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Iscritto: 08/09/2015 Locazione: Roma
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Marco Melandri in visita nella Fabbrica Ducati in Thailandia... Quindi sono moto Italiane, anzi erano, gestite dalla Audi e costruite in Thailandia...
Sono un tipo semplice, mi fermo al semaforo, dentro la prima e gas a martello!
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Iscritto: 10/02/2011 Locazione: affari miei
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quindi asino chi le compra ancora
per una fuga di legno o pellet non si è mai preoccupato nessuno ,le fughe di metano sventrano le case e fanno stragi.
Sulle mie moto NON SI USANO abbigliamento dainese,caschi agv,catene regina,olio castrol, gomme pirelli e freni brembo.
Usate voi questa roba se volete spendere il triplo
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Iscritto: 16/01/2015 Locazione: Messina
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Allora comprate BENELLI...che di cinese ha solo il capitale, ma a Pesaro nasce https://italy.benelli.com/companylink tolto perché deformava la pagina [mod]
The early bird takes the worm...
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Iscritto: 08/09/2015 Locazione: Roma
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Originariamente inviato da doc elektroquindi asino chi le compra ancora Esatto! Già non mi piacevano prima, ora che so pure sta cosa mi piacciono ancora meno. [quote=TigertanoXC][i][size=4]Allora comprate BENELLI...che di cinese ha solo il capitale, ma a Pesaro nasce https://italy.benelli.com/companyNo, non comprerei neanche la Benelli, perchè sarà anche costruita a Pesaro da pesaresi, ma sono sicuro che se il Cinese ha deciso che il metodo di costruzione dev'essere quello deciso da lui, e invece ai pesaresi sembra che così non vada bene, rimarrà tutto come ha deciso lui. E poi per principio, ciò che i cinesi comandano qui a casa nostra a me non interessa, vorrei che fallissero "ieri". fuori OT: un miliardario cinese ha comprato le quote agricole dell'italia ed ora decide lui la produzione come deve andare per poter piazzare qui da noi articoli prodotti nel suo paese. Una volta c'era la peste...ora ci sono i cinesi...
Sono un tipo semplice, mi fermo al semaforo, dentro la prima e gas a martello!
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Iscritto: 16/05/2008 Locazione: Milano
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premetto che ho tolto il link della Benelli perché allargava troppo la pagina (in futuro, se il link è lungo, controllate se la pagina offre l'opzione "link breve") i cinesi possono stare odiosi ma ci possono stare antipatici anche i giapponesi, i lituani, i ghanesi o i francesi... partiamo dal presupposto che da soli non ce la facciamo, o non vogliamo farcela; quindi ben vengano gli stranieri se questi salvano posti di lavoro in italia d'altronde anche noi andiamo ad acquistare aziende all'estero (per esempio lo fa l'Eni e molte altre) viviamo in un mondo globalizzato e non ci sono alternative; potremmo tentare di essere autonomi e vivere di protezionismo ma non è possibile perché non abbiamo, per esempio, risorse minerarie, petrolio ecc... quindi ognuno ha bisogno degli altri, chi più chi meno ora il punto è: tu straniero acquisti e mantieni i posti di lavoro in italia? o fai come fanno molti, sia in europa che in america, che acquistano e delocalizzano? nel primo caso mi sta bene, nel secondo no quindi, se ducati è tedesca e delocalizza in thailandia, per me non è un'azienda italiana se benelli invece mantiene il lavoro in italia allora il discorso è diverso mi è rimasto del gas nel sangue e non so come smaltirlo... e adesso mi sta tornando la scimmia
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Iscritto: 16/01/2015 Locazione: Messina
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Quote:L'azienda viene rilevata immediatamente dopo, nel settembre 2005, dalla Qianjiang Group, società cinese costruttrice di piccoli motocicli e motori, che decide di mantenere l'attività produttiva e ingegneristica a Pesaro, affidando l'azienda all'amministratrice unica Yan Haimei. La produzione di moto riparte quasi immediatamente, il montaggio dei motori a 3 cilindri (precedentemente eseguita dalla Franco Morini Motori) viene riportata in casa, la gamma scooter viene altresì riavviata con motori di provenienza cinese.
Al 63º Salone di Milano del novembre 2005 Benelli quindi si ripresenta viva, aggiorna la Tornado con il motore da 1130 cm³ della TNT, dalla quale fa anche derivare una versione più alta e più motard denominata ufficialmente Tre 1130 K.
Il 6 luglio 2010 subentra al direttore tecnico Pierluigi Marconi l'ex manager Yamaha Claudio Consonni, già responsabile di produzione dello stabilimento Yamaha Motor Italia di Lesmo. Il 28 settembre 2012 si è concluso l'incarico di Consonni. Benelli è presente anche al 70º salone del motociclo di Milano (2012) presentando una naked 4 cilindri di 600 cc e due piccole moto di 150 e 250 cc.
Nel 2015, al salone del motociclo di Milano viene presentato il prototipo del nuovo Leoncino (500 cc, 2 cilindri frontemarcia) assieme ad altri tre modelli del tutto inediti tra cui il Tornado 302.
Il 28 aprile 2016 la rivista inglese MCN pubblica un articolo con un'intervista all'amministratore delegato (la Signora Yan Haimei) in cui dichiara che l'azienda sta lavorando ad un nuovo bicilindrico parallelo da 750 cc e ad una nuova generazione di motori 3 cilindri derivati dagli attuali propulsori montati sul modello T.N.T.
Ha dichiarato inoltre che al momento giusto Benelli tornerà nel mondo delle corse.
Il 19 luglio 2016 il Tribunale di Pesaro, a seguito dell'istanza presentata da un fornitore che vanta un credito di 120 mila euro, accerta lo stato di insolvenza e dichiara il fallimento dell'azienda che già nel 2014 e nel 2015 aveva chiuso il bilancio in perdita[2][3].
Il 22 novembre 2016 la Benelli Q.J. rende noto che la Corte d'Appello di Ancona ha revocato la sentenza di fallimento[4] Ecco perchè si può comprare BENELLI.
The early bird takes the worm...
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Iscritto: 08/09/2015 Locazione: Roma
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Originariamente inviato da ottopremetto che ho tolto il link della Benelli perché allargava troppo la pagina (in futuro, se il link è lungo, controllate se la pagina offre l'opzione "link breve")
i cinesi possono stare odiosi ma ci possono stare antipatici anche i giapponesi, i lituani, i ghanesi o i francesi...
partiamo dal presupposto che da soli non ce la facciamo, o non vogliamo farcela; quindi ben vengano gli stranieri se questi salvano posti di lavoro in italia
d'altronde anche noi andiamo ad acquistare aziende all'estero (per esempio lo fa l'Eni e molte altre)
viviamo in un mondo globalizzato e non ci sono alternative; potremmo tentare di essere autonomi e vivere di protezionismo ma non è possibile perché non abbiamo, per esempio, risorse minerarie, petrolio ecc...
quindi ognuno ha bisogno degli altri, chi più chi meno
ora il punto è: tu straniero acquisti e mantieni i posti di lavoro in italia? o fai come fanno molti, sia in europa che in america, che acquistano e delocalizzano?
nel primo caso mi sta bene, nel secondo no
quindi, se ducati è tedesca e delocalizza in thailandia, per me non è un'azienda italiana
se benelli invece mantiene il lavoro in italia allora il discorso è diverso Otto, io non sono razzista, so di cosa si tratta riguardo la globalizzazione, ma so anche che spesso queste multinazionali che fanno acquisti qui da noi, alla fine dei lavoratori italiani a loro poco gliene cala...quando questi cinesi che hanno comprato Benelli si accorgeranno che le queste moto non rendono come loro pensavano vedrai che fine faranno i lavoratori di quella azienda. Invece sono più per le cooperative di chi lavora in queste aziende capaci di risollevare le sorti di aziende messe male. Anche con Alitalia è stato fatto lo stesso, hanno trovato chi ha messo soldi sul tavolo con un contratto dove vi era scritto che i lavoratori non dovevano essere licenziati...è di ieri invece la notizia che vogliono mandare a casa 3000 lavoratori circa perchè le cose non vanno come dovrebbero. Riguardo la Ducati invece, è inutile continuare a chiamarla azienda italiana....
Sono un tipo semplice, mi fermo al semaforo, dentro la prima e gas a martello!
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Iscritto: 16/05/2008 Locazione: Milano
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giusto ma alitalia era da chiudere anni fa, anziché continuare a sponsorizzarla
io la chiuderei e assumerei gli impiegati per altre cose più utili, in modo che la smettiamo di perdere soldi
mi è rimasto del gas nel sangue e non so come smaltirlo... e adesso mi sta tornando la scimmia
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Iscritto: 08/09/2015 Locazione: Roma
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fin quando continuano a mangiarci su...sarà difficile che la chiudano...
Sono un tipo semplice, mi fermo al semaforo, dentro la prima e gas a martello!
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Iscritto: 16/05/2008 Locazione: Milano
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infatti! ho fatto due conti 3.000 dipendenti, stipendio medio 3.000 euro mese (gli impiegati no, ma i piloti, ecc... molto di più, quindi diciamo media 3.000); con i contributi diventano 6.000 6.000 euro x 3.000 dipendenti= 18.000.000 al mese 18.000.000 euro / 30 giorni = 600.000 euro al giorno alitalia ha dichiarato che perde 500.000 euro al giorno quindi, se teniamo fermi gli aerei (e magari li vendiamo prendendo soldi) potremmo pagare stipendi a 3.000 persone per non fare un emerito [beep] e tra 500.000 e 600.000 non ci sono grandi differenze col vantaggio che evitiamo inquinamento e altre menate... quindi potremmo stipendiarli e chiudere la baracca; se invece, a fronte di un buon stipendio, gli facciamo far qualcosa... cominciamo a guadagnarci rispetto alla situazione attuale questi sono i conti "della serva" ma sono giusti chiudere è meglio che curare mi è rimasto del gas nel sangue e non so come smaltirlo... e adesso mi sta tornando la scimmia
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Iscritto: 10/02/2011 Locazione: affari miei
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su alitalia posso dire solo pù pù pù se ha questi passivi. L'italia industrialmente parlando è "vecchia" e non vuole evolversi. ha leggi mal fatte che favoriscono sempre i soliti str(emm non si dice) .
Mi chiedo come facciano a perdere tutti questi soldi quando tutte le altre compagnie di bandiera negli altri stati non frignano miseria.
Mi pare di ricordare che uno stabilimento (mi sembra che fosse de tomaso) è andato avanti per decenni solo con ammortizzatori sociali.
E perchè non ricordare cagiva,pluri vincitrice alla dakar,pluri campione mondiale nel cross che ha buttato nel cesso un sacco di soldi per cucciare i manubri nella classe 500 e che invece di faticare e affondare per resuscitare il marchio ducati poteva tirare fuori un "gs" motorizzato HD 883 durevole ,serio e ben prestante. lasciando al loro destino i motori primadonna a L che sono solo buoni a rompersi.
E' un proprio diritto decidere cosa comperare . Se poi uno compra una cosa che non sostiene la propria occupazione e per giunta si rompe sempre.Bè
per una fuga di legno o pellet non si è mai preoccupato nessuno ,le fughe di metano sventrano le case e fanno stragi.
Sulle mie moto NON SI USANO abbigliamento dainese,caschi agv,catene regina,olio castrol, gomme pirelli e freni brembo.
Usate voi questa roba se volete spendere il triplo
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Iscritto: 08/09/2015 Locazione: Roma
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In Italia non esiste più la meritograzia, non esiste più professionalità, non esiste più responsabilità e non esiste più la serietà! IL tutto è stato sostituito da un sistema tutto nuovo che molti hanno adattato al loro stile di vita, è un sistema che viene ormai tramandato dai vecchi ai giovani. I vecchi che avevamo una volta erano uomini tutti d'un pezzo, ma anche oggi comunque lo sono dei pezzi....
Tornando al discorso del nuovo sistema mandato avanti dalle vecchie generazioni e tramandato alle giovani, si chiama: Che te frega! Stai bene te? apposto...pensa pe' te!
Il vecchio di una volta insegnava la serietà nel lavoro, perchè era considerato un signor lavoratore, oggi non più, oggi è considerato un numero che può essere in un attimo cancellato dall'elenco degli assunti, e spostato nell'elenco esodati.
Quindi quando il vecchio responsabile viene a conoscenza di questo nuovo meccanismo, adotta il suo: allora a me da oggi nun me ne frega più niente. Ho conosciuto persone che lavoravano in Alitalia da trent'anni e quando dicevano che un aeromobile aveva problemi di micro crepe all'attacco del carrello anteriore e micro crepe da rivedere nel sottopancia, il suo giudizio veniva preso in considerazione e l'aereo veniva portato in "garage" per essere sistemato. Ora gli dicono che se quell'aereo non vola si perdono dei soldi, e glielo vai a dire tu agli azionisti che perderemo dei soldi? Se non è proprio così grave lascia che continui a volare. Altrimenti ti prendi tu la responsabilità di tenerlo fermo a terra.
Cosa volete che faccia un operaio dopo una minaccia del genere...firma la revisione scrivendo che l'aereo aveva solo uno specchietto retrovisore fuori posto, e a chiunque gli fa notare che non stanno proprio così le cose, lui risponderà: Che te frega!
Sono un tipo semplice, mi fermo al semaforo, dentro la prima e gas a martello!
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Iscritto: 10/02/2011 Locazione: affari miei
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e tutto finisce su second from disasiter
per una fuga di legno o pellet non si è mai preoccupato nessuno ,le fughe di metano sventrano le case e fanno stragi.
Sulle mie moto NON SI USANO abbigliamento dainese,caschi agv,catene regina,olio castrol, gomme pirelli e freni brembo.
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