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UDITE UDITE COSA SUCCEDE IN CASA DUCATI Opzioni · Visualizza
DesmoLuca04
Inviato: venerdì 23 settembre 2011 00:59:57



Iscritto: 30/08/2008
Locazione: Pianura Padana
Diaavel non hai ancora capito che per l'italico tifoso da stadio del VR funziona all'incirca così:

Rossi è intoccabile.
Esso puó parlare bene o male di qualsiasi altro pilota a seconda che questo sia Biagi, Lorenzo, Stoner...
Puó giudicare come il pilota di un'altra Casa guidi la moto.
Ha il diritto di caragnare al minimo problema con la gomma, anche dopo anni passati a trovare le gomme francesi di prima scelta

ssche
Inviato: venerdì 23 settembre 2011 15:35:11


Iscritto: 26/11/2010
Originariamente inviato da DesmoLuca27
Ssche la pensiamo in maniera differente e non certo perchè dei telecronisti hanno detto questo o quello. Ragiono, bene o male che sia, con la mia di testa.

Ribadisco ció che penso e sostengo che a fronte di un contratto, non ti puoi permettere di prendere ed andarrene a casa, sia che tinchiami Stoner o chicchessia.

Lorenzo che ha corso con entrambe le caviglie rotte non ha rischiato?


Pensala, pensatela come volete, io la penso, da testone quale sono, come voglio io. Come ho visto i fatti.


Ha ragione Lucchinelli. Tutte fighette ora. A partire da chi ha caragnato per avere Bridgestone e dar vita al monogomma


Non volevo certo dire che non ragioni con la tua testa, ma la storia della scarsa tenuta mentale, venne fuori perchè furono i telecronisti che ne parlarono per la prima volta.

Correre con delle fratture, rende la guida certamente più difficile, ma guidare con il rischio di ritrovarsi la muscolatura irrigidita, dal mio punto di vista è tutto un altro paio di maniche. Comunque, sia quel che sia, non si può incolpare un pilota se ritiene di non poter guidare. Se Lorenzo non avesse gareggiato oppure se Bayliss non avesse gareggiato, nessuno si sarebbe sognato di fargliene una colpa, il pilota sa (Lui solo) se è in grado di guidare con una certa sicurezza e, nel caso specifico dell'Australiano, non solo sarebbe stato più lento, ma, oltre alla sua incolumità, avrebbe rischiato quella degli altri. Stoner aveva un problema generalizzato a tutte le fasce muscolari e un pilota che si ritrovasse con le braccia rigide, avrebbe serie difficoltà nel far girare la moto e nel caso in cui, questo problema si presentasse in un momento di bagarre con gli avversari, oltre a richiare di stendersi, rischierebbe pure di stendere l'avversario con cui è in lotta.

Stoner non è andato a casa di punto in bianco, i medici, negli USA, avevano riscontrato già questo problema, Purtroppo è mia opinione che, in Ducati non abbiano afferrato la gravità della situazione, perchè in condizioni normali (durante la normale attività giornaliera senza guidare una moto), non c'è praticamente alcuna differenza tra una persona sanissima e una persona col problema di Stoner, le differenze si presentano durante gli sforzi fisici prolungati che si possono avere durante una gara e questo (almeno credo) ha falsamente indotto molti a credere che ci stesse marciando, mentre, al contrario, il problema, durante una gara, diventa serio.

Lucchinelli può pure avere ragione o meno, ma quando dice:
«Noi dovevamo guidare le moto, oggi le moto guidano te. Molti di noi sono morti. Dopo il traguardo di ogni gara ci dicevamo: “[beep], sono ancora vivo!”. E per festeggiare si andava a sbronzarci».
A me non sembrano proprio argomentazioni serie, sopratutto dopo le "battaglie" fatte dai piloti per rendere le gare più sicure (anche se qualcuno, purtroppo, muore ugualmente), cosa si pretenderebbe dai piloti, dovrebbero correre in ogni condizione, in attesa che magari aumenti il numero di incidenti mortali e pericolosi per fare più spettacolo?
In riferimento a queste frasi, ho la netta impressione che Lucchinelli l'abbia fatta "fuori dal vasino" questa volta.

Io non voglio far cambiare modo di pensare a nessuno, ma quando viene toccata la sicurezza dei piloti, io mi schiero sempre con questi ultimi.

Grandissimo Vale Grandissimo Hayden
-----------Grandissima Ducati-----------

------------Grandissima Ducati-----------
ssche
Inviato: venerdì 23 settembre 2011 15:36:18


Iscritto: 26/11/2010
Originariamente inviato da diaavel
poi scusate torno un po in argomento.
io non seguo tutto e tutti della moto gp,ma stoner penso di non averlo mai sentito piangere o lamentarsi ad ogni intervista,di questo o di quello,mentre a vedere come si comportava nei box faceva paura,anche se era un secondo avanti scendeva e si lamentava sempre e ora capisco il perche'.
poi quando ducati si e' comportata malino con lui.lui cosa ha fatto se ne e' andato in punta di piedi.
ultima cosa,penso che se stoner fosse andato in honda e non combinerebbe un tubo e vale in ducati continuasse a vincere vorrei vedere se non infierirebbe per via dei media il buon vale


Quoto!!!

Grandissimo Vale Grandissimo Hayden
-----------Grandissima Ducati-----------

------------Grandissima Ducati-----------
Steve7641
Inviato: venerdì 23 settembre 2011 22:38:26


Iscritto: 20/09/2011
Personalmente ritengo che il motivo per cui Valentino non ottiene grandi prestazioni dalla Ducati Desmo 16 è la mancanza di “Feeling” con la moto.
Per spiegarmi faccio un paragone con il passato: quando John Surtees guidò per la prima volta la MV Agusta, chiese una miriade di aggiustamenti sulla posizione dei comandi e sull’ assetto della moto, e per alcuni giorni andò molto piano; quando finalmente sentì la moto come la voleva lui, disse: ”Adesso vado a fare il tempo”, ed infatti stabilì il nuovo record sul giro.
Se andiamo a rivedere i derapage in curva e le sbandierate del retrotreno in staccata, che faceva Valentino quando portava la moto al limite (e con lui ci metto anche Marco Melandri), e guardiamo invece come guida adesso, sembra che Valentino sia diventato improvvisamente un pilota normale, che rasenta il limite, ma senza mai superarlo (lo stesso avvenne anche per Marco, l’ anno che corse con la Ducati).
Io penso che il feeling con la moto si raggiunga quando la moto fa esattamente quello che inconsciamente si sente che la moto farà; di conseguenza è facile avere un bel feeling con una moto dal comportamento docile, mentre diventa difficile ottenerlo con una moto che ha reazioni improvvise ed inaspettate, come sembrerebbe avere la Ducati (storicamente è sempre stata la moto che serpeggiava più di tutte).
Per spiegare perché Casey Stoner è stato il solo pilota che ha ottenuto buone prestazioni alla guida della Ducati, faccio il paragone fra i piloti di Rally e quelli di F1: il rallysta è abituato a reazioni improvvise della macchina, che generano sbandamenti e richiedono continue correzioni, e sarà in grado di dominare anche vetture dal comportamento molto nervoso; mentre il pilota di F1 da il meglio di se stesso con una guida pulita, che gli consente di rasentare il limite senza superarlo; la sua macchina dovrà quindi avere un comportamento sincero, senza reazioni inaspettate, che sarebbero incontrollabili quando si è al limite dell’ aderenza.
La mia opinione è che Casey abbia lo stile del pilota da rally, che gli ha consentito di cavalcare bene anche una moto recalcitrante, sfruttandola per delle grandi vittorie, ma che gli ha anche causato molte cadute (sicuramente la moto perdona molto meno della macchina da rally); rimane comunque il fatto che il campionato mondiale Casey lo vinse principalmente per la superiore velocità in rettilineo della Ducati.
Valentino invece, pur dominando la moto in tante storiche sbandate, otteneva la prestazione con una guida abbastanza pulita, che gli consentiva di avvicinarsi al limite dell’ aderenza meglio degli altri piloti, cosa impossibile da fare senza ciò che prima ho definito “Feeling”.
Un famoso telaio inglese fu definito “Featherbed” (letto di piume), per la docilità con cui la moto si inseriva in curva; si trattava ti un telaio a doppia culla chiusa, mentre le moto in cui il motore fa parte della struttura portante non sono mai state docili da guidare; secondo me il basamento di un motore è sottoposto a delle sollecitazioni estremamente variabili, a causa delle condizioni di erogazione istantanea della potenza, che cambiano continuamente nell’ arco di un giro; è naturale che al variare della potenza erogata, cambia anche la micro deformazione elastica del blocco motore, che si ripercuote sull’ assetto della moto, variandolo continuamente, e rendendo la moto non prevedibile; in definitiva non consentendo di raggiungere un buon feeling.
Perché Valentino torni ad essere il campione di sempre, deve tornare a cavalcare una moto docile e sincera, non importa se sarà una Ducati, una Honda o una Yamaha, l’ importante è che non sia scorbutica, e conquisti l’ inconscia fiducia di Vale.
Ateforp
Inviato: sabato 24 settembre 2011 09:40:39



Iscritto: 06/07/2011
Originariamente inviato da Steve7641
Un famoso telaio inglese fu definito “Featherbed” (letto di piume), per la docilità con cui la moto si inseriva in curva; si trattava ti un telaio a doppia culla chiusa, mentre le moto in cui il motore fa parte della struttura portante non sono mai state docili da guidare; secondo me il basamento di un motore è sottoposto a delle sollecitazioni estremamente variabili, a causa delle condizioni di erogazione istantanea della potenza, che cambiano continuamente nell’ arco di un giro; è naturale che al variare della potenza erogata, cambia anche la micro deformazione elastica del blocco motore, che si ripercuote sull’ assetto della moto, variandolo continuamente, e rendendo la moto non prevedibile; in definitiva non consentendo di raggiungere un buon feeling.


straquoto........ mi hai fatto venire in mente l'anno scorso gli spezzoni al rallenty di lorenzo in curva..... si vedeva a occhio nudo il flettersi del telaio che incollava letteralmente le ruote a terra....

il motore di una moto deve essere il più possibile isolato e indipendente da telaio e sospensioni, dico sempre che contribuisce negativamente al comportamento in curva colpa del suo peso e della sua rigidità... se in più pensiamo alle vibrazioni che riperquote sui "pezzi" di telaio davanti e dietro.... come giustamente dici tu....

dico una scemenza se dico che diventa quasi impossibile prendere confidenza con l'anteriore inquanto le sensazioni che trasmette cambiano di continuo col variare dei giri del motore invece isolando il motore in un telaio tradizionale... le sensazioni sono le stesse sia a 4000 giri che a 10000 giri... o a gas chiuso...hi hi hi
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