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Iscritto: 29/11/2008 Locazione: genova
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Cari amici ,si sta' avvicinado la 'stagione' dei ns amati ferri a motore ma necessito un vostro consiglio sulla '' guida'', non mettetevi a sorridere avro' fatto oltre 100.00kms sulle moto ma ho avuto un buco troppo lungo nel mezzo e devo riaggiustare il tiro con il nuovo cavallino( solite...naked). Notavo dai filmati di guida sul misto che alcuni portano la guida(busto/peso) sull' avantreno interno curva , altri filamti invece si vede il corpo piazzato centrale sulla linea di baricentro della moto e col busto piegato senza nessun avanzamento!. Su quale dei due ''esercizi'' devo battere??.... dai presto !! che il motore scalpita, ehehe , grazie a tutti ciao
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Iscritto: 03/07/2003 Locazione: Roma-Milano
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Originariamente inviato da kayakeuoltre 100.00kms
ho avuto un buco troppo lungo nel mezzo
piazzato centrale sulla linea di baricentro della moto e col busto piegato senza nessun avanzamento!.
100.00 km/s sono una velocità notevole, non credo che qualcuno possa insegnarti nulla comunque nel mezzo è meglio un buco lungo che un buco largo. la linea di baricentro non so cosa sia. io conosco l'asse di rollio, l'asse di imbardata e l'asse di beccheggio. forse tu intendi "caricare l'avantreno e portare il baricentro all'interno della curva". sono stili, bisogna anche capire come ci si trova con più naturalezza. la guida stradale è un dosaggio di efficacia, controllo dell'imprevisto e ragionevolezza: i parametri non sono solo quelli dell'efficacia assoluta come osservabili nella guida agonistica di velocità, anche se la fisica sempre quella è. il concetto di massima è che una guida di corpo spinta è da privilegiarsi in tratti piuttosto veloci, che solitamente sono anche dotati di buona visibilità, mentre nella guida sul misto un po' più lento vanno rafforzati gli accorgimenti di controllo, per esempio sempre vigili su riequilibri in pedana esterna, una postura che premi la manovrabilità momento per momento e la buona visuale rispetto allo spostamento di peso favorevole, eccetera.
vedere tutto, sopportare molto, correggere una cosa alla volta
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Iscritto: 05/11/2005 Locazione: TO
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ciao!Sinceramente con tutti quei km,dovrei chiederti io qualche consiglio...heheh lo stile di guida te lo fai nel tempo e con l'esperienza.La domanda è:corri in moto? se si,penso che ti servirà più di un consiglio in internet,ma sembra che non sia cosi e allora la cosa migliore è trovare il proprio equilibrio(pecezione delle variabili,moto,strada...)continuando con l'esperienza.. generalmente come guidi???
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Iscritto: 29/11/2008 Locazione: genova
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Ciao Zeliko , sai le nuove moto hanno un impostazione abbastanza diversa come guida da quelle (500-1000 cc) degli anni 80-90 ehehe giusto !!l asciamo perdere il 'buco'... per non creare equivoci, lo lasciamo alle zavorrine.(ops.) Caspita che esperieza di navigazione !ti chiedero' consigli anche per la bolina ed il gran lasco allora. Tornado ale cose SERIE (eheh) ho ben compreso quello che tu scrivi e che trovo saggio e logico , sul misto veloce ,corpo esterno/avanti , sul misto medio, posizione del corpo piu' centrale ,ok ! ma.... credo che noi tutti quando siamo in moto un bel misto medio ( non l antipasto) non vediamo l ora di farlo diventare misto veloce allora.... penso che la posizione corpo, avanti-esterno-moto la trovo la piu' emozionante sul misto ma propio non capisco e qui mi viene il timore di essere in GRAVE ERRORE!!! che sull 80pct dei VIDEO vedi una guida col busto centro moto MAI avanzato verso esterno-forcella , che ''rolla destra/sinistro'' bahhh preferisco beccheggiare avanti che rollare al centro ma forse non sono aggiornato e scusami se ci sono scritte delle ''belinate'' troppo grosse. CIAOoo
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Iscritto: 19/04/2005 Locazione: Roma
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Originariamente inviato da kayakeuCari amici ,si sta' avvicinado la 'stagione' dei ns amati ferri a motore ma necessito un vostro consiglio sulla '' guida'', non mettetevi a sorridere avro' fatto oltre 100.00kms sulle moto ma ho avuto un buco troppo lungo nel mezzo e devo riaggiustare il tiro con il nuovo cavallino( solite...naked).
Notavo dai filmati di guida sul misto che alcuni portano la guida(busto/peso) sull' avantreno interno curva , altri filamti invece si vede il corpo piazzato centrale sulla linea di baricentro della moto e col busto piegato senza nessun avanzamento!.
Su quale dei due ''esercizi'' devo battere??.... dai presto !! che il motore scalpita, ehehe , grazie a tutti
ciao
Se interpreto bene la tua domanda stai descrivendo lo spostamento del busto in due diversi momenti della curva; nella guida sportiva in pista succede più o meno questo: A) Nell''ingresso curva il busto è più alto spostato verso l'interno della curva ma non ancora troppo avanzato. B) Tra la fase di percorrenza ed uscita di curva il busto si abbassa all'interno curva ed avanza verso la ruota anteriore con tutta la testa. Per contrastare la tendenza ad allargare dovuta all'apertura del gas. Sono due momenti e gesti distinti di una stessa curva che si fondono in un unico ed armonioso movimento. Quindi per osservare una foto la devi considerare in base a dove è il punto di corda della curva in argomento. Prima del punto di corda sei nella condizione A) e dopo sei nella condizione B). Il vero problema non è imparare ad andare forte ma è imparare ad andare piano !
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Iscritto: 03/07/2003 Locazione: Roma-Milano
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Originariamente inviato da kayakeuscusami se ci sono scritte delle ''belinate'' troppo grosse. CIAOoo io non sono nessuno per dirti cosa è o non è una belinata, a meno di evidenze macroscopiche. prima scherzavo. in linea generale, e in accordo anche con l'approccio di alcune scuole di pilotaggio, trovo sbagliatissimo andare (tanto più in strada) a fare esperimenti posturali di derivazione teorica, specie se basate su un imparaticcio di fonte ignota e sempre travisabile. non si guida col manuale delle istruzioni in mano. la gente deve girare, e per girare deve farlo col cuore, poi su pista man mano un istruttore ti sgrezza colle buone e colle cattive (superurlacci), un pezzotto per volta, sempre senza far prevalere la rigidità (mentale e fisica) di chi pretende di applicare di un colpo la teoria della perfezione. (tra l'altro, più cose giuste fai, più cose correggi automaticamente di tuo, senza che nessuno te lo dica: obiettivo che sarebbe impossibile raggiungere spaccandosi la testa su istruzioni iperdettagliate a tavolino) infine, dopo, si fanno i ragionamenti teorici, che comunque ai livelli più avanzati riguardano questioni su cui non semplici istruttori (che cmq si pappano gli amatori per colazione), ma fior di piloti di livello mondiale, hanno punti di vista non sempre concordi.
vedere tutto, sopportare molto, correggere una cosa alla volta
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Iscritto: 16/09/2002 Locazione: Civitavecchia - RM
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Originariamente inviato da zeljkoOriginariamente inviato da kayakeuscusami se ci sono scritte delle ''belinate'' troppo grosse. CIAOoo io non sono nessuno per dirti cosa è o non è una belinata, a meno di evidenze macroscopiche. prima scherzavo.
in linea generale, e in accordo anche con l'approccio di alcune scuole di pilotaggio, trovo sbagliatissimo andare (tanto più in strada) a fare esperimenti posturali di derivazione teorica, specie se basate su un imparaticcio di fonte ignota e sempre travisabile.
non si guida col manuale delle istruzioni in mano. la gente deve girare, e per girare deve farlo col cuore, poi su pista man mano un istruttore ti sgrezza colle buone e colle cattive (superurlacci), un pezzotto per volta, sempre senza far prevalere la rigidità (mentale e fisica) di chi pretende di applicare di un colpo la teoria della perfezione. (tra l'altro, più cose giuste fai, più cose correggi automaticamente di tuo, senza che nessuno te lo dica: obiettivo che sarebbe impossibile raggiungere spaccandosi la testa su istruzioni iperdettagliate a tavolino)
infine, dopo, si fanno i ragionamenti teorici, che comunque ai livelli più avanzati riguardano questioni su cui non semplici istruttori (che cmq si pappano gli amatori per colazione), ma fior di piloti di livello mondiale, hanno punti di vista non sempre concordi. Giusto. Gli stili di guida variano da pilota a pilota, c'è ovviamente una prassi comune che è quella descritta precisamente dal PIG, alla quale aggiungo l'importanza del ginocchio in estensione verso il terreno non per toccare a tuti i costi con la saponetta a terra, ma per prendere la "istintiva" misura col terreno sentendo a pelle la stabilità della moto ed i gradi possibili di piega. Ovviamente il tutto riferito ad una guida sportiva in pista, se è questo che intendi fare. Questo è importante, soprattutto una volta trovata la "corda", ovvero la giusta traiettoria, perchè ti consente di passare dalla fase di staccata alla fase di accelerazione o pelata del gas, cosa che generalmente avviene a centro curva, ma non per forza. C'è chi predilige uno stile più statico per limitare quanto più possibile i movimenti, e sono coloro che anche in angoli estremi di piega appaiono più composti e, seppur con il bacino proteso verso l'esterno, restano QUASI in asse con la moto. Altri, nel compiere la piega, sporgono in maniera esasperata il loro corpo verso l'interno curva, sconponendosi ed arrivando addirittura per terra col gomito (e ogni tanto ci arrivano...), questo non per fare fantascienza, ma per ottimizzare e sfruttare al massimo il loro peso che deve contrastare la forza centrifuga che spingerebbe la moto verso l'esterno. Sono generalmente, questi, piloti di bassa statura (Capirossi, Vermulen, Melandri) che hanno necessità di sporgersi maggiormente per contrastare le forze e trovare il giusto angolo di piega (Melandri usa addirittura una saponetta di spessore doppio). Questo per quanto riguarda l'estremo, tieni presente che, anche su strada, la posizione avanzata del busto in curve spinte, serve per caricare l'avantreno che altrimenti risulta scarico e rischia di farti perdere aderenza con la ruota anteriore. Non per niente sulle moto super sportive la normale posizione di guida ti trova naturalmente proteso in avanti a spingere sui semimanubri.
TUTTI PER UNO... = TUTTI...se la matematica non è un'opinione...
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Iscritto: 29/11/2008 Locazione: genova
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Grazie mille amici delle vs risposte. Specifico qualora necessario che intendevo parlare di una guida sul ''misto''(tipo strade appennino) e NON certo in pista . Obiettivo vedere(e fare) quella bella guida fluente veloce senza mille luccichii di freni che lampeggiano e ridurre quelle frenata fronte muro di troppo e mezzo pneumatico bye bye '' non si nasce imparati''. Ho reputato che uno scambio di idee tra vecchi manici e nuovi manici , principianti ed apprendisti stregoni , fosse utile a tutti per prendere qualche spunto e scandagliare questa primavera qualche miglioramento a secondo del livello di ognuno di noi. Io sono personalmente per il corpo avanzato-abbassato per meglio percepire le fluidita'/presa dell avantreno nella curva ben dosando la linea di corda a nostra disposizione ed ...al terzo errore a casa!!!! Ma ho gia preso vari appunti pronti da provare su quanto da alcuni di voi consigliato !!! Viva la piega ed il cielo sereno grazie a ciao a tutti ciaooo
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Iscritto: 13/06/2008 Locazione: RC
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In effetti, la guida su strada ha prerogative e caratteristiche molto differenti da quella su pista. Dando per scontato che il post iniziale facesse riferimento alla guida su strada, è senza dubbio consigliabile una postura che permetta correzioni di traiettoria in tutta sicurezza. Ovviamente parlo di guida "allegra", mai estrema. Nel misto medio/stretto, la postura varia a seconda dell'impostazione della moto. Come giustamente si è fatto notare, con le naked viene naturale cercare di caricare l'anteriore in entrata e nella prima fase di percorrenza della curva. Se la guida è allegra, e la moto non è un fuscello, anche una mezza chiappa fuori può aiutare a mantenere la corda; a velocità C.d.S. è inutile fare cinema.
"Io cerco le curve anche nei rettilinei" Tonino Guerra
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