Iscritto: 11/04/2009 Locazione: Milano
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E’ sempre stato facile per me utilizzare le parole. Che fosse orale o scritta la forma richiestami, riuscivo sempre a descrivere con accuratezza ogni situazione, con annessi personaggi di contorno e protagonisti. Non stavolta. Oggi sono chiamato a un compito improbo: raccontare la mia giornata in pista con la “76 Racing Team” e chiarire il perché un corso del genere possa “valere oro” per le competenze motociclistiche di un neofita centauro.
Da esordiente nel mondo dei cordoli, la prima impressione positiva è derivata dal feeling che gli istruttori e l’intero staff ha saputo instaurare con gli allievi: ci si sente subito a proprio agio e dopo poco s’inizia a scherzare con tutti, come amici di vecchia data che si rincontrano dopo una po’ di tempo.
La seconda nota positiva deriva da quanto importante per gli istruttori sia la sicurezza di tutti: non si deve impressionare nessuno, non si gira con cronometri alla mano e non si punta a nessuna prima fila di un virtuale schieramento nella griglia de “i migliori nella mente degli insegnanti”. Anzi, qui si gira piano. Più si fanno le cose con calma e più tutto riesce bene, con la certezza di non farsi e non far male.
Così, dopo una lezione teorica, in cui per la prima volta mi sono state descritte con esattezza, fatte vedere e fatte provare quelle che sono le tecniche per accompagnare una moto in curva, s’inizia a girare.
Ogni sei allievi – divisi per tecniche di guida e non per “manetta” – ci sono due istruttori, in più, dal centro della pista, armato di macchina fotografica, un altro tecnico giudica e immortala le criticità nella guida di tutti. Nulla sfugge. In più, in ogni turno ci si trova a condividere non meno di tre giri con un istruttore davanti o dietro. L’aspetto incredibile di questi ragazzi è che riescono, dopo poche curve affrontate insieme, a focalizzare perfettamente l’andatura di ogni centauro, i propri limiti e le proprie possibilità inespresse. Di conseguenza, una volta messi davanti a quest’ultimo, lo accompagnano senza stress o timori a esplorare il mondo dei propri limiti.
Briefing con analisi delle foto e commento delle prestazioni (tecniche, non velocistiche!) di ognuno; poi tutti a pranzo. Si mangia bene e si spende poco grazie all’organizzazione della scuola.
Di nuovo aula, di nuovo pista, sempre con le stesse modalità didattiche.
Un caro amico mi ha consigliato questo corso, mi accorgo ora che l’ho assecondato “sulla fiducia” e non “sulla parola”. Perché nonostante le sue indubbie capacità di oratore, proprio come me ora, non è riuscito a descrivere quale grande fortuna motociclistica si possa ricevere nell’affrontare i cordoli al fianco di questi ragazzi.
E’ davvero il caso di dirlo: provare per credere!
Si termina la giornata stanchi nel fisico ma con la consapevolezza di aver fatto un grande passo avanti nella propria tecnica di guida e nei margini di sicurezza da poter offrire su ogni tipo di strada.
E soprattutto: si torna a casa con un sorriso!
Grazie ragazzi.
A presto.
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Iscritto: 08/02/2001 Locazione: lodi
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e come sempre grazie a te per le belle parole, anche io ho dato fiducia all'amico e, entro quest'anno o il prossimo, sicuramente lo farò anche io... quello che so lo metto a disposizione di tutti quello che non so lo chiedo"Uno è lieto di poter servire"fazer 600 '03 "arcadia" [email protected]
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Iscritto: 11/04/2009 Locazione: Milano
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Ti auguro davvero di farlo. E' un augurio di cuore.
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Iscritto: 28/04/2003
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Marco chapeau
è sempre un piacere leggerti
... non esiste modo migliore per vivere il tempo che ci è concesso ... e se ancora non lo avete capito ... beh, lasciate perdere, non lo capirete mai ! Motociclisti ... strana, meravigliosa gente!
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Iscritto: 11/04/2009 Locazione: Milano
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Grasssssie.
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Iscritto: 21/01/2009 Locazione: Prato
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Iscritto: 11/04/2009 Locazione: Milano
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Originariamente inviato da quasar1968 ahahahahahahahahah lo prendo come un complimento. Quindi grazie quasar.
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