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Iscritto: 01/10/2012
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Sbam!! colpito e affondato :) Comunque parlavo dei motori rotativi, vedo che hai chiarito bene la situazione della tecnologia ad aria compressa. I vari problemi sull'accumulo dell'aria nelle bombole, senza parlare poi dell'energia che impiegheresti per immagazzinarla sono a mio avviso inferiori rispetto al problema del congelamento del cilindro durante l'espansione del gas al suo interno. Magari ho sbagliato, ma ho voluto aprire una parentesi perché adesso c'è molto clamore attorno all'elettrico e si stanno facendo molti, forse troppi studi su di esso. Io onestamente rimango molto perplesso perché non capisco come mai si cerchi di adattare i veicoli che abbiamo adesso con le nuove tecnologie che stanno nascendo. Mi spiego meglio: non capisco perché tutte le macchine elettriche che sono in commercio ora o che stanno sviluppando si basano sul progetto delle auto a motore a ciclo otto, hanno tutte un grosso motore elettrico centrale alimentato da batterie che fa muovere 2 o 4 ruote. Io fossi negli ingegneri svilupperei una nuova tipologia di mezzi di trasporto reinventata completamente per i motori elettrici, ad esempio mettere un motore per ogni ruota invece che un unico pesantissimo al centro dell'auto (come è stato provato dagli ingegneri del MIT in america), ridisegnare la scocca, il telaio, cambiare buona parte dei materiali, ecc. Magari dico cazzate eh, ma è il mio punto di vista, per questo ancora sono molto scettico riguardo alla tecnologia dell'elettrico. Poi vogliamo parlare della produzione di energia elettrica in Italia?? o nel resto del Mondo?? a meno che non si inventino cose come la fusione a freddo difficilmente troveresti soluzioni efficaci nell'immediato. Ergo, non scartiamo tutte le tecnologie a priori perché non si sa mai nel futuro cosa ti possono trovare fuori questi ingegneri :).
< Un lungo giro in moto ha la capacità di liberare la tua mente, ridarti fiducia in te... e consumare un sacco di benzina....>
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Iscritto: 06/11/2011 Locazione: A 4 km dalla centrale nucleare...
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Come ha già correttamente detto emilio, l'aria compressa è forse il vettore energetico meno efficiente. Ma non per questo da trascurare, io vedrei molto meglio un bombolino d'aria compressa come "volano" piuttosto di una batteria. Infatti alla Citroen ci sono arrivati che si può provare, ma ancora prima ci sono arrivati in America con i veicoli postali (non chiedetemene il nome, vi prego...). Come il microibrido, è molto utile in città (autobus???), fuori diventa solo un peso in più...
La Leaf è già stata progettata con in mente il solo elettrico...
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Iscritto: 09/04/2013 Locazione: Como dintorni
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Vedi, ricky, dal mio modesto punto di vista non si tratta di "tifare" per un tipo di tecnologia piuttosto che per un'altra. Si tratta di vedere in quale direzione alternativa ai combustibili fossili CONVIENE incamminarsi con decisione. Attualmente si sta studiando l'uso dell'aria compressa in autotrazione, mi risulta, su autoveicoli ibridi (e cioè che vanno ancora prevalentemente "a petrolio") per recuperare una parte dell'energia di decelerazione (frenata e rilascio).
Ma la stessa cosa si può ottenere, per esempio, col sistema KERS, esclusivamente elettrico (utilizza di solito un motore/dinamo e un accumulatore, che non è necessariamente una batteria), che è già stato impiegato in competizioni auto e moto e che perciò ha maggiori probabilità di entrare nella produzione di serie. Si parla, per esempio, di un suo impiego nelle citycar.
Questo non vuol dire che l'aria compressa sia da buttar via. Vuol dire più semplicemente che può essere presumibilmente più utile in altri settori, dove è già estesamente impiegata: istallazioni fisse, impianti frenanti, automazione, robotica, ecc.
Ad ogni modo, come ho già detto più sopra, proponendo questa discussione intendevo più che altro aprire una finestra di osservazione sulle moto elettriche e sui relativi, auspicabili sviluppi a medio termine.
E' evidente, tuttavia, che qualsiasi nuova tecnologia genera diffidenza e "reazioni di rigetto". E' stato così pure per il motore a vapore (a carbone) e a petrolio, più o meno raffinato. Il termine "Cavallo Vapore" (o "Horse Power") pare che sia stato inventato per far capire all'umanità a quanti cavalli da tiro corrispondeva la forza di trazione dei "macinini" dell'epoca. Se l'umanità non avesse rinunciato alla trazione animale, voglio vedere quanti cavalli (animali da tiro) riusciremmo a comprare ora con 10.000 euro... quattro?... cinque? E invece, ne possiamo comprare anche più di un centinaio.
Se un idiota ti dice "cretino!" sorridi: vuol dire che sei intelligente.
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Iscritto: 15/02/2012
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A mio parere i veicoli elettrici che più rapidamente conquisteranno il mercato saranno gli scooter elettrici, in questa categoria non c'è detrattore che tenga, l'unico freno è attualmente il prezzo e l'autonomia. Per il primo ci sono già in commercio valide proposte con una maggiorazione di non più del 30% rispetto ad omologhi a combustione, per l'autonomia non credo sia un grosso problema, è noto a tutti che gli scooter difficilmente percorrono più di 50/60Km al giorno, inoltre il "sound" del motore fa assolutamente schifo!. Per quanto riguarda le moto il discorso è molto più complicato, il collo di bottiglia è rappresentato ovviamente dalla tecnologia delle batterie, ancora non adeguata!. Per l'autonomia ritengo siano più che sufficienti, per ora, 200Km ovvero l'autonomia che hanno moltissime moto. I così detti "motociclisti della domenica" che spolverano la propria due ruote solo nel fine settimana per farsi uno "sparo" difficilmente subiranno il fascino di una moto elettrica (almeno a breve). Tutti gli altri invece credo che non disdegnino affatto di possedere una perla di tecnologia (in gran parte italiana) come la Brammo Empulse, di cui segnalo un articolo: http://www.extremevoltage.it/articolo_veicolo_elettrico.php?id=22
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Iscritto: 09/04/2013 Locazione: Como dintorni
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Certamente gli scooter elettrici hanno maggiori possibilità di affermarsi sui vari mercati rispetto alle moto, come sta già accadendo. Pare comunque che gli Europei in genere siano ancora "dormienti" rispetto agli Asiatici, e in particolare ai Cinesi, per i quali si prevede un aumento esponenziale del business delle 2 ruote elettriche nei prossimi anni. Al momento i rumors dicono che in questo continente la vera crescita elettrica riguarda il settore biciclette a pedalata assistita, nel quale noi italici riusciamo a vendere perfino qualche cosa in più degli altri (chi l'avrebbe mai detto!... ) A dire il vero, per quanto riguarda le biciclette continuo a preferire la propulsione "a polpaccio", nella quale posso vantare (si fa per dire) un'autonomia superiore ai 50 km quotidiani, con ricarica effettuata mediante robusta bistecca di manzo e relativo bicchiere alcoolico di accompagnamento. In teoria sempre per noi italici ci sarebbero pure gli incentivi statali per chi acquista veicoli elettrici, ma come al solito per i privati è una miseria: 4,5 milioni di euro spalmati su tre anni e sull'intero settore auto/moto. Insomma è il classico "lorsignori si affrettino... ancora pochi pezzi disponibili..." Posso dirla in un altro modo? Visto l'enorme introito derivante all'erario dai prodotti petroliferi, quando si tratta di incrementare la mobilità elettrica per i privati i governativi tentano di "rifarsi la verginità con la fetta di mortadella". Può darsi però che in giro ci sia qualche sindaco ecologista disponibile ad aggiungere qualche cosa sul piatto della "mobilità sostenibile". Se un idiota ti dice "cretino!" sorridi: vuol dire che sei intelligente.
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