Lo sci può essere un giusto avvio per la carriera rallistica?
Beh, se da
maestro di sci si insegna l'arte del traverso sulle piste innevate, si può diventare anche maestri del volante. E
Sebastien Ogier lo è, sicuramente.
Ma bisogna anche avere l'equilibrio e la precisione nei movimenti e la concentrazione totale nel gesto. Cose da
bocciofilo professionista. E Sebastien Ogier, professionista delle bocce lo è stato.
Un curriculum indubbiamente atipico, ma che gli ha di sicuro giovato quando debuttò nei rally a 22 anni. In otto anni la sua carriera è stato un crescendo, e forse solo la presenza molto ingombrante di
Loeb ne ha rimandato il trionfo. Infatti, dopo l'abbandono del campionissimo ai rally, passando nelle file della
Volkswagen Ogier ha ripreso tutto con gli interessi, fino alla vittoria del WRC del 2013, portando ben nove volte la
Polo alla vittoria.
In questa stagione 2014, Ogier può ripetere e superare l'impresa dello scorso anno.
Con la vittoria nell'ultimo
Rally di Polonia, il pilota della Volkswagen guida la classifica con cinque vittorie, ed per le restanti sei gare il vantaggio dal suo rivale e compagno di squadra
Latvala è di ben 50 punti. E gli altri? La
Citroen, da ex regina dei rally, sta subendo il “dopo Loeb”, nonostante la
DS3 sia, comunque, ancora una vettura molto competitiva. Più o meno la situazione che si vive in casa
Ford, con il suo pilota
Hirvonen a corto di risultati nonostante il suo blasone di ex rivale di Loeb. Ma forse, l'era Loeb si chiuderà definitivamente quando arriveranno squadre nuove e motivate, come la
Hyundai, e qualche pilota che non ha vissuto nell'ombra del “
cannibale” francese, ora stella in pista nel
World Touring Car Championship.
Fino ad allora, viva
re Ogier!
"Io cerco le curve anche nei rettilinei" Tonino Guerra