Venerdì sera. Torno a casa da lavoro con bel principio di influenza.
Tiro giù un'aspirina e alle 10 sono già a letto. Ma tu guarda se mi devo ammalare proprio nel weekend.
Sabato mattina. Sono le 8:00 circa. Appena sveglio trovo un messaggino della sera prima di un amico che non sentivo da un po': "Domani giro in moto? Ci vediamo alle 10.30 da *NomeBardiModena*"
Rispondo "Sono mezzo influenzato, se non andiamo lontano ci stò. Al massimo torno indietro"
Mi imbottisco di un altro paio di aspirine, mi copro per bene, con l'occasione prendo la macchina fotografica nuova che ho appena comprato, sarà una bella occasione per testarla.
All'università guadagnavo qualcosa lavorando come fotografo ma poi, causa laurea e lavoro non avevo più trovato il tempo di scattare, tanto che avevo venduto tutta l'attrezzatura.
L'idea era quella di andare verso Verona ma date le mie condizioni di salute precarie optiamo per qualcosa in zona. La pietra di Bismantova nel Reggiano.
Il percorso:
Niente di particolarmente impegnativo, tratti di strada bellissimi con asfalto nuovo e momenti che invece sembrava la Parigi Dakar.
La pietra è molto particolare, è un paradiso degli scalatori e degli amanti del trekking.
Dopo pranzo i miei compagni di viaggio decidono di digerire le pappardelle al cinghiale scalando la pietra.
Giusto perché si era detto facciamo una cosa tranquilla. Quindi con casco e abbigliamento tecnico ci buttiamo sul sentiero che porta in cima. Abbigliamento ideale per una scalata. Mezz'ora di imprecazioni dopo arriviamo in cima. Il panorama non è niente male.
Piccola perla appenninica che non conoscevo e che vale la pena visitare per un giretto tranquillo.
Purtroppo sono gli ultimi giretti prima che l'inverno arrivi.
*Musichetta triste*
D i n k 5 0 LOVERMoto e padelle
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