Originariamente inviato da DesmoLuca27Ssche la pensiamo in maniera differente e non certo perchè dei telecronisti hanno detto questo o quello. Ragiono, bene o male che sia, con la mia di testa.
Ribadisco ció che penso e sostengo che a fronte di un contratto, non ti puoi permettere di prendere ed andarrene a casa, sia che tinchiami Stoner o chicchessia.
Lorenzo che ha corso con entrambe le caviglie rotte non ha rischiato?
Pensala, pensatela come volete, io la penso, da testone quale sono, come voglio io. Come ho visto i fatti.
Ha ragione Lucchinelli. Tutte fighette ora. A partire da chi ha caragnato per avere Bridgestone e dar vita al monogomma
Non volevo certo dire che non ragioni con la tua testa, ma la storia della scarsa tenuta mentale, venne fuori perchè furono i telecronisti che ne parlarono per la prima volta.
Correre con delle fratture, rende la guida certamente più difficile, ma guidare con il rischio di ritrovarsi la muscolatura irrigidita, dal mio punto di vista è tutto un altro paio di maniche. Comunque, sia quel che sia, non si può incolpare un pilota se ritiene di non poter guidare. Se Lorenzo non avesse gareggiato oppure se Bayliss non avesse gareggiato, nessuno si sarebbe sognato di fargliene una colpa, il pilota sa (Lui solo) se è in grado di guidare con una certa sicurezza e, nel caso specifico dell'Australiano, non solo sarebbe stato più lento, ma, oltre alla sua incolumità, avrebbe rischiato quella degli altri. Stoner aveva un problema generalizzato a tutte le fasce muscolari e un pilota che si ritrovasse con le braccia rigide, avrebbe serie difficoltà nel far girare la moto e nel caso in cui, questo problema si presentasse in un momento di bagarre con gli avversari, oltre a richiare di stendersi, rischierebbe pure di stendere l'avversario con cui è in lotta.
Stoner non è andato a casa di punto in bianco, i medici, negli USA, avevano riscontrato già questo problema, Purtroppo è mia opinione che, in Ducati non abbiano afferrato la gravità della situazione, perchè in condizioni normali (durante la normale attività giornaliera senza guidare una moto), non c'è praticamente alcuna differenza tra una persona sanissima e una persona col problema di Stoner, le differenze si presentano durante gli sforzi fisici prolungati che si possono avere durante una gara e questo (almeno credo) ha falsamente indotto molti a credere che ci stesse marciando, mentre, al contrario, il problema, durante una gara, diventa serio.
Lucchinelli può pure avere ragione o meno, ma quando dice:
«Noi dovevamo guidare le moto, oggi le moto guidano te. Molti di noi sono morti. Dopo il traguardo di ogni gara ci dicevamo: “[beep], sono ancora vivo!”. E per festeggiare si andava a sbronzarci».
A me non sembrano proprio argomentazioni serie, sopratutto dopo le "battaglie" fatte dai piloti per rendere le gare più sicure (anche se qualcuno, purtroppo, muore ugualmente), cosa si pretenderebbe dai piloti, dovrebbero correre in ogni condizione, in attesa che magari aumenti il numero di incidenti mortali e pericolosi per fare più spettacolo?
In riferimento a queste frasi, ho la netta impressione che Lucchinelli l'abbia fatta "fuori dal vasino" questa volta.
Io non voglio far cambiare modo di pensare a nessuno, ma quando viene toccata la sicurezza dei piloti, io mi schiero sempre con questi ultimi.
Grandissimo Vale Grandissimo Hayden
-----------Grandissima Ducati-----------
------------Grandissima Ducati-----------