Ciao ragazzi,
secondo me, Michelin guarda troppo ai tempi che otteneva Bridgestone l'anno scorso.
Dovendo inseguire quelle prestazioni, si trova per ora, a perdere in affidabilità e costanza dei suoi pneumatici.
Se quest'anno si girasse 2 secondi più piano a causa delle gomme, lo spettacolo rimarrebbe inalterato, ci sarebbero meno rischi ma Michelin paleserebbe inferiorità rispetto alla concorrenza e questo non viene accettato. Il giro di milioni che sta dietro alla MotoGP, non lo permette.
Certo è che se continuano gli incidenti e i problemi di disomogeneità di questi pneumatici,
Michelin dovrà fare i conti non solo con i tempi sul giro.Mi auguro, dalle prossime gare, un calo prestazionale (uguale per tutti, però). Al momento è l'unica soluzione che vedo possibile per arginare il problema.
Spero che, al più presto, qualcuno imponga questa direzione di sviluppo. Solo quando le gomme saranno sicure e tutte uguali, si potrà cercare di migliorare i tempi.
Mi ricordo che qualche anno fa, Bridgestone si trovò in una situazione simile. Cadevano in tanti, le gomme non avvertivano e Valentino ci rimise pure una gamba. Così non si poteva continuare.
Non so cosa fu fatto, ma i famigerati "high-sides", divennero più rari e le moto cominciarono a scivolare per la tangente piuttosto che impuntarsi per poi "esplodere" in aria.
Vediamo cosa succederà, Michelin si gioca una bella fetta di mercato. Le figuracce sono già tante in poco tempo e, se
Mister Bibendum non si sveglia velocemente, la MotoGP rischia di diventare un boomerang con conseguente flop commerciale.
"Chi non si aspetta l'inaspettato, non troverà la verità".