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Iscritto: 26/11/2010
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Finite le FP2 con colpo di coda di Vale (finalmente). Nell'ultima uscita ha migliorato di un secondo il tempo della mattina, anzi, 1.2 circa, da 1.58.9 a 1.57.7 Incredibile. Finalmente si è visto fin dove può arrivare Valentino e, sopratutto, si è invertita la tendenza, anche nelle FP2 la Ducati è in grado di migliorare i tempi di molto. Sono convinto che il grosso miglioramento ottenuto nell'ultima uscita di Valentino, non sia solo dipeso da un assetto diverso (1.2 sec. sono tanti), ma si è finalmente vista la reale superiorità di Vale come pilota. Settima posizione e Prima Ducati.
Pedrosa ha rifatto (quasi) il tempo della mattina, 1.56.454, 4 decimi dati a Stoner e 7 decimi al 3°, Simoncelli. Lorenzo ha lo stesso tempo del Sic, altri 4 decimi e c'è il 5°, Dovi, un decimo e compare Spies. Finalmente, in 7^ posizione, Vale a un decimo da Spies e 1.3 sec. da Pedrosa. Rispetto ai 2.5 sec. della mattina, considerando anche che Pedrosa ha rifatto lo stesso tempo, il miglioramento è davvero notevolissimo. Da come si erano messe le prove, nei primi 40 min. delle prove, la vedevo brutta, ma brutta forte, finalmente si è visto Valentino in sella alla Ducati 46, non un suo amico. Hayden, benchè 14°, ha migliorato il tempo della mattina, da 1.58.978, è sceso sino a 1.58.568, 4 decimi, non come vale, ma anche Lui si è migliorato, cosa che, sino all'ultimo GP, avveniva con fatica.
Sono sempre più convinto che, lo sviluppo delle bridgestone, sopratutto da quando c'è il monogomma, abbia penalizzato la Ducati. Nel 2008 la Bridgestone fece uno sviluppo separato per Ducati e per Yamaha. Dal regime di monogomma, lo sviluppo è proseguito in una sola direzione e non è stato certamente quello della Ducati. Dal 2009, più lo sviluppo delle gomme si allontanava dal modello Ducati, per adattarsi a quello Honda-Yamaha (simili), più i risultati peggioravano e le cadute aumentavano. Sono convinto che occorra uno sviluppo di carcassa completamente diverso. La Ducati in curva, lavora in modo totalmente diverso dalle altre moto e la gomma è importantissima. Non ho idea di quanto potrebbe diminuire il distacco dai rivali, ma non credo sia poco. Il monogomma, purtroppo, non pareggia le prestazioni e questo problema è stato sottolineato dalla SBK con le Pirelli e la differenza la si è notata da un anno all'altro. Considerando che in MotoGP la tecnologia è al limite e le prestazioni degli pneumatici sono ancora più importanti di quanto non lo siano in SBK, immaginatevi Voi come può essere la cosa se, finalmente, si decidessero a sviluppare un modello che possa calzare bene con la Ducati. Ci state pensando che, addirittura la Suzuki sta davanti alle Ducati, anche alle ufficiali? Questo è accaduto da un anno all'altro, anzi, nel giro di pochi mesi, la Suzuki ha limato molto la differenza con la Ducati e di sviluppo, in Suzuki, ne fanno molto poco, ma molto poco, mentre in Ducati sfornano modifiche ad ogni GP. A Voi le conclusioni, Io, le Mie, le ho dette già in abbondanza.
Grandissimo Vale Grandissimo Hayden -----------Grandissima Ducati------------
------------Grandissima Ducati-----------
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Iscritto: 13/06/2008 Locazione: RC
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Beh, le tue conclusioni corrispondono perfettamente a ciò che ha dichiarato Guareschi. Lo sviluppo, o meglio, il regresso costruttivo delle gomme ha portato a standardizzare le soluzioni ciclistiche, pena l'assoluta inefficienza. La Yamaha ci è arrivata per prima, e la soluzione migliore è quella deliberata a fine 2009; tant'è che il telaio 2011 è andato in discarica. La Honda ci ha messo tre anni, facendo incetta di tecnici e informazioni Yamaha (uno stile caro all'attuale capo dell'HRC, che utilizzava lo stesso "metodo" in F1, senza, però, ottenerne apprezzabili risultati). La Ducati si è incaponita, contando su un pilota in grado di vincere (poco, in realtà) e di arrivare spesso oltre il limite (vedi l'infinità di cadute, sempre con la stessa dinamica, di Stoner. Vale la pena di confrontare con le cadute di Rossi. Ma i detrattori dell'italiano preferirebbero vederlo rotolare a terra spesso e volentieri, mentre cerca di raggiungere i migliori...). Il fatto, ormai dato per scontato, di un nuovo progetto di Desmosedici 1000 più tradizionale, altro non è che una realistica presa di coscenza. Evidentemente non ci sono altre strade, a meno che la Bridgestone non tornasse a costruire gomme con una carcassa deformabile ed una mescola più efficiente all'anteriore, come era al loro debutto.
"Io cerco le curve anche nei rettilinei" Tonino Guerra
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Iscritto: 02/07/2004 Locazione: Provincia di Ancona
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Inimicandosi Yamaha e Honda? Oltretutto sono costruttori giapponesi, proprio come Bridgestone, che magari riceverà grosse commesse da i due più grandi produttori di moto al mondo... in fondo, Ducati non monta Pirelli di primo equipaggiamento?
È più facile che Ducati si allinei alle scelte della concorrenza, anche se in un'intervista a Preziosi fatta a fine 2008, l'ingengere dichiarò che imitare i giapponesi sarebbe una sconfitta, visti i mezzi che hanno loro. Insomma, combatterli con le stesse armi è inutile, diceva.
Tutti noi sappiamo che tra la moto che usiamo sulla strada e quella dei piloti in pista c’è una bella differenza di prestazioni e di guida, però i gesti che facciamo sono quelli e crediamo di provare più o meno la stessa inebriante sensazione di leggerezza, di assenza di peso, quasi di volare. E in fondo al cuore molti di noi sono abbastanza sicuri che su quella moto, naturalmente dopo il necessario tirocinio, riusciremmo a cavarcela. E soprattutto sappiamo che Simoncelli e Dovizioso, Rossi e Capirossi, alla guida della nostra moto farebbero dei numeri pazzeschi. Noi e loro siamo molto simili, parliamo lo stesso linguaggio. E tutti amiamo la moto. - Nico Cereghini
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Iscritto: 02/07/2004 Locazione: Provincia di Ancona
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Eccola: http://www.youtube.com/watch?v=FLlEKe3JAQ8&eurl=http%3A%2F%2Fwww.motoblog.it%2F&feature=player_embedded Tutti noi sappiamo che tra la moto che usiamo sulla strada e quella dei piloti in pista c’è una bella differenza di prestazioni e di guida, però i gesti che facciamo sono quelli e crediamo di provare più o meno la stessa inebriante sensazione di leggerezza, di assenza di peso, quasi di volare. E in fondo al cuore molti di noi sono abbastanza sicuri che su quella moto, naturalmente dopo il necessario tirocinio, riusciremmo a cavarcela. E soprattutto sappiamo che Simoncelli e Dovizioso, Rossi e Capirossi, alla guida della nostra moto farebbero dei numeri pazzeschi. Noi e loro siamo molto simili, parliamo lo stesso linguaggio. E tutti amiamo la moto. - Nico Cereghini
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Iscritto: 13/06/2008 Locazione: RC
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Fine 2008. Ne è passata d'acqua sotto i ponti. Molto più recentemente, Preziosi ha detto l'esatto contrario, ovvero che bisogna seguire la soluzione che rende la moto vincente. E questo anche a discapito di alcune soluzioni che possono sembrare "tradizionali". Del resto, non abbandonarono il traliccio d'acciaio, così legato alla produzione ed alla mitologia Ducati?
"Io cerco le curve anche nei rettilinei" Tonino Guerra
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Iscritto: 26/11/2010
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Originariamente inviato da RedAce 9.41 minuti di pura passione. Vorrei richiamare l'attenzione su alcuni passaggi in particolare. Preziosi ha definito Stoner un buonissimo collaudatore, per la velocità con la quale arriva al limite e per le indicazioni che da. Sino ad oggi, di Stoner, si è letto spesso il contrario e sinceramente, anch'io, guardando l'evoluzione delle prestazioni, anno dopo anno, ero convinto del contrario. Bench'è di parere diverso però, riconosco in Preziosi una persona ultra competente e non ho alcuna difficoltà nel rivedere la mia posizione. Altro punto da considerare è la risposta di Stoner al momento del passaggio dalla GP08 alla GP09, era contento della precisione con cui entrava in curva. Risposta molto sorprendente se si pensa che il 2009 è l'inizio di 2 annate sempre più scadenti, rispetto alle precedenti, con un aumento non indifferente del numero di cadute. Le due cose, si contraddicono l'un l'altra, chi ha ragione? Stoner, nel definirla precisa e sincera in curva, oppure l'aumentato numero di cadute dovute (sopratutto nel 2010) alla perdita dell'anteriore? Inoltre, l'anteriore è un'altro dei problemi presenti nella GP11 e GP11.1 e neppure Rossi, sino ad ora, è riuscito a porvi rimedio. A me, vengono in mente alcune considerazioni, ad esempio: 1) la moto si becca, spesso e malvolentieri, 2 secondi dai primi. Che sia lo sviluppo che sta retrocedendo? Che in Ducati e, in particolare, Preziosi, abbiano perso, di punto in bianco, le conoscenze tecniche per proseguire in un miglioramento della moto? Il motore portante, era già presente sulla GP07, quella che vinse il mondiale. La teoria del mkotore portante allora non è del tutto campata in aria. Che non sia questo il male principale della Ducati? 2) Vale, già l'anno scorso, dopo il grave infortunio e coi legamenti della spalla messi malissimo, si è vinto una gara e ha ottenuto diversi podi. Che sia Valentino che, dall'oggi al domani, ha disimparato a guidare la moto? Non possiamo neppure pensare che non sia ritornato il solito Vale dopo l'incidente, in condizioni fisiche peggiori, si è distinto ugualmente. Allora, forse, neppure Vale è la causa principale. 3) il punto 1 e 2, allora, non sono i principali problemi (anche se una parte di questi, non può prescindere, ne dalla moto, ne dal pilota. Se però vogliamo considerare che non siano questi i principali problemi, rimane solo il terzo elemento che determina le prestazioni, il pneumatico. Considerando le gomme come principale problema, si riuscirebbero a spiegare tante cose e anche i risultati, anno dopo anno, lo testimoniano. Ricapitolando: la soluzione adottata dalla Ducati, cioè con motore portante, ha permesso di vincere un mondiale e Stoner ha vinto più di tutti i suoi rivali nell'era delle 800 e, sopratutto, nell'era del motore portante. Vale ha vinto 7 volte il titolo nella massima serie, più che avere scritto la storia, Vale "E'" la storia del motociclismo moderno, ha vinto come nessuno (a parte Agostini) e, anche dopo l'incidente, ha dimostrato di essere tornato vincente. Della triade, solo gli pneumatici, in modo particolare dal 2009, anno del monogomma, hanno dato, sempre più spesso, grossi problemi alla Ducati, sino all'apice del 2010, dove Stoner si perdeva bellamente l'anteriore e, quasi spaesato, diceva di non avere capito come mai abbia perso l'anteriore. In altre gare, dove restava in piedi, dichiarava che di avere perso l'anteriore 2-3 volte, ma di avere avuto la fortuna di riprenderlo. Secondo me, una parte di responsabilità è certamente da attribuire a moto e pilota, quando sviluppi una moto che presenta problemi per le gomme e questo problema non è capito in tempo, capita certamente di potere prendere strade sbagliate, nel contempo, capisco anche Vale che provando la GP11.1 col motore 1000 e su una piusta completamente riasfaltata, possa avere sbagliato nel dare giudizi molto lusinghieri e la mancanza di feeling con l'anteriore, unita ad una immane difficoltà di fare risultato, non lo faccia "tirare" al 100%. Questo può fare parte del problema, ma, più mi guardo in dietro, più guardo i risultati, più prosegue l'attuale stagione e io, più mi convinco che, anche in regime di monogomma, la bridgestone stia favorendo (anche inconsciamente per carità, non ci vedo dolo) le case costruttrici Giapponesi, sono sempre più convinto che questi pneumatici si sposino ottimamente coi paramentri di una moto col telaio doppio trave in alluminio, che poi è il sistema adottato da Yamaha, Honda e Suzuki. Se ci si poteva attendere una Yamaha e una Honda così competitive, nessuno (credo) si sarebbe mai aspettato di vedere una Ducati ufficiale, lottare con una Suzuki. L'unico tassello fuori posto, è sempre stata la "specificità" della moto, solo Stoner e saltuariamente pochi altri arrivavano a podio con la rossa, però questo accadeva sempre, sia quando la Ducati era la moto da battere (tutto il 2007 e la parte centrale del 2008), sia quando le prestazioni sono calate. Strana la vita. Grandissimo Vale Grandissimo Hayden -----------Grandissima Ducati------------
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Iscritto: 26/11/2010
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Originariamente inviato da WormbikeBeh, le tue conclusioni corrispondono perfettamente a ciò che ha dichiarato Guareschi. Lo sviluppo, o meglio, il regresso costruttivo delle gomme ha portato a standardizzare le soluzioni ciclistiche, pena l'assoluta inefficienza. La Yamaha ci è arrivata per prima, e la soluzione migliore è quella deliberata a fine 2009; tant'è che il telaio 2011 è andato in discarica. La Honda ci ha messo tre anni, facendo incetta di tecnici e informazioni Yamaha (uno stile caro all'attuale capo dell'HRC, che utilizzava lo stesso "metodo" in F1, senza, però, ottenerne apprezzabili risultati). La Ducati si è incaponita, contando su un pilota in grado di vincere (poco, in realtà) e di arrivare spesso oltre il limite (vedi l'infinità di cadute, sempre con la stessa dinamica, di Stoner. Vale la pena di confrontare con le cadute di Rossi. Ma i detrattori dell'italiano preferirebbero vederlo rotolare a terra spesso e volentieri, mentre cerca di raggiungere i migliori...). Il fatto, ormai dato per scontato, di un nuovo progetto di Desmosedici 1000 più tradizionale, altro non è che una realistica presa di coscenza. Evidentemente non ci sono altre strade, a meno che la Bridgestone non tornasse a costruire gomme con una carcassa deformabile ed una mescola più efficiente all'anteriore, come era al loro debutto. Nel male, mi fa piacere leggere che le mie conclusioni da profano, sono condivise anche da chi conosce così bene la Ducati. Sarei contento se nel 2012, la Bridgestone provasse anche a sviluppare una carcassa più idonea alla Ducati, io credo che diverse cose andrebbero poi riviste. Certo che è una soluzione improponibile. Grandissimo Vale Grandissimo Hayden -----------Grandissima Ducati------------
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Iscritto: 26/11/2010
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Originariamente inviato da WormbikeFine 2008. Ne è passata d'acqua sotto i ponti. Molto più recentemente, Preziosi ha detto l'esatto contrario, ovvero che bisogna seguire la soluzione che rende la moto vincente. E questo anche a discapito di alcune soluzioni che possono sembrare "tradizionali". Del resto, non abbandonarono il traliccio d'acciaio, così legato alla produzione ed alla mitologia Ducati?
Più che rimangiarsi le parole dette, penso che Preziosi si sia visto costretto ad imboccare questa strada. E' vero che se si fanno le stesse cose dei Giapponesi, si parte praticamente battuti, considerando le loro disponibilità, ma quest'anno c'è una carta che era assente nel passato (o meglio, ci si è accorti di quello che hanno perso, solo quando i giochi erano ormai fatti), Valentino potrebbe garantire, a parità (parola che riferita alle moto è un concetto che più astratto non si può, ma questo passa il convento) di moto, delle ottime prestazioni. Hai tempi in cui Preziosi espose quei concetti, Capirex era un buonissimo pilota, ma non faceva la differenza durante tutto un mondiale, Stoner non era ancora BastonaToner, anzi era ancora RolligStoner, non c'era il monogomma ed era ormai chiarissimo che la Michelin forniva ai due team più grossi (Yamaha e Honda), il meglio del loro campionario, mentre alla concorrenza toccavano le altre, anche se di buona qualità, sia chiaro, inoltre c'era sempre la differenza delle risorse che i Giappy avevano a disposizione rispetto alla Ducati. Adesso le cose sono un pò differenti, sopratutto, se la Ducati non può ottenere delle gomme che seguano le specifiche necessarie per la Desmo, allora, obbligatoriamente, deve variare la moto per fare in modo che sfrutti meglio le gomme e la strada sicura per farlo è dotare la moto di un telaio classico, meglio se uguale a quello delle moto Giapponesi, in fondo il motore c'è e il pilota pure, la strada potrebbe anche rivelarsi vincente. Grandissimo Vale Grandissimo Hayden -----------Grandissima Ducati------------
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Iscritto: 13/06/2008 Locazione: RC
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Proprio in considerazione del fatto che Rossi è ancora la pietra miliare della MotoGP, sono convinto che in Ducati faranno di tutto per presentare una Desmosedici 1000 adatta alle sue esigenze. In tal senso, il tanto criticato debutto anticipato della ciclistica 2012 è servito a comprendere anticipatamente che la strada intrapresa era sbgliata. Una strada, giova ricordarlo, intrapresa ben prima che Rossi fosse in grado di valutare la situazione. Inoltre lo stesso Rossi è il principale testimonial della Bridgestone. Con tutto l'amore che possono avere per le case costruttrici giapponesi (tra le quali solo le Suzuki e la Kawasaki ZX10 R e Z1000 SX usano le Bridgestone di primo equipaggiamento, insieme alla BMW S1000 R), essere il principale fattore critico alla competitività del loro uomo immagine equivale a martellarsi gli zebedei con un martello pneumatico. "Io cerco le curve anche nei rettilinei" Tonino Guerra
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Iscritto: 13/06/2008 Locazione: RC
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In un grande campo adiacente agli stabilimenti di Borgo Panigale, si dice che una quarantina di incappucciati vestiti di rosso danzano in circolo attorno ad un totem.
"Io cerco le curve anche nei rettilinei" Tonino Guerra
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Iscritto: 30/08/2008 Locazione: Pianura Padana
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ho sempre pensato che il monogomma non porti a nulla di buono.
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