Noi che venivamo dalla bicicletta per poi passare al motorino e dal motorino chi aveva il papà con la grana passava alla moto. Mi ricordo delle prime Cagiva 125, wow che spettacolo che erano. E poi alla nostra epoca si andava a cercare le strade dove i pazzi con le moto tiravano ed impennavano. Oggi se porti un diciassettenne a vedere una cosa del genere dopo dieci minuti se ne va.
Ma poi la prova del nove ce l'abbiamo con il salone dell'EICMA, lo dicono chiaro e tondo che a loro delle moto non frega un cass, loro vanno lì per la patata. Se chiedi a qualche ragazzo: quella moto li, è un bicilindrico oppure ne ha di più? Neanche se lo metti di fronte agli scarichi sarebbe in grado di rispondere. Io ho una figlia di 22 anni, e lei ha detto che se il suo ragazzo dovesse andare a prenderla in moto, lei esce con la sua auto ma mai in moto. Le moto fanno schifo, puzzano e sono scomode, ma a che servono?
Questo è il pensiero dei giovani. Se poi chiedi a qualche amica di mia moglie cinquantenne se le piace la moto ti senti rispondere: magari avessi un uomo che mi portasse in moto...quanto mi piacerebbe.
E per finire c'è la spesa, se dici loro quanto devono pagare di assicurazione ti rispondono subito che ci andrebbero a farsi un viaggio.
È una generazione diversa.

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Sono un tipo semplice, mi fermo al semaforo, dentro la prima e gas a martello!

Grande doc, hai centrato in pieno il discorso!

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Il motociclismo non è un passatempo, è uno stile di vita!

sono secoli che lo dico,anzi lo metto pure in firma.

E mi riferisco a chi:

-Spende il triplo per gomme che magari terranno di più,ma durano la metà. Inutile dire che giudico pagliacciosi i discorsi di "chiudere" una gomma. Chi viene fermato con la gomma "chiusa" deve essere multato per guida pericolosa

-Spende il doppio per pastiglie freno che magari freneranno di più ma durano la metà e magari rovinano pure i costosi dischi e li fanno durare meno

-Spende il doppio per lampadine con nomi esotici per abbagliare il prossimo,generare una luce fredda da obitorio. E poi alla prima pioggia o nebbione serio non vede un tubo

-Paga il nome per catene che hanno nomi di un certo tipo quando una catena standard giapponese fa lo stesso servizio e la stessa durata. Oppure peggio,mette catene e ingranaggi più piccoli,spesso spendendo a stessa cifra perchè "fa racing" . I rapporti vanno accorciati e non allungati.

-Spende cifre da capogiro per pezzi di carbonio per appagare l'occhio quando se volesse realmente pensare al peso li vernicerebbe dello stesso colore degli originali.

-Mette tubi in treccia con design e colori da diversamente maschio quando un tubo (sempre in treccia) di un anonimo nero con raccordi standard color metallo frenano ugualmente bene

Inoltre se si volesse che la gente vada in moto (riducendo il consumo di carburante perchè con l'auto il rapporto è di almeno la metà) ci dovrebbero essere seri cambiamenti legislativi.

-tassazione delle moto non in rapporto alle ecostupidate ma solo in base alla potenza e velocità massima

-assicurazioni che costano in base all'incidentalità del mezzo . Se il tal modello della sportivona di turno causa più incidenti deve pagare di più

-detassazione di tutto cosa è mezzo "di trasporto" e non da divertimento. Tutto cosa è sotto i 50 CV è da considerata utilitario

-finirla lì con tutte ste pagliacciate sull'abbigliamento e sulle trenta patenti diverse

Solo allora il discorso "moto" può ripartire

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per una fuga di legno o pellet non si è mai preoccupato nessuno ,le fughe di metano sventrano le case e fanno stragi.

Sulle mie moto NON SI USANO abbigliamento dainese,caschi agv,catene regina,olio castrol, gomme pirelli e freni brembo.

Usate voi questa roba se volete spendere il triplo

anch'io

Vero che c' era più passione per le moto, ma non tutti se la potevano permettere, io ho iniziato a lavorare dopo le scuole medie, ma lo stipendio finiva in casa, avevi solo la paghetta che spariva in benzina sulla macchina di mio padre quando me la prestava, e questa storia è andata avanti fin che sono partito per militare. Guidavo la moto di un mio amico per fortuna. Va beh poi dopo mi sono sfogato. Con ciò voglio dire che anche allora non è che la moto potevano permettere tutti. Se ho scritto cavolate cancellate

la questione sta prima di tutto nell'evoluzione culturale-sociale,
un'evoluzione indotta dai nuovi comportamenti sociali su tutto ciò che è superfluo (la moto è superflua), agevolati dalle Leggi,
perché la Legge ha messo molto di suo...

5 punti, fermo amministrativo di 60 giorni, con tanto di carro attrezzi e 30 giorni in deposito,
che fra 'na bala e l'altra il tutto m'è costato circa 400€ (vado a memoria),

per il casco non allacciato di mio figlio mentre percorreva 300m dai giardini a casa mia,

è la chiara volontà di cosa vuole ottenere la Legge

i tubi colorati in treccia, le gomme da 3000km, abbigliamento in tinta .... sono dettagli insignificanti per il motociclismo.


EDIT:
altra cosa,
per un adulto perdere 5 punti mentre si svaga in moto nel WE ..... potrebbe fargli passare la voglia se la stessa patente gli serve per lavorare... per dire

nel senso che devi proprio essere appassionato, ma tanto,
e questo riduce molto coloro che vogliono praticare il motociclismo.

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... c'è gente per tutto...

daje

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" Quanno se scherza bisogna esse seri ".[i] A.Sordi

certo che NON lo rispetta,ma sta a noi fare raccolte di firme per cambiarla...altro che aggiungere obblighi.

Si paragona a uno che guida in modo pericoloso la macchina (più o meno come penalità) a uno che non allaccia il casco che obbiettivamente rischierebbe solo lui. Poi per carità salta fuori il diversamente sveglio che dice che il casco partendo dalla testa può colpire qualcun altro.

Ma invece di aggiungere libertà stiamo a preoccuparci del dot delle gomme...2005 per me!

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per una fuga di legno o pellet non si è mai preoccupato nessuno ,le fughe di metano sventrano le case e fanno stragi.

Sulle mie moto NON SI USANO abbigliamento dainese,caschi agv,catene regina,olio castrol, gomme pirelli e freni brembo.

Usate voi questa roba se volete spendere il triplo