di quanto pensassi e in lieve discesa. Anche per la presenza di ghiaietto, sono rimasto pietrificato, spingendo sui manubri, timoroso di frenare per la strada sporca e al tempo stesso incapace di curvare di più. E strizza abbondante. Non è la prima volta che mi capita. Ho scoperto che, se non mi appoggio al manubrio scaricandogli molto peso delle spalle, ma lo sfioro appena (ecco perché gomiti bassi, cioè braccia flesse senza caricare il manubrio) la piega mi riesce meglio. Il problema è ricordarsene. Ora so bene che non raggiungerò mai le vette che vorrei, ma vi chiedo: esiste un qualche metodo spicciolo e sbrigativo raccomandato per modificare e correggere la postura; che so, una forma di check list mentale da ripetere come un mantra? Se poi qualcuno dicesse che capita anche a lui, mi aiuterebbe a sentirmi meno frustrato. Grazie e ciao. Come si messo a sospensioni anteriori? sei sicuro che non stai andando a pacco? Molte volte un precarico molla troppo basso potrebbe irrigidire improvvisamente l'anteriore(fondo corsa) stressando la gomma, allargando la traettoria. "Ammorbidendo " le braccia si stacca le force o meglio si ammortizza le forze provenienti dal peso del nostro busto stressando meno la gomma. Potrebbe anche essere un eccesso di rigidezza delle sospensioni,ma ti accorgeresti subito di questo. Metti una fascetta, non troppo stretto, sullo stelo e fatti un giro ad andatura media senza esagerare, dopo controlla a fine giro dove e posizionato.Con steli rovesciati se a meno di 3-4 cm stai andando a Pacco.Quindi rischi di stressare le gomme con picchi di forze.
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Iscritto: 06/01/2007 Locazione: RM
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Wolfox, la tua diagnosi (sospette sospensioni a pacco) mi inorgoglisce! Ed è con estremo disappunto che devo definirla errata. Si, perché mi piacerebbe essere annoverato tra quelli che vanno forte! Ma ahimè, non è così. In genere freno pochissimo anche se nel panico potrebbe essere successo quello che tu sospetti. Ma io so la diagnosi vera: si tratta di scarse capacità. E per questo chiedevo un qualche rimedio. Ma grazie veramente, mi sento lusingato!
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Iscritto: 29/02/2004 Locazione: Vicinanze Bo.
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Mmhh... Renzo...mi sbaglierò,ma per me hai solo scoperto gli effetti dei trasferimenti di carico(del tuo peso,cioè,della posizione di guida assunta in sella) sulla guida della moto. Comunque segue messaggio privato su cosa ti è successo a parere mio. Ti metto l'avviso qui,perchè so che sul forum ci guardi,mentre i messaggi privati a volte non li noti per qualche settim..ehm...giorno
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Iscritto: 06/01/2007 Locazione: RM
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Wado, grazie. Ho letto e condivido la tua descrizione di quello che ho sperimentato, che peraltro conosco abbastanza bene capitandomi non eccezionalmente. Il problema è quello; la soluzione mi manca! Ti scriverò in MP. Ciao.
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Iscritto: 30/08/2008 Locazione: Pianura Padana
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Originariamente inviato da bobo1978Questo vale sempre:"la moto va dove punta lo sguardo....fosso compreso!" Renzo,nn fissarti sul punto dove malauguratamente nn vorresti finire,ma sull'uscita della curva,vedrai che risultati. Bobo su questo sono d’accordo con te Originariamente inviato da bobo1978devi sapere che,anche con gomme supersport e cerchio da 17" ,a meno che tu nn sia in una piega di 55gradi a moto neutra si passa indenne sopra sabbia e brecciolino.nn frenare e nn accelerare,vedrai.Lamps Su questo un po’ meno d’accordo perché qualche settimana fa facendo il giro dei laghi ci siamo imbattuti in una strada tanto bella quanto infida. Bella perché piena di belle curve, infida perché vi era sparsa qua e la della sabbietta….sassolini. Ti assicuro che con pieghe normali se capitavi sulla sabbietta sentivi la gomma scivolare e quindi raddrizzavo la moto…è capitato per le prime curve perché erano divertenti e pensavo che fosse un caso sporadico che vi fosse la sabbbietta, quando mi sono reso conto che la strada era tutta così ho sensibilmente diminuito il passo.
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Iscritto: 13/06/2011 Locazione: Biella
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Maledetta sabbiolina!! Per quanto riguarda quella non si può fare niente se non attendere di mettere le ruote sul pulito per poi "cercare" di finire la curva (sull'asfalto) e chiaramente rallentare il passo. Per quanto riguarda la posizione in sella o altro ti posso dire come faccio io senza assolutamente la presunzione di essere quello che "sa". Prima di tutto schiena dritta e come giustamente hai intitolato tu il post gomiti bassi (vicino al corpo). In secondo luogo in curva: la mano interna alla curva deve spingere sul manubrio, la sensazione è quella di girare il manubrio dalla parte opposta, ma ti assicuro che solo così la moto può scendere il piega. Le spalle devono "buttarsi" a centro curva, tutto ciò mantenendo lo sguardo fisso verso la corda, per poi poter finalmente aprire quando si vede l'uscita di curva. Con questi piccoli accorgimenti potresti trovarti subito meglio. Non dare ascolto a quelli che ti dicono di spostare il sedere sulla sella, buttare fuori il ginocchio etc, quelle sono cose che su strada non sono utilissime o meglio che se vuoi poi potrai provare, ma per iniziare io farei come ti ho detto.
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Iscritto: 06/01/2007 Locazione: RM
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Bacco, quello che tu descrivi è giusto, chiaro, in parte o in tutto noto anche a me. E quando tutto fila liscio credo di applicarlo, ovviamente nei miei limiti di esperienza e coraggio. La mia domanda cercava lumi su qualche metodo spicciolo, empirico, insomma semplice (del tipo “gomiti bassi!!”) per le situazioni di panico in cui talvolta mi imbatto, situazioni quasi sempre caratterizzate da: curva destra, coperta e in discesa; velocità superiore al (mio) potenziale; marcia probabilmente troppo alta per poter contare sul freno motore. In tali situazioni (se poi aggiungi lo sporco) carico il manubrio fortemente con entrambe le braccia, un po’ conseguenza della frenata - certo eseguita troppo tardi - e in parte, forse superiore, del panico; quasi che spingere sul manubrio tenga lontani dal pericolo. E in quelle circostanze modulare la pressione sul manubrio interno-curva per far piegare di più la moto è un’idea che viene “dopo”. Nell’immediato cerchi solo di scamparla alla meno peggio. Men che meno acrobazie con sedere e ginocchio! Ma credo che il segreto stia nel rimanere concentrati, sempre, senza distrarsi. Grazie e ciao.
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Iscritto: 25/03/2011
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Originariamente inviato da renzo153Bacco, quello che tu descrivi è giusto, chiaro, in parte o in tutto noto anche a me. E quando tutto fila liscio credo di applicarlo, ovviamente nei miei limiti di esperienza e coraggio. La mia domanda cercava lumi su qualche metodo spicciolo, empirico, insomma semplice (del tipo “gomiti bassi!!”) per le situazioni di panico in cui talvolta mi imbatto, situazioni quasi sempre caratterizzate da: curva destra, coperta e in discesa; velocità superiore al (mio) potenziale; marcia probabilmente troppo alta per poter contare sul freno motore. In tali situazioni (se poi aggiungi lo sporco) carico il manubrio fortemente con entrambe le braccia, un po’ conseguenza della frenata - certo eseguita troppo tardi - e in parte, forse superiore, del panico; quasi che spingere sul manubrio tenga lontani dal pericolo. E in quelle circostanze modulare la pressione sul manubrio interno-curva per far piegare di più la moto è un’idea che viene “dopo”. Nell’immediato cerchi solo di scamparla alla meno peggio. Men che meno acrobazie con sedere e ginocchio! Ma credo che il segreto stia nel rimanere concentrati, sempre, senza distrarsi. Grazie e ciao.
Allora quà ci vuole una scuola + dura, perchè a parole non ti entra in testa. Se riesci: 1) Motard a poco.(anche 125) 2) Guidalo in fuori strada 3)Fai Hagate, Cerchi, sgommate in partenza, cerchi rimando con i piedi sulle pedane Acquisterai confidenza e sensibilità con il freno anteriore ,frizione e equilibrio. E meglio raggiungere il tuo limite a velocità basse e mezzo leggero.
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Iscritto: 06/01/2007 Locazione: RM
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Wolfox, sei per caso amico delle mie figlie? O dei miei nipoti? Perché mi pare che stai lavorando per la loro eredità! (ahahah). Ciao.
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Iscritto: 22/01/2008 Locazione: RM
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Originariamente inviato da renzo153Cercavo di ripetermi quest’invito dopo un largo in una curva destra più stretta di quanto pensassi e in lieve discesa. Anche per la presenza di ghiaietto, sono rimasto pietrificato, spingendo sui manubri, timoroso di frenare per la strada sporca e al tempo stesso incapace di curvare di più. E strizza abbondante. Non è la prima volta che mi capita. Ho scoperto che, se non mi appoggio al manubrio scaricandogli molto peso delle spalle, ma lo sfioro appena (ecco perché gomiti bassi, cioè braccia flesse senza caricare il manubrio) la piega mi riesce meglio. Il problema è ricordarsene. Ora so bene che non raggiungerò mai le vette che vorrei, ma vi chiedo: esiste un qualche metodo spicciolo e sbrigativo raccomandato per modificare e correggere la postura; che so, una forma di check list mentale da ripetere come un mantra? Se poi qualcuno dicesse che capita anche a lui, mi aiuterebbe a sentirmi meno frustrato. Grazie e ciao. Dal basso della mia esperienza ti dico che una cosa fondamentale da fare è dirigere lo sguardo nella giusta direzione. Cerca su google "il principe brutto" e il suo scritto intitolato "ride safe", ti spiega cos'è il "punto di fuga" (da non confondere col punto di corda): per me, a suo tempo, è stato illuminante: niente più dritti o curve larghe
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Iscritto: 25/03/2011
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Originariamente inviato da renzo153Wolfox, sei per caso amico delle mie figlie? O dei miei nipoti? Perché mi pare che stai lavorando per la loro eredità! (ahahah). Ciao. hahahaha Non pensare male, solo che credo tu non abbia una buona sensibilità e questo ti porta dubitare delle tue capacità di guida. Come detto prima faresti tutte le tue esperienze a velocità inferiori, mezzo leggero. dopo quando sali sulla tua moto e trovi dello sporco sulla strada, saprai come reagire e nelle frenate la sensibilità funzionerà come un ABS.
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