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Iscritto: 09/06/2009
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Azz..ma a te chiedono sempre di fare sti giretti di 200Km i tuoi famigliari!?!?A me gia' sa briga quando mi chiedono di portare loro una cosa da una stanza ad un'altra!!!
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Iscritto: 17/06/2009 Locazione: Pontremoli, Massa Carrara, Toscana, Italia, Europa
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Ciao .. son nuovo del forum .. Ho letto qualcosina .. e fa piacere sentire tanta passione per la moto. Buon rientro sulle strade alessiettina .. ma che YAMMY hai ??? Anch'io sono del club Yamaha .. FZ1 Fazer nuova nuova ... urca che moto !!!
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Iscritto: 28/04/2009 Locazione: Prov Udine
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la YAMMY è una FZ6 S2... e oggi ha raggiunto i 1394 km... :d/ :d/ :d/ ancora 200km e poi posso vedere come và dopo gli 8000!!!!:d/ :d/ :d/
Un Bacio @lessiettin@
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Iscritto: 11/04/2001
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Originariamente inviato da Argo16Io il gesto apotropaico in tua vece l'ho fatto, ora non ti resta che salire in sella e divertirti. Apotropaico Da Wikipedia, l'enciclopedia libera. Vai a: Navigazione, cerca L'aggettivo apotropaico (dal greco αποτρέπειν, apotrépein = "allontanare") viene solitamente attribuito ad un oggetto o persona atti a scongiurare, allontanare o annullare influssi maligni. Si parla ad esempio di monile apotropaico, rito o gesto apotropaico. Nel mondo letterario ha assunto il carattere di rito che allontana il male, dunque esorcizzante. Si può intendere come suo sinonimo anche l'atto dello scongiurare, come ad esempio i riti apotropaici che venivano riservati ai generali dell'antica Roma in trionfo. Per simbolo apotropaico in psichiatria si intende quel simbolo in grado di allontanare un'idea che il contesto (ed esempio del sogno) sembrerebbe al contrario suggerire. Questo tipo di simboli ed oggetti si incontrano di sovente nelle fiabe e nei racconti mitologici, ove assumono spesso la medesima funzione che assumono all'interno di un sogno od un ricordo soggetto ad analisi. Il significato psicologico di questo bisogno di prendere le distanze da qualcosa, in modo conscio o inconscio, si rifà a meccanismi di fuga dal pericolo supposto o di rimozione di eventi traumatici. Si incontrano oggetti apotropaici anche in ambito filosofico: Nietzsche sosteneva, ad esempio, che il senso del pudore esiste ovunque vi sia un mistero, e che in questo caso la "funzione apotropaica" del pudore sia appunto allontanare la paura dell'oggetto misterioso. L'aggettivo apotropaico deriva dal greco apotrepein, cioè "allontanare", e generalmente i simboli e gli oggetti di questo tipo condividono la comunanza nell'allontanamento da qualcosa, intesa spesso come "tenere a distanza".
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Iscritto: 11/04/2001
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Originariamente inviato da alessiettinala YAMMY è una FZ6 S2... e oggi ha raggiunto i 1394 km... :d/ :d/ :d/ ancora 200km e poi posso vedere come và dopo gli 8000!!!!:d/ :d/ :d/ Da quanti anni hai la moto?
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Iscritto: 11/04/2001
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Iscritto: 28/08/2008 Locazione: agrate brianza
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Iscritto: 17/06/2009 Locazione: Pontremoli, Massa Carrara, Toscana, Italia, Europa
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se lo vuoi sapere te lo posso anticipare ... prima della fz1 avevo la fz6 fazer 600 S1 ... e sopra gli 8000 va come una BESTIA !!! Tira forte fino agli 11.000 e poi ... è meglio cambiare marcia !!!!! Ti divertirai un sacco !!!
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Iscritto: 11/04/2009 Locazione: Milano
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Originariamente inviato da RaulOriginariamente inviato da Argo16Io il gesto apotropaico in tua vece l'ho fatto, ora non ti resta che salire in sella e divertirti.
Apotropaico Da Wikipedia, l'enciclopedia libera. Vai a: Navigazione, cerca L'aggettivo apotropaico (dal greco αποτρέπειν, apotrépein = "allontanare") viene solitamente attribuito ad un oggetto o persona atti a scongiurare, allontanare o annullare influssi maligni. Si parla ad esempio di monile apotropaico, rito o gesto apotropaico.
Nel mondo letterario ha assunto il carattere di rito che allontana il male, dunque esorcizzante. Si può intendere come suo sinonimo anche l'atto dello scongiurare, come ad esempio i riti apotropaici che venivano riservati ai generali dell'antica Roma in trionfo.
Per simbolo apotropaico in psichiatria si intende quel simbolo in grado di allontanare un'idea che il contesto (ed esempio del sogno) sembrerebbe al contrario suggerire. Questo tipo di simboli ed oggetti si incontrano di sovente nelle fiabe e nei racconti mitologici, ove assumono spesso la medesima funzione che assumono all'interno di un sogno od un ricordo soggetto ad analisi. Il significato psicologico di questo bisogno di prendere le distanze da qualcosa, in modo conscio o inconscio, si rifà a meccanismi di fuga dal pericolo supposto o di rimozione di eventi traumatici.
Si incontrano oggetti apotropaici anche in ambito filosofico: Nietzsche sosteneva, ad esempio, che il senso del pudore esiste ovunque vi sia un mistero, e che in questo caso la "funzione apotropaica" del pudore sia appunto allontanare la paura dell'oggetto misterioso.
L'aggettivo apotropaico deriva dal greco apotrepein, cioè "allontanare", e generalmente i simboli e gli oggetti di questo tipo condividono la comunanza nell'allontanamento da qualcosa, intesa spesso come "tenere a distanza".
Permettimi un'aggiunta: grazie anonimo wikipedista.
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Iscritto: 13/06/2008 Locazione: RC
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Originariamente inviato da RaulOriginariamente inviato da turistapercaso
Speriamo non venga fuori una kawa. Una Kawy, vorrai dire... "Io cerco le curve anche nei rettilinei" Tonino Guerra
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Iscritto: 26/08/2002 Locazione: BZ
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Originariamente inviato da alessiettina bhè il nome MOTOCLUBBY non mi dispiace e ora inizio con il mio raccontino... finito di lavorare e avendo il pomeriggio libero, ieri ho deciso che era proprio ora di mettermi in sella della YAMMY per fare un giro. All'inizio la meta era molto confusa ma, grazie alla peste di casa, il percorso ha "preso forma", infatti, mio fratello mi ha chiesto se potevo recarmi a Cividale del Friuli per vedere con quale voto sia uscito dall'esame di Stato della terza superiore. Emozzionata per l'evento, mi preparo: guantini, paraschiena, giubbotto, stivali e casco. Appena indossato il casco, mi arriva una telefonata di Luca dove pure lui mi chiede se posso fagli un favore andando a Gorizia in un negozio. Bene allora ho deciso: prima Cividale e poi Gorizia. Salutata la mamma che gentilmente mi ha ricordato che un mese di ospedale l'ho appena fatto e che quindi non devo "dare di matto", mi metto in sella della YAMMY...Quanto mi mancava! Visto che la strada che porta a Cividale è molto tranquilla, ho deciso di provarci: ad ogni curva stretta cercavo di mettermi a piegare. BELLISSIMO!!! Dopo aver visto che Alan ha passato l'esame con 67/100 (visto che rischiava l'anno questo voto è stato un miracolo!), sono passata in bar da mio cugino Alessandro che, visto il caldo, mi ha offeto un buon caffè secherato. Vista la mia impazzienza nel salire in sella, ho chiaccherato veramente poco con Ale che, però, ha capito il mio "stato confusionale". Montata in sella della YAMMY, mi sono diretta a Gorizia passando per Cormons. A parte una massa di ciclisti che probabilmente erano ignoranti sul codice dell strada, l'arrivo a Gorizia è stato fantastico: la strada era piena di curve! Sbrigata la commissione per Luca, ho visto un negozio di accessori per moto e, naturalmente, sono entrata a fare shopping e ho combrato una bella borsa della Dainese nera-grigia-rossa. Dopo aver fatto il mio nuovo acquisto, sono ripartita per tornare a casa e, all'altezza di Manzano, ho deciso di fare una piccola deviazione recandomi dalla nonna che non mi vedeva da più di un mese. Fatta una chiaccherata con la mia nonnina, sono arrivata a casa molto felice e, con le ultime forze a mia disposizione, ho lavato la mia amata YAMMY dandole anche tanti bacini! beh, che dire... 67/100 è proprio un bel voto! un b@cetto a tutti!
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Iscritto: 22/08/2007 Locazione: PE
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Originariamente inviato da alessiettina bhè il nome MOTOCLUBBY non mi dispiace e ora inizio con il mio raccontino... finito di lavorare e avendo il pomeriggio libero, ieri ho deciso che era proprio ora di mettermi in sella della YAMMY per fare un giro. All'inizio la meta era molto confusa ma, grazie alla peste di casa, il percorso ha "preso forma", infatti, mio fratello mi ha chiesto se potevo recarmi a Cividale del Friuli per vedere con quale voto sia uscito dall'esame di Stato della terza superiore. Emozzionata per l'evento, mi preparo: guantini, paraschiena, giubbotto, stivali e casco. Appena indossato il casco, mi arriva una telefonata di Luca dove pure lui mi chiede se posso fagli un favore andando a Gorizia in un negozio. Bene allora ho deciso: prima Cividale e poi Gorizia. Salutata la mamma che gentilmente mi ha ricordato che un mese di ospedale l'ho appena fatto e che quindi non devo "dare di matto", mi metto in sella della YAMMY...Quanto mi mancava! Visto che la strada che porta a Cividale è molto tranquilla, ho deciso di provarci: ad ogni curva stretta cercavo di mettermi a piegare. BELLISSIMO!!! Dopo aver visto che Alan ha passato l'esame con 67/100 (visto che rischiava l'anno questo voto è stato un miracolo!), sono passata in bar da mio cugino Alessandro che, visto il caldo, mi ha offeto un buon caffè secherato. Vista la mia impazzienza nel salire in sella, ho chiaccherato veramente poco con Ale che, però, ha capito il mio "stato confusionale". Montata in sella della YAMMY, mi sono diretta a Gorizia passando per Cormons. A parte una massa di ciclisti che probabilmente erano ignoranti sul codice dell strada, l'arrivo a Gorizia è stato fantastico: la strada era piena di curve! Sbrigata la commissione per Luca, ho visto un negozio di accessori per moto e, naturalmente, sono entrata a fare shopping e ho combrato una bella borsa della Dainese nera-grigia-rossa. Dopo aver fatto il mio nuovo acquisto, sono ripartita per tornare a casa e, all'altezza di Manzano, ho deciso di fare una piccola deviazione recandomi dalla nonna che non mi vedeva da più di un mese. Fatta una chiaccherata con la mia nonnina, sono arrivata a casa molto felice e, con le ultime forze a mia disposizione, ho lavato la mia amata YAMMY dandole anche tanti bacini! Bhe si dai come primo giro dopo quello ke hai passato, siamo a cavallo, ops... in moto
SE SEI INCERTO TIENI APERTO... SALUTI IN PIEGA A TUTTI !!! Chiedo scusa ad Xfred da cui ho preso l'idea...... BY Argo16 Daniel 86: la sua Ducati – guai a chi tocca il marchio! – è la sua vita. Pare abbia contattato un luminare di cardiologia per farsi sostituire le valvole atriali del cuore con valvole desmotroniche, tutto a beneficio dell’erogazione.DUCATI SBK WORLD CHAMPION 2009 Allievo Kapra
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Iscritto: 17/11/2019 Locazione: Tra Maestrale e Scirocco
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Riesumare vecchi post decennali morti e sepolti per farsi pubblicità è sintomo di non avere un [beep]da fare e passare il tempo a disturbare pesantemente.
Se parli fa che il tuo discorso sia migliore di quanto sarebbe stato il tuo silenzio
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Iscritto: 23/06/2000 Locazione: Roma
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Tanti amici che non scrivono più
Veterano BMW R1200R Motociclista e orgogliosamente BOOMERS
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Iscritto: 22/07/2013
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Originariamente inviato da lumachinaTanti amici che non scrivono più R.I.P.....
" Quanno se scherza bisogna esse seri ".[i] A.Sordi
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Iscritto: 23/06/2000 Locazione: Roma
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Originariamente inviato da AisCafaisOriginariamente inviato da lumachinaTanti amici che non scrivono più R.I.P.....
Ti rispondo perchè, anche se non vali spendere del tempo, è giusto ricordare e rispettare quegli amici e appassionati che animavano queste pagine e che non ci sono più. Ne ho persi due, amici veri, con cui ho condiviso momenti reali, veri e non virtuali.Quindi evitiamo battute sceme, per quello c'è il Salone Margherita
Veterano BMW R1200R Motociclista e orgogliosamente BOOMERS
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Iscritto: 22/07/2013
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" Quanno se scherza bisogna esse seri ".[i] A.Sordi
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