Originariamente inviato da basky01ciao a tutti
vi racconto la mia odissea:
17 luglio ritiro la mia multistrada 1100s nuova fiammante!
800km non si accende più carro attrezzi e via risolto in due giorni sostituendo un sensore.
1400km faccio fatica a scalare e mi dicono che si deve sostituire l'arpione la consegno il 12 agosto e quindi metto in conto che ci vorrà un pò di tempo ma ancora oggi la moto non mi è stata consegnata dicendo che necessitava di un intervento alle forchette del cambi con relativa apertura in due del motore. E' mai possibile! qualcuno sa se ci sono gli estremi per richiedere la sostituzione della moto o del motore? grazie
La risposta si trova agli artt. 1490 e ss. del codice civile:
Il venditore è tenuto a garantire
che la cosa venduta sia immune da vizi che la rendano inidonea all'uso a cui è destinata o ne diminuiscano in modo apprezzabile il valore (1490).
In tali casi
il compratore può a sua scelta domandare la risoluzione del contratto (cioè ti rido la moto e mi ridai i soldi, fermo, in ogni caso, il risarcimento del danno)
o la riduzione del prezzo. (1492)
Il compratore decade dal diritto alla garanzia
se non denunzia i vizi al venditore entro otto giorni dalla scoperta, salvo il diverso termine stabilito dalle parti o dalla legge.
L'azione si prescrive, in ogni caso, in un anno dalla consegna (1495).
Non so se tale termine di un anno, per le moto, è "allungato" ai due anni classici di garanzia stabiliti per legge per la vendita di mobili registrati, quale è appunto la moto.
(detto tra noi, non credo, ma aspetto smentite!!!)
:d/
... E vendo casa per un motore, la soluzione è la migliore, un motore certamente può tirare ... (I. Fossati)