Certo, è una cosa davvero difficile. Partendo dal presupposto che chi rivende una moto rubata non ha un solo ed unico modo per contraffarla, trovare l'inghippo è un'operazione tanto ardua quanto è professionale il ricettatore. La prima cosa da fare è un controllo della veridicità della targa, dei documenti e del numero di telaio. Questi devono essere conformi (per il C.d.P., ad esempio, basta controllare il riflesso arcobaleno del "timbro" PRA posto al centro in alto), controllare se ci sono manomissioni o saldature anomale in prossimità del numero di telaio, che può essere inciso sullo stesso o essere una targhetta. Da fare, se si ha il sospetto, un controllo preventivo sulla targa presso il PRA con una visura. Una volta che si hanno a disposizione i dati, controllare che questi siano corrispondenti a quelli riportati sui documenti della moto in questione.
Siamo, comunque, ancora ad un livello semidilettantistico. Tieni conto che sono stati scoperti casi in cui le moto rubate (all'estero) venivano reimmatricolate come nuove con la complicità di funzionari della Motorizzazione...

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"Io cerco le curve anche nei rettilinei" Tonino Guerra