Essendo stato fatto sparire lo spammatore scortese ecco il racconto che vi ho promesso
Ero molto piccolo,forse 8 – 10 anni ma ero uno dei più grandi almeno come statura della compagnia del cortile. Quando vivevo da mia nonna in quello schifoso condominio di Grugliasco perché i miei lavoravano entrambi e allora stavo da lei finchè bontà loro non mi passavano a prendere (di solito mio fratello stava da zio Mario,perché sua moglie era casalinga)
Come ho già scritto in altri racconti io sono cresciuto in campagna,fosse anche solo per le vacanze che passavo a Paesana ogni qualvolta finiva la scuola.
E comunque conoscevo più o meno la differenza che c’era tra un mammifero (il cane) e un oviparo (la gallina).
A metà settembre al ritorno dalle ferie decisi di organizzare un tiro birbone,giusto per vedere se qualcuno ci cascava. Avevo il globo di un lampadario fatto a forma di uovo e complice il cestino da cucito della nonna con un po’ di paglia di una damigiana feci un “nido” non male e in mezzo ovviamente l’uovo.
Misi poi questo estemporaneo e improbabile “nido” sul marmo del copri termosifone e lì rimase per molto tempo. Più come soprammobile che altro.
Un giorno passò a trovarmi Agostino ,un bimbetto poco sveglio della scala accanto e tra le tante cose che vide a casa mia mi chiese “che cosa è? “
E io da carogna gli dissi: “è l’uovo del cane”
“che bello” e quando si apre?
Si aprirà tra 90 giorni…
E lui passava tutti i giorni guardare,e l’uovo non si apriva e i giorni stavano finendo.
Mi salvò in corner mio zio mario perché era tornato dal mare e gli era morta la cagna,la vecchia mirka probabilmente avvelenata dai soliti noti che mettono i bocconi in giro. Era andato al canile e aveva preso un cosino piccolissimo,un mezzo volpino che chiamò poi la till. Ed era proprio piccolo. Era in camera mia che me lo stava facendo vedere quando sento suonare alla porta. Feci appena in tempo a fare sparire il globo di vetro sotto al divano che mia madre fece entrare Agostino. Quando venne in camera mia vide me e mio zio che coccolavamo il cagnetto,e si avvicinò.
Non disse nulla ma anche lui stette ad osservare quel pelosino che si dimenava sulla scrivania muovendo la coda.
Non so se negli anni lo abbia mai capito o cosa,l’unica cosa che mi ricordo è che il giorno dopo mia nonna passando la lucidatrice (era una malata della pulizia) dette una botta tale al vetro sotto al divano che lo ruppe.
Vedendo i cocci e riconoscendolo si lamentò per il fatto che quel globo di vetro era sempre in mezzo alle scatole,era della “nonnina” morta nel 64 e ne fece sparire i cocci nella spazzatura. Che all’epoca in quel palazzo funzionava a caduta e c’erano le bocchette sul balcone che convogliavano le schifezze nei bidoni in cortile.
A differenza di oggi che si è tutti malati di igiene e si deve guardare ogni singolo oggetto cosa è e cosa non è. E quando buttavi giù i pintoni faceva un rumore senza senso!
per una fuga di legno o pellet non si è mai preoccupato nessuno ,le fughe di metano sventrano le case e fanno stragi.
Sulle mie moto NON SI USANO abbigliamento dainese,caschi agv,catene regina,olio castrol, gomme pirelli e freni brembo.
Usate voi questa roba se volete spendere il triplo