E' bello il motomondiale di sera. Puoi andare a fare un bagno a mare, salire in montagna a mangiare, digerire, ridiscendere e trovarsi il warm up lap della Moto3.
Manca l'abbiocco post-pranzo? Con queste gare si può fare un tutt'uno con la dormita notturna. L'unico momento emozionante sono stati i due giri finali della classe più piccola, con il duello tra Vinales, Cortese e Salom. Fenati sta con i primi, gira veloce, ma è giusto che faccia ancora strada e continui con l'obiettivo di finire le gare.
La gara di Moto2 è stata uccisa da Marquez, con un dominio degno di una prima guida Honda HRC. Iannone si è perso per strada; un peccato che un pilota del suo indiscutibile talento debba trovarsi sempre a dover sperare di trovare un setup decente, come fosse un terno al lotto, in ogni gara.
In MotoGP Pedrosa ha fatto il vuoto. Lorenzo è comunque soddisfatto d'aver consolidato, con il secondo posto, la testa della classifica ai danni dell claudicante e stoico Stoner, ma se lo spagnolo dell'HRC continuasse ad offrire prestazioni di questo tipo la soddisfazione del maiorchino sarebbe ingiustificata. Dovizioso ottiene il meglio possibile, e celebra il contratto da ufficiale in Ducati con un altro meritatissimo podio. La stessa Ducati che, però, in pista non è esistita.
Merita una menzione l'ottima prestazione di Yonny Hernandez con la più "accrocchiata" delle CRT. Complimenti al colombiano e ai coraggiosi uomini del team Avintia Blusens, che hanno incastrato un motore Ninja quasi di serie in un telaio in carbonio.

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"Io cerco le curve anche nei rettilinei" Tonino Guerra