A partire dal 1999, in ritardo di alcuni anni rispetto agli autoveicoli, l'Unione Europea ha emanato una direttiva d'omologazione comunitaria dei veicoli a due ruote, che comprende anche dei protocolli specifici per il controllo e la riduzione dell'inquinamento ambientale.
Entrati in vigore gradualmente nel corso degli anni, i protocolli sono chiamati genericamente Euro 1-2-3. I motoveicoli non omologati sulla base della normativa europea (i cui ultimi stock sono stati commercializzabili fino al 17/6/2004) vengono invece indicati come Euro 0.
Per quanto riguarda i divieti di circolazione, sono ormai diverse le città dove sono stati definitivamente fermati i motori Euro 0 a 2 tempi. Dalle città della Lombardia a quelle dell'Emilia Romagna o della Toscana. A Firenze sono ormai fermi anche i 50cc Euro 1 2T. Problemi per i 4T Euro 0 (sia ciclomotori che moto) ce ne sono invece a Roma, dove non possono più accedere all'interno dell'anello ferroviario.
Nelle giornate di allarme smog, nella maggior parte delle città vengono fermati tutti i veicoli a due ruote, comprese le moto Euro 3.
Sono molte le città che consentono invece la circolazione dei motocicli di interesse storico e collezionistico iscritti a uno dei registri riconosciuti dal Codice della Strada (Art. 60).
La sanzione per chi circola con veicoli non a norma con le normative vigenti per la classe di emissioni allo scarico di solito va da 75 a 450 euro.
Queste le omologazioni e le sigle per riconoscerle dalla carta di circolazione:
Euro 0: Commercializzati sino al 17/6/03, con una tolleranza di ulteriori 12 mesi per l'esaurimento delle scorte di fine serie. In realtà dalla fine del 2000 erano già praticamente tutti fuori commercio. Nessuna dicitura specifica sulla carta di circolazione.
Euro 1 (50cc e moto): In vigore dal 17/6/99 come norma d'omologazione, i mezzi Euro 1 sono stati commercializzati sino all'1/7/04; anche in questo caso con un anno di tolleranza per l'esaurimento delle scorte di fine serie. Sulla carta di circolazione riportano la dicitura "97/24 cap. 5 fase I", nel caso dei ciclomotori, e "97/24 Cap. 5" nel caso delle moto
Euro 2 (50cc): in vigore dal 17/6/02, non è ancora stata superata dalla Euro 3, il cui protocollo è in attesa di essere promulgato a livello comunitario. Sulla carta di circolazione la dicitura è "97/24 cap. 5 fase II".
Euro 2 (moto): in vigore dall'1/4/03, sono stati commercializzati sino al 31/12/07, con ulteriori 12 mesi di tolleranza per quei modelli costruiti in non più di 5000 pezzi. Sulla carta di circolazione la dicitura è "2002/51/CE Fase A" oppure (2003/77 Fase A.
Euro 3 (moto): per i motocicli è il protocollo più avanzato. È in vigopre dall'1/1/06. Sulla carta di circolazione la dicitura è "Rispetta Direttiva 2003/77/CE Rif. 2002/51/CE Fase B". Oppure dalla dicitura alternativa "2006/120/CE".
Come si vede, ci sono stati dei periodi di sovrapposizione nelle vendite di veicoli di categorie differenti. La legge stabiliva infatti delle date di obbligatorietà delle nuove omologazioni, lasciando tempo per l'esaurimento delle scorte dei veicoli omologati secondo i protocolli precedenti.
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Quanno se scherza bisogna esse seri ".[i] A.Sordi